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Il libro per i musicisti fai da te: Consigli tecnici e Aneddoti sul Mondo della Musica.
Il libro per i musicisti fai da te: Consigli tecnici e Aneddoti sul Mondo della Musica.
Il libro per i musicisti fai da te: Consigli tecnici e Aneddoti sul Mondo della Musica.
E-book51 pagine39 minuti

Il libro per i musicisti fai da te: Consigli tecnici e Aneddoti sul Mondo della Musica.

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Info su questo ebook

Guida diretta e spigliata, di facile lettura, rivolta a band e musicisti che vogliono portare avanti i propri obiettivi musicali. Raccoglie consigli tecnici per chi è alle prime armi, per chi vuole andare in studio a registrare o in tour con altre band. L'autore ha suonato sui palchi di Europa e Russia, collaborando con artisti internazionali. È poi passato a sua volta dietro alla console, aiutando altri musicisti a produrre i loro progetti.
LinguaItaliano
Data di uscita12 nov 2021
ISBN9791220367387
Il libro per i musicisti fai da te: Consigli tecnici e Aneddoti sul Mondo della Musica.

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    Anteprima del libro

    Il libro per i musicisti fai da te - Giorgio Maraia

    ♪. LA VITA IN SALA PROVE

    Una band passa la maggior parte del tempo riunita a provare, anche fino a tre volte la settimana, impegni permettendo, suonando e risuonando i propri pezzi. Non importa quanto ci si senta stanchi o se non si abbia il tempo per cambiarsi gli abiti dopo lavoro; il gruppo ha la priorità.

    Ricordo quando finito il lavoro andavo ad allenarmi in palestra, una doccia di corsa e poi dritto in sala prove, mangiando un piatto pronto comprato poco prima al supermercato, scaldato al microonde, per non dover fare avanti e indietro da casa. Tempo di deglutire l’ultimo boccone e mi ero già infilato i tappi nelle orecchie, pronto per gettarmi sulla tastiera per almeno due ore.

    Immaginate di quantificare le ore passate con la band (escludendo l’esercizio privato casalingo).

    # ore prove     # giorni / settimana     #settimane / anno     # totale ore

    2         x                2               x              52            =        208

    Che corrispondono a 26 giornate lavorative passate a suonare e comporre. Visto sera dopo sera sembra niente di ché, ma tutto sommato risulta davvero una bella fetta di tempo. Tempo che se sfruttato può dare grandi risultati.

    Le idee possono arrivare nei momenti più improbabili, quando si fanno le scale o nel bel mezzo di una seduta spiritica sul gabinetto. Una volta era più complicato tenere traccia di quei lampi di genio: continuavi a cantarteli in testa fino a quando non arrivavi a casa, impugnavi lo strumento e scrivevi le note su un pezzo di carta.

    Oggi col cellulare basta accedere all’app dedicata e intonare il motivo. Un musicista alle prima armi può utilizzare questi file registrati per un successivo montaggio veloce con un qualsiasi programma audio su computer (Audacity o Garageband per esempio), sovrapponendoli con altre registrazioni improvvisate. Questa tecnica seppur spartana può tornare molto utile per aggiungere un ritmo a un giro di chitarra (per esempio battendo le mani sulle gambe) oppure per costruire un determinato coro, sovrapponendo diverse linee vocali, armonizzandole.

    Le nostre menti sono potenti, ma è meglio archiviare gli spunti il prima possibile, perché potrebbero andare perduti.

    Pensando un po più in grande, capiamo che possiamo prenderne nota direttamente in sala prove tutti insieme, usando un mixer o una scheda audio collegata a un computer. La classica console da mixaggio è utilissima in sala prove. Io usavo il mixer per far uscire dall’impianto tastiera e basi, voce e trigger della cassa. Questo facendo passare ogni strumento in un canale diverso, sommando il tutto nel master principale collegato all’impianto audio. Lo stesso vale anche per registrare voi stessi mentre provate. Per spendere poco va bene un mixer Behringer abbinato ai classici microfoni Shure da voce. L’idea è quella di avvicinare i microfoni agli strumenti interessati, isolando così la sorgente sonora.

    Si possono inoltre creare barriere tra uno strumento e l’altro per sporcare meno il segnale audio, posizionando delle sedie con sopra delle coperte

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