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Notte di sangue al Castello di Sorci
Notte di sangue al Castello di Sorci
Notte di sangue al Castello di Sorci
E-book100 pagine1 ora

Notte di sangue al Castello di Sorci

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Info su questo ebook

Il famoso Castello di Sorci è protagonista di una strana avventura in cui alcuni ragazzi si ritrovano immischiati in un horror ambientato nelle segrete del famoso Castello, residenza dell'antico condottiero Baldaccio Bruni.
Scoperte le chiavi delle segrete, attendono che il proprietario si allontani e si nascondono convinti di passare una notte d'avventura asseme alle ragazze che con loro avevano deciso di fare una vacanza tranquilla in quella spledida località al confine tra Toscana e Umbria. Succederà di tutto quando... alle 2 e 22 di quella strana notte, le segrete del Castllo si trasformeranno nel luogo da cui i quattro amici non riusciranno più a fuggire. Suspance, timori. paure avvolgono il lettore sin dalle prim pagin quando, man mano che la mente segue il percorso del racconto, ci si trova immersi in quello straordinario luogo.
LinguaItaliano
Data di uscita5 dic 2022
ISBN9788864903583
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    Anteprima del libro

    Notte di sangue al Castello di Sorci - Amos Cartabia

    Notte di sangue al Castello di Sorci

    © Amos Cartabia - 2008

    © Edizioni A.Car. srl - 2009

    Edizioni A.Car. srl

    V.le Rimembranze 43/B

    20020 Lainate (MI)

    www.edizioniacar.com

    info@edizioniacar.com

    PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA

    collana: BRIVIDI & EMOZIONI

    ISBN: 978-88-64903-58-3

    Stampa: Andersen S.p.a. - Borgomanero (NO)

    Prima edizione: marzo 2009

    Iristampa: maggio 2010

    II ristampa: ottobre 2011

    III ristampa: marzo 2012

    IV ristampa: maggio 2013

    Vristampa: luglio 2014

    VI ristampa: gennaio 2015

    Senza autorizzazione dell’Editore è vietata la riproduzione parziale o totale dell’Opera con qualsiasi mezzo, meccanico, elettronico o fotografico.

    Ogni violazione potrà essere perseguita a termine di legge.

    Versione digitale realizzata da Streetlib srl

    A Gabriella e Primetto,

    Alessandro e Alberto

    e Veronica,

    gli attuali castellani di Sorci

    con affetto.

    Sommario

    INTRODUCTION

    DUE PAROLE CON L’AUTORE

    LA PAURA ED IL FASCINO DELL’OCCULTO

    INTRODUZIONE

    Un dovere portare rispetto al fantasma di Sorci, soprattutto dopo le notti insonni trascorse al castello nella prima stesura del libro.

    Un passo indietro… diciamo che il libro è nato, come spesso mi accade, con un semplicissimo sogno, sicuramente suggestionato dalle storie di fantasmi e sicuramente provato da quella lontana notte di San Lorenzo del 2007.

    E sì, ho sentito il corpo bagnato e la gola asciutta, non per il vino ingurgitato voracemente durante la serata, ma per l’assurda coincidenza delle storie che mi raccontavano e della nottata passata in dormiveglia tra lampi e tuoni in una residenza del 1100.

    Sorci, il Castello di Sorci, appollaiato inerme in una piccola valle in quel di Anghiari (AR), con i sui personaggi illustri che vi hanno transitato e con le leggende di Baldaccio e del fantasma che si aggira per le stanze. Ho voluto provare ed ho provato, ho girato le segrete, le stanze rimaste indietro nel tempo e… ho assaporato la polvere della storia ed il vento mistico che entra nelle fessure dei sassi dell’imponente struttura.

    Stanze su stanze, scale su scale, sotterranei e sale delle torture, tutto lì, ben conservato e il fantasma che ti entra nella mente e ti acceca nelle notti di buia tempesta. L’energia elettrica che improvvisamente ti abbandona e la candela che oscilla la sua fiamma al semplice movimento del nulla. Questo è Sorci dei brividi, questo è il luogo che mi sono sognato quella notte, tra i fumi del vino ed il freddo calore della paura, mentre dal letto, alto e storico, il cigolìo del sonno tardava a venire e l’anta dell’armadio si apriva spostata dal vento, mentre un solo occhio si apriva nella speranza cieca di non ritrovarsi di fronte lo spettro attento della crudeltà dell’ignoto.

    Qui, tra le mura del castello, nasce questa storia, dedicata a tutti quelli che non credono, a tutti quelli che vorrebbero vedere e che poi, immancabilmente, non rimarrebbero a dormire al castello in completa solitudine in una notte di tempesta.

    Eppure… han detto, autorevoli testimoni, che di sovente anno dopo anno, il 6 settembre il rumor incessante delle catene fa fuggir profughi e viandanti dal castello senza torre, che l’uomo senza testa si aggira ancor con crudele brama di morte e violenza!

    Amos Cartabia

    L’auto rallentò lievemente percorrendo la stradina sterrata che conduceva all’unico edificio presente nella zona.

    Il vecchio Castello di Sorci, in Toscana, sulla strada che porta a Sansepolcro, nel comune di Anghiari, soprattutto nel periodo estivo, era la meta preferita dei turisti stranieri che, sentendo la storia del fantasma del Baldaccio, si avventuravano alla ricerca di emozioni forti e di ricordi da raccontare una volta rientrati in patria.

    Senza dimenticare la famosa cucina toscana, le tagliatelle all’uovo, la ribollita e, soprattutto, il buon vino che scendeva sempre volentieri nelle viscere umane, soprattutto in una serata spensierata in compagnia.

    Le nubi, scure e minacciose, si proponevano alla vista dei turisti in quella calda ed afosa giornata di agosto. L’auto si fermò ad un paio di metri dalla parete in pietra del vecchio casolare, lasciando che solo la ventola del radiatore pronunciasse ancora per una decina di secondi il rumore che la tecnologia portava in un luogo sicuramente abbandonato dal tempo.

    Brian O’Sullivan, ventidue anni, americano, in Italia per le vacanze estive, scese per primo dal Voyager accompagnato da Paola, la fidanzata d’oltreoceano che lo aveva ospitato. George, amico di sempre e Bill, conosciuto all’aeroporto di Fiumicino solo una decina di giorni prima, scesero quasi immediatamente aspirando a pieni polmoni l’aria pulita della zona.

    «Hei… la storia che ci hai raccontato è fenomenale. Chissà se siamo ancora in tempo per visitare il castello.»

    La mano di Brian si appoggiò lentamente sulla spalla della ragazza. «Spero tanto, cazzo, quel tipo in piazza mi ha raccontato la storia così bene che mi ha affascinato.»

    Paola lo guardò per un breve istante.

    «Diciamo che più che affascinato, mi ha turbato; onestamente non mi interessa molto incontrare il fantasma, sono sincera, questa storia non è che mi piaccia molto; e poi quel tizio era così… come dire… sicuro di sé che mi sembra improbabile che si sia effettivamente spaventato a morte e non abbia più rimesso piede al castello.»

    Brian sorrise, mentre i due entravano nel piccolo viale circondato da una siepe sempreverde.

    Salirono verso l’ingresso, mentre un magnifico esemplare di pastore tedesco si affacciava abbaiando ad una delle finestre del piano superiore della struttura che un tempo sicuramente aveva ospitato cavalieri e soldati. I resti di una torre ed una gabbia in metallo attirarono l’attenzione dei giovani vicino all’ingresso.

    «Hei… qui ti ci ficco se fai ancora lo stronzo con la mia ragazza.»

    Billy sorrise oltrepassando il gruppo e fermandosi accanto ad un vecchio pozzo per l’acqua a fare un paio di fotografie.

    «Potrei fare una foto magnifica alla tua donna, magari nuda, con il cappello dei NYY

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