La casa di nonna Ester

Di Fabio Andruccioli

Un lutto mai superato, un'antica abitazione colma di ricordi e di tristezza. Ma se ci fosse qualcosa di più tra le mura della casa di nonna Ester? 

Il racconto horror dalle tinte weird è il settimo numero della serie "Sword and Necromancy".

• Lingua: Italiano
• Editore: Fabio Andruccioli
• Data di uscita: 15 gen 2022
• ISBN: 9791220886864

Anteprima del libro

Introduzione

Il racconto La casa di nonna Ester è un racconto weird apparso per la prima volta nell'antologia Horror Storytelling 3 edita da Watson Edizioni (2018) e viene riproposto in ebook nella sua versione integrale.

La casa di nonna Ester

La voce dall’altra parte dello schermo nero dello smartphone mi aveva sorpreso.

«Parlo con il signor Bastiani?»

«Sì» non aggiunsi altro.

«La chiamo per la villetta sulla Statale, è ancora in vendita?»

In quel momento ho smesso di ascoltare. Il nome dell’agenzia immobiliare e del suo venditore, la famiglia che voleva acquistare la vecchia casa di mia nonna. Mi sono trovato a pensare a loro, fissando il vuoto infinito dalla finestra dell’ufficio.

«Allora posso venire a fare un sopralluogo stasera verso le sedici?»

In quell’istante un brivido mi ha riportato alla realtà.

«Va bene, non c’è corrente però, cerchiamo di sistemare la faccenda prima che faccia buio.»

«Non si preoccupi, a meno che la casa non sia infestata dai fantasmi penso che possiamo cavarcela anche con una torcia elettrica.»

Infestata dai ricordi.

La telefonata mi aveva agitato, risvegliato in me sensazioni che solo anni di terapia erano riuscite a placare.

Sono passato a casa, Anna era fuori con i bambini. La casa in perfetto disordine. Ho dribblato macchinine e costruzioni e per un attimo mi sono ritrovato a sorridere. Nel cassetto degli oggetti abbandonati, così lo chiama la mia seconda moglie, ho ritrovato i due mazzi di chiavi, ancora legati dalle fascette. Nonostante il dissequestro dell’immobile, non ero più tornato in quella casa. Fino ad oggi.

Sembrano passati molto più di cinque anni. Il giardino è una giungla. Tra l’erba alta mi sembra di scorgere alcuni oggetti, una bicicletta, forse un monopattino. Tiro dritto fino alla porta scrostata. L’istinto mi fa riconoscere la chiave dell’uscio senza vederla, l’ho sentita