Cercando... Intimamente

Di Vik Lete

L'autrice affida a poesie e racconti, quello che nel tempo è stato il difficile processo di crescita cognitiva ed emotiva che sembrava compromessa da un evento traumatico infantile. Rendendo con questo, il lettore partecipe dello sforzo fatto per raggiungere la consapevole ricerca di una vita migliore e degna, partendo da situazioni di sofferenze non solo fisiche. Questo è l'intento."

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 13 dic 2019
• ISBN: 9788831646581

Anteprima del libro

re"

Dove la notte più buia finisce …. inizia la vita.

(Ovvero: prove personali per uscire dall’ Uragano)

Avvolgi le tue spalle con questo foulard color verde acqua, così le tue emozioni dolorose fluiranno via, scivoleranno come fili argentei di un torrente.

Erano parole di speranza, di aiuto, raccolte in un momento,da adulta, in cui iniziavo a comprendere il lessico delle relazioni, a uscire dall’inconsapevolezza del vivere.

Fino ad allora vivevo per gli altri, giustificavo tutti, perché le altre persone erano sicuramente meglio di me, gettavo la rabbia dentro me stessa, cercando comprensione umana. Altalenavo momenti di fresca allegria di bambina, ad altri, in cui mi veniva chiesto di essere già cresciuta, occupandomi di adulti emotivamente stanchi, depressi, abusanti in virtù di malattia mentale celata, inconsapevoli del significato della possibile bellezza del vivere.

Aprire il cuore al mondo per cercare conforto pensando che tutti potessero capirmi, non era la strada giusta, questo lo compresi piano, piano, molto piano, nel tempo.

Ero brava a ragionare, a studiare, a cercare una soluzione per problemi più grandi di me, per gli altri.

Mi sentivo in colpa a raggiungere e acquisire maggiori competenze facilmente, non ci credevo fino in fondo in me stessa. Ogni volta mi stupivo della mia riuscita in molte attività che intraprendevo, così, bloccavo le mie ali in attesa che tutto planasse da solo, che ogni situazione si risolvesse per magia.

Soffrivo nel veder soffrire gli altri, non ponendo alcun limite fra loro e me,

loro… le persone che amavo profondamente, le persone che si piangevano addosso incessantemente, le percepivo più fragili di me, bisognose di me, era vero il contrario.

Mi lasciavo inondare dal loro dolore inconsapevolmente, cercando di non essere diversa, di non essere me stessa, per paura di allontanarmi, di lasciarli soli con sé stessi, di rimanere sola.

Non conoscevo nient’altro, a tratti faceva capolino, interiormente, il desiderio di andarmene, di prendere le distanze da tutti , di poter essere me stessa, quella vera che desiderava vivere.

Studiare, leggere tantissimo è stato il mio salvagente, lì nel mondo della razionalità, nella logica, nel risolvere problemi pratici di aiuto verso gli altri me la cavavo. Intanto gli anni passavano, scivolavo sulla vita in cerca dei miei