Rivoglio la mia vita - basta relazioni tossiche

Di Teresa Natale

Rivoglio la mia vita - Basta Relazioni Tossiche - nasce dal lavoro degli ultimi quattro anni in cui ho aiutato centinaia di persone a rielaborare e lasciare andare il dolore dopo una relazione tossica.

Il libro vuole aiutare il lettore a comprendere, attraverso le caratteristiche di questi rapporti e le testimonianze di persone che hanno vissuto esperienze reali, come riconoscere e come iniziare a difendersi da tali rapporti così complessi e talvolta difficili da individuare.

Ci sono alcuni accenni alla mia vita, a come sono arrivata a scegliere di trattare tale tema.

Durante la lettura si possono acquisire informazioni chiare sulle caratteristiche di queste relazioni, cercando di far comprendere che gli abusanti non sono sempre tutti narcisisti.

Oggi c'è molta confusione, se ne parla tanto, ma le personalità manipolatorie che si possono incontrare non sono solo con questo disturbo di personalità.

Guido il lettore a riflettere su se stesso, sui pensieri da abbandonare per elaborare un vero distacco.

E cerco di far comprendere che se è pur vero che all'esterno esiste il male, l'abuso, la manipolazione, è altresì vero che per guarire e comprendere, la vittima dovrà abbracciare con amore le proprie fragilità al fine di creare una struttura più forte del suo essere.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 2 nov 2023
• ISBN: 9791221484380

Anteprima del libro

Prefazione

Le relazioni umane non sono mai semplici. Le incomprensioni sono normali e ci possono essere scontri più o meno difficili da superare. Sappiamo per esperienza personale che ogni relazione è destinata ad attraversare momenti piacevoli e spiacevoli, a volte però si superano i limiti, in quel caso si parla di Relazioni Tossiche.

Questo è il tema di questo libro di Teresa Natale, che ho letto con piacere non solo perché tratta un tema di stringente attualità, ma soprattutto per il modo con cui l’autrice l’ha trattato. Ciò che più mi ha colpito del suo lavoro è l’accento che pone sull’importanza della consapevolezza della vittima, della necessità di lavorare alla sua maggiore autonomia, della necessità di impegnarsi nella sua crescita personale per uscire dalla trappola delle relazioni tossiche.

Il tema delle Relazioni Tossiche, pur nella sua drammatica attualità, non è nuovissimo. Sono ormai quasi 30 anni che se ne parla. La prima ad aver utilizzato questo termine sembra essere stata la dottoressa Lillian Glass. Nel suo libro, Toxic People (1995), definiva come Relazione Tossica:

Tossica è qualsiasi relazione tra persone che non si sostengono l'un l'altra, dove c'è conflitto e si cerca di indebolire l'altro, dove c'è competizione, dove c'è mancanza di rispetto e mancanza di coesione.

Secondo la Glass una relazione tossica è costantemente sgradevole e alienante per le persone che ne sono coinvolte, tanto che, alla fine, i momenti di malessere superano di molto quelli di piacere.

Kristen Fuller, medico specializzato nella salute mentale, aggiunge che le relazioni tossiche sono mentalmente, emozionalmente e purtroppo, in taluni casi, anche fisicamente pericolose per una o tutte le persone coinvolte.

Pregio di Teresa Natale è di aver seguito questo approccio e di non essersi limitata alle relazioni affettive, anche se queste ovviamente fanno la parte del leone, ma di aver esteso il tema delle relazioni tossiche anche ad altri ambiti (familiare, professionale, amicale, ed addirittura spirituale).

Molti autori concordano che i segnali di allarme più gravi includono qualsiasi forma di violenza, abuso o molestia: queste dovrebbero essere affrontate immediatamente. Ma, in molti casi, gli indicatori di una relazione tossica sono più subdoli e non è facile rilevarli se non si è lavorato sulla consapevolezza dei propri vissuti.

Il primo e il più semplice, secondo la Glass, è l’infelicità persistente. Se una relazione smette di portare gioia e invece ci fa sentire tristi, arrabbiati, ansiosi o rassegnati, potrebbe essere tossica.

Secondo la Fuller ci si potrebbe anche sentire a disagio nel fare le cose nel proprio tempo libero, perché si ha la percezione di doversi occupare per forza e sempre del partner. Sempre la Fuller afferma si supera il limite quando non si ha più il proprio sé individuale e si offre tutto al partner.

E conclude sostenendo che le preoccupazioni della famiglia o degli amici dovrebbero essere prese sul serio, soprattutto perché le persone che sono in relazioni tossiche sono spesso le ultime a rendersene conto. Su questi temi Teresa Natale insiste molto, riportando anche casi reali da Lei trattati.

Interessante è anche il tentativo dell’autrice di delineare un identikit del soggetto che determina la relazione tossica passando dal mito di Narciso al DSM-V (acronimo di Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders - Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) non trascurando altri modelli interpretativi. Ma soprattutto, non dimenticando di evidenziare le caratteristiche personologiche della vittima della relazione tossica.

Purtroppo, infatti, in una relazione tossica entra in gioco anche la personalità dell’abusato.

Bisogna fare molta attenzione perché, come scrive giustamente Teresa Natale:

Davanti alla manipolazione siamo tutti passibili di cadendo nella trappola di chi sa usare i tuoi bisogni per nutrimento personale.

Molto interessante è la lettura dei casi trattati dall’Autrice, che riporta facendo risaltare gli aspetti emozionali e personologici delle persone che si sono rivolte a lei per un aiuto. Il suo approccio, molto empatico, mostra un’intelligenza emotiva non comune. Ugualmente interessanti, nell’impossibilità di una valutazione oggettiva, mi sono apparsi gli strumenti che propone per aiutare la presa di coscienza del tipo di relazione in cui si è (o si è stati) coinvolti e per non cadere (o ricadere) in una Relazione Tossica. Perché, parafrasando l’Autrice, conoscere è davvero il primo passo per difendersi.

Franco Moretti

PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA

SECONDA PREFAZIONE

Un buon antidoto

Le relazioni tossiche ci avvelenano l’anima. Si insinuano insidiose, segretamente, nel nostro cuore, nel corpo, nella mente… Per succhiarci energia, gioia, amore, la vita stessa. Per fortuna ci sono persone come Teresa Natale, che vegliano su tutti coloro che non vogliono più essere avvelenati. E li aiutano a disintossicarsi e a non ricascarci più. Merito anche delle sue parole, contenute per la prima volta, nelle pagine che stai per leggere. E sarà un’ottima lettura.

Ne sono certo, perché questo libro ho avuto la fortuna di vederlo nascere. E il privilegio di accompagnarlo durante lo sviluppo: ho osservato le idee di Teresa diventare parole, le intuizioni mutare in frasi, la competenza formare capitoli, l’esperienza forgiare l’opera. E sono molto felice, perché al suo esordio nel mondo della saggistica, ha saputo coniugare le esigenze tecnico-scientifiche, tanto care alla mente razionale e preziose per ogni cura, con la calda compassione del cuore, che ne certifica la sensibile e profonda umanità.

Quando leggerai le parole delle sue pazienti (o clienti, come usano chiamarle i counselor, con encomiabile umiltà), toccherai con mano il loro dolore, lo smarrimento, il bisogno d’aiuto. Ma appena una riga dopo, scoprirai che sono state aiutate. E imparerai come. Perché Teresa è pronta a sviscerare tutte le cause di ogni relazione tossica e a presentare gli eccellenti rimedi che ha lungamente studiato e accuratamente sperimentato, nell’arco della sua consistente pratica di terapeuta.

Del resto, se stai leggendo queste righe, non c’è bisogno di essere un terapeuta per immaginare che non sei soddisfatta (o soddisfatto) della tua relazione amorosa e temi di essere coinvolta proprio in una relazione tossica. Ebbene preparati a sentirti meglio, capitolo dopo capitolo, pagina su pagina, parola per parola. Perché Teresa ti aiuterà a scoprire se davvero sei caduta nella trappola in cui purtroppo cadono in molti e soprattutto ti indicherà la via d’uscita da quell’intricato labirinto di angoscia e dubbi, che costituisce il mondo di chi ha un rapporto con i celebri narcisisti patologici.

Ebbene, contro il loro mielato e potente veleno, questo libro è un ottimo antidoto. Buona lettura e che la gioia sia con te.

Fulvio Fiori

SCRITTORE – TERAPEUTA DELLA PAROLA

(AIUTA LE PAROLE A STAR BENE)

INTRODUZIONE

La mia esperienza mi vede una bimba che ha imparato a fare la brava per essere amata, un’adolescente saggia che si è sacrificata per amore, una giovane donna che si è accontentata di briciole di amore, una donna che ha trovato amiche subdole che non erano pronte a sostenerla. Da adulta ho avuto anche esperienze professionali con individui poco corretti che hanno messo in azione forme di manipolazione mascherate da gentilezza. Queste sono tutte relazioni tossiche fatte di menzogne, paura e svalutazione. Fortunatamente, già da ragazza manifestavo la qualità di un buon ascolto, desideravo aiutare gli altri. Solo negli ultimi anni ho capito che tutto mi portava a guidare le persone che come me avevano avuto esperienze in relazioni tossiche. Il malessere provato, il dolore immenso, buchi neri nel petto, l’arrovellarsi del mio cervello per capire i comportamenti di talune persone sono stati passaggi dolorosi ma indispensabili per arrivare fin qui oggi.

E poi devo dire grazie a tutte le persone che arrivavano da me, e si liberavano capendo che erano prigioniere di rapporti disfunzionali. Inoltre, curiosamente, io aiutavo già le donne a risvegliare il potenziale femminile, aiutavo a ritrovare un contatto più profondo con la propria anima, e a dare forma ai talenti, per realizzare i loro sogni. Avevo e ho anche clienti uomini, spesso lavoriamo sulle emozioni in modo da dedicarsi alla professione con determinazione e manifestare tutte le loro capacità di leadership. Accadeva, quindi, regolarmente o quasi che chi si rivolgeva a me aveva dei blocchi dati da relazioni tossiche familiari o amorose. Sono stati loro a farmi capire che dovevo occuparmi in modo specifico di tutto questo. Quindi io oggi dico: Basta alla manipolazione. Oggi sto bene e sono pronta, ho tutti gli strumenti e l’esperienza per aiutarti a riprendere in mano la tua vita.

Quando ho deciso di scrivere questo libro ho pensato di accompagnarti per comprendere cosa sia una relazione tossica. Raccontando aneddoti della mia esperienza e del mio lavoro. È importante capire e non sentirsi soli. Non sei solo e non sei uno sciocco per essere caduto dentro una relazione manipolatoria. Ti guiderò, pagina dopo pagina, a scoprire cosa sia una relazione tossica. Capirai chi sono i partner tossici, come riconoscerli.

Non è facile individuarli perché spesso ci si abitua a minimizzare e giustificare i comportamenti altrui, chi vive questo tipo di relazioni ha di solito buone capacità empatiche e questo contribuisce ad accogliere oltre i limiti anche i comportamenti meno accettabili. Sono sicura che tu conosca bene l’empatia, ossia la capacità del sentire, il mettersi nei panni dell’altro. Quando si ha questa caratteristica è facile che si crei un terreno fertile per giustificazioni continue, là dove un partner tossico inizia a denigrare, svilire, tradire, accusare e tanto altro.

In questo libro, ti guiderò a capire alcuni degli schemi comportamentali più frequenti che come pezzi di un puzzle si incastrano perfettamente con coloro che sanno manipolare magistralmente, perché l’incontro con un partner pericoloso non è mai un caso, è un incontro perfetto. Vittima e abusante sono due pezzi di un puzzle, una connessione magica, una possibilità di riconoscere parti di te che non vedono l’ora di essere scoperte. Così non cadrai più nella rete della manipolazione.

Comprendere se e quanto sei, o sei stato, dentro una relazione tossica ti libererà perché conoscere è davvero il primo passo per difenderti. Davanti alla manipolazione siamo tutti passibili di inciampare cadendo nella trappola di chi sa usare i tuoi bisogni per nutrimento personale.

Non sapendo se sei uomo o donna, mi rivolgo a te usando il maschile, solo per convenzione.

In ogni testimonianza i nomi non sono reali, e alcuni dettagli anagrafici sono stati cambiati. Molti riferimenti sono anche personali, tutto per portare delle realtà senza sensibilizzare nessuno.

CAPITOLO I

Le relazioni tossiche

Avevo la sensazione di vivere sulle montagne russe. Un giorno era tutto splendido, toccavo il cielo con un dito, il giorno dopo mi assaliva l’ansia. Bastava una sua telefonata, un modo sarcastico di dire poche parole tutt’altro che gentili a farmi sprofondare nell’abisso. Mi rendevo conto di vivere in un sali e scendi continuo, spesso glielo facevo notare, lui sorrideva. Un sorriso compiaciuto, credevo giocasse, volesse essere un bambino, come i piccoli quando fanno scherzi continui. Non era uno scherzo, lui era così. E adesso penso che chiunque ami giocare a stuzzicare sempre la sensibilità dell’altro non meriti neanche cinque minuti del mio tempo. Sophie

Una relazione tossica può avere origini diverse, ma tutte danno sintomi simili, fra cui la sensazione di bastone e carota, di montagne russe, di effetto yo-yo.

Una relazione pericolosa non è solo quando una donna viene picchiata, o quando si ha un partner che prosciuga il conto per giocare non pensando al benessere della famiglia. Una relazione tossica è tutte le volte che viene lesa la propria dignità personale, quando non vi è più benessere emotivo, mentale, fisico, professionale o sessuale. Quando tutto il tuo mondo diventa l’altro per costrizione, per evitare litigi e incomprensioni, quando per paura di essere abbandonati si accetta l’inaccettabile. Nel caso di Sophie, 40 anni, vediamo una donna che ha una storia con un uomo sposato.