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L'ora di Harrik Kire
L'ora di Harrik Kire
L'ora di Harrik Kire
E-book112 pagine1 ora

L'ora di Harrik Kire

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Info su questo ebook

E' l'ora di riprenderci i nostri soldi!
LinguaItaliano
Data di uscita7 feb 2012
ISBN9788866184423
L'ora di Harrik Kire

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    Anteprima del libro

    L'ora di Harrik Kire - Tiziano Katzenhimmel

    www.failtuolibro.it

    Harrik Kire ex preside della famosa scuola di ricchi

    :nota del preside

    Gentili lettori

    Mio nonno s’è impegnato tutta la vita per avere e conservare una società dove ogniuno è responsabile delle decisioni che prende e di conseguenza anche alle azioni che fà

    io invece sono diventato soltanto un insegnante di scuola e montando una scaletta dettata dal mio stesso stimolo sempre più sù,piolo per piolo,ho lavorato duro fino a diventare il preside della mia scuola privata… perchè l’ideologìa del nonno la trovavo buona e volevo assolutamente conservarla, perchè credevo valesse per l’eterno e normale dunque che volessi insegnarla anche alle generazioni future… che il nostro passato d’allora era in sinergia col nostro futuro ormai passato anche quello e se da una parte si facevano tanti soldi,dall’altra costava altrettanta energia… eppure (e quà stà il magico) quell’energia non ci affaticava per niente

    come mai?…

    perchè se per esempio tu fai un party e balli tutta la notte,neanche ci pensi che muoverti tanto ti potrà stancare… te ti muovi perchè se non ti movessi non avresti il piacere di ballare…

    e dunque quelle mosse non t’affaticano,ma il contrario,più ne fai e più ti diverti

    e dopo… quando invece ti mancheranno le forze perchè ti sarai accorto d’esserti mosso troppo,non ti salterà mai in mente di dire mamma,quanto mi sono mosso… come sono stanco…

    ma dirai piuttosto mamma,quanto mi sono divertito… ne è valsa la pena…

    e quello succedeva perchè noi i milioni li facevamo tirandoli fuori dal cuore e impastandoli all’amore per gli altri e ogni milione e miliardo fatto dell’impastato coll’amore che davamo agli altri,quelli che con noi collaboravano alla nostra ricchezza,i nostri miliardi nemmeno ce li invidiavano,anzi…

    ci infuocavano la passione motivandoci persino a farne di più… perchè quei milioni nostri s’era del parere che in parte fossero anche i loro,perchè l’energìa ce l’avevano messa anche loro… e che ce li avessimo noi,era per loro la più garante assicurazione,perchè sapevano che noi,i ricchi di una volta,non avremmo saputo essere felici senza il loro amore per noi,perchè i milioni e miliardi nostri erano tratti dall’impasto magico,che è quello giusto,lecito e magnetico per via del calcolo Ermeneutico che se c’hai l’energia di sopportarne le pene,le paure e il lavoro duro per averli,quelli li farai anche te e quando ce li avrai saranno i tuoi… se invece non c’hai quegli attributi energetici che ti legano sentimentalmente con chi te li dà,traballa il concetto del laccio d’amore,con quello traballa la legittimità dei tuoi milioni e alia fine… in preda all’avidità,ti isoli sentimentalmente per non sganciare un cent e tieni sotto osservazione chi t’ha fatto milionario colla sua energìa,controllandolo col cannocchiale dei pianeti per non avvicinarti troppo alla sua miseria… e per lui tu non sei più alcuna assicurazione di benessere… anzi,rubi lui il suo primario per viziarti di più nel tuo superfluo e dannoso… quella è la forma più illegale della ricchezza e io proporrei di sbattere in galera chi lo fà

    Noi intellettuali ricchi di una volta,non abbiamo letto Nietsche per niente,come quelli che volandoci gli occhi soltanto sulle lettere che insieme fanno le parole che diventano poi frasi… dicono di sapere poi anche cosa sia il Super-Io che usa il Superconscio e che prende questo Io del passato e lo trascina alla coscienza futura… dove noi diremo è… a quei tempi…com’eravamo primitivi…

    Noi l’avevamo bèn capita quella storia là del Super-Io… ma il Super-Io non eravamo noi soltanto perchè ricchi… bensì noi… tuttituttitutti noi… tutti noi che siamo una particella dell’umanità e chi c’ha l’energìa di avere i soldi ce li avrà e chi invece c’ha quella di volèr la pace e la paga sicura ce l’avrà se lascerà al ricco la sua energìa di far soldi per avere insieme una stabilità finanziaria indiscutibile,perchè chi non c’ha voglia non dovrebbe nemmeno avèr la voglia di sopportare il peso della ricchezza… e chi la lascia a chi c’ha l’energìa,chi c’ha i soldi sara pronto ad allargargli ‘metaforicamente’ l’asciugamani sulla spiaggia,di modo chè possa allungarsi ‘realmente’ steso a prendere il sole e godersi quello del quale più ce n’ha bisogno perchè quello è il suo stimolo: la sua santa pace… ma in quèl caso là,sarà la santa pace per entrambi i partiti

    chè dite?… altri tempi?…

    e chi ci impedirà di riaverli?… fate come si faceva prima e quelli ritorneranno gia domani

    se i nuovi ricchi non ve li danno,riprendeteveli

    prendete per esempio noi… i vecchi ricchi nikkològi…

    e c’avrete un esempio come ci si potrà regolare per avere un futuro simile alia fortuna passata

    Noi vecchi non ci preoccupavamo soltanto con cura delle nuove assunzioni come si trattasse di fare entrare un nuovo partecipe alla grande famiglia alla quale tutti c’avevano l’accesso e per via della quale tutti contribuivano al successo,perchè se loro i nuovi assunti,erano una produttività extra che si aggiungeva a quella che c’era già,noi,i ricchi di una volta,eravamo i gènii che li sapevano ‘fàr andare’ ,perchè sapevamo usufruire delle loro qualità, che ogniuno di noi indubbiamente c’ha e nessuno osava,perchè a quèl punto là non se ne sentiva neanche il bisogno,nessuno si permetteva di alzare la testa a dire d’essere meglio dell’altro e neanche il ricco stava meglio del povero o viceversa perchè ogniuno usava le energie grazie alle quali si sentiva stimolato… e se uno di energìa manovale ce n’aveva meno dell’altro,ci si impegnava a trovare in lui quella intellettuale che è di pari energìa, perchè l’obbiettivo non era fare più soldi,ma era di scoprire per quale ragione gli uni ne avessero meno degli altri… quando invece ogni uomo che fà le cose per quali viene stimolato è un Super-Io di Nietsche e sarà dunque consapevole che se vuole le cose deve sognarle,poi crederci finchè il sogno non ce l’avrà davanti e chi non c’ha quelle visioni,saprà almeno regolarsi con giustizia della situazione energetica che c’ha o in quella nel quale lui è… e frà l’altro 1° l’invidia corrode 2° semina gramo…e 3° non è dunque lecita

    Perchè se di benessere s’era apparentemente dispari perchè i soldi ce li hai se c’hai gli attributi che te le portano magneticamente tramite energìa sinergetica,s’era però certamente coscientemente pari, perchè se non c’hai gli attributi,sara perche al tuo spirito neanche converrà d’averli…

    e c’era chi non era daccordo col modulo…

    e c’era chi diceva tutte sense per non sganciare i soldi…

    ma della nostra situazione sinergetica,quella di noi ricchi e quella di chi amava di lavorare per noi…

    nois’eratutti daccordo… tutti

    Ma una volta assunti ci si preoccupava di loro come fossero davvero parenti,amici,genitori e nonni, perchè quella soddisfazione di averli,sostenerli e aiutarli era assai più grande della ricchezza che ci procacciavano… perchè essendo impastata all’amore che ci scambiavamo,noi vecchi nikkòlogi,non soltanto eravamo ricchi di soldi,bensì tanto più ricchi di motivazione d’averne… per assumere altra gente che lavorasse per noi… perchè aumentasse la cerchia della gente che ci amasse…

    quella era la motivazione per via della quale noi ricchi di una volta ci si impegnava ad assumere più gente ed essere orgogliosi d’averci il posto per un’altro ancora… perchè se ci divertivamo ad avere sempre più personale e di tenercelo stretto,era semplicemente perchè il divertimento fosse più grande,perchè più ne avevamo e più c’era gente che ci amava e più noi arricchivamo… legalmente Aggiungendo poi che per via della sinergìa di spiriti e cioè col sentirsi entrambe le parti onesti e di trovarci ogniuno di noi,ricchi e poveri,al proprio giusto e meritato posto… quella sinergìa spiritica ci caricava di una magica forza energetica che noi nikkòlogi chiamiamo trazione magnetica

    e quella forza magica,per via della formula della quale è composta,che s’era daccordo tutti fosse la vera e giusta proporzione e cioè quèl che si ha per quèl che si è disposti a cedere energeticamente per avere… quella formula magica,non permetteva,perchè non nè lasciava lo spazio per la legittimità,non permetteva di lasciarci sopraffarre spiritualmente da energìe ingiuste come l’alterigia e la invìdi,perchè dopo giusta riflessione non risultava alcùn senso d’inequità… perchè coscienti entrambe le parti,che se da una parte e’è uno che ami di lavorare tranquillo e avere tutto quello che serve lui per vivere in pace con quèl che gli è giustamente sufficente… dall’altra parte,nessuno di

    quelli tranquilli avrà potato accusarci d’essere

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