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La Respirazione olotropica: Il potere di guarigione degli stati modificati di coscienza
La Respirazione olotropica: Il potere di guarigione degli stati modificati di coscienza
La Respirazione olotropica: Il potere di guarigione degli stati modificati di coscienza
E-book369 pagine4 ore

La Respirazione olotropica: Il potere di guarigione degli stati modificati di coscienza

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Info su questo ebook

Nata dalle pratiche sciamaniche tradizionali e dalla ricerca moderna sulla coscienza, condotta dal dott. Grof da più di quarant'anni, la Respirazione Olotropica attiva in maniera intensa e naturale l'immenso potenziale di guarigione degli stati alterati di coscienza. Tutti, se veramente motivati, hanno così la possibilità di trasformare i ricordi traumatici e la propria parte di ombra in energia vivente, possono essere toccati dall'esperienza del Grande Mistero, trovare la pace ed espandersi liberamente.
Rito di passaggio, iniziazione, terapia delle profondità e pratica spirituale ancorata nel corpo e nella psiche, essa restituisce coraggio, fiducia in se stessi e senso di responsabilità; apre il cuore e rafforza la capacità di amare; mette ciascuno a confronto con le proprie menzogne e illusioni, ripristinando tutta la sua autenticità e la sua innocenza; espande ciò che vi è di più saggio in noi, e permette di rispondere alla domanda: "Chi sono davvero io?".
È possibile incarnare concretamente il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo e apportare in esso il nostro contributo, trovandovi il nostro posto.
La Respirazione Olotropica si sta diffondendo sempre più e oggi, in Italia, ormai diversi specialisti la utilizzano, in alcuni casi come unico metodo di lavoro, in altri affiancandola ad una psicoterapia.
LinguaItaliano
Data di uscita25 nov 2015
ISBN9788827226650
La Respirazione olotropica: Il potere di guarigione degli stati modificati di coscienza
Autore

Patrick Baudin

Medico specialista, psicoterapeuta di indirizzo transpersonale, si è diplomato con il dott. Stanislav Grof in Respirazione Olotropica. Dopo aver esercitato la professione medica dal 1981 al 2003, lavora a un approccio globale alla malattia — sui livelli biologico, psicologico e spirituale — orientato verso la risoluzione dei conflitti e una nuova circolazione delle informazioni bloccate o della memoria corporea. Dal 1995 anima alcuni gruppi di Respirazione Olotropica.

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    Anteprima del libro

    La Respirazione olotropica - Patrick Baudin

    ISBN 978-88-272-2665-0

    Titolo originale dell’opera: LA RESPIRATION HOLOTROPIQUE - © Copyright 2009, 2012 by Éditions Médicis, Paris - Per l’edizione italiana: © Copyright 2015 by Edizioni Mediterranee, Via Flaminia, 109 – 00196 Roma - Versione digitale realizzata da Volume Edizioni S.r.l.

    Dedico questo libro ai miei tre figli, Fleur, Alixe e Laura,

    che per primi hanno aperto enormemente il mio cuore

    a un amore incondizionato e irreversibile.

    Specchi non deformanti di tutto quello che sono,

    essi sono tesori infinitamente preziosi.

    AVVERTENZA PER IL LETTORE

    L’autore e l’editore di questo libro tengono a precisare che le diverse tecniche descritte allo scopo di attivare il nostro potenziale umano di autoguarigione psicosomatica e spirituale non possono sostituire in alcun caso un approccio medico diagnostico e terapeutico. Le tecniche evocate sono prevalentemente destinate a essere impiegate nei casi in cui, pur essendo la patologia stata chiaramente definita sul piano medico, l’impatto positivo delle diverse terapie sia ritenuto insufficiente o insoddisfacente. Esse offrono il loro potenziale terapeutico e maieutico in un’attitudine di sinergia profonda con colui che ricerca il benessere fisico, psichico e spirituale.

    È precisa responsabilità di ciascuno ricorrere a un consulto medico per stabilire una diagnosi precisa; i diversi approcci terapeutici, convenzionali come non convenzionali, possono essere utilmente combinati a beneficio del paziente.

    In questo libro:

    –Il termine terapeuta è impiegato nella sua accezione più ampia ed etimologica. Designa pertanto colui che accompagna un processo di cambiamento. Analogamente, il termine terapeutica evocherà tutto ciò che può condurre a una trasformazione positiva, si tratti del corpo, della psiche o della vita spirituale.

    –Il termine energia sarà talvolta utilizzato nel senso fisico di energia motrice, e spesso per evocare energie sottili, che sono informazione e non materia. Si parlerà anche di energia informativa.

    –Il termine medicina definisce il complesso delle tecniche e delle attitudini di cura preventive, curative o palliative, convenzionali o non, scientifiche o presunte non scientifiche.

    –La parola guarigione riguarderà tanto la guarigione fisica che quella psicologica e affettiva, e più che uno stato definitivo designerà soprattutto i progressi successivi che possono essere realizzati sul piano fisico, psicologico e spirituale. Di fatto, l’instaurazione temporanea o durevole della guarigione dipenderà dal grado di soluzione dei conflitti interiori che ostacolano il corretto funzionamento corporeo, l’apertura del cuore e la capacità di essere felici dinanzi agli eventi reali che la vita propone.

    –Il termine spirituale non evoca alcuna religione. Esso designa la dimensione trascendente e immateriale dell’esistenza umana, e in un certo senso lo spirito primordiale che anima ogni essere vivente.

    –La parola Dio sarà qui impiegata in un’accezione generale che non concerne una religione monoteista o politeista in particolare. Si tratterà tanto del Dio della Bibbia quanto del Dio del Corano, della Trinità cristiana (Padre-Madre, Figlio, Spirito Santo) e della Trinità indù (Shiva, Brahma, Vishnu), nonché della Trinità celtica. Concernerà anche il Grande Spirito Wakan Tanka, Padre del Cielo degli Indiani dell’America del Nord, come pure le diverse figure dell’Innominabile, Colui che è al di sopra di ogni nome. E gli atei – etimologicamente, i senza dio – che leggeranno questo libro potranno certamente sostituire alla parola Dio quello di loro scelta, ad esempio il Vivente.

    Ringraziamenti

    Ringrazio i miei genitori Pierre e Jacqueline Baudin, mia sorella Brigitte e i miei fratelli Marc e Pierre-Olivier, i miei tre figli Fleur, Alix e Laura e le loro mamme, i miei carissimi amici Alexandra e Tim Besserer, Christiane e Daniel Morin, Isabelle Patin e Philippe Besse, per tutto ciò che mi hanno insegnato sulla vita, per il loro solido sostegno e il loro amore incondizionato. Ringrazio quelle donne che mi hanno fatto l’onore di condividere momenti preziosissimi della vita, il cui nome e le cui qualità resteranno per sempre impresse nell’intimità del mio cuore.

    Ringrazio i miei amici d’infanzia Corinne e Gilles per le innumerevoli ore trascorse fuori dal tempo; i miei numerosi amici delle terapie transpersonali che mi hanno anch’essi accompagnato nel mio cammino di evoluzione; i miei amici e colleghi del Paese Basco per la loro fiducia e il loro sostegno.

    Desidero inoltre onorare tutte le mie sorelle spirituali e le amiche del cuore: Jacqueline Kelen e Annick de Souzenelle, maghe delle parole ed esperte dei miti umani, Solange, Alma e Barbara-Ann, complici di eternità, Vera Sazhina, sciamana e cantante siberiana dal cuore puro.

    Ringrazio Marie Tora, terapeuta meravigliosa, che nel 1992 mi ha fatto conoscere Stan Grof e la Respirazione Olotropica, e che nel 1995 ha avuto fiducia in me per la stesura comune del primo libro francese su questo metodo di terapia.

    Provo una gratitudine e un rispetto immensi per Stanislav Grof, il quale fin dagli anni Sessanta ha potuto stabilire, grazie a un lavoro rigoroso e un’apertura mentale poco comune, una nuova cartografia della coscienza che permette finalmente di osservare e comprendere fenomeni psicologici e psicosomatici prima di allora completamente incomprensibili. Grazie a questa ampia cartografia della psiche umana, e grazie al veicolo costituito dalla Respirazione Olotropica, per un gran numero di persone è ora possibile esplorare territori del loro inconscio ordinariamente inaccessibili, e di migliorare considerevolmente la qualità della loro vita, guarendo da vecchie ferite psicologiche, liberando il corpo da blocchi energetici talvolta assai inveterati, aprendosi a dimensioni nuove di se stessi e facendo l’esperienza della fiducia, che è il dono più bello offerto da questo processo. La pazienza e le eccezionali qualità pedagogiche di Stanislav Grof, nonché la sua inalterabile fiducia nel processo spontaneo di guarigione della psiche sono state un esempio straordinario nel periodo in cui ho studiato al suo fianco.

    La Respirazione Olotropica e l’accompagnamento del mio processo da parte di Stanislav Grof mi hanno salvato dal disastro umano e spirituale verso cui mi stavo dirigendo, e lo stesso vale per lo straordinario accompagnamento psicospirituale del mio amico e fratello del cuore Ephraïm, che mi ha insegnato ad amare l’Amore, il dono gratuito di sé; a lui desidero esprimere la mia eterna gratitudine.

    Grazie, grazie, grazie ai miei due padri spirituali, che mi hanno insegnato a separarmi da loro, a stare in piedi e a camminare con le mie gambe.

    Tengo particolarmente a ringraziare Angeles Arrien, un’altra sorella del cuore, antropologa e straordinaria pedagoga, per la sua fiducia spontanea, il suo amore per la verità e i suoi eccezionali insegnamenti sul guerriero, sul guaritore, sul visionario e sull’istruttore che vivono in ciascuno di noi.

    I miei ringraziamenti vanno anche a quegli autori che sono stati meravigliose e generose fonti d’ispirazione: Angeles, Annick e Jacqueline, già citati, Christiane Singer, il dottor Jean-Marc Mantel, Christian Bobin, Andrew Cohen, Gary Renard, e a quei musicisti geniali che hanno familiarità con gli stati di coscienza olotropici, come Jimi Hendrix, John Lennon, Paul Mac Cartney, John Mac Laughlin e Hélène Grimaud. Tutti hanno illuminato la mia esistenza, disponendo il mio cuore alla Gioia.

    P.B.

    Auckland, Nuova Zelanda

    Indice

    Prefazione di Osvaldo Sponzilli

    Premessa

    Introduzione

    1. Quando passa il soffio

    Sull’onda

    Nella spirale

    Dalla guerra alla pace

    Dal personale al transpersonale

    Dall’analisi al rilascio della presa

    Per mezzo della respirazione

    Dalla diffidenza alla fiducia

    2. Saggezza indigena e rituali iniziatici

    La paura della morte e dei cambiamenti

    Stati di crisi e trasformazione

    Culture sciamaniche e saggezza ancestrale

    Iniziazione e riti di passaggio

    La Respirazione Olotropica

    3. Il potenziale di guarigione degli stati modificati di coscienza

    Le caratteristiche degli stati modificati di coscienza

    Per una realtà reale

    Utilità degli stati modificati di coscienza

    4. Il contesto della Respirazione Olotropica

    L’inquadramento a opera di un terapeuta competente

    La preparazione di un contesto rassicurante

    L’accompagnamento del processo

    Il dono dell’accompagnatore

    Svolgimento della seduta

    Il lavoro sul corpo

    Conclusione della seduta

    Il mandala

    La condivisione delle esperienze

    Raccomandazioni particolari

    Problemi medici

    Patologia psichiatrica

    5. L’esperienza olotropica, viaggio interiore

    Esperienze sensoriali

    Esperienze energetiche e corporee

    Esperienze biografiche

    Esperienze perinatali

    Esperienze transpersonali

    6. Respirazione Olotropica e medicina originaria

    I meccanismi terapeutici degli stati modificati di coscienza

    La malattia da un punto di vista transpersonale

    Riflessioni sul processo di guarigione

    Manifesto per una medicina perpendicolare

    Alle sorgenti della medicina

    7. Per una terapia del corpo, dell’anima e dello spirito

    Ricerca del benessere e di uno stile di vita in piena espansione

    La ricerca spirituale

    8. Le crisi di emergenza-urgenza spirituale

    Un nuovo approccio alle malattie mentali

    Le differenti tipologie delle crisi di emergenza spirituale

    9. Il processo HOME

    Il cambiamento del mondo comincia da se stessi

    Chi siamo?

    Separati oppure collegati?

    Riti di passaggio e iniziazioni

    Respirazione e iniziazione

    HOME

    Il processo HOME in pratica

    Restaurare il legame

    10. Testimonianze

    Conclusione

    APPENDICI

    Appendice 1. Storia della Respirazione Olotropica e del movimento transpersonale

    Appendice 2. Codice deontologico dei terapeuti in Respirazione Olotropica

    Appendice 3. Informazioni utili

    Appendice 4. Istruzioni per vivere bene, secondo Sua Santità il Dalai Lama

    Bibliografia

    Prefazione

    La Respirazione Olotropica è un metodo esperienziale di auto-esplorazione e psicoterapia con straordinari poteri di guarigione. Essa deriva da culture antichissime e native che la hanno utilizzata per secoli in rituali spirituali e pratiche di guarigione. Tutte le più recenti ricerche sulla coscienza condotte nella seconda metà del secolo scorso hanno dimostrato che i fenomeni che si verificano nel corso di questi stati alterati di coscienza rappresentano un superamento di molti modelli della psichiatria e della psicologia accademica. La Respirazione Olotropica richiede quindi una nuova comprensione della coscienza e della psiche umana nello stato di salute o di malattia, intesa come rottura di una omeostasi psico-fisica.

    Respirazione accelerata, musica evocativa e tecniche corporee permettono di sciogliere i blocchi bioenergetici ed emozionali.

    Nelle società antiche e pre-industriali, il respiro e la respirazione hanno svolto un ruolo molto importante, oltre a essere uno strumento fondamentale nelle pratiche rituali e spirituali. Varie tecniche di respirazione sono state infatti utilizzate fin da tempi immemorabili per scopi religiosi e di guarigione. Da sempre, a livello psichico ed emozionale, il respiro ha rappresentato un anello di congiunzione fondamentale tra la natura, il corpo umano, la psiche e lo spirito.

    Non per nulla il respiro ci connette ai ritmi cosmici e a tutti gli altri esseri viventi. Attraverso il respiro entriamo in contatto con gli altri, siamo obbligati a respirare la stessa aria. Se non vogliamo vivere un’emozione, che cosa facciamo spontaneamente? Rallentiamo il nostro respiro. Non è un caso che gli esseri umani respirino lentamente e poco per non sentire, per paura di percepire le proprie emozioni. In questo modo viviamo schiavi della paura.

    Bloccare il respiro significa bloccare l’informazione tra le cellule viventi.

    Gli atomi, così come le cellule e gli organi, comunicano attraverso processi di informazione; emozioni bloccate e non espresse nella vita fetale e infantile sono quindi in grado di bloccare i processi d’informazione a livello del sistema nervoso. La respirazione circolare è in grado di sciogliere questi blocchi.

    Respirare in maniera consapevole vuol dire riappropriarsi del proprio Sé, in altre parole: vivere in libertà senza il pericolo di ricadere sempre negli stessi errori.

    Ed è di questo che parla il libro del dottor Patrick Baudin allievo di Stanislav Groft, ideatore della tecnica olotropica, che altro non è se non la riscoperta di tec-niche di guarigione tribali antichissime.

    Devo riconoscere al dottor Baudin il coraggio di essersi cancellato dall’Ordine dei Medici del suo Paese per poter svolgere tranquillamente il lavoro di Conduttore Olotropico, in quanto queste tecniche sono considerate in alcune Nazioni fuori dalla prassi medica.

    Per fortuna in Italia non esistono queste limitazioni: medici e psicoterapeuti possono lavorare tranquillamente con la Respirazione Olotropica.

    Mi è capitato più volte di trattare pazienti in cura con psicoterapie classiche che dopo una seduta di Respirazione Olotropica hanno accelerato incredibilmente il loro percorso terapeutico. Da anni sperimento e pratico a fini terapeutici e di guarigione varie tecniche respiratorie per arrivare a stati alterati di coscienza senza dovermi spogliare dall’abito medico: queste tecniche devono essere considerate come un’arma in più di integrazione alle metodiche della medicina e della psicologia accademica.

    È questo un libro da essere letto e riletto, ma soprattutto da essere messo in pratica sotto la guida di un conduttore esperto per uscire dalle gabbie che limitano la nostra vita.

    Buona lettura

    Prof. OSVALDO SPONzILLI

    Research Institute in Clinical Homeopathy,

    Acupuncture, Psychotherapy and Anti Aging medicine

    www.sponzilli.it

    Premessa

    Quando, nel 1980, alla fine dei miei studi di medicina scelsi di fare un seminario come medico rianimatore in un pronto soccorso, non dubitavo del fatto che negli otto anni successivi avrei esercitato quella professione a tempo pieno.

    Non sapevo che avrei affrontato da vicino la precarietà della vita, gli incidenti, il suicidio, le malattie che sono in grado di uccidere, l’assurdità di incidenti mortali causati dal semplice gesto di spegnere una sigaretta o di cambiare un’audiocassetta mentre si guida. Non sapevo che mi sarei trovato dinanzi alle terribili sofferenze dei genitori che avrebbero perso il loro figlio, una perdita tanto più inaccettabile quando si tratta di neonati o di bambini. Non sapevo che avrei fatto l’esperienza, condivisa con i vigili del fuoco, la polizia e la gendarmeria, di una vera medicina di guerra.

    Non sapevo neanche che un giorno, in parte grazie alle tecnologie ultrasofisticate della medicina d’urgenza, in parte grazie alle mie competenze tecniche, e in gran parte grazie a Dio, al destino, alla fortuna – è infatti doveroso attribuire il miracolo a colui a cui appartiene – avrei rianimato una donna di quarant’anni che si era gettata da un ponte nella Loira, annegata e clinicamente morta al nostro arrivo, con un ECG piatto, ma che quindici giorni dopo sarebbe stata dimessa dall’ospedale senza postumi!

    Cosa accade lì, proprio lì? Incredibile e sconvolgente situazione!

    Iniziando questa professione dalla responsabilità così elevata, e che è considerata una tra le più stressanti al mondo, sapevo intellettualmente che sarebbe stato possibile salvare – almeno temporaneamente – malati o vittime di incidenti da una morte quasi certa grazie ai progressi straordinari della medicina, della chirurgia e della rianimazione. Nelle mie viscere, però, non sapevo cosa tutto questo avrebbe significato in termini di emozione, di disgusto e di paure orribili, di soddisfazioni e di gioie ineffabili, di sentimenti d’impotenza, o talvolta di onnipotenza, quando mi atteggiavo a salvatore o a cowboy.

    Viscere… mente… ecco, le due parole sono composte dalle stesse lettere¹, come un giorno mi ha fatto notare un sorprendente confratello! Il palindromo quasi perfetto mi ha dato del filo da torcere per diversi anni…

    Il confronto pressoché quotidiano con la morte o con il dramma mi indirizzò verso determinate letture, nella mia sete di capire l’assurdo e di conoscere l’ignoto. Divorai appassionatamente i libri di Elisabeth Kübler-Ross² e di Raymond Moody, numerosi libri sulle medicine alternative, sulle antiche pratiche di cura e di guarigione delle società tribali e sciamaniche, e lessi anche numerosi testi spirituali. Appresi i rudimenti dell’astrologia umanista e riuscii a elaborare una trentina di temi natale; m’interessai alla numerologia, alla medianità, agli UFO e a differenti temi esoterici.

    Sotto l’intensa pressione di un eccesso di non senso e d’incomprensione, tanto sul piano personale quanto su quello professionale, ero semplicemente in procinto di avviarmi sul lungo cammino della ricerca di un senso.

    Poi, nel 1987 ebbi tra le mani il sorprendente libro di Patrice van Eersel, La source noire, che riprendeva nel dettaglio le implicazioni di quello che si è oggi convenuto di definire come il nuovo paradigma scientifico. L’autore vi parlava lungamente delle esperienze di morte imminente, delle pratiche di accompagnamento dei morenti, del nuovo linguaggio dei fisici e degli astrofisici che, a suo avviso, si accostava sempre più al linguaggio dei religiosi e dei mistici. Descriveva inoltre gli straordinari lavori scientifici di uno psichiatra ceco emigrato negli Stati Uniti, Stanislav Grof, già responsabile di progetto in un centro di ricerche psichiatriche e professore universitario di psichiatria. Quell’opera sugli stati non ordinari di coscienza poneva in evidenza le possibilità infinite dello psichismo umano nell’esplorazione dell’esistenza, vale a dire nella creazione di nuove realtà. Le conseguenze di queste opere appassionanti sulla comprensione del processo di guarigione, sulla medicina, sulla psicologia e sulla psicoterapia sembravano incalcolabili!

    Nel 1989, alla conclusione della mia attività di medico di pronto soccorso, presi un anno sabbatico viaggiando in India e in Australia. Al ritorno la sostituzione medica divenne la mia nuova attività professionale, e la esercitai con passione, al di fuori dei turni di notte, che a mio avviso avevo fatto a sufficienza, e che mi spossavano.

    Il mio incontro con Stanislav Grof nel giugno 1992 segnò una svolta decisiva nella mia esistenza, tanto sul piano personale quanto su quello professionale. In seguito a un’esperienza mistica davvero fondante in tutti i significati del termine, e che rievoco nell’Introduzione a questo libro, vissi in piena coscienza un ritorno radicale e istantaneo verso una forma di realtà nuova, totale o completa, che finalmente armonizzava il mondo materiale e quello spirituale. Potrei parlare di esperienza di realtà reale, in contrasto con un’esperienza ridotta al solo mondo materiale, spesso considerato come l’unica realtà, almeno nella nostra cultura occidentale. Sui piani fisico, emozionale, mentale e spirituale questa esperienza fu per me davvero l’equi -valente di una seconda nascita. Le conseguenze toccarono quindi l’insieme del mio essere e della mia visione del mondo, tanto sul piano concettuale e creativo quanto su quello filosofico, psicologico, medico e anche religioso.

    Proprio per testimoniare questa realtà reale e le infinite possibilità della coscienza umana ho deciso di riscrivere questo libro in una nuova edizione assai rimaneggiata, e ampliata con riflessioni e testimonianze rese possibili dai quindici anni di esperienza di questo meraviglioso strumento di conoscenza di se stessi e della vita rappresentato dalla Respirazione Olotropica.

    Oggi, sul punto di firmare il visto si stampi della presente opera, ho esitato parecchio a far apparire sulla copertina il mio titolo universitario di dottore in medicina, nel timore che ciò possa essere male interpretato dalla comunità dei medici. Desidero quindi precisare con chiarezza il mio intento.

    Alcuni anni fa ho chiesto volontariamente la mia radiazione dall’Albo dell’Ordine dei Medici, allo scopo di poter esercitare liberamente l’attività di psicoterapeuta, che è anche la mia passione, nonché per poter attivare seminari di Respirazione Olotropica, considerati dall’autorità medica come incompatibili con la professione. Pertanto non esercito più la medicina, il che vuol dire che non eseguo più diagnosi, esami clinici, prescrizioni, essendo tutto questo illegale al di fuori dell’iscrizione all’Albo, obbligatoria per i medici in attività.

    Purtuttavia, desidero rivendicare pienamente il mio percorso professionale come medico e il mio immenso rispetto verso la medicina nella ricerca di connessioni tra le diverse pratiche di cura. La Respirazione Olotropica apre nuove vie e fornisce risposte che mi sembrano interessanti a più di un titolo, per l’uomo come per la medicina. Per questo motivo desidero sia noto che a scrivere questo libro è un ex medico, ma sempre dottore in medicina, e che esso testimonia una particolare esperienza personale e professionale. La mia testimonianza, onesta e autentica, mira a riunire, non a separare.

    Questo libro, pertanto, propone di ampliare una concezione a volte eccessivamente materialistica della salute, della cura e della guarigione; socchiude delle porte che il lettore è invitato ad aprire liberamente, e si propone di approfondire l’esperienza di noi stessi e del mondo. Se potrà contribuire a porre nuove domande, ad apportare delle risposte, delle aperture di arricchimento, un po’ più di consapevolezza e a dilatare il cuore fino alla gioia, esso avrà raggiunto il suo scopo.

    PATRICK BAUDIN

    Dottore in medicina

    Auckland, Nuova Zelanda

    Introduzione

    Gli uomini costruiscono troppi muri e mai abbastanza ponti.

    ISAAC NEWTON

    Nel corso dell’inverno del 1995, in seguito alla mia formazione di terapeuta transpersonale³ e di facilitatore⁴ in Respirazione Olotropica con Stanislav Grof, avevo provato l’irresistibile desiderio di scrivere su questo metodo un libro che potesse essere letto da un pubblico numeroso, e ciò principalmente per due motivi. Da una parte, ero colpito dalla sua universalità, dalla sua pertinenza, dalla sua straordinaria efficacia nel permettere a ciascuno di sperimentare stati di coscienza modificati, propizi all’esplorazione in profondità di se stessi e del mondo vivente, e dall’altra, come medico ero davvero impressionato dalla potenza terapeutica fuori dal comune di questo speciale strumento.

    Mi sembra giusto, pertanto, presentare qui l’uomo che, non solo ai miei occhi, ma anche a quelli di innumerevoli terapeuti di tutto il mondo – psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, medici, infermieri, terapeuti psicocorporei di altro tipo, accompagnatori psicospirituali – è stato capace della più prodigiosa sintesi scientifica del XX secolo, e che ha restituito all’umanesimo la sua autentica dimensione cosmica e universale.

    Chi è dunque l’uomo dall’intelligenza del cuore e dalla mente scientifica fuori dal comune, che ha saputo proporci una sintesi magistrale delle conoscenze mediche, psichiatriche, psicologiche, filosofiche, antropologiche, etnologiche, sociologiche, delle scienze delle religioni, dell’astrofisica e della fisica quantistica?

    Quale fu la visione, quali furono le intuizioni di colui che seppe rendere questa sintesi operativa e utile creando e offrendo all’umanità un metodo universale di guarigione psicosomatica e spirituale, che è allo stesso tempo un semplice metodo di esplorazione di se stessi e del mondo vivente, che permette all’essere umano di ritrovare in modo naturale le sue radici spirituali, i suoi legami con tutto ciò che vive, e una pace interiore stabile, l’unica garante di una pace esteriore e globale?

    Nessun pensiero magico, nessuna ciarlataneria, nessun orgoglio smisurato, nessun fascino subito da un passato lontano, ma un’immensa apertura di cuore e di coscienza che permette di proporci concretamente la riscoperta del nostro normale funzionamento di esseri umani. Sì, poiché siamo fatti per procedere con la testa tra le stelle e i piedi sulla terra, come sanno ancora fare certi popoli indigeni! Questi ultimi, purtroppo sul punto di scomparire, vivono tuttora in una Realtà Reale in cui due mondi diversi, uno materiale e visibile, l’altro immateriale, informante e invisibile, si integrano armoniosamente, vorrei dire amorosamente, per tessere la loro esperienza del Reale in una creazione perpetua.

    Stanislav Grof, nato a Praga nel 1931, medico psichiatra, ricercatore, erudito, è oggi riconosciuto e acclamato in tutto il mondo per i suoi lavori innovatori sulla coscienza umana e sugli stati modificati di coscienza. Iniziò le sue ricerche sul potenziale terapeutico delle sostanze psichedeliche⁵ presso l’Istituto di ricerca psichiatrica di Praga, ove le proseguì fino al 1960. Successivamente, forte di migliaia di dossier su pazienti che avevano positivamente beneficiato di questa terapia d’avanguardia, raggiunse l’università John Hopkins, negli Stati Uniti, come ricercatore e docente di psichiatria. Dal 1967 al 1973, in qualità di capo di progetto presso il Centro di ricerche psichiatriche di Baltimora (Maryland), fu direttore di un programma di ricerche sul potenziale psicoterapeutico degli stati di coscienza modificati indotti dall’utilizzo dell’LSD in un contesto di terapia guidata. Questo programma, che riguardava il trattamento di tossicomani e di malati di cancro in fase terminale, condusse agli straordinari risultati clinici descritti nella sua opera – purtroppo tradotta assai male – La rencontre de l’homme avec la mort.

    Nel corso degli anni Sessanta Stanislav Grof fu uno dei fondatori, assieme ad Abraham Maslow, della psicologia transpersonale. Durante la rivoluzione culturale degli anni Settanta inventò la tecnica straordinaria della Respirazione Olotropica, che permetteva l’esplorazione in profondità del corpo e dello psichismo con una possibile apertura verso le realtà trascendentali senza la necessità di ricorrere a so-stanze farmacologiche quali l’LSD, il cui utilizzo selvaggio stava provocando le ire governative e mediatiche. Per più di vent’anni creò e diresse il Grof Transpersonal Training (GTT), organismo di formazione nella Respirazione Olotropica e nella psicologia transpersonale. Fu presidente dell’International Transpersonal Association (ITA), ed è tuttora responsabile di congressi internazionali sui temi transpersonali e sull’impiego controllato delle sostanze psichedeliche a scopi terapeutici. Continua a insegnare al California Institute of Integral Studies (CIIS), e percorre il mondo per tenere conferenze sul potenziale di guarigione degli stati non ordinari di coscienza. Ha animato nel mondo intero seminari di Respirazione Olotropica con diverse decine di migliaia di persone.

    Fa parte del comitato di sostegno all’Institut National de Recherches sur les Expériences Extraordinaires (INREES – Istituto nazionale di ricerche sulle esperienze straordinarie) fondato nel 2007 in Francia da Stéphane Allix, e ha partecipato con lui all’elaborazione di un manuale di descrizione clinica delle esperienze umane straordinarie o inconsuete.

    Ha redatto numerose opere sul potenziale di guarigione degli stati di coscienza non ordinari:

    La rencontre de l’homme avec la mort , Éditions du

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