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Vera e il Cifrario Oilmare Corp. LC.
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E-book118 pagine41 minuti

Vera e il Cifrario Oilmare Corp. LC.

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Info su questo ebook

Anno 2204. Oilmare Corp., la principale azienda operante nel settore degli spazi artificiali, chiude i portali dimensionali separandosi da una terra desolata e morente. Si può entrare, ma non si può uscire dagli spazi Oilmare. Visti i codici cifrati che l'azienda continua a trasmettere dal suo isolamento, il Ministero delle Contromisure manda la crittoanalista Vera a indagare sull'accaduto. In realtà, lo scopo delle indagini di Vera è un altro: recuperare un'arma aliena, studiata e nascosta nel cuore della Metropoli degli spazi Oilmare. Fra creature aberranti e sofferenti, tempi ripiegati su loro stessi e un eterno tramonto, riuscirà Vera a completare la sua missione?
LinguaItaliano
Data di uscita26 lug 2023
ISBN9791221485349
Vera e il Cifrario Oilmare Corp. LC.

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    Anteprima del libro

    Vera e il Cifrario Oilmare Corp. LC. - Simone Bianco

    Scena 1. Filiale Oilmare

    Mentre ascolto la registrazione del poeta, il computer retinico avvisa del completamento dell’installazione. Sento l’energia, sulle spalle, prodotta dal portale. Sono passati dodici anni da che siamo in servizio. Come quadro intermedio, come porto. Quel giorno, per celebrare l’aspettativa generata nei mesi precedenti all’accensione, in molti si sono ripresi davanti a esso. Un meme fra tanti. Non sono stata da meno, una coincidenza fortunata.

    Cerco di pensarla così, osservando la vetrina del box VI-99, utilizzato dal Ministero per lasciarmi un borsone con l’equipaggiamento. Il sole è opprimente, fora il cielo inquinato e denso di smog. La sua luminosità, il suo calore… sommati al portale, rendono il deserto urbano ancora più intollerabile nelle ore calde. Nemmeno gli aerei volano più a causa del clima… certo, dodici anni fa non ho pensato di dover un giorno attraversare questo confine. Eppure, eccomi qui… a settare le AI e i parametri software, in vista di un’operazione in una dimensione separata. Muovo le dita, premo bottoni immaginari; visibili solo a me. Chiudo gli occhi per confermare.

    Ora che l’installazione dei protocolli Oilmare è completata, con un paio di battiti di ciglia, puntando l’iride sull’icona di interesse, posso accede alla sezione LAVORA CON NOI del sito web aziendale. Vengo subito accettata, i colleghi del Dipartimento di Informazione hanno creato un account valido all’accesso.

    La città, spopolata come sempre, risalta nei contrasti di quella sfera fluttuante che è il portale. Riflette gli edifici in modo stravagante, piegando la luce come un buco nero. Negli anni è diventato sempre più brillante, alcuni dicono si sia allargato. Non so se sia vero, guardando le vecchie foto non sembra. Quel che è certo è che, malgrado tutto, in moltissimi sono passati al di là di questa dimensione. La terra non piace a nessuno. Oilmare ha promesso una frontiera infinita, spazi di stoccaggio risorse, alternative sostenibili, sostituibili… luoghi dove vivere felici, costruiti su misura.

    Il vento irradiato dal portale diventa più forte avvicinandosi. Per accedere è necessario entrare nella filiale Oilmare: un grattacielo annerito, che proietta una lunga ombra nelle strade impolverate.

    Le porte a scorrimento sono aperte, nessuno si trova all’accoglienza. Alcuni segni di vandalismo qua e là, vetri rotti, sedie ribaltate. Chiaramente questo posto è deserto da molto prima che il problema emergesse. Eppure i dati hanno continuato a fluire… nessune se ne è accorto fino a quando non hanno smesso di essere in chiaro. I dati corrotti, cifrati, difficili… forse sarebbe necessaria una squadra d’incursori, potrei stendere un report, fare richiesta e lasciar fare a loro. Ma il Ministero vuole dati comprensibili, non è detto serva la forza.

    Premo il bottone dell’ascensore. Inutile, non sembra attraversato dalla corrente. Inizio a salire le scale e, fra i piani, vedo scorci di corridoio che ospitano senzatetto, alcuni transumani devastati da effetti collaterali delle operazioni a basso costo, altri dalla fame. Forse hanno provato ad attraversare il portale, per andare alla frontiera dei sogni di cui parlano i mass-media, ma il sistema li ha

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