Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il mistero della camera chiusa: Un emozionante libro giallo per ragazzi. Un’avventura ricca di suspense e colpi di scena
Il mistero della camera chiusa: Un emozionante libro giallo per ragazzi. Un’avventura ricca di suspense e colpi di scena
Il mistero della camera chiusa: Un emozionante libro giallo per ragazzi. Un’avventura ricca di suspense e colpi di scena
E-book83 pagine1 ora

Il mistero della camera chiusa: Un emozionante libro giallo per ragazzi. Un’avventura ricca di suspense e colpi di scena

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Quella mattina di Febbraio sembrava una come tante altre alla scuola media Leonardo da Vinci di Genova: una lezione di poesia piuttosto noiosa e poi l'intervallo a svagare i ragazzi.

Ma, finita la ricreazione, un banco della classe II B rimane desolatamente vuoto: Cinzia è sparita. È stata vista per l'ultima volta in bagno, ma quando la professoressa e il bidello vanno a verificare trovano la porta di un gabinetto chiusa dall'interno. Nessuna possibilità di uscire e nessuna traccia della ragazzina. Cinzia è sparita nel nulla!

Un vero e proprio mistero della camera chiusa!

Un'avventura dai ritmi serratissimi che si districa tra indizi e colpi di scena, perché la verità, alla fine, è quella che nessuno si aspetta…

LinguaItaliano
Data di uscita2 giu 2022
ISBN9798886277623
Il mistero della camera chiusa: Un emozionante libro giallo per ragazzi. Un’avventura ricca di suspense e colpi di scena

Leggi altro di Cristiano Girard

Correlato a Il mistero della camera chiusa

Ebook correlati

Articoli correlati

Recensioni su Il mistero della camera chiusa

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il mistero della camera chiusa - Cristiano Girard

    Capitolo uno:

    La misteriosa scomparsa di Cinzia

    Era una giornata freddina di febbraio. Il tempo non era poi così brutto, ma la temperatura ancora faticava ad alzarsi. Malgrado Genova sia una città di mare e i suoi inverni siano tutto sommato miti, Duccio aveva sempre sofferto un po’ il freddo e non vedeva l'ora che arrivasse finalmente il caldo, in modo da poter andare al mare.

    Nel frattempo si trovava nella sua classe, la II B della scuola media Leonardo da Vinci di Genova, ad ascoltare la sua professoressa di poesia raccontare la vita di Giovanni Pascoli. O, meglio, far finta di ascoltare. Sì, perché Duccio andava bene a scuola e aveva ottimi voti, ma di certo tutta la parte delle materie letterarie non era la sua preferita. Lui amava la matematica e la geometria: materie concrete in cui per un problema si poteva trovare una soluzione reale. La poesia era robe per femmine! L’unica utilità della poesia, pensava Duccio, poteva essere quella di trovare qualche frase sdolcinata (da femmine, appunto), che sarebbe potuta servire per scrivere una lettera d’amore quando fosse arrivato il momento per lui di corteggiare una ragazza.

    In realtà una che piaceva a Duccio c’era anche... Cinzia Poroli. Occhi azzurri come il cielo e capelli biondi come il miele. Ma era una ragazza troppo bella, troppo popolare per lui. A lei piacevano i ragazzi sportivi, quelli della squadra di calcio, soprattutto, e Duccio non era proprio uno sportivo. Cinzia aveva occhi per lui solo quando aveva qualche problema con lo smartphone. Con quello andava sul sicuro, perché Duccio era sicuramente il più esperto di tecnologia tra i suoi compagni. Quelle rare volte in cui Cinzia si rivolgeva a lui era così felice che lasciava da parte tutto quello che stava facendo per risolvere il suo problema. 

    O cavallina, cavallina storna, che portavi colui che non ritorna... stava declamando la professoressa mentre Duccio guardava Cinzia e i suoi bellissimi capelli, proprio quando il trillo della campanella annunciò che era finalmente arrivato il momento dell’intervallo. 

    Che alla fine, poi, l’intervallo non è che fosse questo gran divertimento per Duccio... Alcuni suoi compagni giocavano a pallone, altri si trovavano in grandi gruppi a parlare del più e del meno. Lui invece faceva trio fisso con una coppia di amici: Carlo, della classe II A, e Cosimo, di un anno più grande, che frequentava la III C. I tre avevano in comune due passioni: la tecnologia e i romanzi gialli. Questo li portava ad essere considerati quelli strani dai compagni di classe. Ma a loro in fondo stava bene così: almeno potevano parlare di quello che gli interessava senza interruzioni!

    Quel mattino l’argomento era l’ultimo caso risolto dal famoso investigatore Ercole Porrini, uno dei loro idoli. Carlo aveva portato la copia del quotidiano Il Secolo XIX e i tre a turno avevano letto la brillante conclusione del caso del furto subito dalla contessa Rossani.

    Chi l’avrebbe mai detto? Era stato il marito a rubare i gioielli! stava dicendo Carlo.

    Sì, ma io l’avevo sempre detto. si vantava Cosimo. Lei era ricca, aveva i soldi! Il marito era troppo giovane, non me la raccontava giusta!

    Ma avete letto come Porrini lo ha smascherato? si stava entusiasmando Duccio.

    E, in effetti, era stato un vero colpo di genio quello dell’investigatore Porrini, che aveva smascherato il giovane marito della contessa in una maniera assolutamente inusuale. Sembrava infatti che questi avesse un alibi per la sera del furto, dove era stato visto ad un galà notturno nel Comune di Genova. In realtà all’evento si era presentato un attore di teatro, in tutto e per tutto somigliante al marito della contessa. Per questo motivo era stato così libero di rientrare in casa indisturbato mentre la moglie dormiva e rubare un collier di rubini dal valore di svariati milioni di euro. E Porrini lo aveva scoperto da una foto che ritraeva l’attore sosia bere tenendo un bicchiere con la mano destra, quando il marito della contessa era famoso per essere stato un ex giocatore di tennis professionista con un rovescio ad una mano così forte da valere il soprannome de Il braccio sinistro di Dio. Duccio era un grande ammiratore di Porrini proprio per questa sua capacità di scoprire grandi indizi da particolari apparentemente insignificanti.

    Al ritorno in classe cambio di professoressa e cambio di materia: ora toccava a storia e alla professoressa Bianchi.

    Parodi Christian?  

    Presente.

    Perani Riccardo? 

    Presente. disse Duccio, il cui nome proprio era Riccardo ma che da sempre veniva chiamato da tutti Duccio, un soprannome che per primo gli aveva dato la nonna e al quale teneva molto.

    Poroli Cinzia?

    Nessuna risposta. 

    Non c’è la Poroli oggi?

    Ed in effetti il suo banco era vuoto. 

    Professoressa, guardi che Cinzia c’è. rispose Anna, la compagna di banco di Cinzia. Eravamo assieme all’intervallo, poi quando è suonata la campanella mi ha detto che doveva andare un attimo in bagno e mi ha detto di tornare pure in classe.

    OK, allora la marco presente. Arriverà, magari ha avuto un po’ di mal di pancia. disse la professoressa e immancabilmente qualcuno dei compagni di Duccio iniziò a ridacchiare. 

    Ma il tempo passava ed erano già trascorsi venti

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1