Martina & Lo Scuro

Di Venturo Andrea

Si può parlare di pedofilia e violenza domestica in un audiolibro pensato per i bambini? Questa è la sfida che ho raccolto e, se stai leggendo queste righe, affrontato con successo sfidando censure e censori online e non. I social network, le loro AI sono ancora troppo sensibili a questi temi e per convincerle... be' non è stato facile. I temi della violenza di genere, della pedofilia, dell'abuso consumato tra le quattro mura di casa è difficile da raccontare, ci vuole una certa delicatezza e al tempo stesso la capacità di togliere ogni dubbio su cosa stia accadendo in scena. 

Il punto di vista è quello del narratore onnisciente, l'unico che mi permettesse di tenere una certa distanza tra i giovanissimi fruitori di questo testo e i fatti narrati, la protagonista ha 10 anni e, a costo di sembrare un po' antipatico, il lieto fine è assicurato fin da ora, ma ti dico pure che sarà difficile arrivare in fondo a questa storia. Come dico sempre: non c'è da aver paura, c'è da averne molta. 

Di questo eBook esiste anche una versione audio disponibile, sempre gratuitamente, su YouTube.

• Lingua: Italiano
• Editore: Andrew Next
• Data di uscita: 10 giu 2024
• ISBN: 9791223047989

Anteprima del libro

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Titolo: Martina & lo Scuro

Finito di impaginare il 2 novembre 2023

Grafica: Andrea Venturo e Leonardo.AI

Editing: Andrea Venturo

Impaginazione: Idem è un racconto self, curato sì, ma in economia

©2023 tutti i diritti riservati.

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Indice

Martina e lo Scuro

Postfazione

Ringraziamenti

Consigli di lettura

Martina e lo Scuro

Hai paura del buio?

Che c’è da ridere, pensi sia roba da bambini?

Forse ho usato la parola sbagliata.

Hai paura delle tenebre che gli esseri umani si portano dentro?

Vedo che hai cambiato espressione.

Anche Martina ha avuto a che fare con questa sottile distinzione e, credimi, non le è piaciuto per niente.

La prima volta che vide il buio muoversi,

come tutte le bambine di dieci anni, urlò.

Il grido di terrore cancellò in un battito di ciglia la serata tra sua madre e Ciro, il suo nuovo compagno. Lei era accorsa con la vestaglia indosso e nient’altro.

Ciro aveva sfogato la sua rabbia con un « …chitemmuort Marti’!» che aveva trapassato tutti i muri di casa, ma lui non s'era schiodato dal letto.

Barbara ritrovò la figlia rintanata sotto le coperte, urlante. L’aveva chiamata per nome e, con tutto l’amore di cui era capace, l’aveva abbracciata. Poi lei e Martina si erano ritrovate faccia a faccia.

La ragazzina ansimava come chi ha appena preso lo spavento peggiore di sempre.

La madre la prese tra le braccia, le disse che era stato solo un brutto sogno e che poteva dormire tranquilla: non c’era niente in agguato nel buio, solo i suoi giochi e il poster delle Win-X sulla parete davanti al letto.

Prima di uscire dalla cameretta appoggiò una mano sul termosifone, ma la ritrasse subito: scottava. Si guardò intorno e si strinse nella vestaglia, mentre la pelle rabbrividiva per un gelo che le pareva impossibile.

Martina non si calmò, chiamò e chiamò ancora finché le fu permesso di trasferirsi nel lettone, suscitando le ire di Ciro. Lui, per protesta, si trasferì sul divano in salone «Io volevo dormire con te, se volevo ‘na femminella