Soldi per niente? Tutte le forme di finanziamento dei partiti politici
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Recensioni su Soldi per niente? Tutte le forme di finanziamento dei partiti politici
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Anteprima del libro
Soldi per niente? Tutte le forme di finanziamento dei partiti politici - Gaetano Farina
Anno 2013
ISBN 978-88-6797-011-7
© goWare per l’edizione digitale
Redazione: Valeria Filippi
Copertina: Lorenzo Puliti
Sviluppo ePub: Elisa Baglioni
Soundtrack: Stefano Cipriani
goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing
Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it
Blogger e giornalisti possono richiedere una copia saggio a Maria Ranieri: mari@goware-apps.com
Made in Florence on a Mac
L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani riprodotti nel presente volume.
I palazzi del potere | Presidente della Repubblica
Giovanni Battista Piranesi, Veduta della Piazza di Monte Corallo, Veduta di Roma, tomo I, 1748.
Il Palazzo del Quirinale (già Palazzo Pontificio), la cui costruzione ebbe inizio nel 1583 e fu la residenza estiva del Pontefice fino al 1870, anno della presa di Roma, quando divenne la residenza della dinastia regnante dei Savoia. Con la proclamazione della Repubblica il palazzo divenne la residenza del Presidente della Repubblica.
Sembrava l’ultimo della serie...
L’ultimo scandalo è quello inerente alla gestione personalistica dei rimborsi elettorali da parte di Antonio Di Pietro, che ha fatto crollare nei sondaggi il suo movimento politico ai minimi storici. In verità, l’inchiesta di Sabrina Giannini, di Report, quella che ha sollevato il polverone, non scoperchia alcun mistero nascosto, poiché si tratta di verità ben note, almeno al pubblico meno disattento; già veicolate dal nemico numero uno di Antonio Di Pietro, quell’Elio Veltri che partecipò alla fondazione della stessa Italia dei Valori e che, da anni, conduce ormai una battaglia contro la gestione personalistica, se non autoritaria, del movimento da parte dell’ex magistrato di Mani Pulite. Bastava già leggere qualche paragrafo del nuovo libro di Veltri (scritto con Francesco Paola), I soldi dei partiti, per venire a conoscenza della struttura parallela, in forma associazionistica, che Di Pietro ha costruito solamente assieme ad altri due soggetti, inclusa la moglie, e chiamata con lo stesso nome del partito, allo scopo di amministrare in prima persona le milionate di rimborsi elettorali.
Qualche mese prima è esploso lo scandalo che ha coinvolto Franco Fiorito, capogruppo del pdl, e l’intera Regione Lazio e che ha portato alle dimissioni della presidente Renata Polverini. Ma, nell’arco di circa un anno, siamo già passati per quelli legati alla Margherita e al tesoriere Lusi, al magna-magna leghista iconizzato dal Trota e dall’altro tesoriere Belsito, e ai regali inaccettabili del sindaco di Bari Michele Emiliano. Sempre dalla Regione Lazio, è stato costretto a dimettersi (per poi essere arrestato) Vincenzo Maruccio, accusato di peculato, anch’egli nella squadra dell’idv col ruolo di capogruppo e uomo di fiducia di Di Pietro. Senza contare tutti gli altri scandali minori, di impatto locale. Minori solo perché non hanno suscitato il medesimo clamore mediatico.
Sembrava l’ultimo degli scandali... ma non è passato neppure un mese e ne è uscito uno nuovo che coinvolge le istituzioni della regione guida del nostro Paese, quella Lombardia che è stata per molti anni la punta avanzata dell’esperienza regionalistica italiana e nella quale ha le radici uno dei partiti che hanno fatto del decentramento il punto di forza del proprio programma politico e del proprio avvenire politico. Ci occuperemo brevemente di questa vicenda nell’epilogo di questo ebook [vedi ... e l’ultimo della serie].
E così, improvvisamente, assieme ai dormienti organi d’informazione, ci siamo accorti della valanga di quattrini che piove annualmente dentro le casse dei partiti politici con la scusa dei rimborsi elettorali. Da Mani Pulite in poi, infatti, c’eravamo concentrati esclusivamente sulle tecniche di finanziamento illecito e sui più luccicanti privilegi castali.
I palazzi del potere | Camera dei Deputati
Giovanni Battista Piranesi, Veduta della Gran Curia Innocenziana, Veduta di Roma, tomo I, 1748
Palazzo Montecitorio fu commissionato nel 1653 dal papa Innocenzo X al Bernini per la famiglia romana dei Ludovisi; la costruzione dell’imponente palazzo subì delle interruzioni e fu completato solo nel 1696 come nuova sede del massimo organismo dell’amministrazione della giustizia vaticana, la Curia Pontificia. Con l’Unità d’Italia il palazzo fu espropriato per divenire sede della Camera dei Deputati, preferito a Palazzo Venezia e al Campidoglio.
Il denaro pubblico ai partiti
Dal finanziamento ai partiti ai rimborsi elettorali
In Italia il contributo pubblico a favore di partiti o movimenti politici venne introdotto per la prima volta dalla legge 2 maggio 1974, n. 195, in seguito modificata e integrata dalla legge 18 novembre 1981, n. 659 e da altri provvedimenti successivi. In base a tali leggi si prevedevano una forma di contributo statale per il funzionamento ordinario dei partiti e una ulteriore forma di