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Sette personaggi iconici del canone sherlockiano
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Sette personaggi iconici del canone sherlockiano
E-book57 pagine44 minuti

Sette personaggi iconici del canone sherlockiano

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Giallo - saggio (39 pagine) - I più simbolici personaggi che ruotano attorno a Holmes e Watson


L’universo narrativo di Sherlock Holmes è abitato da personaggi secondari che sono penetrati a fondo nell’immaginario dei lettori. Si tratta di figure che a volte sono presenti con una certa continuità, ma che in altri casi compaiono in una singola storia, e tuttavia hanno lasciato il segno. Per ciascuno di loro, si cerca qui di capire quali siano i motivi che li hanno resi particolarmente significativi. Questi personaggi, in numero di sette, vengono presentati in ordine alfabetico (di cognome).


Antonino Fazio, laureato in filosofia e in psicologia, ha pubblicato racconti, articoli, un libro sulla relazione amorosa (Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?, Tempesta 2017), un manuale di scrittura (Tecnica e stile, Delos 2015), uno di psicologia (Ipnosi e cambiamento personale, con Mario Bonelli, Delos 2018), uno di pedagogia (Costruttivismo e teorie dell'apprendimento, Delos 2019), due romanzi di SF (Gli ultimi tre giorni e L’uovo della Fenice, Libromania 2014) e due gialli (Il cimitero degli impiccati, Libromania 2014, e Più oscuro della notte, Delos 2015). Ha curato (con Riccardo Valla) un volume su Cornell Woolrich (L’incubo ha mille occhi, Elara 2010) ed è stato tre volte finalista al Premio Urania e cinque volte al Premio Tedeschi. Ha vnto l'edizione 2022 dello Sherlock Magazine Award.

LinguaItaliano
Data di uscita23 mag 2023
ISBN9788825424706
Sette personaggi iconici del canone sherlockiano

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    Sette personaggi iconici del canone sherlockiano - Antonino Fazio

    1. Irene Adler

    Irene Adler compare nel racconto Uno scandalo in Boemia (A scandal in Boemia, The Strand Magazine, 1891). All’epoca del racconto (siamo nel 1888) la donna (nata nel New Jersey) ha trentanni e abita a Londra, dopo essersi ritirata dalle scene (è una ex cantante lirica, un contralto). Il 20 marzo si presenta da Sherlock Holmes un uomo sui trentanni che dice di essere un conte, ma in realtà è il granduca von Ormstein, re di Boemia.

    Cinque anni prima, mentre era ancora principe, ha avuto una relazione con Irene Adler. Ora sta per sposarsi e la donna minaccia di rivelare il loro passato legame, documentato da un fotografia che li ritrae insieme. Holmes viene incaricato di recuperarla (riceve un anticipo di mille sterline).

    Il granduca dice dell’ex amante che ha un’anima di acciaio, il viso della più bella tra le donne e la mente del più deciso tra gli uomini. Lo stesso Holmes, dopo averla vista, la descrive come una donna deliziosa, con un volto per il quale un uomo potrebbe morire. Curiosamente, Holmes assiste al suo matrimonio con un certo Godfrey Norton, avvocato, facendo addirittura da testimone!

    Successivamente, con l’aiuto del dottor Watson e di un gruppetto di comparse reclutate allo scopo, il detective organizza una messinscena di fronte alla casa di Irene Adler, in Serpentine Avenue. All’arrivo della donna (in carrozza) scoppia una rissa. Holmes (travestito da religioso) si inserisce per proteggerla, ma viene colpito e lei accetta di farlo entrare perché possa stendersi sul divano del salotto. Nel frattempo Watson lancia un fumogeno attraverso la finestra, e le persone all’esterno cominciano a gridare: Al fuoco! Al fuoco!

    L’intera recita serve a Holmes per capire dove Irene Adler tenga la fotografia, perché il finto incendio indurrà la donna a mettere in salvo ciò che ha di più prezioso, in questo caso non i gioielli ma la fotografia. Dopo aver capito quale sia il nascondiglio, Holmes mostra di essersi ripreso e dice che si è trattato di un falso allarme. Poi si congeda, raggiunge Watson e si dirige con lui in Baker Street. Mentre si cerca la chiave in tasca, qualcuno lo saluta dall’interno di una carrozza che è appena transitata.

    L’indomani mattina, Holmes torna in Serpentine Avenue insieme a Watson e al granduca, con l’idea di introdursi in casa di Irene Adler per una visita e recuperare la fotografia prima ancora che lei si presenti per accoglierli. Si scopre però che la donna ha preso un treno in partenza alle 5,15 da Charing Cross per il continente. Il nascondiglio contiene in effetti una fotografia, dove però compare Irene Adler da sola. C’è anche una lettera, in cui la donna spiega che userà la fotografia di lei col sovrano solo per premunirsi da eventuali azioni da parte del granduca.

    In precedenza, Holmes aveva già considerato che la donna non avrebbe avuto alcun interesse a far scoppiare uno scandalo, essendosi appena sposata. Il re ora ammette francamente che avrebbe voluto averla al suo fianco e si rammarica che lei non fosse al suo livello, e Holmes ribadisce che, per quanto abbia potuto vedere, la signora è in effetti di un livello differente (ma intende che è il re a non essere all’altezza di

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