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Indagini oscure
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E-book77 pagine1 ora

Indagini oscure

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Info su questo ebook

Esistono due mondi, sostanzialmente differenti ma profondamente collegati tra loro. C'è quello terreno, fatto di tempi ben scanditi dalle lancette dell'orologio, appuntamenti, doveri personali e lavorativi. 12 mesi, 4 stagioni, 7 giorni della settimana e giornate di 24 ore da organizzarsi e utilizzare per vivere una vita che ruba la cosa più preziosa che noi esseri viventi abbiamo, il tempo; e poi c'è l'altro, quello che per semplificare chiamiamo tutti Aldilà, ma che solo in pochi conoscono realmente, altri ne sono affascinati e ne capiscono la profondità, e la maggior parte che crede sia un'invenzione di qualche mente molto fantasiosa. Beh, quel mondo io lo conosco molto bene, lì non c'è un tempo scandito, non esistono mesi o stagioni o settimane, ma esistono energie meravigliosamente intelligenti e con una propria memoria, guai a chiamarli morti, loro sono più vivi di quando ospitavano il proprio corpo carnale. Leggi il mio libro senza pregiudizi e paure, e scoprirai che ciò che tocchi e vedi tutti i giorni, è solo la punta di un immenso Iceberg, che inizia in un modo e continua senza tempo.
LinguaItaliano
Data di uscita7 feb 2019
ISBN9788831602129
Indagini oscure

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    Anteprima del libro

    Indagini oscure - Tatiana Musumeci

    1

    Capitolo 1

    Allucinazioni o realtà? ( storia di Liliana. )

    Siamo tutti abituati a vivere sui social, in questa epoca nessuno più scrive una lettera per dichiararsi ad un amore oppure una cartolina da inviare a un parente con una dedica personalizzata. No... ora c'è il messaggio sul telefono per chiedere di uscire a una ragazza o un ragazzo, c'è il messaggio con foto a seguito per far vedere cosa stiamo mangiando per cena o da inviare per far vedere la località delle nostre vacanze. Tutto molto bello certo, se non per una cosa... stiamo perdendo totalmente di vista la realtà delle cose che ci circondano, perché camminare sempre a testa bassa con lo sguardo verso il cellulare non ti farà accorgere di uno sguardo rubato, o di un bambino che ti sorride o un cane che ti scodinzola. Ti concentri a vedere come è vestita o pettinata una persona dall'altra parte del mondo che probabilmente non conoscerai mai, ma non ti accorgi che vicino a te potresti avere la verità... una verità scomoda che ti vuole ignorante, incantato sul tuo cellulare a guardare le storie di gente che proprio come te vivono in un mondo parallelo e schiavizzato. Tutto questo non ti crea disagio? Sapere che sei un criceto che gira impazzito in una ruota invisibile? Alza lo sguardo e osserva cosa ti circonda... osserva per 5 minuti le persone intorno a te... non sembrano dei Robot? Tutti che corrono guardando l'orologio con gli occhi socchiusi e il cuore freddo di chi per vivere deve stare in quella ruota... Se anche solo noti una sola singola cosa che ti va storta o che non ti quadra, se ti viene anche solo una domanda in testa del perché tutto questo, allora ti stai aprendo alla verità, non nasconderti, non soffocarla dentro te perché sei ancora in tempo per SVEGLIARTI...

    2

    Vado un po' indietro nella mia memoria. Mi ricordo un giorno ordinario, forse avro' avuto boh, 12 anni, forse 13. Avevamo passato un sabato sera a cena dagli zii e cugini, a 13 anni la vita sembra tutta un sogno, credi nelle favole e io credevo ancora a Babbo Natale. Non accettavo il fatto che questo signore dagli occhi grandi, la barba bianca come neve e una panciotta bella satolla di latte e biscotti, non esisteva sul serio, la mia mente si ribellava alla sola idea. Si ma, guai a dirlo in giro, una ragazzina di 13 anni non aveva il diritto di credere in qualcosa che la gratificava, a 13 anni sei grande e cresciuta. Ma chi lo ha detto, io ho il diritto di credere a cio' che mi fa stare bene. E così quel segreto l'ho portato con me per molto tempo, a volte anche adesso mi piace pensare qualche volta a lui, l'uomo panciuto dalla barba bianca che mi riempie di regali e si mangia i biscotti che io ho comprato appositamente per lui...

    Saranno state le 23:00 o giù di lì, era una serata fredda e io ero appoggiata al sedile posteriore della macchina, mio padre guidava e mia madre lo intratteneva. Ricordo che mi ero assopita quando sentì uno strano fruscio nell'aria, non saprei spiegarlo, come un missile lontano, lo udì talmente bene che quel rumore mi fece svegliare completamente. La prima cosa che feci fu quella di guardare istintivamente in alto, il cielo era buio pieno di stelle e senza la luna che splendesse. Eccolo lì, uno strano oggetto luminoso tondo come una sfera che galleggiava nell'aria, come quando vai a pesca e il galleggiante sfiora l'acqua, galleggiava e brillava. Io lo guardai attentamente e non mi venne nemmeno di dirlo ai miei perché quella strana cosa mi aveva letteralmente affascinata e paralizzata allo stesso tempo. Stette lì sospesa per una manciata di secondi e poi sparì nel nulla in un attimo.

    Andai a dormire vibrante ancora di quella sensazione elettrizzante di aver visto quella cosa nel cielo. Non chiusi molto occhio quella notte, pensai a cosa mai avessi visto, cosa fosse esattamente quell'oggetto luminoso. Non sapevo cosa come e perché ma io sapevo di averlo visto, e questo mi faceva sentire speciale. La mattina dopo, mio nonno era in cucina a parlare con mia mamma di una

    3

    notizia che aveva sentito al telegiornale, la televisione riportava l'avvistamento di un UFO nel cielo della mia città la sera prima. Quell'avvistamento era stato descritto da diverse persone. Ah pensai, allora la cosa si chiama UFO. Bene, potevo ritenermi soddisfatta, ero riuscita a dare un nome a ciò che avevo visto la sera prima. Mi preparai per andare a scuola senza aprire bocca sull'accaduto. Questo segreto doveva rimanere tale insieme al mio amico barbuto e panciuto. Chi mai mi avrebbe creduto?

    La mia famiglia era vecchio stampo, tutta di un pezzo, figurati se avessero creduto a

    un mio racconto su un Ufo. Decisi di far finta di niente, di metterlo nel mio angolino segreto di ricordi e lasciarlo lì come un'esperienza.

    I mesi a venire non furono poi così belli e sereni per me. No, niente affatto. Quello stesso anno avrei avuto gli esami di terza media, ma riuscii ad ammalarmi di influenza almeno 4 volte nell'arco di sei mesi. Il giorno degli orali ero uno straccio, mai stata peggio, febbre alta, gola in fiamme, stomaco sottosopra e giramenti di testa pazzeschi. Ovviamente non potevo non presentarmi, era meglio un voto basso che un'assenza totale. Cavolo quell'influenza mi costo' un voto bassissimo.

    Non riuscivo a capire il perché i miei compagni, amici o chiunque sia stato ammalato, avessero una guarigione molto più veloce della mia. Io ogni volta che mi prendevo qualcosa, ne uscivo veramente a pezzetti, riuscivo a dimagrire fino a 5 kg ogni volta. Come se non bastasse mi capitavano puntualmente nel periodo critico del mese, ovviamente

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