Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Sfogati. la tua storia ha trovato un posto fisso.
Sfogati. la tua storia ha trovato un posto fisso.
Sfogati. la tua storia ha trovato un posto fisso.
E-book134 pagine1 ora

Sfogati. la tua storia ha trovato un posto fisso.

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

"Sfogati" è un libro che ha deciso di assumere storie a tempo indeterminato.
15 racconti di lavoratori precari e 5 interventi di giornalisti e professionisti per ricordarci che l'unico posto fisso a cui dobbiamo ambire è quello dell'identità, della dignità e del diritto.
LinguaItaliano
Data di uscita11 apr 2014
ISBN9788869092763
Sfogati. la tua storia ha trovato un posto fisso.

Correlato a Sfogati. la tua storia ha trovato un posto fisso.

Ebook correlati

Umorismo e satira per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Sfogati. la tua storia ha trovato un posto fisso.

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Sfogati. la tua storia ha trovato un posto fisso. - Marta Zacchigna

    un’idea di Marta Zacchigna

    Questo libro è dedicato a tutti coloro

    che hanno creduto in questo progetto e lo hanno reso possibile.

    INDICE

    Racconti

    Marta Zacchigna – Nonostante tutto

    Lucia Longo – Precarietà indeterminata

    Gabriele Gimmelli – Autoritratto del critico cinematografico da giovane

    Alessandra Guadagnin – Prostrarsi

    Anna Antonini – Precaria di lusso

    Angela Pierucci – Apprendista magazziniere

    Daniela Della Valle – Precari si nasce

    Gianpaolo Sarti – Lei dunque capirà

    Francesca di Maro – Nenia di mare

    Lucia Castrataro – Egregio direttore

    David Picciarelli – Sogni di detergente

    Massimo Masi – Tendenzialmente

    Lorenzo Salimbeni – Phd in alta montagna

    Fabio Marson – Nonna Mappamondo

    Contributi

    Introduzione

    Daniela Scotto di Fasano – California Dreaming

    Luigi Gaudino – La terza legge della stupidità

    Sara Zambotti – Miti di passaggio

    Maria Antonietta Confalonieri – Piccolo viaggio nelle riforme mancate

    Gabriella Grasso – Need a job? Invent it

    Lucia Cosmetico – Affondati

    Postfazione

    Marco Balzano – Pronti a tutte le partenze

    RACCONTI

    Nonostante tutto

    Introduzione

    di Marta Zacchigna

    Era l’inverno del 2012. Pensavo alla scadenza del mio contratto di lavoro. Terminava a dicembre e non sarebbe stato rinnovato, l’affitto del monolocale invece sì, veniva rinnovato eccome, e anche la mia stanchezza si rinnovava all’idea di rimettermi alla ricerca di un’occupazione. Accadde così, semplicemente: mi venne l’idea di raccogliere le storie degli altri. Forse per sincerarmi del fatto che non ero sola, o forse perché avevo bisogno di sapere che qualcuno stava peggio di me, e magari se la cavava comunque; o forse perché volevo sapere una cosa: ma dov’è questa mia generazione? Questo popolo sommerso che non parla, non si vede, non reagisce, non fa uscire la rabbia?

    Sfògati. La tua storia ha trovato un posto fisso.

    L’iniziativa parte dal mio blog microclismi.com e all’inizio raccoglie biografie autentiche e storie di precariato giovanile in tutte le nuance: cinismo, disillusione, sfogo, disperazione, trasfigurazione, narrazioni in terza persona. Arrivano racconti anonimi e persino ballate in rima. C’è Lorenzo ricercatore in Storia senza borsa di studio che si ritira in un rifugio altoatesino per fare il barman quattro mesi l’anno, o Gabriele che vuole fare il critico cinematografico ma nel mentre lavora in un birrificio, Lucia, tra call center e assistenza sociale che rincorre il sogno di una bella casa per la convivenza col fidanzato…

    Insomma, oggi, dopo due anni, il progetto Sfògati conta 60 presenze: ci sono le storie dei ragazzi, provenienti da diverse città italiane (in questo libro una selezione di 13 racconti), e ci sono gli interventi di alcune persone invitate e coordinate dalla dott.ssa psicoanalista Daniela Scotto di Fasano, che ha creduto nel progetto sin dalla sua origine. Ci sono artisti, scrittori, giornalisti, e un team di 12 persone che ha lavorato intensamente per rendere questo progetto concreto, reale, possibile.

    Tutti hanno partecipato a Sfògati credendo unicamente nella forza di questa idea e lo hanno diffuso spontaneamente anche quando era solo una timida chiamata alle armi. Mi sono chiesta molte volte chi siamo. Chi sono queste persone che mi hanno scritto? chi sono gli Sfogati?

    Non sono probabilmente il popolo lagnone e rassegnato e non sono nemmeno quelli dell’entusiasmo americanoide per le giovani start-up, non sono i figli di papà, né i raccomandati annoiati. Non sono quelli del dai, rimbocchiamoci le maniche e neanche quelli del paternalismo stucchevole In fondo è la nostra Italia. Gli Sfogati non vogliono o forse non possono andare all’Estero, non dialogano con le Istituzioni perché hanno capito che la politica è ormai uno stagno di corruzione insanabile, cresciuti con le categorie di una generazione (quella dei genitori) che non sono più applicabili allo scenario presente; soli, a loro modo, spaesati, con una quotidianità faticosa e un futuro fosco e interrogativo.

    Questi sono gli Sfogati: i funamboli, gli eroi dietro le quinte: camaleontici, adattivi, quelli che si muovono tra slancio e delusione, blocco e ripartenza, perdita e reinvenzione, malinconia e sdrammatizzazione, angoscia e creatività, lutto e resilienza.

    Ma qual era in fondo la mia missione? l’urgenza di quell’inverno difficile? forse solo un’operazione simbolica: rimetterci insieme in qualche modo. Assumere storie a tempo indeterminato per ricordare e ricordarmi che il posto fisso più importante non è quello del lavoro ma quello dell’identità, del riconoscimento, del rispetto per la propria storia e per quella degli altri, il posto fisso delle relazioni importanti, degli affetti, delle continuità e delle eredità forti in cui crediamo.

    Ma non era ancora tutto. C’è stato qualcos’altro che è andato perdendo via via il suo posto fisso: l’ordine costituzionale. Queste storie in effetti non sembrano aderire a quelli che dovrebbero essere i più alti e nobili princìpi dello Stato Italiano. E allora mi sono chiesta, cosa è successo? quando abbiamo smesso di vigilare su cose così importanti come il diritto al lavoro, alla realizzazione della persona, alla possibilità di una vita dignitosa?

    Mi piacerebbe che questo libretto funzionasse come una sorta di piccola catarsi collettiva: continuiamo a scrivere la nostra storia, abbandonando forse anche questo termine che suona come una malattia incurabile – precariato –, e tentiamo insieme di abbracciare invece dei nuovi provvisori nella speranza che domani possano portare qualcosa di buono e perché no, di luminoso.

    Sull’idea di posto fisso come luogo inviolabile e implementabile di ri-scrittura collettiva è stato allestito il sito: su sfogati.net potranno confluire non solo le storie di chiunque voglia dire la propria ma anche alcuni interventi autorevoli con lo scopo di riaccendere il dialogo, il confronto e perché no anche lo scontro (inteso come conflitto evolutivo) tra persone di generazioni e formazioni diverse.

    L’avventura Sfògati inizia qui – in queste pagine – ed è la prova che siamo vivi, nonostante tutto; vivi e giovani, o perlomeno, non ancora così vecchi da permetterci di poter dire è andata così.

    Marta Zacchigna

    Precarietà indeterminata

    Ho conseguito una laurea triennale in Storia dell’Arte con un voto dignitoso e in tempi altrettanto dignitosi. In effetti credevo

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1