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L'abuso emotivo nella relazione di coppia: relazioni sane e relazioni tossiche
L'abuso emotivo nella relazione di coppia: relazioni sane e relazioni tossiche
L'abuso emotivo nella relazione di coppia: relazioni sane e relazioni tossiche
E-book146 pagine1 ora

L'abuso emotivo nella relazione di coppia: relazioni sane e relazioni tossiche

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Info su questo ebook

L'abuso emotivo è il tentativo deliberato di isolare, controllare, umiliare, spaventare, confondere e ignorare una persona. È una forma di violenza spesso misconosciuta perché ciò che viene colpito non è il corpo ma la psiche. Esso causa ferite dell'anima che sono invisibili ai più, spesso anche a chi sopporta il dolore stesso.
Varie sono le forme di violenza psicologica che interessano tutti gli aspetti della vita della vittima: affettivo, personale, sociale, lavorativo, economico, sessuale.
Vengono attuate prevalentemente in privato, non in pubblico, affinché non possano esserci testimoni.
Non sono sporadiche ma continue e progressive. Vengono eseguite  con varie modalità attraverso varie strategie e tecniche manipolatorie come il controllo, l'isolamento, la svalutazione, le umiliazioni, gli insulti, i rimproveri e i ricatti emotivi, la negazione e gli scarichi di responsabilità.
Il manipolatore abusante spesso ha delle problematiche narcisistiche o gravi problemi di personalità.
L’Autore vuol dare un contributo alla conoscenza delle tecniche manipolatorie per riconoscere prima possibile un/a abusante e a non cadere nella sua rete o ad uscirne.
LinguaItaliano
Data di uscita9 apr 2024
ISBN9791281053243
L'abuso emotivo nella relazione di coppia: relazioni sane e relazioni tossiche

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    Anteprima del libro

    L'abuso emotivo nella relazione di coppia - Ripalta Maria Massaro

    Premessa

    L'abuso emotivo è il tentativo deliberato di isolare, controllare, umiliare, spaventare, confondere e ignorare una persona. È una forma di violenza spesso misconosciuta perché ciò che viene colpito non è il corpo ma la psiche. Esso causa ferite dell'anima che sono invisibili ai più, spesso anche a chi sopporta il dolore stesso.

    Varie sono le forme di violenza psicologica che interessano tutti gli aspetti della vita della vittima: affettivo, personale, sociale, lavorativo, economico, sessuale.

    Vengono attuate prevalentemente in privato, non in pubblico, affinché non possano esserci testimoni.

    Non sono sporadiche ma continue e progressive. Vengono eseguite con varie modalità attraverso varie strategie e tecniche manipolatorie come il controllo, l'isolamento, la svalutazione, le umiliazioni, gli insulti, i rimproveri e i ricatti emotivi, la negazione e gli scarichi di responsabilità.

    Il manipolatore abusante spesso ha delle problematiche narcisistiche o gravi problemi di personalità.

    È un tema di cui si parla poco, si ignora quanto sia sottile, insidioso e subdolo, in grado di penetrare in profondità nella psiche della vittima e provocare danni gravissimi.

    Con questo libro voglio dare un contributo alla conoscenza delle tecniche manipolatorie per riconoscere prima possibile un/a abusante e a non cadere nella sua rete o ad uscirne.

    I narcisisti possono essere sia uomini che donne.

    Psichiatri, neuropsichiatri, psicologi e psicoterapeuti concordano sul fatto che la maggior parte della popolazione dei narcisisti abusanti sono maschi, poiché, per affermarsi, si distinguono per tratti come aggressività e competitività fuori misura, anche se vi sono donne che presentano tali tratti tipicamente maschili come l'eccesso di aggressività e di dominio e il forte bisogno di ammirazione esplicita.

    Sia gli uomini che le donne narcisiste hanno in comune l'insaziabile necessità di essere al centro dell'attenzione e di essere ammirati in modo più o meno esplicito, aspetto che impedisce loro di considerare le altre persone in modo empatico, di ascoltare e comprendere i bisogni altrui. I medesimi ruoli si possono manifestare all'interno di una coppia omosessuale.

    Per esigenza di lettura e scrittura utilizzerò come situazione standard il maschile.

    L’abuso emotivo attraverso la manipolazione

    Cosa significa manipolare

    Manipolare significa prendere con le mani e portare forzatamente dove il manipolatore vuole.

    La manipolazione è l'arte dell'induzione, in quanto un manipolatore, non rendendo mai chiare le sue reali intenzioni, porterà l'altra persona a scegliere ciò che lui vuole che scelga, facendole credere di avere lei operato una libera scelta.

    Manipolare significa influenzare le scelte e le decisioni di una persona, inducendola ad adottare comportamenti che molto probabilmente mai sceglierebbe di agire liberamente. Chi vuole manipolare fa passare per tuoi i bisogni che sono suoi, provoca azioni e reazioni, sentimenti o, viceversa, li inibisce.

    Molti predatori in natura utilizzano diversi tipi di veleno per lasciare paralizzata la preda. Il veleno che il manipolatore utilizza per paralizzare la propria vittima è la manipolazione emotiva. Utilizza un insieme di tecniche con lo scopo di modificare le percezioni, le credenze, il comportamento di un'altra persona in maniera procurata; cerca di provocare nell'altra persona un comportamento che forse non si sarebbe mai concretizzato senza l'intervento manipolatorio.

    La manipolazione psicologica può essere definita come l’esercizio di un’influenza interpersonale inopportuna, eccessiva e inappropriata. È una forma di comunicazione che tutti utilizziamo in una certa misura. Il problema sorge quando in una relazione affettiva, familiare, professionale, tale forma di comunicazione diventa quella preponderante o addirittura esclusiva e, soprattutto, quando mira a sopraffare l'altro al fine di svalutare, destabilizzare e controllare.

    La pericolosità della manipolazione cresce in maniera esponenziale quando si verifica all'interno di una relazione in cui sono presenti sentimenti ed emozioni profondi. In tal caso, caratterizzerà tutta la relazione, una relazione che non è reale ma si rivelerà un'interazione predatoria, dalla fase del bombardamento di attenzioni alla fase della svalutazione, a quella dello scarto e ai possibili ritorni. Anche dopo la fine della relazione l'abusante continuerà a manipolare figli, amici, parenti.

    Il ciclo dell’abuso emotivo

    Il ciclo dell'abuso emotivo è una dinamica tipica che si costituisce di tre fasi: Bombardamento di attenzioni o fase dell'idealizzazione Love bombing; Fase della svalutazione Devaluation; Fase dello scarto Discard. A queste tre fasi può seguire la fase dei ritorni o riaggancio Hoovering.

    La Fase della Idealizzazione o del Bombardamento di Attenzioni – Love Bombing

    La prima fase di una relazione basata sull’abuso emotivo è il bombardamento di attenzioni. Esso è una vera strategia di adescamento in cui il manipolatore usa attenzioni eccessive, lusinghe, dichiarazioni d’amore e regali. Questa prima fase è la fase della idealizzazione. L’abusante ti fa sentire davvero speciale.

    Manipolare nella prima fase vuol dire usare la fascinazione, la suggestione e la seduzione. La fascinazione è l'arte di evocare mondi incantati, attraverso la suggestione, il manipolatore sfrutta i canali non razionali come bisogni, istinti, emozioni. Individua dei bottoni, delle debolezze della preda su cui far leva. Dopo averne individuato i desideri profondi, tocca le tue corde emotive più sensibili, dando vita a un complesso di vibrazioni e, attivandone le sensazioni, compone sogni; li compone non li crea perché le sensazioni sono tue.

    La fascinazione è una condizione psichica di impedimento e, al tempo stesso, di un senso di dominazione. Similmente a come la descrive Ernesto de Martino in Sud e Magia , colui che viene sedotto è come «un essere agito da una forza altrettanto potente quanto occulta che lascia senza margine l'autonomia della persona, la sua capacità di direzione e di scelta».

    È il suo sentirsi bello a renderlo tale agli occhi dell'altro, mostrandosi sicuro di sé, induce l'altro a vederlo come tale. La fascinazione diventa seduzione, arte di dominare con eleganza. Seduzione, da seducĕre – condurre, trascinare al male con lusinghe, allettamenti, inganni – agisce come un mago malefico, un ipnotizzatore, procede per allusioni, senza mai compromettersi. Seducĕre significa agganciare e trascinare l'altro via dal proprio centro e condurre a sé.

    Mentre la persuasione, da persuadēre, muovere all'assenso, vuole ottenere un consenso attraverso il linguaggio verbale e l'argomentazione, usando le armi della reciprocità, dell'impegno, della coerenza, della simpatia, della riprova sociale, dell'autorità, la seduzione è basata sulla menzogna e l'inganno, è una cornice in cui qualcuno sarà qualcun altro.

    La seduzione è la capacità di suscitare un'attrazione, talvolta anche irresistibile, un'attrazione fisica, emotiva, mentale. Sedurre significa fare breccia nel cuore dell'altro, percepire che per lui diventiamo necessari, riviviamo un'altra condizione radicata in esperienze molto precoci: l'onnipotenza, l'elezione di sé al centro dell'universo.

    Quando siamo sedotti, siamo presi in disparte e siamo sottratti a un preciso ordine delle cose, ci lasciamo convincere, veniamo afferrati da una forza a cui non possiamo opporre resistenza, perché lo desideriamo, ci vogliamo andare. La seduzione sovverte l'ordine delle cose e noi spesso abbiamo bisogno di questo sovvertimento dell'ordine delle nostre cose interiori. Da adulti, la seduzione prende forma dei nostri mille desideri.

    Dovunque si profila una promessa di riparazione, di appagamento o l'illusione in una ricomposizione delle proprie tensioni, oppure si intravede una possibilità di sentirsi più propriamente partecipi della vita attraverso la sfida del perdersi e ritrovarsi, lì è in atto la seduzione.

    Il seduttore sposta progressivamente il baricentro psichico del sedotto, sostituendogli una percezione di se stesso per confermare le sue fantasie. È un tipo di seduzione subdola, pericolosa, che apre le ferite, porta dolore e morte perché fa perdere il senno, attrae la preda e la consuma, trasformandola in negativo.

    Jean Baudrillard, nel suo saggio De la séduction, considera la seduzione come un dardo che colpisce obliquamente, qualcosa di inaspettato, per questo ci rapisce.

    Nel bisogno di sedurre c'è latente il desiderio di esercitare un potere, seppure fascinosamente mascherato. Non è un avvicinamento profondo che acquieta i cuori e sospinge beatamente l'uno verso l'altro ma getta la preda nelle tenebre, la scompagina e la distrugge.

    Il manipolatore sembra sincero in tutto ciò che dice e che fa, in effetti lo è, prova davvero quelle sensazioni che esprime, la sua è solo infatuazione, sembra folgorato, ma non riesce ad andare nella profondità dell’innamoramento.

    La tecnica del mirroring

    Si comporta in maniera gentile, è premuroso, energico, creativo, onnipresente: questo vede la preda e questo il manipolatore vede negli occhi della preda in cui si specchia. Si offre di accompagnarti a fare la spesa, da qualche amica, in qualche ufficio con la finalità dichiarata di volerlo fare per avere piacere

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