L'Europa que cuenta
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Anteprima del libro
L'Europa que cuenta - Luca Filipponi
milionenicola@gmail.com
Prefacio a la primera edición en lengua española
por Carmine Romaniello
El vademécum escrito por los profesores Luca Filipponi y Giuseppe Catapano, LA EUROPA QUE CUENTA, nos obliga como consecuencia del estudio del mismo, y de la importancia que su contenido reviste para la Comunidad Económica Europea, y en particular el papel que ha jugado y juega Italia, per se, como miembro integrante, desprotegido por sus gobernantes, los cuales no han jugado, ni siquiera un papel de grandes oradores, y mucho menos sus conductas son reveladoras de la verdad absoluta, responsabilidad y sobriedad, como la ley les impone en pro del cargo que han ejercido y algunos todavía ejercen. Circunstancias estas, las conductas no continente de los gobernantes Italianos, que contribuyeron a la crisis económico-financiera Europea, exponiendo así el futuro de la Unión. En efecto tal administración en pocos meses dio como resultados el Brexit, generado por la fuerte crisis entre otras, las de las políticas migratorias.
A partir de 2008, los debates sobre las reglas que Bruselas imponía a los ingleses aumentaron. En las islas británicas empezó a extenderse la idea de que los inmigrantes estaban ocupando puestos de trabajo mientras los nacionales lo perdían, concepto que en Italia nunca se tuvo en consideración, en pro y beneficio del 40% de los desempleados, en su mayoría jóvenes profesionales. El partido que más impulsó la idea de que Reino Unido, debía salir de la UE fue el UKIP, liderado por Nigel Farage. Exponían que el Brexit sería la solución al problema económico que vivían, y para ello, usaron informes que años después se comprobó que incluían datos manipulados, los cuales terminaron de acelerar el desenlace; por cierto, en este proceso también jugaron un papel clave las redes sociales, que hicieron correr más rápido todas las informaciones falsas. Dicho lo anterior es importante reflexionar en el sentido, que parece quizás junto a un molinete político, en sentido positivo y no comunista, ya que muchos elementos negativos han hecho pensar, que ciertamente es más útil una Europa más unida, una verdadera Europa con un concepto estilo Reino Unido, criterio que no prevaleció para los políticos italianos. El balance de la Confederación refleja una realidad histórica original, compleja y dinámica, no respetada, en particular por los gobiernos comunistas, convirtiéndose en uno de los nudos principales de muchas controversias de la Unión europea; donde miembros de la misma irrespetan los principios a los cuales se han comprometido tanto con el pueblo que representan, como con la alianza en sí. Independientemente que, de la comprobación de la unión se derivan hechos y aproximaciones de contrataciones e intereses tanto unitario como comunitario, es necesario establecer a los fines de la continuidad idónea, de la colectividad la necesidad de una unión cada vez más capaz de desarrollar un papel esencial por la historia futura de Europa, como antiguo continente y por lo tanto rector de las conductas de otras naciones; en la posibilidad convidada por el orden institucional comprometido, que ella desarrolle un papel político, económico y social justo para sus integrantes, directamente perceptible por sus ciudadanos. Siempre considerando, que ningún Estado, solo, es capaz de llevar adelante con plenitud de resultados y respuestas certeras para el soberano, cosa que han incumplido los gobernantes itálicos.
Los profesores Luca Filipponi y Giuseppe Catapano, trajeron a colación la importancia de contener el expansionismo chino, cosa que los gobiernos italianos, han permitido a grandes escalas, hasta el punto de humillar el gentilicio mediterráneo, en su propia península frente a grupos inescrupulosos, que hasta un virus importaron para tal vez, o ciertamente adueñarse aún más de las riquezas históricas, arquitectónicas y naturales propias de la bota, que con su talón bastante pronunciado por cierto, gracias a quien la administra no ha sido capaz de imponer nada, ni a nadie, sus virtudes, ni mucho menos el cumplimiento de la normativa jurídica, que los nacionales deben acatar a plenitud, mientras los amigos comunistas evaden, bajo la protección de sus camaradas. Los gobiernos con sede en Roma, como siempre se han dado a la tarea de improvisar, en perjuicio de los 60 y más millones de italianos, que de buena fe, siempre ceden parte de su ser, para una mejor nación, mientras que los gobernantes Polacos, Húngaros, por la buena conducción de sus políticas fortalecen a diario su estado de derecho y de justicia, la economía y la solidaridad con la UE. A diferencia que la gran Alemania, a través de su brillante y emprendedora gestora de negocios, ha continuado en su desarrollo cultural y económico, convirtiéndose en una potencia tranquila y obligatoriamente respetable, en su carácter de miembro de la UE; mando también asumido por la potencial Francia.
DE LA CONDUCTA DEL ANTI ITALIANISMO, POR PARTE DE QUIEN, SOLO QUEDO COMO SIMBOLO DE LA DESTRUCCION POPULAR CONTINUADA
A principios de 2014, Matteo Renzi, el ex alcalde venal de la ciudad más bella e histórica de Italia, Firenze, donde nacieron héroes como: DANTE ALIGHIERI, quién en su obra la Divina Comedia, en el Canto I. El Infierno, indujo a …Caminar por una selva oscura y salvaje, con la senda derecha ya pérdida…
casualmente cerca de la Pascua del año 1300, lo cual concuerda, con este Epílogo que también hoy día de pascua, estamos escribiendo. Comparando al dantesco leopardo, con la vergonzosa gestión de Renzi, figura simbólica muy propia, no solo de la poesía medieval, sino de toda la administración que encarna la decadencia de la Italia contemporánea por falta del Divino Amor, que tal vez - la loba - no supo dar a quienes desde Roma, dirigen los destinos, para ser así condenados con la ayuda de Virgilio, a visitar eternamente el Infierno, sin que de allí salga, como alma pura. Sólo la razón, si no está iluminada por la fe es incapaz de trasmitir las verdades, para excusarse de su conducta.
Otros ilustres personajes como GIOVANNI BOCCACCIO, FILIPPO BRUNELLESCHI, CENNI DI PEPO, ALIAS PIETRO CIMABUE
, LEONARDO DA VINCI, que contribuyeron a la construcción y constitución del gentilicio verdadero botesco.
Para el 2014, actuaba MR, como líder del Partido Democratico, quien desdichadamente logró ser electo primer ministro.Llevando a Italia al olvido, comenzaron a suceder cosas extrañas en la economía peninsular. Los bancos estaban fallando...pero no cerrando. Las edades de jubilación se estaban ampliando... sin motivo ni razón aparente, los fondos de pensiones estaban disminuyendo, mientras que el impuesto nacional a las ventas, pasó del 18% al 22%.
Y en medio de todo ese disimulo financiero, los chinos comenzaron a comprar furiosamente bienes inmuebles y negocios que hasta entonces, habían sido ideados, creados, cuidados, manejados y protegidos bajo los gobiernos que vieron nacer esas sociedades del norte de Italia.
La razón por la que, cito a Renzi y los chinos juntos es que, también sucedieron cosas extrañas entre los gobiernos de Italia y China.Haciéndose este gobernante, la vista gorda ante la forma en que los asiáticos estaban captando negocios tras negocios, en los sectores financieros, de telecomunicaciones, industriales y de la moda de la economía prioritaria italiana, todo lo cual tuvo lugar en Milán.
En síntesis China se escapo del erario de las compras en violación de la ley italiana y los acuerdos comerciales de la UE con los Estados Unidos y el Reino Unido y acelerándose así, la salida de la Gran Bretaña. Aún cuando gran parte de estas negociaciones estaban ocultas a los soberanos en los tres países.
Tras las tantísimas negociaciones, China ahora ostenta cinco bancos importantes en Italia, todos los cuales habían sido respaldados en secreto e ilegítimamente por Renzi, utilizando fondos de pensiones robadas.
Por último los negociadores constituyeron el China Milano Equity Exchange
y gran parte de la riqueza de la bota, se canalizó de regreso a China continental.
Las entidades estatales asiáticas son propietarias de: Telecom, ENI y ENEL. Al ingresar al mercado de las telecomunicaciones, Huawei estableció una instalación en Segrate, un barrio de Milano. Inaugurando el primer centro de investigación. Posee una participación mayoritaria en Fiat-Chrysler, Prysmian y Terna. Las marcas Pinco Pallino, Miss Sixty, Sergio Tacchini, Roberta di Camerino y Mariella Burani fueron adquiridas en un 100%. Y donde quedó el gentilicio Italiano; donde la tecnología de los hijos pródigos de la bota, donde los sacrificios y el sudor de la frente de quien a diario, se levanta a buscar el sustento para sus hijos, sin poder evadir un solo céntimo de impuestos y contribuciones para su vejez, que luego es tirada al pajal, de manera secreta, pero bien descubierta.
A lo largo de todas estas compras y adquisiciones, el gobierno de Renzi permitió a los chinos acceso irrestricto a la república, mientras ya desde los Estados Unidos se venía fomentando la no expansión china, a lo largo y ancho del globo terráqueo.
Tan grave como lo anteriores el hecho que, decenas de miles de chinos entraron a través de Milano ilegalmente y salieron con dinero, tecnología y secretos corporativos. Circunstancia que se ha pretendido en este 2020, cuando las acciones sufrieron una gran baja, para así los asiáticos quedarse con las industrias pesadas europeas y estadounidense.
No fue hasta que hubo un cambio en el partido gobernante en Italia que se detuvieron los talleres clandestinos y la entrada y salida ilegal de ciudadanos chinos. Matteo Salvini, del partido Lega Nord, cerró los puertos de Italia a los inmigrantes ilegales y sistemáticamente comenzó a desmantelar los talleres de explotación y deportar a los que estaban no permisados.
Se encontraron formas de eliminar a Salvini, después de lo cual el Partito Democratico bajo la dirección de Giuseppe Conte, reabrió los puertos. Inmediatamente, miles de refugiados indocumentados e indocumentados de Medio Oriente y África Oriental comenzaron a llegar nuevamente.
De nuevo se proporcionó acceso a los chinos, según los viejos términos, y como consecuencia miles de orientales, la mayoría de Wuhan, comenzaron a llegar a Milán…...
CARMINE ROMANIELLO
PROFESOR UNIVERSITARIO.
DOCTOR EN CIENCIAS DE LA EDUCACION.
ABOGADO ESPECIALISTA EN DERECHO PENAL
INTERNACIONAL. DERECHOS HUMANOS.
DERECHO CONSTITUCIONAL
gruporomaniello@gmail.com.
Instagram @lexromaniello.
Twitter: @CarmineRomanie1.
http://bufeteromaniello.wordpress.com
Prefacio
Europas a los Papeles.
Hemos querido dar a este volumen un título evocador y sugestivo para reflejar lo más posible sobre qué es Europa o mejor la Unión europea, pero sobre todo hemos analizado que cosa será mañana o que cosa podrá ser o volverse dentro de pocos años.
Luego el título un po' lábil o multiuso es indudablemente una provocación para suscitar interés alrededor de estas temáticas y estas problemáticas que son las que realmente afronta.
Europa que cuenta significa ver o descubrir quién cuenta en Europa y es decir quie es capaz de tomar decisiones estratégicas y por lo tanto las personas que cuentan más o bien las Instituciones europeas o bien los Estados miembros o hecha el ancla los grupos de asuntos o mejor ancla los lobbies, indudablemente más difíciles de entender y de interceptar.
Se cuentan también el dinero de Europa, pero también cuánto cuesta Europa o cuánto costaría un aflojamiento de la Unión europea para crear un hipotizadas Europas à los papeles. Más en general hemos probado a contar
los números de la Unión europea en un contexto global y geopolítico y, mejor ancla, ha probado a entender cuánto cuelga el balance de Europa en relación al mundo, o bien cuánto, con respecto de un individual País, cuenta el balance Ue.
Luego por este trabajo y gracias al soporte de aquéllos que cuentan o querrían contar en Europa hemos contado una Europa posible, partiendo de un tipo de instantánea sobre el bloque europeo a un año de la aprobación del Brexit y en el lleno de la crisis hispánica en la región de Cataluña que pregunta a grandes voces la independencia.
De la lectura de este libro se podrá entender mejor qué Europa representa y cuál soy, han estado y lo estarán en un futuro próximo las selectas geopolíticas de la Europa contemporánea.
# LA EUROPA QUE CUENTA
La Unión europea e Italia
Historia, realidad y perspectivas
Y la Europa va…
CAPÍTULO I
Somario: 1- No todos los males vienen para dañar.
2-Entrevistas Tajani-Draghi: Trump el, Trump no.
1-No todos los males vienen para dañar.
Hablar de Europa en este momento es sobre todo realmente difícil porque aunque los problemas y las criticas a la unión europea son muchas, indudablemente son más las cosas que nos unen de las que nos dividen. Pero es bastante surreal y también diría ridículo el tipo de lenguaje que la política. pero no sólo la política, también el mundo del periodismo, de los intelectuales y muchas personas, también cultas, utiliza de modo inadecuado, a menudo en términos no justos ni reales. Aquí, tenemos que hablar de realidad, de restablecer la verdad de las cosas, porque sólo partiendo de la verdad podemos hablar de manera seria y eficaz de este argumento, pero si partimos de los no verdad, no se logrará nunca afrontar este tema de manera útil por Italia, porque hoy hay necesidad de este y tenemos que hacer entenderles a los ciudadanos, al pueblo y a la política.
El papel