Male pandemico, coscienza religiosa e libertà morale

Di Ilario Bertoletti

La pandemia ci ha messi di fronte allo scandalo del male e al dolore degli innocenti, provocando domande che riguardano tanto il senso metafisico – che ne è di Dio o di ciò per cui sta questo nome? – quanto la coscienza morale del singolo – come si tengono insieme responsabilità collettiva e libertà individuale? Il volume, per rispondere a queste e altre domande, delinea una disincantata etica delle virtù.

• Lingua: Italiano
• Editore: Morcelliana
• Data di uscita: 29 mar 2021
• ISBN: 9788828403104

Anteprima del libro

Male pandemico, coscienza religiosa e libertà morale

Male pandemico, coscienza religiosa e libertà morale

Ilario Bertoletti

16

L’arca di Scholé

e-book

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Copyright Editrice Morcelliana © 2021

Via Gabriele Rosa 71 – 25121 Brescia

www.morcelliana.com

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ISBN 978-88-284-0310-4

Prima edizione digitale marzo 2021

Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore. È vietata ogni riproduzione anche parziale non autorizzata.

Indice

Avvertenza

1. Male pandemico e coscienza religiosa

2. Servo arbitrio e libertas minor

3. Prudenza e disincanto

Note

L’autore

Risvolto di copertina

Collana L’arca di Scholé

Avvertenza

«Il bene è in un certo senso sconfortante»

Franz Kafka

(Confessioni e Diari, a cura di E. Pocar, Mondadori, Milano 1972, [Gli otto quaderni in ottavo, Terzo quaderno], p. 717).

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È stato Schopenhauer, nei Supplementi a Il mondo come volontà e rappresentazione ¹, a individuare una declinazione al negativo della meraviglia – thaumazein – come tonalità emotiva dalla quale insorge la filosofia. Declinazione che egli individua nel dolore del mondo – un male, un’assenza di senso – che fa dell’uomo un animal metaphysicum: «In questa meraviglia sorge quindi il bisogno di una metafisica». Un bisogno che è un inesausto domandare. Un bisogno reso impellente dall’apparire di una figura inattesa di male, la pandemia causata dal Coronavirus. Una figura da analizzare attraverso i problemi che pone alla riflessione religiosa e morale: ha i tratti delle situazioni-limite, ove vengono meno le certezze dell’esperienza quotidiana e si stagliano aporie che richiedono un di più di pensiero.

1. Male pandemico e coscienza religiosa

«Il male è il cielo stellato del bene»

Franz Kafka

(Ivi, p. 723)

1.1 La Grande domanda

Mantenere la lucidità di fronte alla furia del male che ha sconvolto la vita sociale e affettiva e distinguere i piani della riflessione: questo sembra l’imperativo per non soccombere moralmente di fronte agli effetti della prima ondata della pandemia. Nel dibattito pubblico, sono stati messi in risalto gli errori di chi ha avuto responsabilità per far fronte all’epidemia, pur nella consapevolezza del carattere inedito della sfida ¹. E la straordinaria umanità, diventata etica del sacrificio e opere di bene, di medici e infermieri.

Per la coscienza religiosa – sia del credente sia del non credente – insorgono interrogativi sulla ingiustificabilità ultima di ciò che è accaduto, quando un salto evolutivo nella natura, il Coronavirus, si è risolto in diluvio pandemico, Covid-19; una