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Mamma quanto devi sapere per il tuo neonato
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Mamma quanto devi sapere per il tuo neonato
E-book245 pagine1 ora

Mamma quanto devi sapere per il tuo neonato

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Info su questo ebook

MAMMA QUANTO DEVI SAPERE PER IL TUO NEONATO è stato scritto per tutti i genitori che vogliono un figlio o si preparano ad accogliere un neonato nella propria famiglia.
Dopo tanti anni di lavoro come pediatra ospedaliero e ambulatoriale mi sono reso conto delle grandi lacune di conoscenza sul neonato da parte di tanti genitori.
Bisogna avere tante nozioni per prepararsi, per assistere il proprio neonato, per offrigli il migliore futuro possibile, per evitare malattie e sofferenze.


Il dr. Umberto Vitali si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Universita’ degli Studi di Ferrara, si è specializzato in: Clinica Pediatrica, Medicina dello sport.
Ha lavorato 26 anni in ospedale pediatrico, in questo periodo si è occupato per circa 10 anni di neonatologia.
Lavora come pediatra da 42 anni. Ha scritto i libri: L’IDEA DEL VIVERE BENE E PIU’ A LUNGO VISTA DA UN MEDICO, IL NUOVO CALCIO GIOVANILE, in inglese: LIVE WELL AND LONGER, THE NEW YOUTH FOOTBALL.
LinguaItaliano
Data di uscita29 nov 2016
ISBN9788822871794
Mamma quanto devi sapere per il tuo neonato

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    Anteprima del libro

    Mamma quanto devi sapere per il tuo neonato - Umberto Vitali

    ​20.

    PREFAZIONE

    Prima di concepire un bambino è necessario prepararsi culturalmente, moralmente e scientificamente, al fine di offrire il meglio al proprio bambino.

    Bisogna tenere presenti informazioni e indicazioni di carattere generale (stile di vita, ambiente, psicologia, genetica, ecc..) e di carattere specifico (consigli di terapia comune e prevenzione di malattie, ecc) sia prima della gravidanza, durante e dopo, nel periodo neonatale, perche’ questi periodi della vita sono strettamente legati fra di loro e per il futuro del bambino .

    LA FORTUNA DI POTERE AVERE UN FIGLIO E’ INESTIMABILE, NON CAPITA A TUTTI, PERTANTO DOBBIAMO PREPARARCI A SAPERE QUANTO PIU’E’ POSSIBILE PER NON COMMETTERE ERRORI. 

    1.

    NOI ED IL NOSTRO BAMBINO SIAMO: IL DNA TRASMESSO DAI GENITORI, MA SIAMO ANCHE QUELLO CHE: MANGIAMO, RESPIRIAMO, PENSIAMO, COMUNICHIAMO, LEGGIAMO, ASCOLTIAMO, ECC….

    Quando si concepisce un bambino ci si augura che: sia sano, sia curato in caso di malattia, sia intelligente ed equilibrato nel comportamento. Ma non è cosi’ semplice.

    Infatti prima di concepire un figlio si deve essere consapevoli che un bambino per essere al meglio deve essere discendente di genitori sani con un buon stile di vita, perche’ alcol, fumo di tabacco, droga, inquinamento ambientale, errori dietetici (troppo zucchero, troppi grassi animali, ecc…), errori di comunicazione o di comportamento, ecc..influiscono negativamente sul DNA dei discendenti con problemi futuri di salute fisica e mentale!

    Quindi noi siamo quello che: mangiamo, respiriamo, pensiamo, comunichiamo, leggiamo, ascoltiamo, perche’ i nostri geni vengono influenzati positivamente o negativamente dal mondo interiore ed esteriore. I nostri geni vengono a loro volta trasmessi da genitore a figlio.

    ​2.

    IL PERIODO PIU’ DELICATO PER LA CRESCITA ED IL FUTURO DEL BAMBINO E’ DURANTE LA GRAVIDANZA MATERNA

    Il periodo piu’ delicato per il bambino è la gravidanza, perche’ il feto in utero è esposto all’influenza di condizioni alimentari, farmacologiche, pesticidi ambientali, inquinamento dell’atmosfera, situazioni psicologiche, ecc….

    Infatti la placenta materna non mette al riparo dal suo possibile attraversamento da parte di sostanze chimiche ( pesticidi, insetticidi, conservanti, coloranti, ecc…o da influenze psicologiche negative).

    L’alcol, le droghe, il fumo di tabacco sono fra le piu’ dannose per gli effetti devastanti sul sistema nervoso e sulle cellule del feto, anche in piccolissime quantita’.

    Le conseguenze ormai molto note sono: prematurita’, ritardo di crescita con basso peso alla nascita (fino a 500 grammi), ritardo mentale, malformazioni, fino a segni piu’ tardivi come disturbi dell’apprendimento scolastico o del comportamento, come l’autismo.

    LA PREMATURITA’ è quando il parto avviene prima della 37a settimana di gestazione. In Italia vi sono circa cinquantamila casi all’anno, in Europa cinquecentomila.

    Anche una neonata di 420 g di peso ce l’ha fatta, grazie alla neonatologia. L’integrazione con cortisonici, omega 3, vitamine, ecc..aiutano a crescere polmoni, cervello, ecc..

    L’alimentazione materna variata, fresca, equilibrata porta un apporto sufficiente di nutrienti,vitamine e minerali. Di questi i piu’ carenti di solito: l’acido folico (infatti 1 compressa al giorno viene prescritta alla madre per prevenire malformazioni neurologiche), i grassi omega 3 (il cui fabbisogno giornaliero non è soddisfatto dall’alimentazione modena), il minerale magnesio (carente nell’alimentazione moderna troppo raffinata) che è un ottimo riequilibratore del sistema nervoso, la vitamina D (che è carente d’inverno per poco sole), la vitamina B12 (se la dieta non è variata), ecc..

    Bisogna consultare il proprio ostetrico durante la gravidanza ed il pediatra durante l’allattamento per avere un consiglio, non il fai da te.

    ​3.

    CONOSCERE IL PROPRIO NEONATO PER AVERE UN FUTURO BAMBINO INDIPENDENTE E SICURO

    All’inizio il neonato vede meglio le cose vicine, cerca il tuo sguardo, si guarda attorno curioso, osserva le fonti di luce, ascolta i rumori e la tua voce. Bisogna avvicinarsi a 10 centimetri dal suo volto sorridendo, lui impara a sorridere e socializzare.

    Con il passare dei giorni il neonato vede sempre meglio da lontano e comunica sempre di piu’ con l’espressione del volto e con gridolini.

    In breve tempo riconosce il volto o la voce dei genitori e sorride.

    Il comportamento dei genitori puo’ trasmettere armonia o confusione:

    bisogna parlare al neonato;

    cantare canzoncine;

    cullare;

    tenerlo in braccio (come tenerlo: neonato con le gambe aperte e appoggiato sul fianco destro e sinistro con il volto verso il genitore; oppure tenuto con un braccio a

    cestino e con l’altra mano aperta in mezzo alle gambe: entrambe le posizioni favoriscono una buona crescita delle anche);

    accarezzarlo ( prima bisogna sempre lavarsi le mani con acqua e sapone di marsiglia, perche’ la maggior parte delle infezioni si trasmettono con le mani);

    baciarlo (non sottovalutiamo anche le infezioni potenzialmente trasmissibili con i baci, quindi lavarsi bene i denti dopo ogni pasto principale. Ricordiamo di lavare dopo l’uso energicamente lo spazzolino, che puo’ avere germi (stafilococco o streptococco o fumghi), e che va cambiato ogni mese.

    creando un ambiente sereno, stabile e non chiassoso trasmettendo calma.

    Se il neonato viene sballottato in auto, in fretta, ha la stessa sensazione di un adulto su un aereo durante una tempesta.

    Quindi il neonato per crescere bene deve anche dormire bene ed occorre: assenza di rumori, assenza di luce, non dormire troppo la mattina od il pomeriggio, avere dei ritmi sonno veglia regolari e fisiologici.

    Tutto questo non esclude che tenere troppo in braccio e correre dal neonato ad ogni piu’ piccola richiesta causa dipendenza dalla presenza e dal contatto fisico della mamma, pertanto qualche ritardo nell’accudimento e qualche velato no e un tono di voce interlocutorio (aspetta) serve a forgiare un carattere piu’ paziente e piu’forte da adulto.

    IL SONNO

    I segni premonitori che il neonato ha sonno o è stanco sono:

    rallentamento dell’attivita’ spontanea: osservazione delle cose, ascolto dei suoni, riso, sguardo attento, ecc..

    sfregamento degli occhi,

    sbadiglio,

    pianto.

    In questo caso non lo si puo’ portare in giro, ma bisogna offrire un posto silenzioso, al buio, senza sobbalzi, ecc..

    Affinchè il neonato abbia un sonno regolare occorre:

    non dormire con il bimbo a contatto,

    abituare ad attivita’ di giorno: andare a spasso, esplorare ed osservare ogni cosa della natura, ascoltarne i suoni, parlargli, ecc..

    Quindi bisogna: riporlo nel suo lettino appena fatto il ruttino, dopo il pasto;

    non addormentare in braccio;

    non accarezzare;

    non cullare;

    non riprendere in braccio se non dorme;

    dare da mangiare solo se sie’ sicuri che è fame e non vizio;

    fare un bagnetto la sera per rito abituale;

    dire una frase uguale per tutti: andiamo a nanna;

    non giocare prima di andare a letto;

    non sorridere o baciare se si sveglia;

    Cioe’ SEGNALI DI GRATIFICAZIONE non vanno dati al neonato, quando non dorme, perche’significherebbero che, se non dorme, va bene cosi’. Il contrario di quanto vorremmo.

    Quindi bisogna osservare se tutto va bene: naso libero, presenza di rigurgiti, necessita’ cambio pannolino, troppo caldo in stanza o troppo coperto, profumi, odori, diarrea, la mamma ha preso caffe’ o stimolanti prima di mettere a letto, che passano nel latte materno: derivati della cola, formaggi, succhi frutta, cioccolato, ecc…

    IL PIANTO OSTINATO: sicuri che non vi sia un motivo di salute, non va ignorato, ma i tempi di soccorso vanno aumentati gradualmente in caso di vizio. Prima di intervenire si aspettano 10 sec, la volta dopo 20 sec, e cosi’ via. Logicamente dopo avere consultato il pediatra.

    Ogni neonato è quello che: il DNA dei genitori trasmette, cio’ che ha donato la mamma in gravidanza con il suo stile di vita e la sua cultura, cio’ che i genitori e l’ambiente comunicano dalla nascita in poi.

    Quando il neonato è portato dal pediatra, puo’ comunicare quello che ha realizzato la mamma con il suo comportamento: dorme tranquillo, oppure è sveglio e osserva tutto cio’ che è attorno, è interessato. Se ti avvicini molto al suo volto, ti vede meglio ed entri nel suo mondo, e ad un sorriso risponde con un sorriso pur essendo un estraneo. La prima socializzazione positiva.

    Il neonato impara a comunicare non verbalmente. La madre comunichera’ con: il viso, il contatto, parlando al neonato, che riconoscera’ chi è famigliare, per esempio quando la mamma parla il neonato sorride.

    L’affetto reciproco e accudire prontamente il neonato è alla base del senso di sicurezza. Questo è il periodo piu’ importante per fondare il rapporto madre-neonato, e la mamma deve essere gia’ cosciente che il piccolo vede, ascolta, odora, assapora, tocca, pronto a comunicare. Non è un essere estraneo, ma implora di comunicare senza paura.

    Se la mamma, mentre allatta, parla con qualcuno o al cellulare, il neonato si agita, perche’ si sente a disagio per troppi stimoli inutili, che lo mettono in confusione e senza punti di riferimento, portandolo verso l’insicurezza.

    Anche essere messo davanti alla televisione è dannoso per una grande quantità di stimoli luminosi e sonori senza alcuna comunicazione percepibile. In qualche caso vi è stato episodio di convulsioni.

    La mancanza di stimoli affettivi porta il neonato a richiamare l’attenzione con pianto o gridolini.

    Sulla bilancia, che di per se’ è instabile, il neonato puo’ essere sereno o piangere spaventato, mostrando che è impreparato alle novita’ e ostentando una certa insicurezza o paura con il pianto.

    Il padre non deve avere timore di prendere il neonato in braccio, che non è di vetro, non si rompe e bisogna sforzarsi di trattarlo con sicurezza per trasmetterla. Questo è la principale prerogativa del padre, oltre ad aiutare la mamma.

    Se il neonato piange,

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