Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

L'ultimo Inverno
L'ultimo Inverno
L'ultimo Inverno
E-book50 pagine37 minuti

L'ultimo Inverno

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Così si delineava in me l’espressione delle intenzioni sul fatto più importante che riguarda il presente libretto, questo libretto d’una vita imperfetta, cioè la scrittura, non di esso, ma della scrittura dei propri pensieri in generale:                                                                       imprimere sulla materia grezza dei discorsi qualcosa che possa acuire, non fosse che per brevi momenti, il senso dell’esistere in chi legge, che affermi un ritmo libero, che non circoscriva un qualsivoglia stato di coscienza ma come spirito aleggi o balzi a ritmi spiraliformi su ciò che è difficile a nominarsi (la verità è impossibile a dirsi).
LinguaItaliano
Data di uscita22 gen 2018
ISBN9788827547403
L'ultimo Inverno

Correlato a L'ultimo Inverno

Ebook correlati

Filosofia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su L'ultimo Inverno

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    L'ultimo Inverno - Pietro Marazzotta

    INVERNO

    INTRODUZIONE

    Così si delineava in me l’espressione delle intenzioni sul fatto più importante che riguarda il presente libretto, questo libretto d’una vita imperfetta, cioè la scrittura, non di esso, ma della scrittura dei propri pensieri in generale: imprimere sulla materia grezza dei discorsi qualcosa che possa acuire, non fosse che per brevi momenti, il senso dell’esistere in chi legge, che affermi un ritmo libero, che non circoscriva un qualsivoglia stato di coscienza ma come spirito aleggi o balzi a ritmi spiraliformi su ciò che è difficile a nominarsi (la verità è impossibile a dirsi).

    Certo, sono solo parole, si potrebbe dire. Ma in che si esaurisce il senso del nostro parlare? Come formulò un grande filosofo, scrivere è parlare all’ennesima potenza. Per quanto mi riguarda, caro lettore, io non ti interromperò mai e ti lascerò andare per la tua strada.

    La logica, la consequenzialità e la coerenza mi interessano molto poco, in ogni caso tanto quanto basta a dare alle frasi un senso compiuto e per il resto mi annoiano. Della tautologia credo invece che sia pratica da forsennati. L’occasione si prende al volo, come un destino.

    Scrivere non è come fotografare i pensieri, dei quali non si conosce precisamente la provenienza, ma di certo rappresentano espressioni di qualcosa che attraversandoci impressiona il nostro sesto senso. Qui l’attenzione è la padrona di casa, non il ragionamento, che è nel suo grado più alto mera manipolazione di diversi concetti, pensieri e intuizioni.

    Viviamo in un mondo orribile scrive un mistico, Orfanç Tioabatt. A quale mondo si riferisce? Una prima e temporanea divisione dei mondi possibili in cui l’uomo può vivere è duale: uno è il mondo in cui l’egoismo, la noncuranza e la mancanza di coscienza morale la fanno da padroni e dove la stupidità e la mediocrità vengono incoraggiate in tutti i modi possibili e senza badare a spese; un mondo nel quale frasi come l’ignoranza è un bene destano una profonda commozione, soprattutto se associate a immagini direttamente collegate al piacere dei sensi. Il tutto non solo costantemente praticato, a tratti giudicato negativamente a parole ma modellato con i fatti. Un sistema che funziona quasi perfettamente. In quel quasi il nostro giovane uomo si gioca la partita della sua vita, perché dopotutto non è così eccezionale intuire, sentire, accorgersi che qualcosa in quel mondo non torna. Ma tutt’altra cosa è comprendere, e questo può accadere solo se spostiamo la nostra attenzione dall’esterno all’interno di noi stessi, che alla natura di quel mondo contribuiamo anche noi. I nefasti risultati sono involuzione, corruzione e degenerazione, in una sola parola: l’orribile.

    Facciamo dunque i primi due passi ed entriamo nell’altro mondo, fatto di intenzionale autocoscienza, osservazione, studio, disciplina, ricerca della verità e meditazione: la prima impressione è quella di un deserto in cui viaggiatori solitari, responsabili del loro antico paradiso, lasciano tracce di un viaggio inenarrabile... E’ questo il mondo che voglio esplorare attivamente e nel quale riposarmi dopo la costrizione, di cui le mie debolezze sono causa, al soggiornare spesso in quel mondo oggettivamente orribile.

    DI DIO

    Da ciò segue che Dio non opera mediante la libertà

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1