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Le stagioni dello spirito
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E-book136 pagine4 ore

Le stagioni dello spirito

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Info su questo ebook

"Le Stagioni dello Spirito" spazia su vari soggetti. Le origini e la storia occulta dell'umanità, la Grande Piramide, il significato simbolico del mare, il Diluvio, Tiahunaco, fanno parte dell'ampio panorama storico che Hilarion tratta. Vengono, inoltre, discussi in maniera approfondita il simbolismo di varie parti del corpo umano e le funzioni dei sette chakra. Particolarmente interessante è il modo in cui Hilarion descrive le esperienze che l'Anima attraversa fra una vita e l'altra.
LinguaItaliano
Data di uscita1 mar 2017
ISBN9788871835242
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    Anteprima del libro

    Le stagioni dello spirito - HILARION

    INTRODUZIONE

    Molti dei lettori di questo libro forse conosceranno già La natura della realtà, il primo volume di questa serie. Questi lavori mi sono stati dettati da un’entità non fisica, chiamata Hilarion, attraverso un processo in cui deliberatamente porto la mia mente in una condizione di assoluta calma, mettendola così in grado di ricevere dei messaggi telepatici. La tecnica che uso è ben nota a coloro che hanno una certa familiarità con le filosofie orientali, e che praticano lo yoga mentale o Raja yoga. Il materiale che così ricevo viene, poi, semplicemente registrato e trascritto.

    Il libro mi è stato trasmesso senza un’apparente divisione in soggetti o capitoli. Di fatto, la transizione da un argomento all’altro è spesso così sottile, che è difficile rendersi conto che essa sia avvenuta. Piuttosto che suddividere arbitrariamente il testo in varie parti, ho deciso di pubblicarlo così come mi è pervenuto.

    Questo libro spazia su vari soggetti. La Grande Piramide, il significato simbolico del mare, il Diluvio, Tiahuanaco, fanno parte dell’ampio panorama storico che Hilarion tratta. Viene, inoltre, discusso approfonditamente il simbolismo di molte parti del corpo umano, quali gli occhi, il naso, le mani, le gambe e le unghie. Hilarion descrive anche i sette chakra o centri energetici principali del corpo eterico; si occupa in dettaglio delle esperienze che l’anima attraversa fra una vita e l’altra; e tratta il soggetto dell’astrologia da un punto di vista più spirituale di quanto in genere non venga fatto sulla terra. Il testo include anche una traduzione dell’iscrizione sulla Porta del Sole a Tiahuanaco, da cui Susan Wintrop, un’artista di Toronto, ha tratto il bellissimo medaglione ispirazionale riportato sulla pagina a fronte.

    Nelle ultime pagine si trova un messaggio rivolto direttamente al lettore, che probabilmente rimarrà con lui per molto tempo dopo che avrà terminato la lettura di questo libro.

    Io ritengo che tutte le anime, al centro del loro essere, conoscano la verità sull’uomo e su se stesse. Nel pubblicare questo materiale, la mia speranza è solamente che esso possa aiutare molti ad avere un accesso più diretto alla loro verità ed alla loro realtà interiore. Se come razza non riusciremo a trovare una nuova prospettiva da cui osservare noi stessi, temo che non potremo mai imparare a vivere in pace, a superare l’illusione dell’egoismo e dell’odio, e ad occupare nel cosmo il posto che di diritto ci spetta.

    Maurice B. Cooke

    Toronto, Canada

    Gennaio 1980

    LE STAGIONI DELLO SPIRITO

    Gli eventi riportati nei libri di storia non rappresentano che una piccola parte della grande saga della razza umana, registrata nella sostanza eterica che pervade lo spazio. La parte che giace nascosta dietro i veli del tempo è ben più vasta e sorprendente di ciò che viene riportato nelle cronache arrivate fino a questi giorni. Lo scopo di questo trattato è di rivelare quali sono gli stadi principali dello sviluppo della razza umana durante la sua evoluzione, e di mostrare perché è ormai tempo che l’uomo si assuma coscientemente la responsabilità del suo passato.

    Al principio… Così comincia la più antica delle scritture sacre, trattando dell’origine della specie. Ma la Genesi della Bibbia Ebraico-Cristiana offre un resoconto molto parziale degli eventi che segnarono la nascita del genere umano. Molto è stato deliberatamente distorto in quel libro, ed anche se queste alterazioni erano necessarie per occultare e proteggere certe verità in un’epoca di incredulità, coloro che ne sono stati responsabili hanno dovuto pagare il prezzo che la grande Legge del Karma esige da chi distorce le verità rivelate. Questo prezzo è alto, perché consiste nella perdita di ogni vera ispirazione o contatto rivelatorio da parte di chi deve pagarlo.

    Cominceremo dal primo dei cicli temporali che hanno caratterizzato questo pianeta. Questo non implica che la storia dell’uomo coincida con quella della terra, in quanto egli è sempre esistito e sempre esisterà. Ma il concetto della natura eterna dell’uomo non può essere afferrato da una coscienza i cui schemi mentali siano ancora legati al passaggio del tempo. L’uomo rimarrà immerso nell’illusione di presente, passato e futuro fin quando la sua mente non trascenderà le barriere che la separano dai piani superiori della realtà.

    L’uomo ha respirato per la prima volta su questo pianeta molti milioni di anni fa in termini del vostro tempo. Questo può sembrare un periodo lunghissimo, ma dal punto di vista dell’anima, non rappresenta che un breve istante. In realtà la lontananza degli eventi passati è una totale illusione, e non possiede alcun significato quando osservata dai piani superiori. Infatti la semplice verità è che le azioni passate dell’uomo rimangono per sempre con lui, come parte di una struttura composita, che non può essere in nessun modo alterata. Gli elementi di questa struttura derivanti da vite vissute milioni di anni fa, sono altrettanto reali ed hanno un influenza altrettanto definita di quelli derivanti dalla vita attuale o da una vita vissuta cento anni fa. Dal momento che l’esistenza presente di questi eventi passati è l’unica cosa che conti, è semplicemente irrilevante la data in cui essi originariamente avvennero.

    Il difficile concetto appena presentato - il fatto che tutto il passato continui ad esistere nel presente - è un’espressione della grande Legge del Karma, che governa tutti i domini della creazione, dai più elevati e spirituali ai più bassi e lontani dalla Luce Centrale. Questa legge esercita la sua influenza su tutti gli aspetti dell’esistenza umana, inclusi i pensieri, le emozioni e le azioni. Fra gli scopi di questo lavoro vi è quello di contribuire all’approfondimento della comprensione di questa grande Legge Cosmica; infatti nella Nuova Era che già albeggia su questo pianeta, per procedere nel suo sviluppo e raggiungere rapidamente nuovi e più elevati domini, l’uomo dovrà comprenderne pienamente tutte le varie implicazioni.

    Nelle culture orientali questa legge è stata spesso fraintesa. Il suo vero significato fu direttamente rivelato agli antichi saggi di questo pianeta molti milioni di anni fa, con la speranza che queste anime progredite potessero trasmettere un quadro chiaro di come essa opera e di come influisce sulla vita degli uomini. Ma i discendenti di questi grandi saggi non furono all’altezza del compito che avevano ereditato, ed alcuni principi essenziali andarono perduti.

    Fra le distorsioni maggiori della nozione di Karma vi è quella che si ritrova fra gli Indù, specialmente fra quelli che non hanno dedicato alcuno sforzo a studiare e a contemplare la magnifica struttura della religione in cui sono nati. Fin troppo spesso il principio karmico è stato usato come scusa per rimanere chiusi in se stessi e non aiutare i poveri, i deformi, gli ammalati, i sofferenti, sulla base del fatto che questo avrebbe interferito con il loro karma. Un’altra idea erronea collegata a questa è che ogni interferenza possa attrarre il karma del sofferente sulla persona che cerca di porgere aiuto. Questo malinteso è risultato molto comodo a tutte le anime malevole ed egoiste che non volevano sentirsi obbligate verso i loro fratelli. Naturalmente, va senza dire che la verità risiede nell’esatto opposto di questa nozione, in quanto è il rifiuto di aiutare un altro che genera karma per colui che si nega.

    Vi è poi un altro malinteso che si riscontra nelle culture orientali, anche fra coloro che professano di aver studiato ed approfondito gli antichi insegnamenti. Mi riferisco all’idea sbagliata che il karma implichi in qualche modo una punizione. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità. Non solo il karma non è una punizione, ma è uno dei più grandi doni che il Creatore di tutto ciò che esiste abbia fatto ai suoi figli. Infatti, senza di esso nessuna delle miriadi di creature che sono emanate dal Dio-Padre-Madre avrebbe potuto ritrovare la strada per tornare a Lui. Tutte le scintille divine al centro delle anime degli esseri creati si sarebbero prima o poi estinte, e non avrebbero mai intrapreso il cammino del ritorno verso la Luce del loro Creatore.

    Vi è ancora un punto da chiarire. Il karma non è punizione, come abbiamo detto; non esiste nessun giudice autonominato, assiso su un alto trono, ad emanare sentenze contro le povere anime che hanno sfidato la legge della creazione, arrecando dolore agli altri. I Signori del Karma - spesso visti come dispensatori di dure sentenze - hanno una funzione del tutto diversa da quella a cui in genere la gente pensa udendo il loro titolo.

    La cosa più importante da sottolineare a proposito del karma è che la sua natura è automatica. Non vi è bisogno che nessuna entità, neanche Dio, stabilisca se un certo atto meriti o meno di produrre delle conseguenze karmiche. Infatti è nell’ordine naturale delle cose che qualunque atto rimanga per sempre con l’essere che l’ha eseguito, quasi come congelato nel tempo. Se le azioni passate, che continuano ad aderire a chi le ha commesse, sono fondamentalmente di natura dolorosa e negativa, rappresentano un fardello oscuro, che ostacola l’ulteriore progresso dell’anima. Se il karma, invece, deriva da azioni benevole, dettate dall’amore e dalla bontà, allora il peso da esse derivante non è affatto un peso, ma piuttosto un magnifico alone di luce ed amore, che quasi come un pallone aerostatico, eleva l’anima sempre più in alto verso la fonte di ogni luce.

    Karma significa semplicemente azione, e dalla discussione precedente risulta chiaro come il concetto che il passato è ancora presente sia centrale per la corretta comprensione del principio karmico.

    Abbiamo spiegato che il karma non è altro che l’accumulazione automatica di tutte le azioni passate intorno all’essere responsabile di averle compiute. Tuttavia la questione è un po’ più complessa, in quanto, se non fosse possibile smaltire il karma negativo risultante da azioni dannose per gli altri, nonostante ogni migliore sforzo di compiere azioni benefiche e costruttive, la crescita dell’anima sarebbe per sempre bloccata. Pensate di nuovo all’analogia del pallone aerostatico. Immaginate che l’anima sia il passeggero nel canestro. Ogni azione negativa aggiunge peso al carico del pallone e tende a trascinarlo verso il basso, mentre ogni azione positiva ed amorevole verso gli altri riempie un po’ di più il pallone di gas, e lo porta verso l’alto. L’anima è impegnata in un viaggio che l’allontana dalla terra e la porta verso gli strati superiori dell’atmosfera, verso la luce della spiritualità. Fin quando, però, c’è della zavorra nel canestro, il movimento verso l’alto è limitato e può procedere solo fino ad un certo punto, nonostante l’anima possa accrescere la portanza del pallone grazie al compimento di azioni positive. È come se ci fosse una barriera che non è possibile attraversare fin quando c’è ancora della zavorra a bordo. In altre parole, esiste un punto

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