Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il senso del Peccato
Il senso del Peccato
Il senso del Peccato
E-book46 pagine32 minuti

Il senso del Peccato

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Breve trattazione del "peccato". Di quelle azioni che mutano in peggio la nostra persona, nel profondo delle sue capacità più alte: intelletto, volontà e memoria. Trasformandoci dallo splendore della bellezza originaria, dataci da Dio nella creazione, ad esseri che si rovinano con le proprie mani. La radice del peccato risiede nella triplice concupiscenza, in quelle tendenze che provengono dallo spirito del maligno e spingono al peccato. In esse risiede la nostra somiglianza con Satana. Rimanendo anche dopo il battesimo, la triplice concupiscenza per il piacere, l'avere ed il potere si può paragonare a dei virus patogeni che infettano la nostra anima. Il loro fomite entra attraverso la vista, la gola e la superbia. Sono compiuti sotto la spinta di questi nascosti aizzatori, che provocano fenomeni di malvagità e delinquenza sociale e collettiva. Da piccole imperfezioni possono diventare gravi mancanze; fino a quelli enormi dei grandi peccatori, e corruttori del mondo. Compiuti da tutte le parti dell'uomo, corpo e spirito, sono riparati dalle sofferenze del corpo e dell'anima di Gesù Cristo.
LinguaItaliano
Data di uscita4 ago 2014
ISBN9786050316285
Il senso del Peccato

Leggi altro di Leonardo Bruni

Correlato a Il senso del Peccato

Ebook correlati

New age e spiritualità per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Il senso del Peccato

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il senso del Peccato - Leonardo Bruni

    21

    INTRODUZIONE

    Una cosa deve essere assolutamente chiara. Quando parliamo di peccato, parliamo di un termine cristiano. Perché fuori del cristianesimo, fuori della Rivelazione portata da Dio venuto sulla terra, il termine peccato perde o molte delle sue valenze e rifrazioni svaniscono. Solo Gesù Cristo con il suo sacrificio volontario sulla croce dimostra, per contrappasso, tutta la profondità è la malignità del peccato in sé. In ultima analisi esso è un mistero. In quanto, nel peccato definitivo e irremissibile, quello contro lo Spirito Santo; quello che hanno compiuto tutti gli uomini nel corso dei secoli, e che adesso scontano nel tormento senza fine dell'inferno; non si può non vedere un assurdo incomprensibile. Vale a dire che creature volute e chiamate alla vita terrena da Dio, da Lui amate fino al punto di morire per loro, gli si rivoltino contro fino al punto da scegliere un'eternità di tormenti e patimenti piuttosto che riconoscerlo come loro Padre e Creatore.

    Il dramma del peccato mortale sta tutti qui. Nel fatto che creature razionali decidano di vivere in un certo modo, credendo di realizzare la propria libertà e volontà, e proprio con la loro libertà e volontà si guadagnino un'eternità di sofferenze senza fine. Per cui il dono della vita diventa per loro un danno. Il dono diventato danno è l'essenza del peccato medesimo. Risuonando per ogni uomo che calpesti la terra, drammaticamente vere le parole che Gesù Cristo, il Dio umanato, disse nell'ultima sua sera della terra , rivolto a Giuda Iscariota: «Sarebbe stato meglio per lui non essere mai nato». Ora uno sulle parole può tergiversare, cercare di interpretarle e rigirarle, tirando fuori da esse le ipotesi più strampalate. Al punto da far dire alle medesime l'esatto contrario o un significato diverso dall'enunciato. Stile uomini politici che alle nove del mattino dicono fiori, ma alle dieci sull'onda delle critiche ricevute spiegano che fiori voleva semplicemente dire picche. Ma con Gesù Cristo non funziona così.

    Egli è la verità fatta persona, che non mente e non può mentire, non inganna e non può ingannare. Onde le parole significano proprio questo: che il peccato è quella tremenda realtà per cui uno, dopo un fugace passaggio sulla terra, anche cent'anni di fronte all'eternità sono un battito di ciglia, si ritrova ad avere scelto volontariamente una pena senza fine. Si badi bene non solo nell'anima spirituale. Deus non irridetur. Ognuno di noi riceverà non solo nell'anima, ma anche nel corpo la dannazione o la glorificazione. Che tutti risorgeremo, e in quel giorno tremendo e glorioso riceveremo il giusto per le nostre azioni commesse durante il pellegrinaggio terreno.

    La tragedia del peccato sta tutta qui. Nel senso che è l'unica azione che può cambiare, trasformare, far diventare diabolica

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1