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Capire la musica
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E-book49 pagine19 minuti

Capire la musica

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Info su questo ebook

Una breve guida all'ascolto, fra storia e teoria della musica, riflessioni e consigli. Adatto a tutti, musicisti e non.
LinguaItaliano
Data di uscita15 apr 2020
ISBN9788831668729
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    Anteprima del libro

    Capire la musica - Dylan Montiali

    Premessa

    Di seguito trovate considerazioni, consigli, dati e aneddoti sulla musica. Questo breve libro, in effetti, parla della musica. Come tutti i libri che parlano della musica, contiene delle cazzate. Io, per ovvie ragioni, non sono riuscito a trovarle, altrimenti le avrei cancellate. Confido che le trovi qualcun altro.

    Evitare di dire cazzate quando si parla di musica è impossibile. La ragione è semplice: musica vuol dire suonare la musica, non parlare di musica.

    Però – ed ecco il primo consiglio – parlare di musica fa bene. Prima di suonare, bisogna parlarne. Il più a lungo possibile. Bisogna essere consapevoli di ciò che si fa. Scegliere sapendo che cosa si sta scegliendo di suonare e cosa si sta scegliendo di non suonare. Consapevolezza, appunto. Questa, almeno questa, non dovrebbe essere una cazzata.

    Essere contemporanei

    Buona regola da seguire, nel fare, nell'ascoltare, nel giudicare la musica: essere contemporanei. Come hanno già fatto altri (Glenn Gould, tanto per dire), credo che possa essere utile parlare di Hans Van Meegeren. Per sommi capi, diciamo che si tratta del falsario più famoso della storia della pittura. Tecnicamente abilissimo, estremamente intelligente, al punto da procurarsi, per la realizzazione dei suoi falsi, colori e pennelli del periodo opportuno.

    Van Meegeren ha ingannato schiere di esperti con i suoi falsi Vermeer.

    Cosa c'entra con la musica?

    C'entra con il fatto che un artista ha il dovere e la necessità di essere contemporaneo. Essere contemporanei dovrebbe significare parlare il linguaggio del proprio tempo o, se proprio si è talentuosi, del futuro. Mai del passato.

    Immaginatevi un pittore che, oggi, proponga dipinti nello stile di Caravaggio. Incriticabile. Ma per quanto possa essere sincero e onesto, non è molto migliore di Van Meegeren, da un punto di vista artistico. Non ha capacità di comunicazione perché usa un linguaggio che appartiene ad un altro tempo. E usa il linguaggio di un altro tempo perché non ha compreso l'attuale e non ha idee nuove.

    A tutti i musicisti, quindi, una notizia: occorre essere contemporanei, non imitare il prodotto musicale di qualche decennio fa. Vi piacciono i Pink Floyd? Benissimo. Però non potete suonare come loro. Per il semplice fatto che lo hanno già fatto loro. La vostra musica non aggiungerebbe niente e non sarebbe superiore all'originale perché è un'imitazione, non ha nulla di nuovo, non ha nulla di comunicativo. Come diceva Picasso, io non mi evolvo, sono. In arte non c’è né passato né futuro. L’arte che non è nel presente non sarà mai.

    Cosa di preciso volesse dire Picasso con questa affermazione non lo so, però preferisco considerarlo del mio parere.

    Per inciso: su questo concetto dell'essere contemporanei si tornerà più volte, nel seguito. Fino alla nausea, circa.

    L'ispirazione

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