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Non voglio fare più la pipì a letto!
Non voglio fare più la pipì a letto!
Non voglio fare più la pipì a letto!
E-book88 pagine1 ora

Non voglio fare più la pipì a letto!

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Info su questo ebook

Una guida per aiutare bambini, adolescenti e adulti che non vogliono più svegliarsi in un letto bagnato. Con chiare spiegazioni e tanti consigli pratici per risolvere un disturbo molto diffuso. Per chi vuole capire meglio le cause di enuresi notturna e come si deve affrontare il problema. Semplicemente aspettare, una terapia farmaceutica o scegliere un allarme? Coni dati dalle ricerche internazionale più importante degli ultimi anni e basato su l’esperienza degli ultimi 10 anni del Centro Enuresi Meppel e l’Ospedale Pediatrica Utrecht negli Paesi Bassi. Il libro indispensabile per ogni genitore che vuole aiutare il suo bambino a non usare mai più un pannolino di notte...
LinguaItaliano
Data di uscita17 mag 2013
ISBN9788891111173
Non voglio fare più la pipì a letto!

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    Anteprima del libro

    Non voglio fare più la pipì a letto! - Ellen Potters

    Ringraziamenti

    1. Introduzione

    Bagnare il letto regolarmente dopo l’età di 5 anni è un fenomeno frequente di cui soffre circa il 10% dei bambini tra i 5 ed i 15 anni. Dopo le allergie è il disturbo più comune che esista, anche l’1,5-2% della popolazione adulta soffre ancora di enuresi notturna. Ma se ne parla poco, perché è una delle funzioni del corpo che normalmente è sotto controllo dall’età di 2-4 anni. Non è solo un problema per il bambino, ma anche per i familiari. Nessuna mamma ammette fieramente che il suo bimbo è ancora incontinente durante la notte all’età di 5 o 6 anni. Figurarsi all’età di 12 o 13! Per un adolescente o un adulto, poi, affrontare la situazione è ancora più difficile.

    Può succedere che un genitore pensi che il bambino sia semplicemente pigro. Ma non sarà più logico pensare che ci sono pochissimi bimbi che vogliono svegliarsi in un letto bagnato e freddo durante la notte? La maggior parte dei bambini sono frustrati, si vergognano e sperano ogni notte che Questa sarà una notte asciutta.

    Enuresi notturna significa non solo un letto bagnato, ma anche un sonno disturbato e meno autostima. Ci possono essere conseguenze psicologiche e sociali per chi lo fa, ma anche per chi gli sta intorno. I problemi psicologici spesso non sono una causa, ma possono essere un risultato del disturbo.

    Che fare? Aspettare finché passa un bel giorno da solo?

    È vero che per la maggioranza dei bambini il problema si risolve spontaneamente, ma quando… fra 6 mesi, fra 3 anni, fra 7 anni? Un’informazione utile per chi non deve affrontare il disturbo in prima linea! Secondo i dati, l’85% dei bambini che bagna il letto adesso si troverà nelle stesse condizioni fra 12 mesi. La situazione è paragonabile a quella di un adolescente che soffre di acne. Sarebbe giusto dire Non fa niente, passerà fra 5 anni? Con le terapie di oggi nessun adolescente deve soffrire come i suoi genitori hanno dovuto fare. L’acne è ben visibile, come lo sono le cicatrici anni dopo. Bagnare il letto è meno visibile, ma lascia spesso cicatrici a livello psicologico o sociale…

    Più pipì si fa (= più di una volta alla settimana), meno probabile è che il disturbo venga risolto nei successivi 12 mesi. Quando questo disagio inizia ad opprimere il bambino e la sua famiglia, non è più giustificabile una mancanza di azione. Una generazione fa, era necessario accettare questo problema. Adesso si può risolvere il disturbo con la soluzione efficace che trovate in questa guida, aiutando madre natura ad abbreviare i tempi, ma senza effetti collaterali.

    Trattare il disturbo certamente ha molti benefici. Varie ricerche indicano che i pensieri negativi su se stessi spariscono e anche il comportamento sociale migliora. Un genitore che attivamente cerca di risolvere il disturbo della pipì a letto è coinvolto direttamente con lo sviluppo del bambino in modo positivo! Accettare la situazione con calma, senza drammatizzare, è giusto, ma la negligenza o la sopportazione del disagio in silenzio non lo è. Mettere un bimbo in punizione, sgridarlo o farlo sentire in colpa dopo una notte bagnata sicuramente avrà un effetto ancora più negativo su di lui e va evitato ad ogni costo.

    Questa guida vi aiuterà a trovare una soluzione, per informarvi sulle scelte che oggi potete fare e per ricevere consigli pratici. Esistono varie medicine, ma secondo le ricerche internazionali non sono la migliore soluzione a lungo termine. La possibilità di una ricaduta dopo la terapia è molto alta. In Nord Europa, in Australia e in Nord America l’allarme notturno è molto diffuso, ma un apparecchio da solo non può fare miracoli. Ci vuole un metodo ben preciso per risolvere il disturbo. In Olanda, negli ultimi 20 anni, si è sviluppato un allenamento molto efficace, veloce e, ancora più importante, che non causa ulteriori tensioni. È importante che vi informiate bene e che ne parliate con gli altri membri della famiglia: una buona motivazione prima di iniziare con qualsiasi opzione è indispensabile!

    Negli ultimi 30 anni ci sono state tante ricerche sulle cause dell’enuresi notturna primaria (ENMP) e le varie soluzioni trovate. La maggior parte di esse sono state pubblicate in inglese. Abbiamo raccolto i risultati più importanti degli ultimi anni che potete trovare alla fine di questa guida. Le conclusioni scientificamente provate sono importanti per tenere informati i genitori, ma anche i professionisti che vogliono conoscere gli ultimi sviluppi.

    2. Informazioni generali sull’enuresi (= bagnarsi involontariamente)

    Qualche definizione per avere le idee chiare:

    - Enuresi è lo svuotamento della vescica con una minzione normale (in caso contrario si parla di incontinenza) in un momento non appropriato.

    - Enuresi diurna avviene durante la giornata o quando un bambino (>5 anni) è sveglio; in questi casi c’è la possibilità di un’infezione urinaria, una patologia neurologica (spina bifida occulta), diabete o una capacità ridotta della vescica e la pediatra può consigliare la visita da uno specialista.

    - Enuresi notturna mono-sintomatica primaria (ENMP): un bambino di 5-6 anni che negli ultimi 3 mesi ha bagnato il letto almeno due volte alla settimana o una persona sopra questa età che bagna il letto almeno tre volte al mese, senza altre malattie o sintomi. Circa il 65% di questo gruppo bagna il letto 2-3 volte ogni notte. La guida è scritta per affrontare proprio questo disturbo.

    - Enuresi notturna secondaria: quando una persona è stata asciutta durante la notte per almeno 6 mesi durante la vita.

    Più o meno quando un bambino ha 2 anni si rende conto che una vescica piena porta a fare la pipì, ma è necessario che ci sia anche un controllo dello sfintere prima che rimanga completamente asciutto. Questo è un processo di maturazione che si completerà verso i 4 anni (i bambini con uno sviluppo mentale ritardato avranno più difficoltà in questo processo). Le cifre ufficiali sono più o meno uguali in varie parti del mondo. All’età di

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