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Sei unica: Inizia il tuo viaggio
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E-book121 pagine1 ora

Sei unica: Inizia il tuo viaggio

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Info su questo ebook

Giulia è una giovane donna cresciuta in una bella famiglia tradizionale che le ha trasmesso valori importanti. Fino all’ennesima rottura col fidanzato, ha cercato di comportarsi come ci si aspetta da lei, classica brava ragazza, appena laureata in legge, come desiderava il padre, con un buon lavoro, primo tassello per affrontare la vita da adulti.
Qualcosa però si rompe e Giulia avverte l’esigenza di scavarsi dentro, di incamminarsi in un percorso di crescita personale che travalichi gli input ricevuti: ciò che gli altri si aspettano da te, ciò che gli altri considerano giusto per te, infatti, può non essere tale. E allora l’unica soluzione è trovare il coraggio per rimettersi in discussione.
L’occasione esterna è un viaggio in Grecia, durante il quale si iscrive a un corso di orienteering non solo spaziale ma anche sensoriale: lungo un tragitto da compiersi in un bosco i partecipanti incontrano figuranti che impersonano le dee greche; ogni dea è simbolo di alcune caratteristiche femminili. I diversi archetipi la fanno riflettere non solo su se stessa ma sul ruolo della donna nella società. È, però, il successivo incontro con colui che diventerà per lei una sorta di guida, il carismatico e affascinante Dany’el, a dare alla giovane Giulia la determinazione necessaria sia per affrontare la quotidianità con piglio diverso sia per affrancarsi da frustrazioni e sensi di colpa.
Un sorprendente romanzo di formazione, da leggere con anima aperta.
LinguaItaliano
Data di uscita30 set 2021
ISBN9788832929171
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    Anteprima del libro

    Sei unica - Antonella Martelli

    Introduzione

    Questo libro si ispira a una esperienza di vita vera. Nel rispetto della privacy i nomi dei protagonisti sono stati modificati.

    Sebbene dal titolo potrebbe sembrare un libro per sole donne, la lettura è consigliata a tutti: a uomini, donne e soprattutto ai genitori, per affrontare ogni tema con disinvoltura e naturalezza anche con i propri figli.

    Il romanzo narra la storia di una giovane donna, Giulia, che si spoglia di ogni preconcetto per integrarsi nella sua essenza e scoprire chi è veramente.

    Chiudiamo per un attimo gli occhi e immaginiamo di salire su una macchina del tempo, facendo qualche salto indietro. Quello che scopriremo è che in un periodo lontano l’umanità ha vissuto una evoluzione che ha dato spazio a un nuovo orientamento sociale e politico, adornandosi così di un sistema di potere e massimo controllo.

    Infatti, dentro di noi vi è l’impronta di questa piaga che ha plagiato la nostra psiche a tal punto da suggestionare le generazioni fino ai nostri tempi. Adeguandoci a questi condizionamenti, oggi abbiamo dimenticato la nostra vera natura sicché, per proteggerci, ci siamo costruiti una corazza di difesa illudendoci di aver trovato l’equilibrio interiore. Il background genetico, che ne è derivato, ha messo in atto un insieme di comportamenti atti a bloccare le nostre vere emozioni e sensazioni cosicché quando le avvertiamo, andiamo in confusione e pensiamo che qualcosa non stia andando bene.

    Questo accade perché girovaghiamo ormai distaccati dall’intesa che dovremmo avere con il nostro corpo e con il pianeta intero e, puntualmente, ci spingiamo nella mente avvertendo solo un fastidioso rumore, che è il nostro continuo pensare. Presi tra due fuochi, viviamo in lotta con noi stessi.

    La nostra energia vitale, infatti, è stata deviata e mai ci è stato detto che questa è il riflesso della nostra anima: in realtà noi incarniamo un modello armonioso, e ora più che mai è importante prenderne consapevolezza e capire perché siamo unici. È nostro compito risvegliarci, staccarci dagli schemi precostituiti e far fiorire la gentilezza nei nostri cuori.

    La missione che abbiamo è quella di realizzare la nostra evoluzione. È integrando le nostre energie che possiamo realizzare l’unità di tutto ciò che è stato creato al fine, poi, di continuare noi a creare.

    Nel momento esatto in cui abbiamo deciso di atterrare su questo pianeta è importante scoprire quali sono le nostre risorse e come poterle riattivare; poiché tutti, e dico proprio tutti, abbiamo la necessità di riprenderci la tessera del puzzle che ci necessita per sentirci completi e, come di riflesso, riportare equilibrio in questa dimensione terrena.

    Consiglierei di leggere il libro spogliandosi da ogni pregiudizio, affinché la lettura possa essere più scorrevole e scevra da condizionamenti.

    A tal fine, infatti, la protagonista verrà rappresentata solo nei suoi modi di fare e non verrà descritta neppure nel suo aspetto estetico, così che si possa notare come, nel suo percorso evolutivo, la sua essenza risulti infinita. Per il momento, l’unica cosa che dirò è quella di avere cura di noi perché così possiamo permearci di solo amore e attivare la nostra chimica interiore. Di avere cura del nostro corpo, perché è la nostra vera casa su questa terra. Di non badare alla nostra taglia o alla nostra formosità, perché ciò non ha importanza. La nostra bellezza è un’estasi talmente sacra, da poterla percepire anche a occhi chiusi e poterla condividere con chi abbiamo scelto per evolverci e creare l’alchimia.

    Buona lettura!

    Antonella Martelli

    1

    Un tuffo nel passato

    Il tempo volò e la protagonista, guardandosi allo specchio, tutto a un tratto si vide grande, da ragazza a giovane donna. Si accorse come la sua attenzione fosse assorbita dalla mente, dalla vita frenetica e dagli affari e il modo in cui aveva vissuto non corrispondeva a ciò che lei realmente sentiva le appartenesse.

    Finalmente si rese conto di come ogni persona abbia delle risorse; queste l’aiutano a lavorare su se stessa e a ritrovare la propria parte mancante, ma per conoscerle, è necessario guardare in faccia le proprie ombre e paure. Iniziò quindi a esplorare se stessa per capire cosa realmente le piacesse e cosa no!

    Ognuno riceve delle occasioni nei momenti opportuni della propria vita, fu così anche per Giulia.

    Quando ti scontri con la realtà in cui vivi

    Fu l’ennesimo litigio di gelosia e lui, come ogni volta, non rispose al cellulare, così Giulia rientrando da una festa di laurea si mise in macchina per andare a casa del fidanzato Marco e chiarirsi. Avrebbe voluto inoltre fargli una sorpresa dato che la settimana prima aveva comprato una felpa che a lui piaceva tanto. Durante il tragitto però ricordò che le mancavano le chiavi dell’appartamento. Lì ogni week-end si ritrovavano e avevano deciso di convivere.

    Ragionò fra sé e sé: Le chiavi… mi ha chiesto le chiavi! E ricordò che quando si videro l’ultima volta le disse: Amore, mi daresti le chiavi di casa perché non le trovo, le avrò lasciate in ufficio.

    In strada non si vedeva nulla, la nebbia era fitta. Giunta a destinazione, bussò ma Marco non rispose nemmeno al citofono. Ora ho capito tutto! rifletté lei.

    Lui aveva premeditato l’ennesimo abbandono, infatti già un’altra volta era sparito, proprio il giorno prima di Natale con una scusa ridicola.

    Risalì in macchina, ma era troppo stanca e aveva gli occhi in lacrime dalla rabbia. La lancetta del gasolio segnava la spia rossa e ancora mancavano un po’ di chilometri prima dell’arrivo alla stazione di servizio.

    Erano le due di notte. Mannaggia a me e alle mie distrazioni ripeteva fra sé e sé. Avrebbe voluto urlargli in faccia sei una brutta persona!

    Raggiunse la stazione di servizio per fare carburante e incontrò un uomo con la barba e i capelli brizzolati che si accorse di quanto lei apparisse provata. Signora va tutto bene? Ha bisogno di qualcosa?

    È gentilissimo, ma non ho bisogno di nulla, rispose Giulia, sbattendo la portiera dell’auto un po’ per la collera e un po’ per la paura. Girò nuovamente il capo e i due si guardarono per l’ennesima volta, lei avvertì la sensazione di un viso buono, ma la mente e la rabbia prevalsero. Che diamine, guarda!

    Con tanta forza di volontà rientrò a casa e pianse a lungo; gli occhi erano così gonfi che sembravano chiusi. Si spogliò velocemente, gettando i vestiti alla rinfusa e, mettendosi nel letto, risvoltò le coperte riuscendo ad addormentarsi solo alle prime luci dell’alba.

    Appena sveglia, avvertì un vuoto al petto: non aveva né la forza di alzarsi, né la voglia di far nulla. Continuava a rotolarsi in quel letto con tanta apatia e svogliatezza.

    Giulia, studentessa di giurisprudenza, già lavorava in paese in uno studio legale. Aveva solo venticinque anni quando conobbe Marco a una festa. Lui era un giovane uomo di trentadue anni, elegante e molto affascinante che, appena la vide, non le tolse gli occhi di dosso. Iniziò una fase di corteggiamento tra inviti a cena e sorprese, che la fece sentire una principessa.

    La loro storia andò avanti per ben tre anni, poi Marco si rivelò per quello che era: un manipolatore. Lei ancora non aveva ben chiaro come queste persone programmano la fase dell’abbandono.

    In questo libro, l’intenzione di Giulia non è di raccontare le dinamiche di un rapporto con un manipolatore: il messaggio che vorrà lasciare sarà ben diverso.

    Lei, come ogni bambino, aveva la sua personalità modellata in base agli schemi acquisiti e, poiché i genitori lavoravano, trascorse gran parte della sua infanzia e dell’adolescenza con la nonna, che a sua volta le trasmetteva i propri valori, quelli di donna devota al marito e ai figli.

    Nel mese di aprile, Giulia conseguì la laurea in giurisprudenza e il padre durante la festa la chiamò in disparte e le disse: Bene, figlia mia! Sono contento di questo tuo nuovo traguardo. E la strinse forte tra le sue braccia.

    Lei aveva il nodo in gola per tutta la situazione, perché Marco era sparito, non si era fatto vivo neanche alla festa di laurea, in più il papà continuò: Come mai Marco non è qui? Vi siete forse allontanati? Tesoro, cerca di chiarire con lui. Stavate così bene insieme. Sai, la vita corre ed è breve! Io desidererei vederti sistemata…

    Papà ne parliamo domani. Giulia chiuse il discorso, preda di dubbi e angosce.

    I suoi cari certamente la amavano e cercavano a loro modo di darle dei consigli, ma spesso dare un suggerimento non vuol dire sapere cosa sia giusto o sbagliato per una persona a cui vogliamo bene.

    Giulia, giovane donna, mai raccontò dei suoi litigi con Marco, perché non voleva metterlo in cattiva luce, inoltre preferiva tenere la sua famiglia fuori da queste dinamiche. Ora, però, sentiva il bisogno di esplodere, voleva assolutamente togliersi il peso di quell’uomo che con i suoi modi di fare l’aveva isolata da tutti per molto tempo.

    L’indomani, appena sveglia, sentì il profumo del the provenire dalla cucina e il rumore della legna scricchiolare nel fuoco. Si infilò la prima tuta comoda per andare a vedere chi ci fosse in casa. Con piacere scoprì che si trattava della nonna: aveva preparato dei cantuccini e il the.

    Appena la vide, disse: "Vieni figliuola, hai

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