L'amore Si Sente: Il seguito

Di Filippo Alosi

In “L’Amore si sente - Il seguito” l’autore raccoglie alcuni racconti d’Amore in cui tratta i temi del cuore con l’estrema intensità e maestria che gli è propria. Le storie si susseguono in un turbinio di emozioni, passioni e tormenti che destabilizzano. I personaggi - segnati dalla sofferenza, ma disegnati attorno al più nobile dei sentimenti - si presentano ai lettori scevri da qualunque maschera e nella loro più totale fragilità umana ed emotiva.
In questo libro - a tratti autobiografico - c’è l’Amore totalizzante che fa soffrire, che rimbambisce la ragione, che porta i protagonisti a piangere e a perdersi dietro storie piene di pathos e spesso - ma non sempre - destinate a finire. 
Tuttavia c’è anche un messaggio straordinario di speranza e di ottimismo: l’Amore, al di là di tutto, è quel sentimento vivificante del quale nessuno può e dovrebbe fare a meno. Quel sentimento che a volte ti dilania, altre ti regala le esperienze più straordinarie della vita.
Il libro termina con una lettera molto speciale scritta a quattro mani con una ragazza vittima di violenza. Vittoria (nome di fantasia) scrive al suo uomo ideale, ovvero l’unico degno di starle accanto dopo l’esperienza che l’ha segnata per la vita.
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Filippo Alosi
• Data di uscita: 20 giu 2019
• ISBN: 9788834139882

Anteprima del libro

mai.

PREFAZIONE

Alma Minghi

(Scrittrice, Giornalista e Autrice televisiva)

Filippo, in questa raccolta di racconti, parla dell’Amore a 360 gradi. Lo fa con quella sensibilità che è propria di quelli come noi: quelli che per Amore sanno dare e soffrire, quelli che l’Amore lo rispettano e lo mettono al centro del tutto, quelli che l’Amore lo vivono e lo descrivono con le parole o con le note e la voce.

Ecco perché scrivo questa prefazione, ecco perché ho deciso che sia un inno a questo Sentimento meraviglioso al quale - persone come me e Filippo - perseverano a dedicare se stesse al di là delle delusioni, del dolore e di tutto il nero che ci circonda.

Ho sempre preferito Amare che essere amata, è la mia indole. Mi piace vedere sorridere le persone, aiutare i bisognosi anche nei piccoli gesti, far sentire che ci sono. Di questo credo abbiamo bisogno: di gridare la nostra vicinanza, il calore della fratellanza che ci può salvare. Sì, perché abbiamo bisogno di essere salvati in tutti i sensi. Da cosa? Da un’aridità e maleducazione civile che stanno distruggendo ciò che solo l'Amore può fare: il rispetto per le piccole e grandi cose e per le persone.

Una volta ci si dedicava tempo all’Amore. Lo si faceva con lettere scritte a mano o con poesie dedicate a chi amavamo. Si stava molto al telefono e spesso, per parlare, ci si incontrava di persona. Ora, con la tecnologia, la magia del desiderio non esiste più. Quella magia che ti faceva annusare le lettere coperte di profumo è solo un ricordo dei più nostalgici come me. Quella magia che ti faceva correre in casa quando squillava l'unico telefono fisso presente, che ti faceva sporgere con la testa all'uscita di scuola sperando di trovare chi amavi.

L'Attesa rendeva tutto meraviglioso. Si poteva sognare. Ed è lì che si deve tornare, al sogno, al magico e intimo Sogno, a sorridere da soli mentre si cammina, a fissare un oggetto insignificante, a cantare senza il timore di essere visti. Tornare ad Amare come si deve, senza tempo e mode. Da sempre l'Amore è uno solo. Ed è senza regole. È quando dedichi tutto il tempo che puoi, anche quello che spesso ti manca per te stesso, a chi ami oltre ogni limite.

Sono diventata mamma da poco e non credevo si potesse amare in questo modo. Ho sempre creduto di sapere come si ama un figlio o cosa si prova nell’essere madre, ma in realtà ero totalmente distante dalla realtà. È un'Amore che trascende. Va oltre l'umano. Non ha niente di umano. È incredibilmente enorme, è viscerale, è un tutt’uno con la nostra anima. Un Amore per il quale, se servisse, daresti la vita ogni secondo, un Amore che cancella tutto. E che può chiedere tutto! Un Amore che è la totalità dell'Amore stesso.

L'Amore che prova una madre per il proprio figlio non si può descrivere. Una donna quando diventa mamma si trasforma nell'incredibile Hulk! Non ha più paura delle sue paure. Siamo nati per dare AMORE, per crearlo e trasmetterlo. Senza di esso, nessuno esisterebbe davvero. Gli occhi lucidi che uno sguardo innamorato crea, sono una delle poche cose al mondo per cui valga la pena vivere anche e solo 5 minuti.

La tua manina sul mio viso prima di addormentarti, Amore Mio, è la forma di Amore più grande e Vera che possa esistere!

Alma Minghi

INTRODUZIONE

Si dice che l’Amore muova il mondo e io, per quanto possa sembrare una frase fatta, non posso che essere d’accordo con questa affermazione. L’Amore, che persevero a voler scrivere con la A maiuscola in segno di rispetto, è un sentimento imprescindibile nella vita di un essere umano. Anche la persona apparentemente più fredda, a lungo andare, non può farne a meno. Prova ne è il fatto che taluni, non riuscendo per i più disparati motivi a conoscerlo o ad accoglierlo, finiscono per vivere in un mondo personale arido e denso di frustrazioni.

D’Amore si può impazzire, perché ti riempie ogni cellula del corpo fino quasi a farti scoppiare. Lo fa con la gioia, quando nasce e mentre lo vivi in pieno, e con il dolore quando finisce e ti dilania l’anima.

L’Amore rimbambisce i sensi ed è il responsabile di quei sussulti instupiditi che, a volte, ci fanno apparire ingenui come dei bambini. Quando amiamo qualcuno, se il sentimento è autentico, abbassiamo le difese e ci apriamo ad accogliere l’altro nella maniera più spontanea possibile.

Come potrebbe essere altrimenti? Se così non fosse non potremmo nemmeno parlare d’Amore, dovremmo volgere l’attenzione a qualcosa di molto diverso da questo nobile sentimento.

Esistono diversi tipi d’Amore. C’è quello per una donna, di certo il più scontato e del quale si parla più spesso; c’è quello per i figli che, senza doversi perdere in lunghe spiegazioni, è uno dei più grandiosi; vi è anche quello per i genitori, coloro che ci hanno dato alla luce permettendoci in qualche modo di poter esprimere noi stessi nell’arco della vita; infine vi è quello nei confronti degli amici, donne e uomini che incontriamo lungo il cammino dell’esistenza e che – molto spesso – hanno un ruolo ben più importante di quello dei parenti più stretti.

Ognuno di questi amori ha caratteristiche, sfumature e percezioni diverse, ma nessuno di essi è meno importante dell’altro. E tutti insieme ci riempiono la vita, ci aiutano a essere migliori e ci rendono ciò che siamo.

Questa raccolta contiene dei racconti in cui esploro le fasi più struggenti di un Amore: quelle in cui la gioia ti pervade e vivi come su una nuvola, e quelle, al contrario, in cui la sofferenza e la paura per una fine prendono il sopravvento e diventano strazianti.

Perché, come ci spiega una delle mie canzoni preferite, Il suono di Amedeo Minghi, quando parliamo dell’Amore dobbiamo ricordarci che "Già dall’inizio è la fine". Ciò non significa che ogni storia sia destinata a finire, ma che se diamo per scontato l’Amore rischiamo di perderlo prima ancora di viverlo a pieno. Perché non ci sfugga via, perché si possa continuare ad amare intensamente, dobbiamo sempre tenere presente che può finire in qualunque momento. È da questa consapevolezza, e dalla paura che ne scaturisce, che possiamo trovare la forza per evitare che accada e per fare della storia fra noi e la persona che amiamo una storia che il tempo non scalfirà.

Nello scrivere questi racconti mi sono sempre accertato che contenessero le mie emozioni più vere, quelle che sento nel profondo del cuore, le stesse che spero arrivino a chi vorrà leggerli.

Filo conduttore dei miei lavori, oltre all’immancabile struggente storia d’Amore, il male di vivere che spesso colpisce noi esseri umani e che finisce per spegnere la luce nei nostri occhi. Un male di vivere che conosco bene perché s’è intrufolato, subdolamente come fa di consueto, nella vita di persone che amo e – seppur con sfumature diverse – nella mia stessa esistenza. Sullo sfondo, tuttavia, sempre la speranza e un messaggio positivo: l’Amore può tutto, se lo vogliamo!

Fra coloro che hanno letto in anteprima i racconti, qualcuno mi ha chiesto se fossero o meno autobiografici. Lo sono senz’altro riguardo al tipo di emozioni e al tormento con cui le ho percorse in determinati momenti della mia vita, non lo sono affatto circa i nomi dei personaggi e i luoghi in cui si svolgono i fatti.

Alla base di quanto ho scritto non vi è alcun obiettivo se non quello di mettere nero su bianco, in maniera oserei dire terapeutica, degli stati d’animo e degli eventi che hanno contraddistinto fin qui la mia vita. Fra le righe, inutile nasconderlo, aleggia quello che considero l’Amore più importante della mia vita. Un Amore che, come sottolineo spesso, persiste anche oltre la fine della storia che lo ha contenuto e fatto conoscere. E oltre il tempo che, per quanto lo raffiguro come una tigre pronta a sbranarci, nulla può sulla grandiosità di un sentimento che custodiamo nelle stanze più profonde del cuore e dell’anima.

Chi mi leggerà non potrà dire di aver letto la mia vita, ma potrà dire senz’altro di aver scrutato il mio mondo emotivo e le mie modalità di percepire questo nobile sentimento che è l’Amore – e soprattutto le sofferenze e gli stati d’animo che spesso ne conseguono.

Alla fine del libro troverete una lettera scritta da una ragazza molto speciale che ho avuto la fortuna e l’onore di incontrare sulla mia strada. Una ragazza che, dopo aver vissuto una delle peggiori esperienze che una donna possa vivere, ha deciso di mettere mano alla penna per scrivere al suo uomo ideale. Ovvero all’unico uomo che sia degno di starle accanto dopo la violenza subita, dopo essere stata umiliata e segnata a vita dalla brutalità di un individuo che ha deciso di cambiarle l’esistenza per sempre.

Io e Vittoria (nome di fantasia) ci siamo conosciuti grazie a delle amicizie comuni. Lei, sapendo quello che faccio, mi ha parlato del suo desiderio di scrivere questa lettera in modo da dare un segnale a se stessa, alle altre donne e agli uomini degni di essere considerati tali.

L’ho raggiunta nella sua città e abbiamo trascorso un’intera giornata insieme. Tra una passeggiata e una cena molto piacevole, lei mi ha parlato della sua esperienza e di quanto questa l’abbia segnata. Infine mi ha chiesto di aiutarla a mettere nero su bianco questi pensieri rivolti all’uomo ipotetico che, un giorno, potrebbe entrare nella sua vita.

È stata una giornata densa di emozioni e, alla fine, le nostre quattro mani si sono messe insieme ed hanno dato vita a "La lettera