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Il Canto della Foresta: Ayahuasca e medicina sciamanica
Il Canto della Foresta: Ayahuasca e medicina sciamanica
Il Canto della Foresta: Ayahuasca e medicina sciamanica
E-book119 pagine1 ora

Il Canto della Foresta: Ayahuasca e medicina sciamanica

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Info su questo ebook

Lo smarrimento di cui soffre l’uomo contemporaneo è conseguenza della illusoria separazione dell'uomo dalla natura. Siamo pieni di persone intorno, ma soli. Pieni di comodità e beni, ma insoddisfatti. I due autori, psicoterapeuti studiosi di ecologia profonda,  partono da questa constatazione per spiegare come può essere d’aiuto la medicina sciamanica e in particolare l’Ayahuasca, di cui oggi si parla e si legge sempre di più. Il più grande potere dell’Ayahuasca, cercato e temuto allo stesso tempo, appare quello di mettere di fronte alle verità dell’esistenza quanti sono pronti e sinceramente intenzionati a vederle. La rivoluzione psichedelica in atto al confine tra mondo scientifico e spirituale sta finalmente restituendo la dignità di medicine a questo come ad altri rimedi di tradizione sciamanica, dopo decenni di proibizionismo che hanno fortemente limitato le possibilità di ricerca e l’utilizzo nella cura della malattia fisica e della sofferenza psicologica. Ma saremo capaci di farne buon uso? Saremo capaci di cogliere questa opportunità di tornare a sentirci integri e interi, di guarire dalla condizione che nutre tutti i mali: l’illusione della separazione? Il canto degli Spiriti della foresta amazzonica può guidarci nel cercare le risposte. Dicono gli autori: “Come psicoterapeuti osserviamo ogni giorno lo smarrimento delle persone, impegnate a soddisfare bisogni indotti per riempire un tempo svuotato di senso: occorre ricordare che noi siamo natura”.
Gli Autori: Silvia Riccamboni vive a Padova dove lavora come psicoterapeuta, naturopata e formatrice orientata all’ecologia profonda. È studiosa di discipline olistiche, culture native e sciamanismo al quale deve l’incontro d’amore con il canto di cura rituale.
Matteo Maria Bonani vive a Padova dove svolge l’attività di psicoterapeuta, docente e supervisore nell’area della psichiatria, delle disabilità e della tutela del minore. Insieme alla moglie si dedica alla musica medicina e tiene seminari per l’evoluzione personale, attingendo alle filosofie orientali e alle tradizioni sciamaniche.
LinguaItaliano
Data di uscita22 mar 2022
ISBN9791280456199
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    Anteprima del libro

    Il Canto della Foresta - Silvia Riccamboni

    Silvia Riccamboni e Matteo Maria Bonani

    Il canto della foresta. Ayahuasca e medicina sciamanica

    ISBN: 9791280456199

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    https://writeapp.io

    Indice dei contenuti

    FRONTESPIZIO

    PREFAZIONE

    GLI AUTORI

    INTRODUZIONE

    SCIAMANISMO ED ENTEOBOTANICA

    Il viaggio dello sciamano

    Il divino in sé: incontro con le piante enteogene

    Salute e malattia nello sciamanismo

    DALLA TERRA AL CIELO, DAL CIELO ALLA TERRA.L’AYAHUASCA

    Composizione della medicina, raccolta e preparazione

    Cerimonie, icaros e canti medicina

    L’Ayahuasca nel sistema corpo-mente-spirito

    Piano fisico

    Piano psico-emotivo

    Piano spirituale

    A VOLO D'AQUILA

    Il canto del cuore

    Luci, ombre e abbagli

    Il cerimoniere

    La dimensione rituale del gruppo

    Maestra e allievi

    APPENDICE. Codice etico per le organizzazioni che utilizzano Ayahuasca

    BIBLIOGRAFIA

    Catalogo Mauna Loa

    FRONTESPIZIO

    Silvia Riccamboni

    Matteo Maria Bonani

    Il Canto della Foresta

    Ayahuasca e medicina sciamanica

    PREFAZIONE

    Vi sono luoghi nel mondo dove chi cura porta nella propria borsa, invece di siringhe e stetoscopio, spiriti vegetali e maracas. Sono luoghi in cui la capacità di connessione con tutti i piani dell'esistenza è ancora intatta e l'uso del potenziale psichico ed energetico è libero dai limiti della scienza e dai dogmi della religione. Lì, dove nessun pensiero scientifico ha separato mente e corpo — sia tra loro e sia dalla Natura — gli eventi della vita e dell’umano sono letti e affrontati dalla prospettiva dell'insieme invece che da quella di una sola parte.

    Scienza e progresso hanno portato indubbi benefici, a cominciare dall’ambito medico.

    Nel tempo, però, abbiamo sempre più sostituito le capacità dei nostri sensi con appendici esterne, abbiamo perso familiarità e fiducia nelle medicine della Natura e, soprattutto, ci siamo dimenticati che siamo Uno, che non esiste un dentro distinto dal fuori e un Io distinto dal Noi, e che nessuna parte è separata né separabile dal Tutto.

    Così curiamo un organo a scapito degli altri, zittiamo i sintomi che non sappiamo interpretare, portiamo il corpo da un guaritore, la mente da un altro e lo spirito da un altro ancora, e costruiamo, per i malati, ambienti sanitari spesso privi di anima.

    Quando un medico prescrive passeggiate nella natura, ancora ci stupiamo. In moltissime culture il legame con il mondo naturale è la prima cosa a essere ripristinata, così come un neonato che venga riaccostato al seno della madre. La causa della malattia viene cercata nel rapporto che una persona ha con tutti i piani della sua esistenza, visibili e invisibili. E le forze della Natura aiutano chi cura e chi è malato a vedere prima che ad agire, perché, senza comprensione delle cause sottili, la guarigione sarebbe più difficile, superficiale e in molti casi illusoria.

    Per questo alcune medicine vegetali sono chiamate Piante Maestre : perché offrono un insegnamento. Quale? Il ricordo di ciò che veramente siamo e la possibilità di incarnarlo nella nostra esistenza.

    La Pianta Maestra regina della foresta amazzonica, l’ Ayahuasca 1 , è una porta d’accesso per ricordare e risentire l’unità del Tutto. È questo che cura alla radice le più diverse malattie dell’uomo moderno: sanare la Separazione (dalla realtà, dalla natura, da noi stessi) è il principio base di tutte le più antiche e ancora vive tradizioni di cura che non hanno mai separato l’essere umano dallo sfondo imprescindibile della vita, né lo hanno frammentato in corpo-mente-spirito.

    Di Ayahausca si può parlare in molti modi: biochimico (l’analisi delle molecole, gli effetti fisici, gli studi di laboratorio...), psico-emotivo (i vissuti individuali, il cambiamento della qualità della vita, la reazione della mente, l'elaborazione di traumi emotivi), metafisico (l'espansione della coscienza, l’esperienza dell’Uno, l'armonizzazione dei centri energetici, l’incontro con entità spirituali, ecc.).

    Potremmo paragonare ciascuno di questi ambiti ai piani di realtà descritti dalla conoscenza esoterica: il corpo fisico (la materia densa, palpabile, conoscibile dai sensi e misurabile oggettivamente); i corpi, quello mentale e quello emotivo (più sottili, cangianti, soggettivi); il corpo spirituale, l'Anima, il Sé Superiore o come ciascuno preferisce identificarlo.

    Affermare che un approccio è migliore degli altri è come dire che il corpo può esistere senza idee o sentimenti; o che l’essenziale è la psiche, mentre il corpo non conta. Ma se siamo fatti come siamo fatti, quindi di cellule, emozioni, sogni e sguardo rivolto al cielo, questo riflette la Perfezione dell'Universo e dunque la nostra: ogni parte compone con le altre l'armonia necessaria a vivere ed evolvere in questa dimensione. Allo stesso modo, approcciarsi alle Piante Maestre unicamente dal punto di vista biochimico, che ne coglie il potere di neuro-trasmissione ma non il valore spirituale, o solo dal punto di vista psico-patologico, che si interessa all’azione farmaco-simile, frammenta in parti un'esperienza unitaria e per questo riparativa ed evolutiva, integrata tra dentro e fuori, Io e Noi, micro e macro, corpo e Sé, presente, passato e futuro.

    La Coscienza è oltre qualunque forma di Separazione, e guarire, secondo la filosofia non dualista cui ci ispiriamo, significa riconoscersi in quanto Coscienza. Dunque, anche qui includeremo prospettive diverse da cui parlare di Ayahuasca: oggettiva e soggettiva, biochimica e spirituale, mentale ed emozionale.

    Anche il nostro personale cammino ha fatto tappa nei luoghi della scienza e in quelli dello spirito, trovando radicamento nei primi ed espansione nei secondi. Come psicoterapeuti dobbiamo conoscere le basi neuro-fisiologiche del pensiero, le profondità emotive, le forme gravi che la sofferenza può assumere per darsi senso e interezza. Quando percorriamo gli stessi paesaggi da ricercatori spirituali, i nostri occhi sono più liberi di vedere cose diverse o di vedere diversamente le stesse cose. Ci inoltreremo quindi nello studio di alcuni aspetti dello sciamanismo amazzonico per raccontare che cosa accade nella relazione con la Pianta Maestra e per leggere l’azione dell’Ayahuasca sotto il profilo fisico, psicologico, emozionale e spirituale . ²

    Parleremo di cerimonie, di canti medicina, delle attenzioni da osservare prima, durante e dopo il lavoro di cura. Per alzarci infine a volo d’aquila, a guardare come i paesaggi attraversati si intessono tra loro in un unico grande disegno.

    Silvia e Matteo

    [1] Ayahuasca è il nome sia di una liana originaria della foresta amazzonica sia della bevanda curativa ottenuta unendo la liana a un’altra pianta maestra: la Chakruna. Ayahuasca e Chakruna sono le coprotagoniste di questo libro, di cui avremo modo di conoscere a fondo le caratteristiche e il potere nella guarigione fisica e spirituale.

    [2] Per fare questo attingiamo, oltre che alla letteratura disponibile, ai resoconti dei ricercatori sul campo, alla nostra esperienza diretta e alle testimonianze di chi ha condiviso il suo vissuto con noi.

    GLI AUTORI

    Ci siamo incontrati a partire da un desiderio comune: integrare una formazione scientifica con conoscenze e metodi di altre tradizioni e discipline. Poi è arrivato l’amore e da quel momento i nostri cammini lavorativi, di crescita e di vita si sono intrecciati rispecchiandosi e sostenendosi l’un l’altro.

    Nell’ambito delle professioni di aiuto, la ricerca di nuove mappe e linguaggi sta crescendo esponenzialmente: gli sviluppi stessi del sapere scientifico offrono oggi a psicologia, medicina e discipline olistiche il terreno su cui rimarginare antiche scissioni.

    Ispirati da questa visione unitaria che trova fondamento nell’ecologia profonda, nei nostri seminari proviamo a ricomporre la frattura mente/corpo/anima/spirito, attingendo alla Psicoterapia della Gestalt ¹ , alla PNEI ² , al sapere dei Veda e dell’Advaita Vedanta ³ , alla filosofia zen , al tantra yoga kashmiro , alle tecniche e nergetiche e — soggetto di questo libro — alla via sciamanica di cui siamo appassionati studiosi. L’intento è quello di gettare o forse solo rivelare il ponte tra psicologia e spiritualità non dualista, dove la prima intende la coscienza come coscienza-di-qualcosa,

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