Social-democrazia

Di Stefano Tevini

Fantascienza - racconto lungo (24 pagine) - Se non sei sui social media non esisti. Ma se esisti qualcuno potrebbe darti la caccia.

In un futuro fin troppo prossimo, se non sei presente sui social media, semplicemente non esisti. Sei tagliato fuori dal sistema, a nessuno interessa se vivi o se muori. Se invece i social li usi, a qualcuno potrebbe interessare. E potrebbe preferirti morto. Qual è la tua scelta? Come pensi di cavartela, quando il King della NeoTrap dispone che tu venga ammazzato a vista?

Forse il primo esemplare italiano di scrittore e lottatore di wrestling, Stefano Tevini nasce il 2 aprile 1981. Ha pubblicato diversi romanzi, tra cui Sulla Soglia, scritto con il cantautore Giovanni Peli, pubblicato con Calibano Editore. Sui ring del circuito del wrestling italiano Stefano Tevini veste i panni dell’Onorevole Beniamino Malacarne.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 15 giu 2021
• ISBN: 9788825414868

Anteprima del libro

Malacarne.

1

Ho appena realizzato che sto per morire. Di una morte violenta e spettacolare.

Dolorosa, probabilmente, non mi conviene pensarci troppo.

Dritto per la sua strada, il contatore dei like alla base dello schermo sale. Ogni cuoricino è il tacco di una scarpa che si abbatte sul mio cranio. Ogni visualizzazione è una coltellata al fegato. Le guardo salire insieme ai tanti, troppi follower di Rich Narco Gold, il king della NeoTrap che nella sua seguitissima diretta quotidiana, fin troppo per i miei gusti, mi sta mitragliando di insulti.

Non capisco perché si accanisce così.

OK, forse ho sbagliato, ma gli ho pure chiesto scusa. Ho provato a dirglielo, ma non sente ragioni. Non volevo prenderlo per il culo, ho solo messo la gif animata del gatto che ride sotto il suo ultimo video, quello che aveva appena condiviso su Socialink. Quel video fa spaccare dal ridere, e allora ci ho messo il gatto che ride, mica lo volevo offendere. Mi sa che non ha capito che volevo fargli un complimento.

Si è incazzato come una pantera, non se l’è proprio messa via, e ha iniziato a insultarmi. Ho provato a spiegargli che era un apprezzamento ma niente, non c’è stato verso. Ho provato a ignorarlo, non l’ho bloccato perché ho pensato che si sarebbe potuto offendere ancora di più. L’ho lasciato fare. E mica gli è passata. L’ha presa proprio sul personale, e ha cominciato a pubblicare post da hater contro di me.

E a raccogliere montagne di like.

Non esagero, se li impilassero sarebbero vere e proprie montagne. Rich è il influencer del momento, è in tutti gli hashtag. Quando esce un suo video le insight di Socialink si impallano. Sinceramente non so se sia vero, probabilmente è un’esagerazione, ma il risultato non cambia. I like continuano a crescere mentre fisso lo schermo dello smartphone, da cui Rich non smette di vomitarmi addosso un fiume di offese che non sento neanche. Si agita, questo lo vedo. Fa brutto tipo gangster di quartiere, con la Santa Muerte che mi guarda storto dal tatuaggio che gli ricopre il petto.

Roba già vista, il problema non è questo.

Il punto è che la diretta ha raggiunto la quota di cuoricini prevista dal Decreto Amanda Todd, e io sono fottuto.

Con gli occhi crepati di capillari rosso scuro, con la bava alla bocca e la voce resa stridula dall’eccitazione, Rich Narco Gold afferra la sua catena d’oro e