Piccoli Giornalisti: Guida per aspiranti reporter: tutto ciò che occorre sapere per essere pronti all’ingresso in redazione
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Info su questo ebook
A queste e ad altre domande cerca di rispondere questo manuale, mettendo a disposizione dei futuri reporter le principali nozioni sul mondo del giornalismo, dalle leggi alla deontologia professionale, fino ad arrivare ai principali avvenimenti storici, alle regole che governano la professione e ai principali termini tecnici.
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Anteprima del libro
Piccoli Giornalisti - Roberto Bonin
Roberto Bonin
PICCOLI GIORNALISTI
Guida per aspiranti reporter: tutto ciò che occorre sapere per essere pronti all’ingresso in redazione
Copyright © 2022 Roberto Bonin
Tutti i diritti sono riservati
Registrazione Patamu n. 187160
Con la preziosa collaborazione di RBM Group, SkillMix e Associazione Modus
Copertina: foto by Nomadsoul1 - Elaborazione grafica a cura di Associazione Modus.
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Indice
Prefazione
1 - L’accesso alla professione
1.1 Chi sono i giornalisti?
1.2 Come si diventa giornalista?
1.3 Imparare il giornalismo a scuola
1.4 Alla conquista della redazione
1.5 Quale giornalismo?
1.6 Quali regole?
1.7 I controllori
1.8 Quali diritti?
1.9 Errare humanum est
1.10 Le fonti
1.11 Gli elementi del giornale
1.12 I nuovi media
1.13 L’ufficio stampa
1.14 Gli attrezzi del mestiere
1.15 Da giornalista a editore
2 - Cronistoria di giornalismo ed editoria
2.1 Curiosità e aneddoti
3 - Glossario di giornalismo ed editoria
4 - Filmografia di giornalismo, scrittura, fotografia ed editoria
5 - Bibliografia di editoria e giornalismo
6- Sitografia
7 - Il giornalismo nelle frasi di giornalisti, scrittori e personaggi celebri
Informazioni sull'autore
Quest’opera non ha di certo la presunzione di essere un compendio di giornalismo (iniziativa che lascio senza indugio a professionisti molto più esperti e qualificati del sottoscritto), ma solo un piccolo vademecum per gli studenti di istituti di formazione secondaria e università che aspirino a intraprendere il mestieraccio
di giornalista.
L’intento è quello di fornire quelle informazioni di base, indispensabili per iniziare la propria strada nel mondo dell’informazione e dell’editoria italiana: le stesse informazioni che hanno soddisfatto tutti i miei dubbi e curiosità avuti anni orsono agli inizi della mia avventura professionale, quando scelsi di fare del giornalismo la mia futura professione: in sostanza, una sorta di infarinatura
su tutto ciò che ruota attorno al mondo del Quarto potere
. Più che altro, lo scopo principale è soprattutto quello di incuriosire i lettori, spingendoli a includere tra i possibili sbocchi professionali anche i settori dell’informazione e dell’editoria, in special modo in questo particolare periodico storico in cui il mestiere di giornalista, e l’intero settore dell’editoria, stanno subendo cambiamenti ed evoluzioni davvero epocali.
Un pensiero particolare nella stesura di questo piccolo manuale (ispirato all’esperienza di quasi 15 anni di vita del sito web Piccoli Giornalisti) è dedicato a quei maestri di giornalismo che hanno rappresentato per me delle autentiche guide e dei modelli da seguire nella mia, seppur modesta, carriera. Mi riferisco a validi e affermati professionisti in vari settori, che hanno fatto nascere e crescere in me l’amore e la passione per questo mestiere meraviglioso, sia dandomi fiducia sia spronandomi a intraprendere – e continuare - questa personale sfida con la vita e con il mondo del lavoro, soprattutto nei momenti di sconforto e di difficoltà. A questi si sono poi aggiunti nel tempo altrettanti validi professionisti (la cui lista di nomi sarebbe davvero troppo lunga) che, oltre al privilegio di poterli chiamare colleghi
, mi hanno onorato della loro amicizia, regalandomi preziosi consigli e validi suggerimenti. A tutti loro va un sentito grazie e un profondo senso di riconoscimento.
Una dedica speciale è però riservata al giornalista e scrittore Domenico Fiordelisi (Nico
per le tante persone che gli hanno voluto bene), un vero e proprio Maestro
e secondo padre
, che ha rappresentato per me un autentico faro
, sia nella vita privata che nella professione. Ed è proprio alla sua memoria che voglio dedicare questa mia, seppur modesta, iniziativa editoriale.
Roberto Bonin
Prefazione
Televisione, radio, carta stampata e Internet: un’autentica giungla di notizie bombarda quotidianamente gli occhi e le menti dei poveri
lettori.
Nessuno si è però mai chiesto cosa c’è realmente dietro al lavoro del giornalista? Una comoda poltrona in redazione? O forse il vantaggio di poter esibire un tesserino che, a detta di molti, potrebbe aprire anche i cancelli del paradiso? In realtà, non è proprio così. Al giorno d’oggi gli unici luoghi accessibili con quel documento sono solo alcuni musei e alcune fiere di settore.
Di certo, la Tv e il cinema contemporaneo hanno fatto della professione del reporter una figura quasi fantastica ma, in realtà, nessuno di noi ha mai avuto la verve e il fascino di Gregory Peck in Vacanze Romane
, né tanto meno la grinta e il coraggio di Al Pacino in Insider
. O ancora, l’aria ingenua e romantica di Drew Barrymore in Mai stata baciata
. Magari fosse così.
In fin dei conti, è un mestiere come un altro: ricco di successi e soddisfazioni e, purtroppo, anche di tante e tante difficoltà, sacrifici e delusioni. In special modo in questi ultimi anni, in cui l’editoria italiana sta attraversando un periodo di profonda crisi, dovuta sia alle difficoltà affrontate dal mercato pubblicitario sia dal fisiologico momento di stasi dovuto dall’avvento dei nuovi canali comunicativi e informativi digitali.
Fare il giornalista, infatti, non vuol dire solo sapere scrivere bene – o per lo meno, in modo chiaro, comprensibile e sintetico (per questo motivo in questa raccolta di notizie abbiamo voluto inserire anche sovrapposizioni con il mondo della scrittura e della letteratura, perché, come soleva dire Oscar Wilde, " la cronaca è letteratura sotto pressione) – ma anche, e soprattutto, cercare e trovare le notizie di interesse comune cercando di dar vita e alimentare continuamente quell’opinione pubblica
di cui tutti noi siamo più meno schiavi" (cit. William Hazzlitt, nda).
E cosa interessa alla gente? Ebbene, potrà sembrare forse strano e ormai superato, ma valgono ancora le stesse identiche cose di sempre: Sesso, Soldi, Sangue, Sport e Spettacolo. La cara vecchia regola delle 5 S non tramonterà mai. Neanche nell’era moderna in cui il livello culturale e il senso civico dovrebbero essere, almeno in teoria, più elevati che nel passato. Anche se, come afferma il caro Nico Fiordelisi nel suo volume Cenni di storia e tecnica del giornalismo
: " Ogni manifestazione umana è comunicazione, ogni avvenimento è informazione".
La televisione mette in mostra scene di cruda violenza e donne mezzo (s)vestite?… E perché no; è proprio quello che la signora Maria
(la proverbiale sciura Maria
per i lombardi) si aspetta di leggere. Condannando il tutto in modo energico, questo è certo; ma, se non glielo si sbatte in prima pagina, sicuramente la critica sarà molto più dura. Forse, in verità, ci sarebbe da chiedersi il perché non si dà mai molto risalto alle buone notizie come, ad esempio, un parto plurigemellare o la salvezza di una razza di animali in via di estinzione. Ma si sa, fa più notizia un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce
. O, ancora peggio, come dice un vecchio adagio che circola negli ambienti giornalistici, " un cane che morde un uomo non fa notizia, ma un uomo che morde un cane sì. E, se il tutto viene poi integrato con l’irriverente Legge di Fuller sul giornalismo (ma pur sempre tristemente reale), ossia che
più lontano accade una catastrofe o un incidente, più alto deve essere il numero di morti e feriti perché faccia notizia", il gioco è fatto.
Ma, retorica e scherzi a parte, quello che distingue un vero professionista dell’informazione è il saper scovare la notizia giusta al momento giusto; o meglio, essere sempre a conoscenza di quello che può interessare l’opinione pubblica in un ben preciso momento, tenendo sempre fede al fatto che, essere un opinion leader
, è un ruolo di grande responsabilità, soprattutto verso i propri lettori. Per fortuna, o per sfortuna che dir si voglia, la stampa rappresenta ancora un vero e proprio potere
, quel Quarto potere
capace di creare sommosse, crisi di Governo e instabilità di mercato: ne sono prova il caso Watergate che portò alle dimissioni del Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon o il più recente caso Snowden che ha fatto letteralmente tremare le fondamenta dell’establishment internazionale.
Insomma, il giornalista non è – e non deve mai ergersi a fungere - un paladino della giustizia ma, uno storico del presente
, come più volte asserito dal compianto Umberto Eco, o, ancora meglio, come diceva Indro Montanelli, un semplice informatore che deve farsi capire da tutti, anche dal " lattaio dell’Ohio". Scrive a tal proposito il giornalista Piero Ottone: " Infinite volte mi sono sentito dire in pubblico e in privato: ‘voi giornalisti, che avete il compito di educare la gente… voi che dovete formare l’opinione pubblica…’ Niente di più falso; i giornalisti hanno il compito di informare, cioè di trasmettere cognizioni: non sono in grado (i giornalisti) di insegnare niente a nessuno; Sono messaggeri; sono postini; non sono maestri".
Agenzie, uffici stampa, interviste, telefonate, tutto può essere utile nel ricostruire la realtà e nel montare
una notizia, anche una semplice chiacchierata con il fioraio o il farmacista del paese in cui è avvenuto il fatto, magari anche davanti a un buon caffè o a un fresco aperitivo.
E poi, non bisogna dimenticare i redattori, soprattutto quelli dei periodici e delle testate tecniche: mentre i cronisti battono i marciapiedi
, gli operatori di redazione scaldano la cornetta del telefono
, consumano le pagine dei libri
e rendono roventi le tastiere dei computer
.
Notizie, informazioni, specifiche tecniche, una mole di dati che, per confezionare un articolo in cui si spiega il funzionamento di una nuova apparecchiatura o di un particolare metodo di lavorazione – di cui, il più delle volte, ne sono all’oscuro loro stessi – sono di vitale importanza. Se i reporter sono le avanguardie del giornalismo, i redattori ne sono il genio militare. Ci vorrebbero davvero pagine e pagine per spiegare la vera realtà di questo lavoro.
Il marketing e la pubblicità spesso vengono accusati di influenzare e pilotare le scelte e la linea editoriale di molte testate; ebbene, non dimentichiamoci che i giornali sono come le caramelle
, se non si vendono, il pasticcere prima o poi dovrà chiudere. Nel caso poi della stampa di settore, i cui introiti – e quindi la sua stessa sopravvivenza - si basa quasi esclusivamente sulle entrate pubblicitarie il problema diviene addirittura complesso e delicato e implica necessariamente una stretta collaborazione tra redazione e ufficio commerciale. In questo caso, la cosa migliore, e più logica nonché ragionevole, è un giusto compromesso
tra tutte le parti in causa, al fine sia di dar vita a un prodotto il più completo, obiettivo e autorevole possibile sia di venire incontro alle esigenze degli inserzionisti.
Qualcuno, proverbialmente, sostiene da sempre che intraprendere la professione di giornalista è sempre meglio che lavorare
(famosa citazione del giornalista Luigi Barzini Jr, nda). Bugie? False allusioni? Lasciamo ai lettori la risposta più sensata, e probabilmente più corretta. Il Vate
Gabriele D’Annunzio amava ripetere: " Il lavoro, anche il più umile, anche il più oscuro, se bene eseguito, tende alla bellezza e orna il mondo".
1 - L’accesso alla professione
1.1 Chi sono i giornalisti?
Per definizione, il Giornalista è colui che per professione scrive o collabora alla redazione di un giornale e il cui nominativo è depositato presso l’ Ordine Nazionale dei Giornalisti , istituito con la Legge n. 69 del 3 febbraio 1963 : presso tale Ordine vengono iscritti, nei rispettivi albi esistenti presso ogni Consiglio dell’Ordine regionale o interregionale di appartenenza, i Professionisti e i Pubblicisti.
La Corte di Cassazione, in una nota sentenza (Cassazione Civile, Sezione Lavoro, n. 1827 del 20 febbraio 1995) ha definito l’attività giornalistica " la prestazione di lavoro intellettuale volta alla raccolta, al commento e all'elaborazione di notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale attraverso gli organi di informazione. Il giornalista si pone pertanto come mediatore intellettuale tra il fatto e la diffusione della conoscenza di esso… differenziandosi la professione giornalistica da altre professioni intellettuali proprio in ragione di una tempestività di informazione diretta a sollecitare i cittadini a prendere conoscenza e coscienza di tematiche meritevoli, per la loro novità, della dovuta attenzione e considerazione".
immagine 1l Consiglio Nazionale dell’Ordine, istituito con sede presso il Ministero di Grazia e Giustizia, è composto da due professionisti e un pubblicista per ogni ordine regionale o interregionale. In seno al Consiglio Nazionale vengono eletti un presidente, un vicepresidente, un segretario e un tesoriere, oltre a un comitato esecutivo composto da sei professionisti e tre pubblicisti e a un collegio di revisori dei conti composto da tre giornalisti. Fondamentalmente, il Consiglio funge da organo di appello contro le decisioni dei Consigli regionali in tema di iscrizioni all’Albo e in materia elettorale. Contro le decisioni del Consiglio Nazionale è previsto che sia l’interessato che il Pubblico Ministero possano ricorrere agli ulteriori tre gradi della giustizia ordinaria, che hanno gli stessi poteri di annullamento, revoca o riforma attribuiti al Consiglio Nazionale. Il Collegio del Tribunale o della Corte d’Appello è poi integrato da un professionista e da un pubblicista nominati in numero doppio, ogni quattro anni , dal Presidente della Corte d’Appello, su designazione del Consiglio Nazionale.
Ulteriori poteri attribuiti al Consiglio Nazionale sono inoltre il potere di autogoverno in relazione alla sua organizzazione e al suo funzionamento, l’organizzazione delle attività promozionali per il miglioramento, aggiornamento e perfezionamento professionale, e, non ultimo, la facoltà di esprimere il proprio parere su tutti i progetti di legge e di regolamento riguardanti la professione giornalistica.
I Consigli regionali o interregionali sono invece composti da sei professionisti e tre pubblicisti che abbiano almeno cinque anni di anzianità di iscrizione. Ogni consiglio elegge un presidente, un vicepresidente, un segretario e un tesoriere. Il rapporto professionale ed economico tra editore e giornalista è poi demandato e regolato dal Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico.
I giornalisti sono rappresentati a livello sindacale dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana mentre, l’ente che si occupa della gestione e della erogazione delle pensioni, dei trattamenti di disoccupazione e cassa integrazione e di tutte le forme di assistenza previste dal suo statuto è l’ INPGI, l’ Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, che ormai opera in gran parte in collaborazione con l’ INPS ( articolo 1, comma 103, della legge 30 dicembre 2021, n. 234). L’assistenza sanitaria è invece fornita dalla Casagit , la Cassa di assistenza sanitaria dei giornalisti italiani.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana è organizzata in 20 diverse Associazioni territoriali (una per regione). La rappresentanza sindacale dei giornalisti, comunque, è delegata anche ad altre numerose organizzazioni presenti sull’intero territorio nazionale, come ad esempio l’ Usigrai – Unione Sindacale Giornalisti Rai, la FASI – Federazione Autonoma Stampa Italiana o l’ USGF – Unione Sindacale Giornalisti Freelance, alcune delle quali facenti capo alle principali sigle sindacali del nostro Paese.
All’interno di ogni azienda editoriale con più di dieci redattori esiste un importante organo di tutela del lavoro dei giornalisti: il CDR, il Comitato di Redazione, composto da tre membri eletti dall’assemblea di redazione, che ha il compito di controllare l’applicazione del contratto di lavoro e formulare proposte e iniziative.
Nella professione giornalistica è per cui possibile distinguere diverse figure che corrispondono sia a un reale status lavorativo che a una classificazione propria dell’Albo Professionale dei Giornalisti:
immagine 2Il Giornalista Professionista è colui che svolge la professione giornalistica in modo esclusivo e continuativo e per il quale, la stessa professione giornalistica, rappresenta la sola fonte di guadagno. Per l’iscrizione nell’elenco dei professionisti sono richiesti: l’età non inferiore ai 21 anni, l’iscrizione nell’albo dei praticanti, l’esercizio della pratica giornalistica per almeno 18 mesi e il superamento di una prova di idoneità professionale, consistente in una prova scritta e una orale incentrata su temi giuridici, politici e sulla professione giornalistica. Alternativamente, è possibile accedere all’esame di Stato, frequentando una scuola riconosciuta dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti per un periodo di due anni accademici. In taluni casi è possibile richiedere all’Ordine regionale di appartenenza, la procedura valida per il riconoscimento del praticantato d'ufficio (per le cui esatte procedure si rimanda agli uffici e ai responsabili competenti). Al momento dell’iscrizione all’albo viene rilasciato al giornalista un apposito tesserino (il cui frontespizio è visibile in una riproduzione qui a lato – figura sopra -) attestante l’avvenuta registrazione nell’elenco professionale regionale e nazionale. Non solo. Al neo giornalista professionista viene anche rilasciato un vero e proprio diploma da parte del Consiglio Nazionale dell’Ordine che attesta il superamento dell’esame di Stato, così come avviene anche per altri Ordini professionali (così come illustrato a lato dove è raffigurato il diploma intestato al sottoscritto).
immagine 3Il Giornalista Pubblicista è colui che svolge attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercita altre professioni o impieghi. Condizioni necessarie per l’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti: aver compiuto 18 anni di età, aver svolto per due anni un’attività giornalistica non occasionale (almeno 80 articoli pubblicati su giornali o periodici, siano essi cartacei, multimediali, radiofonici o televisivi, regolarmente inseriti nel Registro della Stampa del Tribunale di competenza e aventi un direttore responsabile un giornalista professionista o pubblicista) e regolarmente retribuita (attestata da una dichiarazione del direttore amministrativo e dalle relative copie dei pagamenti) e il superamento di una prova orale incentrata su temi giuridici, politici e sulla professione giornalistica. Naturalmente per le testate radiotelevisive è richiesta la copia dei servizi, mentre per le testate online occorre presentare copia cartacea degli articoli pubblicati in cui compare la testata del sito web e la data di pubblicazione. Per il conseguimento dello status di Giornalista Pubblicista non è richiesta né la laurea e né il diploma di maturità. Al momento dell’iscrizione all’albo verrà rilasciato al giornalista un apposito tesserino attestante l’avvenuta registrazione nell’elenco professionale regionale (del tutto simile a quello dei professionisti. Fino a qualche anno fa era di color verde).
I Giornalisti Praticanti sono invece coloro che stanno affrontando il periodo di apprendistato di 18 mesi all’interno di un’azienda editoriale, per essere poi ammessi a sostenere l’esame di Stato per diventare professionisti. La pratica giornalistica deve svolgersi presso un quotidiano, o presso il servizio giornalistico della radio o della televisione o presso un’agenzia quotidiana di stampa a diffusione nazionale e con almeno 4 giornalisti professionisti redattori ordinari, o presso un periodico a diffusione nazionale e con almeno 6 giornalisti professionisti redattori ordinari. Per l’iscrizione nel registro dei praticanti è necessario avere superato un esame di cultura generale, diretto ad accertare l’attitudine all’esercizio della professione. Un praticante non può rimanere iscritto per più di tre anni nel registro.
All'albo dei giornalisti sono annessi anche due ulteriori elenchi, di cui uno Speciale, in cui vengono iscritti coloro che, pur non esercitando l'attività di giornalista, hanno assunto la qualifica di direttore responsabile di periodici o riviste a carattere tecnico, professionale o scientifico, esclusi quelli sportivi e cinematografici, e uno Stranieri, comprendente i giornalisti di nazionalità non italiana operanti nel nostro Paese.
Per giornalista freelance si intende invece un battitore libero, un collaboratore esterno che pratica l’attività giornalistica in modo del tutto autonomo e indipendente. Può essere occasionale o fisso; in entrambi i casi, comunque, è colui che fornisce una prestazione giornalistica, senza essere vincolato a orari di lavoro o alla presenza fisica in redazione. In genere viene remunerato ad articolo o servizio o, dietro preventivo accordo con l’editore, a forfait, quasi sempre in regime di collaborazione occasionale, cessione di diritti d’autore o con fattura per prestazione professionale.
Con la nascita delle nuove tecnologie e, soprattutto con l’avvento della rete informatica, si è poi andata sempre più facendo strada la figura del redattore web, ossia colui che si occupa a tempo pieno dei contenuti di siti web siano essi di news, notizie di approfondimento o specialistici. Il lavoro di redazione assume un carattere assai particolare poiché il web writer o web editor o web content manager deve essere necessariamente ferrato, oltre che nella conoscenza del mondo giornalistico ed editoriale, anche e soprattutto, sul mondo multimediale e informatico, nonché essere esperto sui moderni strumenti per l’editing grafico, audio e video: importante requisito è infatti la conoscenza approfondita dei principali programmi di videoscrittura e di elaborazione di testi, nonché una basilare conoscenza dei programmi di grafica e dei principali linguaggi di programmazione web. A questo, si aggiunge poi anche una profonda conoscenza degli strumenti del Web 2.0, come chat, forum, istant messaging, social network e siti di video e photo sharing, divenuti ormai strumenti di comunicazione di massa, che ben si integrano con i tradizionali canali di informazione.
Si può essere cancellati dagli elenchi dei Professionisti e dei Pubblicisti dopo due anni d'inattività. Il termine è invece elevato a tre anni per i giornalisti con almeno dieci anni di anzianità d'iscrizione, mentre non possono essere cancellati quelli con più di 15 anni di anzianità. Il giornalista è poi cancellato d’ufficio dall'elenco dei Professionisti se ha riportato condanne penali che comportino l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, o se ha perso il godimento dei diritti civili o la cittadinanza italiana. Può essere inoltre anche cancellato per morosità, nel caso non onori costantemente la quota annuale di iscrizione all’Ordine regionale di appartenenza (attualmente pari a € 100,00). Ovviamente è poi possibile richiedere la riammissione qualora vengano meno le ragioni che hanno determinato la cancellazione.
Oltre che nei siti web dei vari Ordini regionali di appartenenza, è possibile trovare un elenco aggiornato degli iscritti a livello nazionale all’interno del sito www.elencogiornaisti.it.
Oltre all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, esistono comunque altrettante organizzazioni o Associazioni di categoria – alcune attive, altre meno, e alcune delle quali con spiccato fine sindacale - che raggruppano a sé numerosi operatori dell’informazione, organizzati in genere per settori di competenza, materia di specializzazione o, semplicemente, per interessi comuni.
ACGG – Associazione Calabrese Giovani Giornalisti ( www.giovanigiornalisti.org)
AGE – Associazione dei Giornalisti Europei(www.aje.it)
AGCI – Associazione Giornalisti Ciclisti Italiani
AGICC – Associazione Giornalisti Italiani Canottaggio e Canoa
AGIT – Associazione Giornalisti Italiani Tennisti(www.agitnews.it)
AGIMP – Associazione di Giornalisti e Critici Musicali (www.agimp.it)
AIGG – Associazione Italiana Giornalisti Golfisti (www.aigg.it)
AGS – Associazione Giornalisti Salernitani (giornalistisalerno.it)
AGSP – Associazione Giornalisti Scuola di Perugia (www.associazionegiornalisti.it)
AIJPF – Associazione Professionale Internazionale Donne Giornaliste
Arga Campania (www.argacampania.it)
AIRF – Associazione Italiana Reporters Fotografi (www.airf.it)
AIST – Associazione Giornalisti Turistici (www.agsa.it/aist.php)
ANAGIS – Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico (www. giornalismoscolastico.it)
ANGEITC – Associazione Nazionale Giornalisti ed Escursionisti di Itinerari Turistici Culturali (www.areaturistica.net)
ANGPI – Associazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani
ANGPL – Associazione Nazionale dei Giornalisti e Pubblicisti Liberi(www.angpl.it)
ANSI – Associazione Nazionale Stampa Interculturale (www.associazioneansi.org)
ARGA – Associazione Regionale Giornalisti Agricoltura Lombardia- Liguria (www.argalombardia.eu)
ASA – Associazione Stampa Agroalimentare Italiana (www.asa-press.com)
ASE – Associazione Stampa Estera (www.stampa-estera.it)
ASMI – Associazione Stampa Medica Italiana (www.numedi.it/asmi)
ASP – Associazione Stampa Parlamentare (www.stampaparlamentare.it)
Associazione Carta di Roma (www.cartadiroma.org)
Associazione della Stampa Estera in Italia (www.stampaestera.org)
Associazione Free Press
Associazione Giornalisti di Vigevano e Lomellina Giancarlo Rolandi
(www.assorolandi.it)
Associazione Giornalisti Lucio Barone (www.assostampacavacostiera.it).
Associazione Giornalisti Terra di Lavoro
Associazione Italiana Giornalisti dell’Immagine (www.fotoinfo.net)
Associazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani
Associazione Stampa Estera Milano (www.stampaestera.it)
CREEDS – Comunicatori redattori ed esperti del sociale
EACI – Associazione Giornalisti Consumeristi
FEICOM – Federazione Italiana Comunicatori e Operatori Multimediali (www.feicom.it)
FLIP – Free Lance International Press(www.flipnews.org)
Giornalisti di Viaggio Associati (www.neosnet.it)
GIULIA – Giornaliste Unite Libere Autonome(giulia.globalist.it)
GLGS – Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi(www.glgs.it)
GIS – Giornalisti Italiani Sciatori(www.giornalistisciatori.it)
GIST – Gruppo Italiano Stampa Turistica(www.gist.it)
GSA – Giornalisti e Comunicatori Specializzati Associati(www.gsaitalia.org)
GTGS – Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi (www.ussitoscana.it)
GUS – Gruppo Giornalisti Uffici Stampa (www.gusnazionale.it)
Lettera 22 (www.lettera22.it)
Mediawatch Osservatorio Giornalistico(www.mediawatch.it)
Reporter senza frontiere(rsfitalia.org)
SCR – Sindacato Cronisti Romani(www.sindacatocronisti.it)
SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani(www.sncci.it)
SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (www.cinegiornalisti.com)
SWIT – Science Writers in Italy(www.sciencewriters.it)
UCSI – Unione Cattolica Stampa Italiana(www.ucsi.it)
UGAI – Unione Giornalisti Aerospaziali Italiani(www.ugai-fnsi.com)
UGE – Unione Giornalisti Europei
UGEF – Unione Giornalisti per il Federalismo
UGIS – Unione Giornalisti Italiani Scientifici(www.ugis.it)
UIGA – Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive(www.uiga.it)
UNAGA -Unione Nazionale Associazioni Giornalisti Agricoltura Alimentazione Ambiente Territorio Foreste Pesca Energie Rinnovabili (www.unaganews.org)
UNAMSI – Unione Nazionale Medico Scientifica diInformazione(www.unamsi.it)
UNCI - Unione Nazionale Cronisti Italiani (www.unionecronisti.it)
UNGIV – Unione Nazionale Giornalisti Informazione Visiva
USFI – Unione Stampa Filatelica Italiana
USGF – Unione Sindacale Giornalisti Freelance (www.usgf.it)
USIGRAI – Unione Sindacale Giornalisti Rai (www.usigrai.it)
USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana (www.ussi.it)
WHIN – Web Health Information Network(whin.media)
Non mancano poi le organizzazioni sindacali territoriali vere e proprie, che fanno naturalmente capo alla sede nazionale centrale della FNSI - Federazione Nazionale della stampa ( www.fnsi.it).
Sindacato Giornalisti Abruzzesi (www.sindacatogiornalistiabruzzesi.it)
Associazione della Stampa della Basilicata (www.stampabasilicata.net)
Sindacato dei Giornalisti della Calabria (www.giornalisticalabria.it)
Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige(www.sindacatogiornalistitnbz.it)
Sindacato Giornalisti Campania (sindacatogiornalisti.it)
Associazione Stampa Emilia-Romagna (www.aser.bo.it)
Associazione Stampa Friuli Venezia Giulia (www.assostampafvg.it)
Associazione Stampa Romana (www.stamparomana.it)
Associazione Ligure dei Giornalisti (www.associazioneliguregiornalisti.org)
Associazione Lombarda dei Giornalisti(www.alg.it)
Sindacato Giornalisti Marchigiani (www.sigim.it)
Associazione della Stampa del Molise (www.assostampamolise.it)
Associazione della Stampa Subalpina (www.stampasubalpina.it)
Associazione Stampa Pugliese (www.assostampa.it)
Associazione Stampa Sarda (www.stampasarda.org)
Associazione Stampa Siciliana (www.assostampasicilia.it)
Associazione Stampa Toscana (www.assostampa.org)
Associazione Stampa Umbra (www.assostampaumbria.it)
Associazione dei Giornalisti della Valle d'Aosta (www.giornalistivaldostani.it/stampa/asva)
Sindacato dei Giornalisti del Veneto (www.sindacatogiornalistiveneto.it)
Analogamente a quanto accade per i giornalisti anche gli editori, gli autori e le aziende editoriali si sono riunite in Associazioni e organizzazioni in grado di rappresentarli a livello sociale e istituzionale:
AERANTI-CORALLO (www.aeranticorallo.it)
AIE – Associazione Italiana Editori(www.aie.it)
AIPE – Associazione Italiana Piccoli Editori
ANES – Associazione Nazionale Editoria Specializzata(www.anes.it)
ANSO – Associazione Nazionale Stampa Online(www.anso.it)
ENPA – European Newspaper Publishers’ Association(www.enpa.eu)
FIDARE – Federazione Italiana degli Editori Indipendenti ( www.fidare.it)
FIEG – Federazione Italiana Editori Giornali(www.fieg.it)
FRT – Federazione Radio Televisioni(www.frt.it)
SIAE – Società Italiana Autori ed editori ( www.siae.it)
TER – Tavolo Editori Radio (www.tavoloeditoriradio.it)
UCSI – Unione Cattolica Stampa Italiana(www.ucsi.it)
UNA – Unione Nazionale Autori(www.unionenazionaleautori.it)
USPI – Unione Stampa Periodica Italiana(www.uspi.it)
A tutte queste organizzazioni vanno poi aggiunte anche le principali Associazioni di categoria del mondo della fotografia a cui aderiscono i fotoreporter e molti giornalisti che svolgono buona parte del loro lavoro utilizzando fotocamere e videocamere:
AFIP – Associazione Fotografi Italiani Fotografi Professionisti(www.afip.it)
AFNI – Associazione Fotografi Naturalisti Italiani(www.afni.org)
AFNM – Associazione Nazionale Fotografi Matrimonialisti(www.afnm.it)
AFPA – Associazione Fotografi Parlamentari(www.fotografiparlamentari.it)
AIC – Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica(www.aicine.com)
AIF – Associazione Italiana Fotografi(lnx.associazioneitalianafotografi.it)
AITF – Associazione Italiana Trekking Fotografico(www.fototrek.it)
ANFS – Associazione Nazionale Fotografi di Scena(www.associazionenazionalefotografidiscena.com)
FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche ( www.fiaf.net)
FPA – Fotoreporter Professionisti Associati (www.fpafotoreporter.com)
SFS – Società Fotografica Subalpina(www.subalpinafoto.it)
TAU VISUAL – Associazione Nazionale Fotografi Professionisti(www.fotografi.org)
UIF – Unione Italiana Fotoamatori (www.uif-net.com)
Vi sono poi istituzioni e luoghi di interesse giornalistico che si consiglia di tenere sempre monitorati, sia per interesse professionale che personale, ma anche e soprattutto per le iniziative ad essi associati:
Sala Stampa Nazionale di Milano(http://salastampanazionale.it)
Circolo della Stampa di Trieste(www.circolodellastampatrieste.it)
Circolo della Stampa Sporting Torino(www.sporting.to.it)
Festival del giornalismo culturale(www.festivalgiornalismoculturale.it)
1.2 Come si diventa giornalista?
L'accesso alla professione è forse il momento più difficile e complicato dell'intera carriera del giornalista, specialmente per tutti coloro che, non avendo mai avuto nessun contatto il mondo del giornalismo e dell'editoria, partono praticamente da zero
.
In genere, l'ingresso nel mondo editoriale avviene quasi per tutti nello stesso modo: si inizia a collaborare saltuariamente con una testata cartacea, radiofonica o televisiva e, dopo un certo periodo di tempo (chiamiamola pure gavetta
), si aspira a un posto di collaboratore fisso in redazione o, meglio ancora, all'assunzione come Giornalista Praticante.
Per potersi definire Giornalista
a tutti gli effetti, infatti, occorre essere in possesso dell'iscrizione all'Ordine Nazionale dei Giornalisti, il massimo organismo di controllo e supervisione della professione giornalistica nel nostro Paese.
Come riportato sopra, l'Ordine Nazionale dei Giornalisti comprende attualmente tre distinti elenchi: quello dei Pubblicisti, quello dei Praticanti, e quello dei Professionisti. Per ottenere l'iscrizione all'albo dei Pubblicisti, occorre aver pubblicato un numero di articoli - variabile a seconda del consiglio regionale di appartenenza - debitamente retribuiti, nell'arco di tempo di due anni solari (all'atto della presentazione della domanda occorre essere in possesso, oltre ai documenti anagrafici e personali necessari, anche delle copie originali o fotostatiche degli articoli pubblicati o delle registrazioni sonore e video dei servizi radiofonici o videogiornalistici, dei relativi pagamenti, dei versamenti alla Previdenza sociale e di una dichiarazione del direttore responsabile della testata che accerti l'avvenuta collaborazione) mentre, per accedere alla carriera da Professionista, occorre sostenere un esame di stato presso la sede dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti di Roma, dopo aver compiuto un periodo di praticantato di 18 mesi all’interno di una redazione in cui siano già presenti almeno tre giornalisti professionisti oppure, dopo aver frequentato uno degli istituti di specializzazione riconosciuti dall'Ordine, per un periodo di due anni accademici. Per accedere all'elenco dei Praticanti, invece, occorre presentare apposita domanda in cui allegare la documentazione in cui la testata si dimostra disponibile ad assumere, con contratto di praticantato, il candidato all'esame di Professionista.
Per quanto riguarda il superamento dell'esame di Stato, infine, occorre sostenere due distinte prove, di cui una scritta e una orale.
Più nello specifico, la prova scritta consiste nello svolgimento di una prova di sintesi di un articolo o di un altro testo scelto dal candidato tra quelli forniti dalla commissione in un massimo di 30 righe dattiloscritte da 60 battute ciascuna (una cartella); nello svolgimento di una prova di attualità e di cultura politico-economico-sociale riguardante l'esercizio della professione mediante questionari articolati in domande a cui rispondere per iscritto; e nella redazione di un articolo su argomenti di attualità scelti dal candidato tra quelli, in numero non inferiore a sei (interni, esteri, economia-sindacato, cronaca, sport, cultura-spettacolo) proposti dalla commissione, anche sulla base dell'eventuale documentazione dalla stessa fornita. Tale articolo non deve superare una pagina e mezzo dattiloscritta di 45 righe da 60 battute ciascuna (una cartella e mezza).
La prova orale consiste invece in un colloquio volto ad accertare la conoscenza dei principi dell'etica professionale, delle norme giuridiche attinenti al giornalismo e specificatamente delle tecniche e pratiche inerenti all'esercizio della professione. In particolare è richiesta la conoscenza di elementi di storia del giornalismo, di elementi di sociologia e di psicologia dell'opinione pubblica, di tecnica e pratica del giornalismo, di norme giuridiche attinenti al giornalismo (elementi di diritto pubblico, ordinamento giuridico della professione di giornalista e norme contrattuali e previdenziali, norme amministrative e penali concernenti la stampa, ed elementi di legislazione sul diritto di autore), di etica professionale, dell’inquadramento del sistema dei media nel sistema economico italiano
Lo svolgimento della prova orale comprende anche la discussione di un argomento di attualità, liberamente scelto dal candidato, in qualsiasi campo specifico nel quale egli abbia acquisito una particolare conoscenza professionale durante il proprio praticantato (io stesso, ad esempio, occupandomi da sempre di materie tecnico-scientifiche ho scelto ai tempi di trattare l’argomento della tecnologia ad alta definizione nel campo della televisione): una sorta di una breve tesina
con cui iniziare il proprio esame orale, allo scopo sia rompere il ghiaccio
, superando la paura iniziale, sia di mettere alla prova la propria capacità di ricerca, documentazione e sintesi. La valutazione finale, comunicata dalla commissione immediatamente dopo il termine dell’esame orale, viene espressa in 60esimi.
Per ogni dubbio o richiesta di informazioni più dettagliate, rimandiamo comunque agli uffici regionali dell’Ordine dei Giornalisti:
CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE DEI GIORNALISTI
Via Parigi, 11 - 00185 Roma
Tel: 06.686231 - Fax: 06.68804084
Email: odg@odg.it
Sito web: www.odg.it
ORDINE REGIONALE ABRUZZO
Via Guido Polidoro, 1 - 67100 L'Aquila
Tel: 0862.411074 – Fax: 0862.294100
Email: segreteria@odg.abruzzo.it
Sito web: www.odg.abruzzo.it
ORDINE REGIONALE BASILICATA
Via dell’Edilizia, 13 (Palazzo CODIFI) - 85100 Potenza
Tel: 0971.24766 - Fax: 0971.275626
Email: segreteria@odg.basilicata.it
Sito web: www.odg.basilicata.it
ORDINE REGIONALE CALABRIA
Piazza Duomo, 9 - 88100 Catanzaro
Tel: 0961.741174 – Fax: 0961.747467
Email: info@odgcalabria.it
Sito web: www.odgcalabria.it
ORDINE REGIONALE CAMPANIA
Via Cappella Vecchia, 8/b - 80121 Napoli
Tel: 081.7642543 - Fax: 081.7642625
Email: odgcampania@yahoo.it
Sito web: www.odgcampania.it
ORDINE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA
Strada Maggiore, 6 - 40125 Bologna
Tel: 051.235461 - Fax: 051.230227
Email: info@odg.bo.it
Sito web: www.odg.bo.it
ORDINE REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIA
Corso d'Italia, 13 - 34122 Trieste
Tel: 040.3728586 - Fax: 040.3724427
Email: info@odg.fvg.it
Sito web: www.odg.fvg.it
ORDINE REGIONALE LAZIO
Piazza della Torretta, 36 - 00186 Roma
Tel: 06.6810191 - Fax: 06.6892947
Email: info@odg.roma.it
Sito web: www.odg.roma.it
ORDINE REGIONALE LIGURIA
Via Fieschi, 3/26 - 16121 Genova
Tel: 010.8597090 - Fax: 010.532737
Email: ordine@giornalistiliguri.it
Sito web: www.odg.liguria.it
ORDINE REGIONALE LOMBARDIA
Via A. da Recanate, 1 - 20124 Milano
Tel: 6771371 - Fax: 02.66716194
Email: odgmi@odg.mi.it
Sito web: www.odg.mi.it
ORDINE REGIONALE MARCHE
Via Leopardi, 2 – 60122 Ancona
Tel: 071.57237 – Fax: 071.204210
Email: info@odg.marche.it
Sito web: www.odg.marche.it
ORDINE REGIONALE MOLISE
Via Principe di Piemonte, 25 - 86100 Campobasso
Tel./Fax: 0874.418158
Email: ordinegiornalistimolise@hotmail.it
Sito web: www.odgmolise.it
ORDINE REGIONALE PIEMONTE
Corso Stati Uniti, 27 - 10128 Torino
Tel: 011.533890 - Fax: 011.538798
Email: info.ordine@odgpiemonte.it
Sito web: www.odgpiemonte.it
ORDINE REGIONALE PUGLIA
Strada Palazzo Di Città, 5 - 70122 Bari
Tel: 080.5223511 - Fax: 080.5223502
Email: ordine@og.puglia.it
Sito web: www.og.puglia.it
ORDINE REGIONALE SARDEGNA
Via Barone Rossi, 29 - 09125 Cagliari
Tel: 070.650359 - 664884 - Fax: 070.653293
Email: segreteria@odg.sardegna.it
Sito web: www.odg.sardegna.it
ORDINE REGIONALE SICILIA
Via Gian Lorenzo Bernini, 52/54 - 90139 Palermo
Tel: 091.6110669 - Fax: 091.6110703
Email: info@odgsicilia.it
Sito web: www.odgsicilia.it
ORDINE REGIONALE TOSCANA
Vicolo de' Malespini, 1 - 50122 Firenze
Tel: 055.289920 - Fax: 055.2381049
Email: info@odg.toscana.it
Sito web: www.odg.toscana.it
ORDINE REGIONALE TRENTINO ALTO ADIGE
Via Grazioli, 5 - 38122 Trento
Tel: 0461.985385 - Fax: 0461.234657
Email: segreteria@odgtaa.it
Sito web: www.odgtaa.it
ORDINE REGIONALE UMBRIA
Via del Macello, 55 Centro residenziale Bellocchio
– 06128 Perugia
Tel: 075.5058101 – Fax: 075.5050336
Email: info@odgumbria.it
Sito web: www.odgumbria.it
ORDINE REGIONALE VALLE D’AOSTA
Via Piave, 6 – 11020 Aosta
Tel./Fax: 0165.32673
Email: odg@giornalistivaldostani.it
Sito web: www.giornalistivaldostani.it
ORDINE REGIONALE VENETO
Palazzo Turlona - S. Polo, 2162 - 30125 Venezia
Tel: 041.5242650/5242699 - Fax: 041.5242665
Email: segreteria@ordinegiornalisti.veneto.it
Sito web: www.ordinegiornalisti.veneto.it
Il consiglio per tutti i dilettanti allo sbaraglio
è quello di iniziare fin da subito a scrivere, in modo da accumulare esperienze spendibili nel proprio curriculum e, soprattutto, farsi le ossa
e farsi conoscere. Come in tutte le professioni, infatti, sono necessarie sia la pratica
che la grammatica
; è bene, perciò, frequentare un corso di studi appropriato e poi mettere in pratica nel modo migliore ciò che si ha imparato sui banchi di scuola o dell'università, secondo le proprie capacità e le proprie esperienze.
Ma a questo punto una piccola riflessione si rende assolutamente doverosa e necessaria: se è infatti vero che è consigliabile mettersi alla prova fin da subito, è altrettanto importante che il frutto del proprio lavoro venga equamente retribuito. Anche perché, oltre che lesivo per la dignità e professionalità sia propria che dell’intera categoria, il lavoro gratuito (a meno che non rappresenti una propria libera e consapevole scelta, magari in aiuto di amici o persone care) non presenta alcuna validità ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei Pubblicisti. È quindi sempre meglio quindi diffidare di proposte di collaborazioni gratuite e di stage senza alcun compenso o rimborso spese; proprio nel caso di stage, inoltre, è sempre bene chiarire fin da subito le reali mansioni da svolgere all’interno dell’azienda, che devono essere solo e unicamente finalizzate a imparare sul campo il lavoro giornalistico ed editoriale e non a prestare inutili servizi di manovalanza che nulla hanno a che fare con l’obiettivo del periodo formativo. Né tantomeno è meglio dubitare delle false promesse di futuri compensi, in caso di nuove iniziative editoriali o di giovani start-up e, ancora, di prestare la massima attenzione alla continua richiesta di articoli di prova (uno, o al massimo due, sono più che sufficienti per saggiare le qualità di un collaboratore): anche in questo caso, l’esperienza insegna che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio
.
Una delle ultime mode
imposte dalla rete è poi quella di pagamenti in base alle visualizzazioni ottenute dai propri articoli o dalle revenue ricavate in rete a fini pubblicitari o commerciali: il dubbio che si tratti in realtà di un trucchetto furbo e astuto per scaricare il rischio imprenditoriale sui propri collaboratori, con il pretesto dell’innovazione tecnologica, è decisamente molto elevato. Un po’ come dire: se il tuo lavoro rende bene ti pago, altrimenti non se ne fa nulla e ciò che è fatto, è fatto
.
Ricordarsi sempre che con la tanto declamata visibilità
o i fantomatici (forse) pagherò
(la merce di scambio preferita da disonesti e approfittatori) non ci si paga né la spesa al supermercato né tantomeno l’affitto di casa o le bollette di luce e gas. E, se proprio proprio si vuol optare per la famosa "visibilità, che sia però reale e verificabile, ossia fornita da organi di informazione affermati e autorevoli, e non da testate semi-sconosciute senza alcun prestigio e background, se non quello vantato dagli stessi editori.
Per quanto riguarda la giusta e corretta remunerazione, l’Ordine dei Giornalisti ha adottato negli anni scorsi un proprio Tariffario che, anche se discusso e criticato da più parti, può comunque essere consultato per prendere spunto per le proprie richieste economiche; Tariffario che nel 2014 è stato aggiornato e integrato da un’apposita Delibera della Commissione governativa (delibera Commissione governativa ex legge 31/12/2012 n. 233) che ha fissato i nuovi parametri del trattamento economico, applicabile alle prestazioni professionali degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti.
Negli ultimi anni, in più, vi è un acceso dibattito circa la messa a punto di una normativa sull’ Equo compenso nel settore giornalistico che, seppur sostenuta dalla continua emanazione di leggi, regolamenti e delibere, non è ancora entrata nella sua fase di piena applicazione. Sempre più spesso, difatti, si sentono purtroppo voci di compensi nettamente al di sotto dell’attuale valore di mercato, alcuni dei quali davvero esigui se non addirittura ridicoli e offensivi, come ad esempio un solo euro ad articolo pubblicato. A questo proposito, è sempre bene ricordare quanto stabilito dall’art. 36 della Costituzione Italiana: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa
.
Senza poi dimenticare i principi elencati all’interno della Carta di Firenze approvata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti l’8 novembre 2011, e promulgata per garantire un maggior riconoscimento e rispetto della dignità e della qualità professionale di tutti i giornalisti, dipendenti o collaboratori esterni e freelance. Un protocollo in cui è ben evidenziata la tutela dell’autonomia del giornalista che, in caso di precarietà lavorativa troppo spesso lesa da inadeguate retribuzioni, da politiche aziendali più attente al risparmio economico.
Altro nodo dolente dell’aspetto remunerativo sono anche i tempi di pagamento che nell’editoria appaiono sempre più dilatati: putroppo bisogna armarsi di santa pazienza e attendere almeno due o tre mesi (quando va bene) dall’avvenuta pubblicazione dell’articolo.
Altro importante consiglio è inoltre quello di non avere alcuna fretta di bruciare le tappe
: non si può pretendere di iniziare a scrivere fin da subito per un quotidiano a diffusione nazionale o per una rivista blasonata. Tutti abbiamo iniziato la nostra carriera con una misera collaborazione con il giornalino del quartiere o dell'oratorio.
Un'ultima cosa: non dare mai retta a tutti quelli che sostengono a spada tratta che per fare il giornalista bisogna essere necessariamente raccomandati o che bisogna possedere qualità fuori dal comune; i miei genitori, ad esempio, erano dei semplici operai e secondo la mia maestra delle elementari non avrei mai avuto alcuna chance futura di poter scrivere in un italiano corretto, o per lo meno comprensibile. Il problema del clientelismo (una vera e propria piaga sociale nel nostro Paese che pone delle insormontabili barriere all’instaurarsi di una sana mentalità basata sulla meritocrazia, linfa vitale per la crescita economica e culturale di una società) esiste purtroppo in tutti i campi lavorativi: in quello giornalistico come in tanti altri. Non a caso, il sottotitolo di quest’opera è Voglio fare il giornalista!
: un’affermazione convinta, con tanto di punto esclamativo, e non – si badi bene - un interrogativo in attesa di risposta, né tantomeno una flebile speranza campata per aria.
La passione e l'entusiasmo, invece, sono le armi vincenti che un aspirante giornalista deve possedere per emergere in questo difficile mondo. E poi, come è noto a tutti: occorre seminare bene oggi, per raccogliere meglio un domani.
Qualcuno si ricorderà sicuramente il desiderio e l’ostinata convinzione di intraprendere la professione di giornalista di Richard Richie
Cunningham, il protagonista della celebre sit commedy televisiva Happy Days
che spopolava in Tv negli anni Settanta, magistralmente interpretato da un giovane Ron Howard (divenuto poi uno dei più acclamati registi hollywoodiani, nda). Ebbene, è proprio quello l’esempio da seguire. Inseguire il proprio sogno e la propria vocazione sempre, ovunque e comunque. Indro Montanelli sosteneva infatti: L’unica felicità consentita a noi umani è di fare il lavoro che ci piace, qualunque sia e qualunque difficoltà presenti. La porta per entrarci, prima o poi, si trova. Non so dove, non so come, ma si trova
. Un’affermazione, quella del grande Maestro
del giornalismo italiano che trova conferma in un celebre detto del saggista e poeta americano George Edward Woodberry, che dice: La sconfitta non è il peggior nemico. Non aver tentato è il peggior fallimento
. E, senza poi dimenticare, la frase che era solito ripetere il grande Walt Disney: Se lo puoi sognare, lo puoi fare!
In rete esistono numerosi siti web che propongono annunci di ricerca di personale, anche per i settori giornalismo ed editoria: da quelli più generici, come Monster (www.monster.it), Jobrapido (www.jobrapido.it) o Motore Lavoro (www.motorelavoro.it), a quelli più specialistici e di settore come Infocity (www.infocity.it), Prima Comunicazione (www.primaonline.it), Lavori Creativi (www.lavoricreativi.com), Comunicazione Lavoro (www.comunicazionelavoro.com) Mediamatch (www.media-match.com) e Mediajobs (www.mediajobs.it).
1.3 Imparare il giornalismo a scuola
Il mestiere di giornalista è anche possibile apprenderlo tra le mura di un apposito istituto di formazione. Innanzitutto, è bene ricordare da subito le scuole riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti, quasi sempre Master o corsi di specializzazione post universitari, che permettono di accedere in modo diretto all’esame professionale di Stato dopo aver terminato il proprio corso di studi della durata di due anni accademici.
MASTER BIENNALE DI GIORNALISMO – UNIVERSITÀ DI BARI
70122 Bari - Strada Palazzo di Città, 5
Tel. 080.5223560 – Fax 080.5223569
Email: segreteria@apfg.it
Sito web: www.apfg.it
ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO
61029 Urbino (PU) - Via della Stazione, 62
Tel. 0722.350581 - Fax 0722.328336
Email: segreteriaifg@uniurb.it
Sito web: ifg.uniurb.it
CENTRO ITALIANO DI STUDI SUPERIORI PER LA FORMAZIONE E L'AGGIORNAMENTO IN GIORNALISMO RADIOTELEVISIVO
06077 Ponte Felcino (PG) - Villa Bonucci - Via G. Puccini, 253
Tel. 075.5911211- Fax 075.5911232
Email: sgrtv@sgrtv.itSito web: www.sgrtv.it
SCUOLA SUPERIORE DI GIORNALISMO DI BOLOGNA
40138 Bologna – Via Azzo Gardino, 23
Tel. 051.2091968 - Fax 051.2091381
Email: scsupgiorn.segreteria@unibo.it
Sito web: www2.unibo.it/ssg
MASTER BIENNALE IN GIORNALISMO A STAMPA, RADIOTELEVISIVO E MULTIMEDIALE UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
20123 Milano - Università Cattolica Sacro Cuore - Via S. Agnese, 2
Tel. 02.72342814 - Fax 02.72342815 Email: master.giornalismo@unicatt.it
Sito web: almed.unicatt.it/master/giornalismo_a_stampa_radiotelevisivo_e_multimedialescuole.specializzazione@mi.unicatt.it
MASTER BIENNALE DI GIORNALISMO – LIBERA UNIVERSITÀ DI LINGUE E COMUNICAZIONE IULM
20143 Milano – Via Carlo Bo, 1
Tel. 02.891412443 - Fax 02.891414000
Email: master.giornalismo@iulm.it
Sito web: www.labiulm.iulm.it
MASTER DELLA SCUOLA DI GIORNALISMO WALTER TOBAGI
DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
20099 Sesto San Giovanni (MI) – Piazza Indro Montanelli, 1
Tel. 02.50321730/21731 – Fax 02.50321732
Email: giornalismo@unimi.it
Sito web: www.giornalismo.unimi.it
MASTER BIENNALE DI GIORNALISMO DELL’UNIVERSITÀ DI TORINO
10124 Torino – Via Roero di Cortanze, 5
Tel. 011.6704888 - Fax: 011.6704890
Email: giornalismo@corep.it
Sito web: www.formazione.corep.it/giornalismo
SCUOLA SUPERIORE DI GIORNALISMO MASSIMO BALDINI
– UNIVERSITÀ LUISS 00198 Roma - Via Pola, 12
Tel. 06. 06.85225358 - Fax 06.85225515
Email: giornalismo@luiss.it
Sito web: www.luiss.it/postlaurea/giornalismo
SCUOLA POST LAUREA IN GIORNALISMO DELL’UNIVERSITÀ DI SALERNO
84084 Fisciano (SA) – Via Ponte Don Melillo
Tel. 089.969445; 089.969449 - Fax: 089.969618
Email: giornalismo@unisa.it
Sito web: www.unisa.it
MASTER BIENNALE DI GIORNALISMO UNIVERSITÀ DI CASSINO – POLO DIDATTICO DI SORA
03039 Sora (FR) – Via Napoli 37
Tel. 0776.2993208
Email: info@unicas.it
Sito web: www.unicas.it
MASTER IN GIORNALISMO DELL’UNIVERSITÀ DI TERAMO
64100 Teramo – Coste Sant’Agostino
Tel. 0861.266092 - Fax: 0861.266091
Email: master@fondazioneuniversitaria.it
Sito web: www.unite.it/UniTE/Engine/RAServePG.php/P/45001UTE0300/M/44511UTE0412
MASTER IN GIORNALISMO LUMSA UNIVERSITÀ
00193 Roma - Via della Traspontina, 21
Tel. 06.68422350 - Fax 06.68422246 Email: lumsanews@lumsa.it
Sito web: www.lumsanews.it
MASTER BIENNALE DI GIORNALISMO DELL’UNIVERSITÀ SUOR ORSOLA BENINCASA
DI NAPOLI
80135 Napoli - Via Suor Orsola, 10
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Per quanto riguarda la formazione universitaria, invece, sembra che, allo stato attuale, la strada accademica più indicata per potersi preparare in modo adeguato alla carriera giornalistica sia proprio quella di Scienze della Comunicazione, anche se alcuni individuano in Scienze Politiche la via più autorevole e completa. Facoltà a cui, però, si aggiungono anche le prestigiose candidature
di Lettere e Filosofia e Storia che, non dimentichiamolo, risultano sicuramente quelle più complete e propedeutiche sotto il profilo delle discipline umanistiche.
In attesa di una nuova riforma dell’Ordine, la facoltà di Scienze della Comunicazione sembrerebbe comunque quella che meglio si avvicina ai requisiti necessari per fornire ai giovani quegli elementi utili per il difficile ingresso nel mondo del lavoro. Il giornalista, infatti, deve essere prima di tutto un comunicatore
e quindi essere in possesso di tutte quelle basi che governano il mondo delle relazioni pubbliche.
È difficile stabilire quali siano le materie più importanti e necessarie che un giornalista debba approfondire e conoscere alla perfezione; diciamo che il reporter moderno deve essere un po’ un tuttologo
, ossia dovrebbe possedere un’infarinatura
di tutte le discipline, con maggior riguardo al diritto, alla storia contemporanea e, soprattutto, alle lingue straniere, in particolar modo all’inglese.
A proposito della Riforma dell’Ordine, molte ipotesi sono state avanzate e – alla data della stesura di questo testo - qualche provvedimento è anche già stato approvato, anche se molta confusione e incertezza rimangono attorno al futuro della professione: il 19 maggio 2017, ad esempio, è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 67/2017 avente per oggetto la revisione della composizione e delle competenze del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. In base alle nuove disposizioni, per esempio, il Consiglio Nazionale dovrà essere composto da non più di 60 membri, di cui due terzi professionisti e un terzo pubblicisti, eletti dagli iscritti agli Ordini regionali e interregionali.
Inoltre, il " decreto salva Italia" (Legge 22 dicembre 2011, n. 214), in merito alla riforma degli Ordini professionali, ha introdotto nuove indicazioni in merito soprattutto al destino dei Pubblicisti. Secondo le linee guida approvate dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti in data 16 ottobre 2018, difatti, ribadiscono l’esistenza dei due elenchi, quello dei professionisti e quello dei pubblicisti, all’interno dell'albo unico, mantenendo i diritti acquisiti di chi è stato iscritto ad uno dei due prima della data di entrata in vigore della riforma (anche se, allo stato attuale,