Orthobby: Ovvero come trasformare l'orto in una palestra sportiva, ma molto più naturale

Di Marco Biffani

"Avete mai dissotterrato delle patate? Avete mai aiutato a cogliere pomodori, carote, fave? Avete mai aiutato qualcuno a zappettare la terra di un giardino? Siete mai stati coinvolti dagli amici, per farne una occasione per un barbecue?
In genere in città, solo chi possiede una villa può disporre di un orto. Il lavorarlo richiede un piacevole impegno fisico ed una grossa soddisfazione."

Biffani vede l’orto come una propaggine della villa, con tutti i vantaggi che ne conseguono. E si è inventato l’Hong Kong…
Il produrre qualcosa di commestibile risveglia in noi qualcosa di atavico.
Il gustare la freschezza della frutta o della verdura appena colta, è una sensazione quasi dimenticata.
E poi quel piacevole senso fisico di appagamento che segue uno sforzo, una corsa, una serie di esercizi fisici impegnativi. Serotonina ed endorfine a go go!
E’ ormai acquisito il concetto salvifico dell’ortoterapia che riduce lo stress.
E allora perché non fare dell’orticultura oltre che un piacevole sport anche un business?

• Lingua: Italiano
• Editore: Abel Books
• Data di uscita: 18 dic 2014
• ISBN: 9788867521333

Anteprima del libro

Marco Biffani

ORTHOBBY

OVVERO COME TRASFORMARE L’ORTO IN UNA PALESTRA

 SPORTIVA, MA MOLTO PIÙ NATURALE, SALUTARE, DIVERTENTE, ECOLOGICA, CONVIVIALE, ANTISTRESS…

Marco Biffani

Abel Books

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Abel Books

via Terme di Traiano, 25

00053 Civitavecchia (Roma)

ISBN 9788867521333

INDICE

PREFAZIONE

I TEMPI SONO MATURI PER TORNARE ALL’ORTO DI CITTÀ

I HAVE A DREAM …

COME GESTIRE UN CAMPO DIVISO IN ORTI DA AFFITTARE

COMPOSIZIONE ANALITICA DI UN CAMPO ATTREZZATO A ORTI IN AFFITTO – CON ANNESSO PARCO GIOCHI ED EVENTUALE PARCHEGGIO

IL BUSINESS IN FRANCHISING

CARATTERISTICHE DEL GESTORE DEL CAMPO (il Franchisee)

L’OBIETTIVO DEL CONTRATTO DI FRANCHISING E’ FINALIZZATO A CHE IL FRANCHISEE

LE POSSIBILITÀ DI RICAVO DEL GESTORE (il FRANCHISEE)

COME SFRUTTARE QUESTO BUSINESS DA SEMPLICI PRIVATI

GLI ASPETTI PSICOLOGICI E SOCIALI DI ORTI DOTATI DI HONG KONG

CONSIDERAZIONI FINALI

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PREFAZIONE

Questo saggio nasce dalla constatazione che, secondo l’ISTAT, quasi il 40% degli italiani è appassionato di orticoltura e giardinaggio; che il fatturato delle Aziende che producono semi, fertilizzanti, terriccio, antiparassitari, attrezzi da giardino etc. è in costante crescita.

Secondo una vecchia statistica, per Ebay le vendite di articoli di giardinaggio crescono ogni anno del 50% e vengono consultate migliaia di inserzioni sul loro sito Internet, dedicate alla vendita di semi e altro, da parte di agricoltori dilettanti.

Secondo uno studio dell’Università svedese di Usala, chi fa giardinaggio guadagna un anno di vita rispetto a chi rimane inattivo. Oltre a Eleanor Roosvelt (negli anni ’40), anche Michelle Obama, ha installato un orto alla Casa Bianca. Secondo l’Osservatore Romano, anche il Vaticano vuole installarne uno nel suo piccolo territorio. Fioriscono i giardini e gli orti sui terrazzi delle capitali statunitensi, inglesi e italiane. Si usano anche le grondaie per piccole coltivazioni. Crescono i progetti di skyfarming nelle città.

In Gran Bretagna, la National Trust, la ONG che si occupa della gestione del patrimonio storico-culturale, sta – da tempo – consegnando appezzamenti di terreno ubicati nelle terre e nelle dimore storiche del Regno Unito, ai cittadini che desiderano coltivarli a orto o a giardino per produrre frutta, ortaggi e fiori. I richiedenti superavano, anni or sono, i 100.000 e le liste di attesa si allungavano.

Negli Stati Uniti esiste dal 1978 Green Thumb, una associazione che dipende dal Dipartimento Parchi, che ha l’obiettivo di recuperare zone degradate riconvertendone i terreni abbandonati in orti urbani che forniscono prodotti ortofrutticoli ai mercatini biologici di zona.

Dedicarsi all’orticoltura e al giardinaggio, per tornare alle origini e curare la propria salute, sta diventando ormai una tendenza inarrestabile, che si unisce al desiderio dilagante