Writing Loving

Di Cristiana Lancioni

Se le parole degli ultimi saggi erano state scritte originariamente per il mondo accademico, queste di Writing Loving sono nate lontane dal mondo della scuola o comunque indipendentemente da esso. Per questo, probabilmente, si può sentire un ritmo più calmo, caldo e intimo. Quello che resta ancora è un io attraversato, abitato e tormentato dal proprio desiderio. Questa raccolta è
caratterizzata dalla necessità di conoscersi, aprirsi e continuare a reinventarsi con coraggio e speranza. In questi versi emerge finalmente un’accettazione della propria natura e delle proprie scelte. Emerge dal profondo dell’autrice il desiderio di imparare ad amare l’altro e non semplicemente ciò che di sé si riflette nell’altro.  L’autrice si interroga sull’amore, sul suo singolare modo di amare. Quando amiamo una persona ogni sua parola ci diventa rivelatrice del suo mondo, ma se non l’amiamo, ogni sua parola ci passa inosservata. La nostra libertà in una relazione amorosa si manifesta nel chiaroscuro di un tocco, di uno sguardo verso l’altro perché la nostra libertà è il nostro modo singolare e soggettivo di guardare le cose e le persone che quotidianamente incontriamo.

Cristiana Lancioni è nata a Osimo (An) nel 1978 e insegna Lingua e Cultura Inglese dal 2006. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: I Graphic Organizer. Strategia Inclusiva nel Processo di Insegnamento-Apprendimento (Armando Editore, 2020), Dall’eterovalutazione all’autovalutazione in lingua straniera (Europa Edizioni, 2021), Dal Monolinguismo al Plurilinguismo. Opening Doors to Cultural Experiences (Casa Editrice Kimerik, 2022) e Walking through «La Trilogie de K.» di Agota Kristof (Casa Editrice Kimerik, 2022), L’autismo tra i banchi di scuola (Erickson Live, 2023) e The lovely thing, we are (Edizioni Momenti, 2023).

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 18 lug 2023
• ISBN: 9788830687332

Anteprima del libro

Prefazione di Pamela Michelis

«Un dubbio però la tormenta,

chi non ha ricevuto amore riesce ad imparare ad amare?

La vita e gli incontri ci danno seconde opportunità?»

La cosa più difficile che possiamo imparare a fare è quella di amarci... e perdonarci...

Alcune persone hanno l’incredibile dono – e forse, in parte, l’altrettanta condanna – di vivere l’interazione con l’altro in maniera particolarmente intensa, necessaria, indispensabile; sono proiettate verso i propri simili in una sorta di empatia vivida, che rende l’altro imprescindibile oltre un comune sentito, poiché solo questa interconnessione permette alla propria anima di fiorire ancora più rigogliosa.

Sono ovviamente le persone che maggiormente risentono, perciò, delle delusioni, delle difficoltà interazionali, soprattutto in una società che in brevissimo tempo si è trasformata in un mondo ancora più complesso per quanto riguarda la comunicazione, soprattutto emotiva.

Eppure, la consapevolezza che di tutto ciò ne valga estremamente la pena è così forte che non si può non decidere di provare ancora e ancora a darsi un’opportunità oltre le delusioni.

Quello, però, che dobbiamo per prima cosa comprende – e di cui Cristiana Lancioni ci dà un importante saggio poetico – è che il passo più importante consiste, come prima cosa, nell’imparare a prenderci cura di noi stessi.

Io dell’amore non so molto

e non posso insegnarlo.

So però che ha a che fare

con il rispetto e con le scelte,

che non si impongono,

si costruiscono insieme.

(Io)

È così che nasce questa raccolta poetica, quella carezza che decidiamo di riservare alla nostra anima, che magari non è capace a chiedercela ma di cui ha estremo bisogno, affinché possa essere accudita, sorretta, protetta, ma soprattutto amata, senza eccezioni, nonostante i fraintendimenti o i giudizi, in un’accoglienza che passa sempre attraverso una domanda, un interrogativo o una richiesta, elargendo un sorriso sincero.

Imparare a perdonarsi – e soprattutto a non giudicarsi – è quel passo necessario da compiere affinché sia possibile accogliersi nelle nostre complessità, in quei bisogni che ci colgono e che se non ascoltati diventano solchi profondi e pericolosi.

Cosa mi soddisfa oggi come allora

se non amare e sentirmi amata?

Assordata dal rumore delle mie catene,

con cui punivo la mia anima,

procedevo sempre più lontana da me

e mi agitavo, mi sperdevo, smaniavo e tutto taceva.

Moltiplicavo gli sterili semi delle mie sofferenze

insoddisfatta della mia stanchezza.

(Amare e sentirmi amata)

Abbiamo accennato a quanto questo sia complesso, a volte destabilizzante, un continuo porsi interrogativi spesso senza ricevere risposta e che ci lascia smarriti. Ecco allora che la nostra autrice ci lancia un ulteriore messaggio, quello di far tesoro del passato, delle esperienze e dei ricordi, imparando a vivere però nel qui ed ora, in quell’ascolto immediato di un’esigenza che diventa vera consapevolezza.

La scrittura diventa la prima forma di amore, perché rivolta a noi stessi, per noi stessi, è capace di arrivare all’altro, di metterlo a parte di quel tutto che tanto ci coinvolge e sconvolge dandoci l’opportunità di creare la nostra strada verso la serenità, verso quel sorriso che tanto desideriamo per la nostra vita.

Prefazione

Se le parole degli ultimi saggi erano state scritte originariamente per il mondo accademico, queste di Writing Loving sono nate