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La scienza di eccellenza al tempo del Covid-19 - volume 3
La scienza di eccellenza al tempo del Covid-19 - volume 3
La scienza di eccellenza al tempo del Covid-19 - volume 3
E-book235 pagine3 ore

La scienza di eccellenza al tempo del Covid-19 - volume 3

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Info su questo ebook

Terzo volume de: “La Scienza di Eccellenza”, il percorso scientifico
nato dalla mente creativa della psicologa Doriana Galderisi:
un felice esperimento comunicativo per mettere in dialogo le
scienze psicologiche con quelle sociali e con le istituzioni, al
fine di offrire uno strumento divulgativo e approfondito, utile per
capire, analizzare, accogliere i cambiamenti che hanno travolto
le nostre vite dalla pandemia ad oggi.
Nata tra l’ottobre e il dicembre 2020, “La Scienza di Eccellenza”
ha avuto in quella prima fase esclusivamente la forma dei
dibattiti in diretta streaming, forma ad oggi mantenuta per la
terza edizione che è racchiusa in questo volume. Le prime due
edizioni sono state pubblicate sempre da Gam edizioni di Rudiano
e raccolgono, rispettivamente, le conversazioni del primo
e del secondo ciclo.
I libri, così come le registrazioni ritrovabili sul sito www.scienzadieccellenza.
it e sui canali social della dottoressa Doriana Galderisi,
offrono la possibilità di confrontarsi con celebri professionisti
su alcune tematiche fondamentali dell’era pandemica e
post pandemica: scuola e didattica a distanza, vecchie e nuove
ansie, fobie, ossessioni, amore e sessualità, criminalità, scienze
psicologiche e istituzioni in dialogo, abitare in pandemia, guerra...
sono solo alcuni dei focus di questi approfondimenti.
“Gli ospiti degli incontri e tutti i professionisti della categoria
lavorativa alla quale appartengo – precisa la psicologa Doriana
Galderisi nell’introduzione al testo - con i propri studi, le proprie
ricerche, i propri insegnamenti, il proprio costante lavoro dentro
e fuori università, esplorano e descrivono il funzionamento
della mente umana e dei comportamenti individuali e sociali, al
fine di capirne le complessità, le dinamiche e prevenire disagi e
rischi. Il nostro è un impegno scientifico e professionale volto a
migliorare la qualità delle vite delle persone: cerchiamo di interpretare
al meglio il nostro ruolo di scienziati sociali e di rendere
la scienza realmente fruibile e condivisibile, riconoscendole
quello che è un suo requisito fondamentale, ovvero il valore e la
funzione ergonomica, intesa come utilità concreta e migliorativa
della vita personale e collettiva. Speriamo che questo percorso
di riflessione possa offrire conforto e strumenti conoscitivi
che vogliono ribadire che la vita è ora, la bellezza del vivere
sta nel saper restare ancorati al momento presente, dando a ciò
valore e rispetto”.
LinguaItaliano
Data di uscita28 dic 2022
ISBN9788831484800
La scienza di eccellenza al tempo del Covid-19 - volume 3

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    Anteprima del libro

    La scienza di eccellenza al tempo del Covid-19 - volume 3 - Doriana Galderisi

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    Doriana Galderisi

    LA SCIENZA

    D’ECCELLENZA

    Volume 3

    Nuova serie di dialoghi tra la psicologa Doriana Galderisi ed i massimi rappresentanti delle scienze psicologiche, mediche, forensi e non solo

    Tutti gli incontri sono stati moderati e condotti

    con la regia in streaming del giornalista Francesco Zambelli

    Prefazione del professor Marco Basile

    GAM

    editrice

    © per i testi l’autore

    © per le immagini in copertina

    www.unsplash.com

    www.pngocean.com

    © GAM editrice

    Prima edizione digitale 2022

    Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore.

    È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

    Per il libro cartaceo vedi www.gam.bs.it/edizioni

    ISBN 9788831484800

    Ad Elaine e alla sorellina Lorelai,

    le mie piccole nipotine,

    e a tutti i bambini e le bambine

    che potranno continuare a sognare il futuro

    grazie all’onestà della conoscenza

    e al buon cuore di noi adulti.

    Dedico questo volume anche a Stefania,

    che avrebbe voluto poterlo leggere.

    Desidero innanzitutto ringraziare tutti gli ospiti che hanno partecipato al progetto La Scienza di Eccellenza-Vol. 3 portando il proprio generoso e competente contributo professionale.

    Donatella Albini (doppia partecipazione), Stefano Armiraglio, Giorgio Azzoni, Pia Donata Berlucchi, Camilla Bianchi, Roberto Cammarata (doppia partecipazione), Alberto Caputo, Fabio Capra, Elisabetta Carrà, Laura Castelletti, Claudio Castelli, Patrizia Catellani, Alessandra Dalla Bona, Silvia Dianti, Marco Fenaroli (doppia partecipazione), Guendalina Graffigna, Paola Gregorio, Giuseppe Lavenia, Vincenzo Levizzani, Mauro Lucchetta, Roberto Memme, Silvia Mombelli (doppia partecipazione), Roberta Morelli, Pietro Orizio, Maria Chiara Passolunghi, Francesca Pazzaglia, Sonia Prandini, Enrico Rubaltelli (doppia partecipazione), Paola Solfitti, Roberto Spanò, Giacomo Stella, Ines Testoni, Michela Tiboni, Luciano Tonidandel, Don Flavio Dalla Vecchia.

    Un grazie al nostro SINDACO, Rappresentante delle Istituzioni Cittadine, dott. EMILIO DEL BONO, per aver creduto sin dall’inizio in questo progetto.

    La mia riconoscenza va all’UFFICIO STAMPA DEL

    COMUNE DI BRESCIA, in particolare alla sig.ra

    FEDERICA e al sig. GIULIANO.

    Grazie alla SEGRETERIA DEL SINDACO, e in particolare alla sig.ra LUISA OLIVETTI e alla sig.ra

    MARIA LUISA.

    Grazie al professore MARCO BASILE che con tanta generosità ha scritto la prefazione del presente volume.

    Il mio grazie è rivolto anche alle emittenti radiofoniche e televisive locali, RADIO BRESCIASETTE, TELETUTTO RACCONTA e RADIO LOMBARDIA, ed in modo particolare ringrazio MADDALENA DAMINI, direttrice artistica di TeleTutto, il conduttore televisivo e radiofonico ANDREA LOMBARDI e il direttore artistico LUCA

    LEVATI.

    Un grazie particolare anche a MARCO MARINO per l’aiuto a diffondere la Scienza di Eccellenza.

    Ringrazio anche la giornalista del Bresciaoggi IRENE

    PANIGHETTI.

    Ringrazio mia sorella NICOLETTA per i preziosi consigli, mia figlia CAMILLA e la mia collaboratrice storica dott.ssa ULRIKE BIANCHINI.

    Il mio grazie a LAURA DELFRATE, studentessa di Architettura, a NICOLETTA ORIGO e a LIA ZULIANELLO per la sbobinatura degli interventi.

    Un ringraziamento particolare al prof. GAETANO CINQUE, autore della prefazione del primo volume della Scienza di Eccellenza, nonché delle preziose e profonde riflessioni al mio libro Il Dopo è Ora, dal quale è nata l’idea del percorso scientifico della Scienza di Eccellenza.

    Un pensiero di ringraziamento va anche all’Illustrissimo professore CESARE CORNOLDI dell’Università di Padova che fu il primo di una lunga serie di ospiti ed in un certo senso diede il La alla Scienza di Eccellenza.

    Ringrazio il sig. ALFREDO MORATTI Fondatore e Presidente Amicachips, azienda leader nazionale nel mercato degli snacks.

    Il mio grazie anche all’azienda GI.VI., storico marchio bresciano, riferimento mondiale per gli accessori moto.

    Infine un grazie particolare va al giornalista FRANCESCO ZAMBELLI che, oltre a moderare i dibattiti scientifici, ha realizzato, come per le due precedenti edizioni, la regia e la grafica delle dirette streaming e delle informative della Scienza di Eccellenza.

    Grazie.

    Doriana Galderisi

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    La ricerca della felicità non richiede tanto il soddisfacimento dei nostri bisogni, quanto l’esame e la trasformazione di questi bisogni. L’affermazione del filosofo americano Stanley Cavell, espressa nel suo saggio Alla ricerca della felicità del 1984, descrive perfettamente il senso autentico del percorso tracciato dal ciclo di conferenze che la dottoressa Doriana Galderisi organizza da ormai tre anni a questa parte.

    La scienza di eccellenza, infatti, si è guadagnata uno spazio di primo piano nell’offerta scientifico-culturale bresciana, indagando nel profondo desideri, paure, necessità, ansie e aspirazioni delle donne e degli uomini della nostra epoca.

    Intessendo un dialogo e un confronto dinamico con celebri professionisti, la rassegna on-line è riuscita a proporre spunti di riflessione e possibili chiavi di lettura e di interpretazione dei mali che ci affliggono e che, con buona probabilità, ci affliggeranno nell’immediato futuro.

    Il contributo di illustri specialisti in diversi campi del sapere ha permesso di affrontare tematiche importanti come i risvolti psicologici del periodo post-pandemico, l’impatto psicosociale dell’emergenza climatica, le conseguenze della guerra e delle stragi nella vita di tutti noi. Il confronto con questi celebri esperti ha consentito inoltre di indagare argomenti complessi quali le dinamiche che dominano le scelte delle persone in un periodo critico come il nostro, il legame tra benessere e bellezza dei luoghi, il fenomeno delle notizie false e altri ancora. Si tratta di contributi importanti che possono offrire indicazioni e suggerire metodi di analisi e soluzioni ai problemi.

    Vista la preziosità dei contenuti, è stato saggio prevedere di pubblicarli anche quest’anno, alla conclusione di questo terzo ciclo di appuntamenti. Sono sicuro che, così come i due precedenti, anche questo volume sarà davvero molto apprezzato. Uno strumento efficace che saprà indicare nuovi spunti e motivazioni per guardare al futuro senza mai perdere ottimismo e fiducia.

    Emilio Del Bono

    Sindaco di Brescia

    Prefazione

    Ho accolto con favore e, non lo nego, con una certa preoccupazione, l’idea di presentare questo volume.

    Raccogliere intorno ad un tavolo virtuale personalità così diverse e affrontare con loro in un dialogo serio, maturo, lontano dalle ovvietà, scevro dai pregiudizi e dai luoghi comuni, tematiche tanto scottanti, è qualcosa che mi ha commosso nel senso etimologico del termine, cioè ha mosso dentro di me una serie di suggestioni che mi hanno confermato che conoscere è il primo modo del nostro star bene.

    La pandemia, occasione che ha stimolato la dottoressa

    Galderisi a dar vita a questa ideale agorà, si è trasformata in una straordinaria opportunità.

    Definisco agorà questo naturale luogo di incontro perché mi piace pensare che attraverso queste conversazioni si è ridata vita a quello spirito civile, che la democrazia greca ci ha insegnato. Tornare a incontrarsi, a parlare, a farsi comunità pensante non può che rispondere ad un bisogno primario dell’uomo. Restare chiusi in se stessi, prigionieri delle nostre pseudo certezze, attanagliati dalla paura del confronto, non ci rende liberi, non ci fa stare bene, ma alimenta sempre di più l’ansia e l’inquietudine, invischiandoci nella meschina grettezza di credere di bastare a noi stessi.

    Sviscerare la realtà confrontandoci ci restituisce la sacralità della libertà. Il neo fascismo borghese, come lo definirebbe Pier Paolo Pasolini, dell’ipocrisia, dell’inganno, del pregiudizio, cresce e si alimenta della nostra ignoranza.

    Un sapere approssimativo, superficiale può solo renderci servi inconsapevoli di noi stessi e degli altri. Riscoprire la piazza -sebbene virtuale- come luogo di incontro e scontro dialettico vuol dire riscoprire noi stessi nella dimensione più alta della natura umana.

    Rileggendo questi incontri ho riassaporato il gusto del sapere, alimento dell’anima.

    Vorrei che tanti attraverso questa lettura potessero riappropriarsi della dignitosa consapevolezza che apprendere è una finestra che si apre davanti ai nostri occhi assetati di vita.

    Non accontentiamoci però di ciò che abbiamo appreso, condividiamolo in un confronto costruttivo per scoprirci così più ricchi e più umani, meno infelici e soprattutto più sani.

    Marco Basile*

    Liceo Calini - Università UTE

    Se brindi alla salute… Vacci… Piano al tempo del Covid-19

    Consumi, abitudini e comportamento nella psicopandemia

    24esimo episodio

    Ospiti: Pia Donata Berlucchi, Marco Fenaroli, Guendalina Graffigna

    28 Gennaio 2022

    Benvenuti e benvenute a tutti coloro che seguono la Scienza di Eccellenza. Il primo incontro del 2022 è intitolato Se brindi alla salute… vacci… piano al tempo del Covid-19, consumi, abitudini e comportamento nella psicopandemia. Ci raggiunge subito, nel nostro studio virtuale, la dottoressa Doriana Galderisi, che dopo la pubblicazione del suo libro Il Dopo è Ora ha inventato questo ciclo di conferenze patrocinate dal Comune di Brescia.

    Zambelli: Buongiorno a tutti ascoltatori, questa è la terza edizione della Scienza di Eccellenza al tempo del Covid-19 e partiamo subito con il presentare i nostri illustri ospiti: l’assessore Marco Fenaroli del Comune di Brescia, la professoressa dell’Università Cattolica del

    Sacro Cuore Guendalina Graffigna e l’imprenditrice Pia

    Donata Berlucchi.

    Inizierei con il dare la parola al nostro assessore Marco

    Fenaroli. L’incontro di oggi è dedicato ad un tema non facile, l’alcol, che vedremo sotto diversi punti di vista, ma con lei volevamo parlare degli effetti che questo porta alle questioni sociali, visto che il Comune di Brescia è impegnato socialmente in questo ambito.

    Fenaroli: Sì, facendo un lavoro sociale si deve esser sempre aggiornati perché molti fenomeni sono in continua trasformazione, al contrario del discorso pubblico e delle convinzioni popolari. In questi giorni, stiamo lavorando alla redazione del piano triennale di zona dentro le linee regionali per adeguare gli interventi alle domande che si creano e quindi non solo dei dati che emergono, sia dall’ufficio statistica del Comune sia dalle analisi fatte dagli uffici delle aziende socio sanitarie, ma anche da un contatto diretto con gli operatori sociali; immersi ogni giorno nella relazione con le persone che hanno bisogno e per questo abbiamo il dovere di aggiornare le linee di intervento. Mentre devo dire che le linee di sostegno, di finanziamento agli interventi, seguono i problemi e per questo meccanismo è essenziale il rapporto con quello che tecnicamente viene chiamato il Terzo Settore, dove le organizzazioni e le associazioni fronteggiano questi problemi, fino a quando questi non si trasformano in problemi di ordine pubblico. Un esempio è il problema della strada, che coinvolge anche giovani donne e uomini e penso che occorra rafforzare le situazioni dei singoli o del gruppo per gli aspetti che questi presentano. Il problema che per me esiste è un’alienazione urbana piuttosto pesante, perché con la pandemia mancano soprattutto i luoghi di aggregazione che bisogna vivere in determinati modi; il vivere gli spazi è diventato un problema, tanto che a Brescia quando era scattato l’allarme per le piazze, io volevo che si aprissero le discoteche. La connessione tra i diversi specialisti deve fronteggiare la questione che spesso porta alla marginalità delle persone.

    Zambelli: Una delle strade che viene percorsa sul tema,

    soprattutto con i giovanissimi, è stata portata avanti da Pia

    Donata Berlucchi, con il progetto Il bere consapevole, attraverso l’educazione che ha portato in diverse scuole e università.

    Berlucchi: Io inizierò dal discorso della pandemia, che identificherei con la parola crisi, parola greca che porta molte traduzioni. Crisi per noi, vuol dire momento drammatico che, però, non è un momento, in cui non ci sono soluzioni, ma sul vocabolario di greco antico ad un certo punto troviamo la parola opportunità. Questa diversità mi ha lasciata perplessa, perché chi riesce a tenere i nervi saldi, può trovare un’opportunità anche in questi momenti. Parlando del vino io penso che l’etilismo abbia accompagnato nei secoli, nelle ere, molti artisti, perché capace di illudere, di evitare la così detta crisi satollo, che poi porta all’etilismo, alla cirrosi…

    Nel progetto che presentai nel 2015 all’Expo di Milano, ho voluto analizzare il significato di educazione, dove questi ragazzi si avvicinano al vino solo pensando che questa sia una bevanda piacevole, che mi fa diventare allegro, che mi fa innamorare…ma chi gli ha mai raccontato il valore a 360° del vino, dove il valore edonistico dovrebbe rappresentare un 20% e non un 99% come tutti pensano. Da qui il titolo del bere consapevole, ma come? Non attraverso quello che già sanno dai medici, dalla polizia, ma attraverso la cultura, l’arte, secondo gli insegnamenti di Platone e Socrate. Platone diceva Chi più sa, meno sa, e una cosa bellissima era detta da Socrate con la frase Chi sbaglia, sbaglia perché non sa e il suo discepolo dirà Chi compie un’azione cattiva, la fa perché non è stato informato. Partendo da queste considerazioni io ho pensato: questi giovani che sbagliano profondamente, sono stati informati? I giovani amano il pericolo, è un modo di crescere, ma a parere mio hanno messo da parte i consigli dei medici e dei poliziotti. Allora ho pensato di raccontare cosa c’è nel bicchiere. Devo dire che l’alcol è peggiore del vino perché è più pericoloso, ma senza quello non riusciamo ad ottenerlo. Dobbiamo capire che il vino al di là di essere lì nel bicchiere e dare una sensazione positiva nel berlo, è perennemente inserito nella vita dell’essere umano, perché è inserito nell’arte, nelle opere, nelle commedie, il vino è ormai protagonista. Tu ragazzo, mentre bevi, non bevi solo un liquido, bevi cultura, arte e vediamo anche nella politica, che se il governo è saggio sa fare innamorare il popolo dei governanti, non li fa odiare. Dal mito da cui deriva la creazione del vino, vediamo che la prima persona a schiacciare l’uva è una donna e qui si parla del rapporto tra vino e donna che è molto interessante. Ecco devo dire che

    Brescia aprì le porte a questo mio progetto e a 6 scuole locali, per poi passare a Milano, Toscana, Varese e adesso stiamo proponendo questo a professori della Puglia. Io penso che questo contesto non solo incanti i ragazzi, ma forse tutti noi avremmo bisogno di capire che questa bevanda, oltre ad essere una potenza economica in Italia, rappresenta una storia mediterranea di grande importanza e imparare può impedire ai giovani di sbagliare.

    Zambelli: A proposito di questo possiamo vedere come i consumi, durante la pandemia, siano cambiati. Professoressa Graffigna cosa può dirci a riguardo.

    Graffigna: Noi come Università Cattolica di Cremona stiamo conducendo un osservatorio continuativo, che è partito proprio da febbraio del 2020 per vedere quale è stato l’impatto della pandemia e delle misure di contenimento epidemiologico sui comportamenti di consumo alimentare degli italiani, anche su una serie di comportamenti legati alla prevenzione. Quello che posso dire è che, inevitabilmente in questo lungo periodo di fatica, di sofferenza, da un punto di vista socio sanitario, ma anche psicologico, ha portato a riconfigurare i modelli di consumo, cioè i criteri di scelta, di valutazione di quelle che sono poi le diete alimentari delle diverse fasce della popolazione. Indubbiamente c’è un primo fattore oggettivo, che è il fattore economico, dove molte fasce della popolazione sono state fortemente toccate dalla pandemia e inoltre le misure di contenimento, da un punto di vista economico, hanno portato ad una maggiore attenzione al prezzo e alla riduzione del potenziale di spesa delle famiglie. Al di là però di questa ricaduta oggettiva, quello che noi osserviamo sempre sul piano economico è l’aspetto psicologico dell’incertezza economica, cioè quello che viene tecnicamente chiamato il sentimento del consumatore. Un indicatore in economia e in psicologia economica molto importante perché ci dice quella che è la fiducia che la popolazione ha sul benessere economico della propria famiglia e del contesto paese. Seppur si tratti di una dimensione soggettiva ed emotiva, appunto la fiducia, quanto le persone ritengono che il proprio potere di acquisto oggi si sia modificato rispetto all’anno precedente, ma soprattutto come ritengono che si modificherà nell’anno prossimo, è un indicatore importante perché spesso le intenzioni di acquisto e di consumo, anche nel campo alimentare, derivano dalla quantità economica di spesa che le famiglie hanno; su quanto si sentono tranquille, rispetto alla prospettiva di benessere economico attuale e del futuro e soprattutto della prospettiva economica del proprio paese. Quindi a partire da questo aspetto, vi posso dire che nel nostro monitoraggio stiamo osservando un calo di questa fiducia, di questo sentimento sul piano economico, vertiginoso a partire dal febbraio 2020. Ci sono stati alcuni momenti di ripresa che hanno corrisposto con le fasi della pandemia: abbiamo visto un massimo picco di pessimismo sul proprio potere di acquisto e sulla tenuta economica del paese, nella fase di picco della pandemia quindi a marzo del 2020. C’è stata una ripresa psicologica, poi di speranza, durante l’estate del 2020 quando hanno ripreso le attività e quindi le persone hanno avuto un pochino più di ottimismo, soprattutto per quanto riguarda il proprio potere d’acquisto, meno invece sulla tenuta economica del paese, che ha avuto un’ulteriore caduta psicologica dall’ottobre del 2020. Ancora ad oggi vediamo che c’è un continuo calo della fiducia dovuta a questo perpetrarsi dell’incertezza sanitaria e soprattutto dell’incertezza delle misure epidemiologiche preventive attuate. Questo discorso per dire che la popolazione italiana, oggi, ci appare fortemente affaticata anche per quanto riguarda il suo ottimismo e pessimismo rispetto al potere di acquisto e al benessere economico, questo sta frenando fortemente gli investimenti, anche in ambito economico. Quello che noi vediamo è che anche gli acquisti più impegnativi, anche dal punto di vista economico, tendono ad essere limitati. Tutto ciò unito a quello che è il portato oggettivo di benessere economico delle diverse famiglie. Quindi il primo punto che voglio sottolineare è un generale stato di congelamento e di pessimismo degli italiani verso l’economia personale e

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