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Compromesso con la morte
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E-book91 pagine1 ora

Compromesso con la morte

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Info su questo ebook

L'agente segreto Tom Seeker viene convocato per una nuova e gravosa missione: Terra Bruciata. Assunto il nome in codice Arrow, si mette immediatamente in viaggio alla ricerca di due sospetti terroristi, con pochi e inconsistenti indizi a disposizione. Tra indagini serrate, fughe rocambolesche, attentati scampati, voli intercontinentali che lo porteranno da un capo all'altro del mondo, Arrow dovrà sventare un progetto che prevede l'individuazione delle identità degli agenti segreti occidentali al fine della loro uccisione. La sua vita, e quella di molti altri uomini, dipenderà dal buon esito della sua missione.
LinguaItaliano
Data di uscita4 apr 2014
ISBN9788867930913
Compromesso con la morte

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    Anteprima del libro

    Compromesso con la morte - Edoardo Spaziani

    http://creoebook.blogspot.com

    Edorardo Spaziani

    COMPROMESSO

    CON LA MORTE

    Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono fittizi o usati in modo fittizio. Tutti gli episodi, le vicende, i dialoghi di questo libro, sono partoriti dall’immaginazione dell’autore e non vanno riferiti a situazioni reali se non per pura coincidenza.

    Un ringraziamento a Katia

    e dedicato a chi non c’ è più.

    Periferia di Edimburgo

    Scozia

    Ore 07.40

    Il parcheggio di quel vecchio capannone abbandonato era ampio e la ghiaia faceva da colonna sonora a tutti i veicoli che entravano nel perimetro, delimitato da una cancellata ormai corrosa a fondo dalla ruggine. La sua posizione isolata, fuori dalla vita della capitale scozzese, rendeva quel luogo perfetto per chi cercava incontri lontani da occhi indiscreti; il suo aspetto fatiscente e la sua forma poco attraente poi lo portavano ad essere, se possibile, ancora più inospitale. La polizia aveva compiuto una retata un anno prima, durante un rave party, sequestrando tanto materiale da poterci aprire una farmacia; da quel momento non si era più sentito parlare di quell’edificio.

    Sceso dalla macchina, Tom Seeker notò il pesante contrasto tra le pianeggianti e rilassanti colline scozzesi e quel cumulo di cemento che troneggiava in mezzo ad esse, come un pugno nello stomaco. Tutto, sotto un cielo coperto da nuvole minacciose.

    Dopo un rapido cenno di saluto ad un volto che era apparso ad una delle finestre del primo piano, s’incamminò verso il luogo dell’appuntamento.

    È arrivato confermò Bert Braxton ad un uomo canuto seduto ad un’elegante scrivania situata al centro della stanza.

    Non ho mai capito perché questo insolente deve girare con un’auto diversa dagli altri agenti. Forniamo delle auto all’avanguardia e lui si ostina a girare con quel catorcio rosso. Vallo a capire! attaccò ancora Braxton interrotto dal bussare composto proveniente dalla porta color ebano.

    Tendi ad occuparti dei dettagli, eh Braxton?! commentò quasi ironicamente l’uomo alla scrivania, gettando sul piano del tavolo un fascicolo di fogli che aveva letto distrattamente mentre indirizzava un sonoro avanti verso la porta.

    Generale Reachman…Maggiore Braxton… salutò Seeker entrando nella stanza.

    Si accomodi Seeker, andremo subito al sodo tagliò corto Sir Henry Reachman.

    Le poltrone di pelle non gli erano mai andate a genio, ma la temperatura freddina e l’abbigliamento casual lo convinsero a godersi il tiepido ed avvolgente abbraccio di quelle poltrone; ciò non gli impedì di affondare i suoi occhi castani in quelli del suo comandante che, a quanto gli parve, aveva una questione importante per le mani.

    Bert Braxton era in piedi a fianco della scrivania e, se non fosse stato per il completo grigio antracite abbinato a cravatta nera e camicia bianca, sarebbe stato scambiato per una guardia di Buckingham Palace. Tom ebbe la tentazione di intimargli il riposo, ma la situazione aveva ancora un tono troppo serio per sminuirla con una battuta. Soprassedette.

    Sembra che ci sia del lavoro per te in Medio Oriente, caro Tom esordì Reachman allungando a Seeker una cartellina beige chiusa da una strisciolina di carta intestata con il nome dell’agente; sulla cartellina invece, era riportato il nome dell’operazione: TERRA BRUCIATA.

    Tom ruppe la striscia di carta con un colpo secco della mano destra e aprì la cartellina mentre il suo comandante iniziò con i dettagli della missione:

    "Come sai, nello Yemen le rivolte legate alla primavera araba stanno portando instabilità che potrebbe permettere ad Al Qaeda di stabilire basi in aree strategiche o addirittura prendere il possesso di quel Paese. Le unità SAS stanno lavorando sul campo per evitare che questo accada, ma la notizia più grave (ed è per questo che ti ho convocato) arriva dalle intercettazioni pervenute dal SIGINT; intercettazioni riportate nei documenti che ti ho appena consegnato."

    Tom aveva già letto frettolosamente la prima pagina senza scorgere niente di particolarmente interessante, ma non appena ebbe la seconda pagina sott’occhio la sua espressione mutò improvvisamente:

    Sei in grado di andare a fare la spesa?

    Sto facendo riverniciare l’auto, ma si può fare.

    Non c’è molto tempo, la gente ha fame.

    Il colore è particolare, ma farò il prima possibile.

    Chi e dove? chiese seccamente Seeker.

    La voce che richiede la spesa è quella di Al Makar, esponente qaedista nello Yemen, mentre il suo interlocutore dobbiamo ancora identificarlo con certezza, ma tutto porta a pensare che si tratti di Faruk Ben Sawat, tunisino; ultimo avvistamento: settembre 2011 a Washington DC. Di entrambi trovi le schede nel fascicolo. Braxton… Il generale si alzò per voltarsi e prendere dell’acqua dal dispenser alle sue spalle, lasciando la conclusione al suo subalterno che scattò a molla.

    Se venisse confermata la seconda identità, gli analisti sono convinti che il loro obiettivo sia di penetrare nei sistemi di schedatura dei servizi segreti occidentali per smascherarne gli agenti ed eliminarli. Evidentemente il software che hanno progettato ha ancora dei problemi e questo ci dà un po’ di tempo per cercare di saperne di più e fermarli prima di compromettere tutta la rete delle nostre spie nell’area mediorientale. Ovviamente stiamo formulando ipotesi che tu dovrai confermare o smentire. Domande?

    Si, una: luogo esatto dell’intercettazione?

    È tutto nel fascicolo, ma visto che il tempo stringe te lo dirò subito: Zinjibar, Yemen. Rispose il Maggiore.

    Grazie. Se non c’è altro mi metterei subito in pista.

    Esatto Tom, mai termine fu più azzeccato: un volo charter per Londra l’attende all’aeroporto; in seguito prenderà il primo volo per Washington, dove ad attenderla troverà un collega della CIA: Jonathan Phelps. Mi porti delle risposte Seeker. Buona fortuna. lo congedò il Generale in tono formale.

    Seeker si alzò rapidamente per raggiungere la porta e, dopo aver salutato Reachman, si voltò verso Bert Braxton:

    Braxton, le auto che mi passi sono Opel, non vorrai certo paragonarle alla mia Alfa, su...

    Ma… la replica del Maggiore s’infranse contro la porta di legno che si richiudeva. Rimase spiazzato, non capiva come Tom poteva aver sentito il suo commento.

    Quando era arrivato, Tom Seeker non aveva bussato subito, ma aveva scambiato due parole con

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