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Le Arti magiche
Le Arti magiche
Le Arti magiche
E-book425 pagine3 ore

Le Arti magiche

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Info su questo ebook

Il vero e completo manuale del Mago e della Magia. I segreti dei grandi maghi che nessuno fino ad oggi aveva mai rivelato. Questo ricercato e prezioso testo dedicato alla Conoscenza magica è la moderna versione di una antica opera, nella quale vengono spiegati per la prima volta in maniera chiara e comprensibile a tutti i più grandi Segreti di Magia Pratica. Chiunque creda di avere delle buone conoscenze nel campo delle Arti Magiche ha bisogno di questo libro. Infatti, nessuno potrà dire di conoscere veramente la Magia se non avrà prima letto questo volume. Questo libro permetterà ad ognuno di divenire un mago di incredibile potenza! Nessun altro volume dedicato alla Magia espone tanti mezzi per operare direttamente: Magia Suprema Rossa e Nera - Fatture, Amuleti, Filtri, Sortilegi, Fattucchiere, Incantesimi, Cabala, Ricette e Formule Magiche. Tutti i segreti per diventare maghi.
LinguaItaliano
Data di uscita19 mag 2014
ISBN9788879383622
Le Arti magiche

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    Le Arti magiche - AA. VV.

    COPERTINA

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    Le Arti Magiche

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    Magia Suprema Rossa e Nera Segreti per diventare Maghi

    Amuleti

    Filtri, ricette e formule magiche

    AA. VV.

    Prefazione di Paolo T oschi

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    HERMES EDIZIONI - ROMA

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    Copyright

    Le Arti Magiche - Magia Suprema Rossa e Nera Segreti per diventare Maghi - Amuleti - Filtri, ricette e formule magiche

    AA. VV.

    Prefazione di Paolo Toschi

    Le fotografie pubblicate nel presente volume sono state fornite da:

    ARBORIO MELLA

    E.P.S.: III tavola fuori testo.

    GHEZZ

    MANDEL DIMT

    MERCURIO: II tavola fuori testo.

    SAPORETTI

    S.E.I. Dal volume: Fitoterapia moderna, di L. Palma

    Le fotografie non ricordate in questo elenco provengono dall'archivio Bietti, Milano.

    © Copyright 1985-2014 by Hermes Edizioni

    ISBN 978-88-7938-362-2

    I edizione digitale - 2014

    © Hermes Edizioni

    Via Flaminia, 109 - 00196 Roma

    www.edizionimediterranee.net

    Versione digitale realizzata da Volume Edizioni srl - Roma

    Prefazione

    Proprio in questi ultimi tempi si è notato un vivo risveglio di interessi per la magia e per tutte le manifestazioni e operazioni che ad essa si riconducono. A Milano i maghi si sono riuniti in sindacato per un riconoscimento della loro professione: alcuni settimanali fra i più noti e diffusi hanno dedicato serie di articoli con studi e interviste sia con i maghi stessi, sia con quanti hanno una particolare competenza in questo vastissimo campo. Così parecchi quotidiani, anche di diverse tendenze, portano l'oroscopo del giorno e talvolta anche quello della settimana, Il Mago di Tobruk è stato condannato al domicilio coatto. Migliaia di automobili portano esposto, in tutta evidenza, un ferro di cavallo: e ciò, si badi bene, non soltanto in Italia, ma, anche in altri Paesi, come ad es., il Libano. E non è difficile trovare lo stesso amuleto negli aeroplani.

    Insomma, possiamo veramente parlare di un ritorno alla Magia, in una società e in una civiltà che sono caratterizzate dal progresso scientifico e tecnologico. Sembrerebbe una contraddizione, ma, in fondo, non è, perché la sete di conoscenza si estende a campi finora tenuti in ombra o per un forzato razionalismo o per· il prolungarsi di una lotta secolare contro la superstizione e contro certe forme eccessive di religiosità popolare.

    Un' esclusione ((a priori¨ da parte della scienza ufficiale non è metodologicamente valida, perché prima di negare e criticare con atteggiamenti preconcetti, bisogna sottoporre questa serie di fenomeni a un vaglio che tenga conto di tutte le possibilità e di tutte le esperienze nel campo del soprasensibile e del soprannaturale. E giova rifarsi alla etimologia dei due termini, superstizione e magia.

    Uno dei nostri massimi cultori degli studi storico-religiosi, Raffaele Pettazzoni, osservava: ¨ Un ravvicinamento linguistico fatto recentemente (W. Otto, Religio und Superstition in ¨Archiv fur Religionswissenschaft, XII, p. 598 e sgg., p. 49) getta una viva luce sul significato primitivo della parola. ¨Superstitio¨ corrisponde in latino a quel che è in greco ¨ékstasis¨. Come ¨ékstatis¨ è lo star fuori, così ¨superstitio¨ è lo star sopra, il restar sopra; e s'intende, dello spirito e dell'anima che abbandona il corpo temporaneamente per soffermarsi al di fuori, al di sopra di esso, in regioni estranee o superiori a quelle della vita normale; (in ATTI del I° Congresso di Etnografia italiana, pp. 135-143).

    E quanto alla magia, all'origine il termine indicava le operazioni per dominare le potenze della natura e della vita, compiute con gesti e formule segrete da una casta sacerdotale dei popoli della Media, regione a oriente della Siria, in territorio iranico, casta che seppe conservare la sua autorità anche presso i nuovi dominatori persiani.

    Si risale dunque alle origini della civiltà parecchi millenni a.c., e in un'area medio-orientale dove in quelle epoche era stato raggiunto il massimo livello culturale. E quanto alla magia, nella sua celebre opera Il ramo d'oro, (trad. ital., Einaudi,1950) , il Frazer osserva: Può essere utile schematizzare nel modo seguente i rami della magia secondo le leggi del pensiero che li sostiene:

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    Offre poi una ricca messe di esempi tratti dalla sua mirabile dottrina etnologica, ed estesi a tutti i continenti.

    Non è qui il caso di tracciare anche solo sinteticamente una storia degli studi su la magia e la superstizione, ma è bene innanzitutto mettere in rilievo il lungo periodo della caccia alle streghe, che dal Medioevo arriva fino al Settecento e oltre, e che testimonia della plurisecolare lotta impegnata per combattere come espressioni di barbarie e di sopravvissuto paganesimo tutte le credenze e operazioni della magia. Ricorderemo almeno i sei libri delle Disquisitionum magicarum di Martino del Rio, ¨ il quale -come dice il Manzoni -se la rinomanza degli autori fosse in ragione del bene e del male prodotto dalle loro opere, dovrebb'essere uno dei più famosi; quel Del Rio le cui veglie costarono la vita a più uomini che l'imprese di qualche conquistatore ¨ (I promessi sposi, cap. 32). E non è da dimenticare il trattato De Superstitione vitanda del Muratori (Modena, 1729). Basta Leggere il libro di Giuseppe Bonomo intitolato appunto Caccia alle streghe (Palermo, Palumbo, 1959) per farsi un'idea precisa della portata del fenomeno. Ma già con l'Umanesimo e il Rinascimento la coscienza culturale . entrò, com'è noto, in una ben diversa disposizione verso la magia.

    ¨ La polemica della magia naturale contro la magia cerimoniale e la difesa della magia naturale acquistano il significato di una rottura dell'universo chiuso del Medioevo, e costituiscono un momento importante di quella celebrazione dell'uomo al centro dell'universo che segna l'alba dell'età moderna¨ (E. De Martino, Magia e civiltà, Milano, Garzanti, 1962, p. 11).

    Così si è giunti, nell'Ottocento e per tutto il Novecento fino ad oggi, a un'attività di ricerca basata sul principio di ¨studiare¨ il fenomeno sotto i vari punti di vista.

    Tanto per avere un'idea della portata di questi studi, accenneremo ad alcuni dei pia significativi. Dal punto di vista storico, già verso la metà dell'Ottocento l'occultista francese Alphonse Louis Constant, pubblicò sotto lo pseudonimo di Eliphas Levi, una Histoire de la magie, che, tradotta in inglese da A. E. Waite nel 1913, ha avuto tanta fortuna che è stata ristampata pia volte, e l'ultima proprio in quest'anno 1969, segno indubbio del perdurare e del rinnovarsi dell'interesse del pubblico, anche in Inghilterra e in America.

    Nel periodo del positivismo e del medioevo storico, si ebbe qui in Italia un'interessante iniziativa di oggetti magici: alludiamo a quella degli amuleti messa insieme Giuseppe Bellucci, che tuttora si conserva presso l'Istituto di Antropologia culturale dell'Università Perugia. Il Bellucci integrò la documentazione con tutta una di studi da Amuleti italiani antichi e storia della Medicina (Perugia, 1898) a Il feticismo primitivo in Italia (Perugia, 1919).

    Lo studio sugli amuleti è continuato lino al giorno d'oggi, specialmente in Francia e Germania, come è provato recente pubblicazione Amulett und Talisman Liselotte Hansmann e Lenz Kriss-Rettembek ( Monaco, Callwey 1966) , che è corredata da ben 844 illustrazioni e una bibliografia di oltre 800 numeri.

    Sotto il punto di vista antropologico, medico e oltre che storico, rimane fondamentale il il volume di Arturo Castiglioni Incantesimo e Magia (Mondadori, 1934): vi è rispecchiato tutto il progresso che la scienza ha fatto nel primo trentennio del nostro secolo. È, questa volta, uno storico della medicina che affronta il problema con un' obiettività e un'accurata informazione veramente ammirevole. Egli è portato, naturalmente, a soffermarsi sulla magia naturale e sullo sviluppo che essa ebbe in Italia e in Europa durante tutto il Rinascimento fino al Settecento: ancora oggi ci colpisce quanto egli dice di Emanuele Swedenborg (nato a Stoccolma nel 1688) che possedeva il dono della televisione. Si arriva, così, fino allo spiritismo.

    In complesso, come dall'alchimia si sviluppa la chimica e dall'astrologia l'astronomia, così anche nel campo della fisiologia e della medicina la sfera di osservazione si allarga fino a comprendervi molti di quegli aspetti che fino allora entravano nel campo della magia. Anzi, in taluni casi si è osservato che la medicina popolare (chiamata anche con un termine che si è ormai imposto, demojatrica) precorse e aperse la via a scoperte scientifiche. Ad esempio, già molto tempo prima che si scoprisse la penicillina, il popolo usava, come rimedio per guarire le infezioni da ferite, la muffa dei funghi.

    Oltre ali' astrologia, anche la chiromanzia è stata studiata dal punto di vista della fisiologia umana nell'interessante opera di Lodovico Armani Chiromanzia e Astrologia viste da un medico (Milano, Bocca, 1947). Il contributo della scienza medica alla comprensione di questi due principali aspetti del mondo magico e superstizioso è veramente notevole. Anche nelle opere di un esperto storico della medicina, il Pazzini, si trovano elementi utili alle ricerche nel campo che ci interessa.

    Ma nel campo psicologico, lo studio della psicanalisi e della parapsicologia ha allargato gli orizzonti della scienza sino a comprendere, e a darne la spiegazione, molte delle più caratteristiche manifestazioni della magia e della superstizione; i sogni, i tabù, l'ipnotismo, il complesso di Edipo, ecc.

    Buona parte dell’opera di Freud e dei suoi seguaci entra nel mondo magico. E a integrazione dei principi fondati sulle manifestazioni dell’inconscio, viene lo studio della mentalità dei primitivi, dell’etnologia, e anche della storia delle religioni. Basterà ricordare l'opera di Lucien Lévi-Bruhl sulla mentalità primitiva, e altri suoi lavori che rispecchiano l'evoluzione del suo pensiero in merito (vedi I quaderni, Einaudi, 1952); inoltre ricorderemo Il rito religioso: studi psicanalitici di T. Reick (Einaudi, 1949), e anche Come una cultura primitiva ha concepito il mondo di A.E. Jensen (Einaudi, 1952). Una ricca antologia di tutti questa produzione con relativi commenti, si ha in Magia e civiltà di Ernesto De Martino (Garzanti, 1962). Già prima del De Martino, era stato il nostro caro compagno e collega Giuseppe Cocchiara ad affrontare questi problemi specialmente nei suoi due volumi Sul concetto di superstizione (Palermo, Palumbo, 1945) e Il diavolo nella tradizione popolare italiana (ibid. id. 1945). Nella prima di tali opere, oltre al tema che le dà il titolo, sono affrontati anche altri problemi, come superstizione e sopravvivenza¨, e le ((fonti delle superstizioni¨. Nella seconda poi, tutto il nostro folklore è scoperto e utilizzato per integrare i precedenti studi letterari, linguistici, storico-religiosi formanti la ricchissima bibliografia demonologica.

    L'attività di ricerca di questo campo si è sviluppata recentemente in Italia, sia con la traduzione di importanti opere straniere, come Il vero volto dell'astrologia (Roma, 1956) di ConstanI Kerneiz, Maghi e indovini: Nostradamus, Malachia e C. di L. Cristiani (Vicenza, Ediz. Paoline, 1955) e La superstizione di Philipp Schmidt (Milano, Sugar, 1961) nonché Storia della Magia di François Ribadeau Dumas (Roma, Edizioni Mediterranee, 1968), sia con studi ispirati alle attuali correnti filosofiche, quali la Fenomenologia della superstizione (Roma, Editori Riuniti) di Francesco Albergamo.

    Particolarmente ricca e interessante, anche perchè espressa in linguaggio chiaro e in forma divulgativa, pur sempre poggiata su severi fondamenti scientifici, è la moderna produzione francese, come Magie et science secrète di Th. W. Danzel (Paris, Payot, 1939), Amulettes, talismans et pantacles di J. MarquèsRivière (Paris, id. 1938), La superstition à travers les ages di A. Ruffat ( Paris, id. 1951) e le opere già citate nella traduzione italiana.

    Allargando l'indagine e /'informazione ad altri Paesi europei ed extra-europei, si raggiungerebbero testimonianze sempre più numerose, utili a convalidare la constatazione che l'interesse per questi problemi è sempre vivissimo anche nel mondo di oggi.

    Quali le conclusioni che se ne possono trarre?

    Riguardo alla domanda fondamentale: la magia e la superstizione sono soltanto false credenze, residui di una mentalità superata, o è possibile trovare in molte di esse un nucleo di verità, di forze rivolte a fine di bene?

    Prima di esprimere la nostra modesta opinione in merito, riteniamo utile dare notizia di un' esperienza diretta da noi fatta or è molt'anni. La racconteremo in prima persona. Nel 1917 fui trasferito dal fronte del Trentino, come ufficiale di fanteria, a Tripoli per le operazioni della riconquista della Libia sotto il comando del generale Amelio. Di solito, la sera, finito il servizio, ci si trovava insieme con qualche collega al caffè Italia, nel centro di Tripoli, e spesso ci serviva un cameriere, che dall'accento avevo riconosciuto come un mio conterraneo, cioè un Romagnolo. Ne era nata una certa confidenza, e una volta, vuotato un bicchiere di birra, mentre mostravo alcune sterline ai miei amici, egli intervenne e mi disse: ¨ Permette, signor tenente? Se leI mette in quel bicchiere una sterlina, io gliela levo a distanza, senza toccarla ¨ . Ed io: ¨ Se ci riesci, te la regalo ¨ . Posta la sterlina in fondo ali' alto bicchiere da birra, il cameriere si dispone con le due mani aperte, di fuori, attorno al bicchiere e con tutto il corpo si atteggia a uno sforzo supremo. Lentamente la sterlina si stacca dal fondo, sale, sale, e cade fuori, sul tavolino. I o e i miei restiamo meravigliati, attoniti, muti. Faccio il gesto di consegnargli la moneta, per mostrare che mantenevo la promessa, ma egli nettamente la rifiuta. Un'altra volta, avevo lasciato il berretto da ufficiale sul tavolino accanto, e quando stavo per alzarmi e andarmene, il cameriere mi disse: ¨ Aspetti, glielo dò io¨ . Aperse le mani, tese in uno sforzo sovrumano, e il berretto, che era almeno a un metro di distanza, volò attaccandosi alla palma delle sue mani. Poi il cameriere mi disse: ¨ Mi metta una mano sul cuore, senta qui ¨ . Il cuore gli ballava dentro con straordinaria velocità. Nessun dubbio, nessun trucco. Ne ho dedotto quindi che ci sono certi individui i quali posseggono una forza magnetica di cui è priva la maggioranza degli uomini.

    Come si può negare ¨a priori¨ che esistano effettivamente delle persone dotate di forze che guariscono certe malattie, o che prevedono avvenimenti?

    Quanto al fascino e alla iettatura, è quotidiana esperienza dell'azione attrattiva che esercitano certe donne e certi artisti, fino a espressioni deliranti, o, all'opposto, quelli di certi individui che per il loro aspetto o per qualità indefinibili determinano uno stato psicologico negativo. Garibaldi attirava i volontari non solo per i comuni ideali di amor patrio, ma anche per la suggestione che la sua persona, il suo sguardo, la sua prestanza esercitavano.

    Un nostro collega si compiacque di descrivere, in un articolo pubblicato sopra uno dei più importanti quotidiani, la serie di gravi incidenti verificatisi in occasione di una sua conferenza: ciò per confermare, con un gesto di spiritosa e scherzosa spregiudicatezza, la fama del tutto che correva suo conto.

    Così la luna, che esercita sulla terra una formidabile forza di attrazione, si da determinare l'alta e la bassa marea, potrebbe esercitare qualche influsso su quegli individui che gente chiama lunatici.

    E una lunga serie di fatti e tradizione popolare vengono attribuiti all'influsso lunare che è ritenuto malefico nella maggioranza dei casi. potrebbe negare con una dimostrazione irrefutabile?

    Una ricerca interdisciplinare tra astronomi, fisiologi e psicanalisti ancora non è stata compiuta e non possiamo anticipare una risposta totalmente negativa. Vale però la pena proporla con la certezza che non mancherebbero risultati interessanti.

    Un aspetto particolare presentano credenze sui sogni e il loro valore come annuncio dei fatti che accadranno o addirittura accadono nello stesso momento l’individuo sogna.

    Del sogno come messaggio della divinità è piena la letteratura classica, da Omero a Senofonte, il quale ¨ sanno tutto e lo fan sapere ad altri come lor piace, o nei sacrifici o col mezzo degli auguri, della fama, o ¨ .

    Atteggiamento analogo, ma ad un livello spiritualmente molto superiore, tiene la Chiesa a questo proposito. Siccome nella Bibbia certi sogni sono affermati come mandati da Dio a questo o quel personaggio, e il vecchio Testamento è un libro sacro, la soluzione della dottrina cattolica è questa: Signore, quando vuole, può servirsi anche dei sogni per la persona da lui protetta, ma ciò non vuoi dire che tutti i sogni siano inviati da Dio, anzi, questo avviene solo casi eccezionali.

    Anche la credenza che ¨ presso al mattin del ver si sogna¨ per dirla con Dante, è antica e già la troviamo in un carme Orazio: così quella della madre incinta quale è avvertita in sogno delle eccezionali doti del suo nascituro; la madre di Leonardo si sognò un'aquila.

    Pertanto, anche qui una ricerca sperimentale accurata e completa da parte di psicologi e psicanalisti su questo tema potrà contribuire a far meglio comprendere le credenze popolari in proposito.

    Possiamo così provarci a esprimere la nostra modesta opinione come risposta alla domanda precedentemente formulata.

    Una parte notevole della magia e della superstizione è passata attraverso alcuni millenni da forme irrazionali e talora assurde a precise regole assunte e dimostrate dalle varie scienze, e questa operazione di trasferimento e di aggiornamento è sempre in corso con l'allargarsi dell'orizzonte di queste scienze sperimentali e filosofiche. Ma una parte, forse anche maggiore, di queste pratiche e credenze va gradatamente, e vorremmo dire silenziosamente I eliminandosi, non tanto per un'aperta lotta della società contemporanea, quanto per un naturale evolversi della cultura, in tutte le classi sociali, dalle più umili alle più aristocratiche. Occorrerà però ancora cercare di distinguere e riconoscere la presenza di moti istintivi dell'animo umano, e quindi ineliminabili, perenni, e di trovare un'adeguata comprensione di essi nel quadro di determinate forme sociali, culturali e religiose.

    Una prova della presenza e del perdurare del mondo magico e superstizioso sul piano culturale è data dalla nostra letteratura. Si comincia da Simon Mago e miseri seguaci, condannati da Dante e relegati nella terza bolgia e si va dal Mago Malagigi dei cantari cavallereschi al Negromante dell' Ariosto, alla Mandragola del Machiavelli, alla Strega del Lasca, alla Marantega e alla ¨ bissa bova¨ delle Donne gelose del Goldoni, alla Cicalata sul fascino di Nicola Valletta, all'Arte magica dileguata del Mallei, al Saggio sopra gli errori popolari degli antichi e ai Dialoghi di un folletto e di uno Gnomo e di Malambruno e Farfarello del Leopardi fino al Mago di Severino Ferrari e al Forse che SI forse che no del D'Annunzio fino al Diavolo di Arturo Graf, e al/' opera di egual titolo di Giovanni Papini, per chiudere con la Patente di Pirandello e alcuni spettacoli del teatro napoletano contemporaneo.

    Ma è ora di vedere in un quadro completo ed esatto questo mondo della magia attraverso un manuale pratico, che può servire a chi volesse ancora esercitare quest' arte, ma soprattutto a chi desideri formarsi un'idea precisa di quello che ha presentato attraverso i secoli e nei suoi vari aspetti questa famigerata magia. A tale scopo serve ottimamente il libro che qui pubblichiamo.

    Il tesoro del fattucchiera è presentato come opera di Cipriano, di cui ci sono conservate le Confessioni. Cipriano di Antiochia, vissuto all'epoca dell'imperatore Costantino, ci narra la sua iniziazione nei misteri di Apollo e tutte le successive fasi dell'apprendimento delle regole e dei riti magico-religiosi in Grecia e nel Medio Oriente. Ma, quando già era celebre mago e filosofo, s'incontrò con la vergine cristiana Giustina, che lo convinse a passare alla nuova religione, si che egli bruciò i libri magici e fu battezzato cristiano. Vescovo di Cartagine, martire, mori nel 258.

    La sua festa ricorre il 26 Settembre. Paolo Veronese lo raffigurò vicino a S. Cornelio papa, in un famoso quadro che si conserva nella pinacoteca di Brera a Milano.

    A ricercare le fonti da cui Cipriano trasse definire i modi con cui egli il suo trattato bero alcuni anni di intensa fatica: altrettanta forse rare con precisione come

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