La RAI ai cittadini
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La proposta di legge nata dal basso per restituire ai cittadini il ruolo di azionisti e garanti del servizio pubblico.
MoveOn Italia è un movimento di cittadinanza attiva che dal 2010 ha stimolato una riflessione pubblica sulla necessità di riformare la Rai, allo scopo di garantire un servizio pubblico indipendente, aperto alla partecipazione dei cittadini e in linea con gli standard europei.
In questo ambito - attraverso un tavolo di lavoro riunito presso la Camera dei Deputati dal 2013 e una serie di iniziative pubbliche in collaborazione con movimenti, associazioni, esperti - è maturata la proposta di riforma La Rai ai cittadini. Il filo conduttore della proposta è la definizione di un nuovo modello di servizio pubblico indipendente dai partiti, capace di garantire una informazione libera e plurale, governato con criteri di efficienza e trasparenza, espressione della ricchezza della società civile italiana.
La RAI deve essere un bene comune, patrimonio di tutti i cittadini per garantire la libertà dell'informazione pubblica come fondamento dell'esercizio della democrazia.
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Anteprima del libro
La RAI ai cittadini - MoveOn Italia
gazometro
Hanno collaborato per MoveOn Italia:
Marco Quaranta, Claudio Lombardi, Riccardo Laganà, Vincenzo Vita, Arianna Voto, Vittoria Pagliuca, Maria Pia De Noia.
Testi e contributi di:
Claudio Lombardi, Tana de Zulueta, Silvia Cerami, Giovanni Anversa, Vincenzo Vita, Nicola D'Angelo, Giovanni Valentini, Loris Mazzetti, Paul Ginsborg, Gian Maria Gillio, Udo Gumpel.
Una produzione di Francesco Mizzau per Lantana editore Srl
© 2015 Lantana editore srl
ISBN: 9788899401016
www.lantanaeditore.com
MoveOn Italia
LA RAI AI CITTADINI
Indice
LA RAI AI CITTADINI
Prefazione
Premessa
Nel nome del servizio pubblico
Il testo della riforma La RAI ai cittadini
La proposta di legge La RAI ai cittadini
I tag della RAI
I tag del servizio pubblico
La proposta di legge Riforma del servizio pubblico radiotelevisivo. La RAI bene comune
Gli articoli della legge
Bibliografia
Appendici
Una passeggiata tra le televisioni di Stato
in Europa
Una testimonianza europea: il sistema delle radio tv pubbliche in Germania e le sue ragioni fondamentali
Prefazione
MoveOn Italia nasce qualche anno fa con lo scopo di promuovere la democrazia attraverso azioni costruite sulla partecipazione e sul confronto - tra i cittadini, associazioni, movimenti, partiti - e così contribuire insieme a un cambiamento delle condizioni politiche e culturali del nostro Paese.
In questi anni MoveOn Italia si è impegnato soprattutto per sensibilizzare l’opinione pubblica e le forze democratiche a realizzare una riforma della Rai per il libero sapere di tutti. Prendendo come riferimento i modelli di gestione più avanzati in Europa, ma anche le proposte di riforma della Rai tendenti a garantire qualità e autonomia, MoveOn Italia ha proposto una riforma che assicurasse la necessaria efficienza aziendale coniugata con assoluta indipendenza editoriale del servizio pubblico televisivo.
Il testo di MoveOn Italia - La Rai ai Cittadini - è il frutto di un lungo percorso - condiviso con movimenti, associazioni , giornalisti, giuristi, esperti, rappresentanti politici - che insieme hanno pensato una riforma della Rai alternativa nella cui governance fosse prevista una rappresentanza della società civile a controllare e bilanciare la presenza dei partiti. Con lo scopo ultimo di garantire un bene pubblico, la libertà e il pluralismo dell'informazione, senza prescindere da una netta e chiara separazione tra l'esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media.
La proposta di MoveOn Italia è stata, in questi anni, sottoposta a tutte le forze politiche, resa oggetto di discussione attraverso tavoli di lavoro, incontri pubblici e accolta nel programma elettorale di alcune forze politiche nel 2013.
A marzo 2015 alcuni rappresentanti politici (tra cui Civati, Zampa, Pastorino, Fratoianni, Scotto, De Petris ecc) hanno depositano alla Camera e al Senato una proposta di Riforma della Rai - La Rai Bene Comune - ispirata in buona parte al testo di MoveOn Italia, ancorché integrato e rivisto in alcune parti.
Nel frattempo MoveOn Italia ha continuato a dialogare con tutti i partiti perché facessero proprio lo spirito che animava la proposta La Rai ai Cittadini e ne accogliessero alcuni principi anche nelle rispettive proposte di riforma della Rai.
A tal fine ha organizzato una serie di incontri pubblici lanciano un appello sottoscritto da associazioni/movimenti, tra cui Articolo 21, Legambiente, Arci, Federconsumatori, Libertà e Giustizia, Giuristi Democratici e altri.
Intanto viene diffusa la bozza di il testo che rappresenta la posizione del Governo sulla Riforma Rai: un testo che a dire di tutti è una versione 2.0 della precedente legge Gasparri. Una proposta che sostanzialmente non cambia nulla rispetto alla legge Gasparri, che sicuramente non lascia fuori i partiti dal controllo della Rai, se non aumentare il potere del Governo e ridurre quello del Parlamento. Intanto il vecchio CdA Rai scade ... e la discussione in Parlamento sulla Riforma Rai viene accolta da un silenzio disarmante. Nessuno si sdegna, nessuno si scandalizza. Malgrado la proposta che sarà poi approvata non sia molto diversa dalla legge precedente. Malgrado lo stesso Gasparri dichiari Sulla Rai l’intesa era inevitabile
.
In concomitanza del dibattito parlamentare in Senato, MoveOn Italia si fa promotore di alcune iniziative (conferenza stampa, sit in davanti al Senato il 21 luglio) per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di riformare e rinnovare la Rai, nell’ottica dell’autonomia, dell’indipendenza e della partecipazione. Contestualmente (consapevole che il testo del governo è destinato a essere approvato) propone alle varie forze politiche piccoli correttivi per introdurre anche nella proposta del Governo principi che potessero dare spazio alla dimensione sociale e partecipativa dei cittadini nella governance del servizio pubblico. Invano ....
Il testo di Riforma Rai è andato in discussione in seconda lettura al Senato a dicembre. Di nuovo nel silenzio e nell’indifferenza di tutti.
L’impegno di MoveOn Italia continua. Perché la libertà è informazione ma non c’è libera informazione senza partecipazione.
A cura di MoveOn Italia
Nella mappa mondiale 2015 di Freedom House dedicata alla libertà dell'informazione l'Italia è ancora nella categoria gialla Informazione parzialmente libera
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