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Lettere d'Amore
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E-book109 pagine1 ora

Lettere d'Amore

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Qual è la differenza fra l'amore umano e l'amore spirituale? Esiste l'amore d'anima? Può proseguire un rapporto d'amore anche oltre la vita terrena? Questo libro, scritto a due mani da Letizia Dotti e Silvio Ravaldini, ci offre delle risposte convincenti a queste domande. Si tratta di lettere d'amore dettate medianicamente dalla donna amata, giunta da poco nel mondo spirituale, dirette all'uomo amato rimasto sulla Terra. È un libro che porta a riflettere, ricevuto in un'epoca tecnologica in cui la spiritualità sembra essere un aspetto trascurabile e dimenticato dall'uomo moderno. L'amore assume un'immagine diversa da quella comunemente considerata nel nostro tempo storico, certamente più autentica e vera, ove traspare la forza di coesione che anima tutte le leggi dell'universo.
LinguaItaliano
Data di uscita11 ott 2016
ISBN9788822854681
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    Anteprima del libro

    Lettere d'Amore - Letizia Dotti

    Note

    Prima pagina

    Lettere d’Amore

    L’amore dall’universo spirituale

    Pensami come un amore, non come un amore terreno, ma come un amore che non ha limiti, nè inizio nè fine, che non ha e che non rientra nei confini, un amore libero un amore di anima, un amore grande che ti deve pacificare dentro e ti deve dare la certezza della tua immortalità.

    Letizia Dotti  -  Silvio Ravaldini

    Dedica

    A Silvio, con amore dalle tue sorelle d’anima

    rimaste ancora sulla Terra

    che rimpiangono un amico sincero di vita

    Letizia e Rita

    Premessa dell’autore

    La medianità ha prodotto e continua a produrre, come è noto, fenomeni fisici e fenomeni intellettivi, checché se ne dica, ma poco adatti per l’uomo tecnologico della nostra epoca, che li rifiuta in toto, perché li ritiene retaggio di epoche passate, di credenze ormai superate, vere e proprie stupidaggini e molto lontane dalla razionalità della scienza. Una parte preponderante dei fenomeni intellettivi della medianità è data dai cosiddetti messaggi che sembrano provenire da un’altra dimensione di esistenza, ma che le scienze psicologiche attribuiscono invece a elaborazioni subcoscienti dei medium , specialmente quando si tratta di comunicazioni che espongono dottrine di solito non collimanti – anzi talvolta in netto contrasto – con quelle della religione cattolica. Vedi ad esempio la copiosa produzione dei Maestri del Cerchio Firenze 77 ( medium Roberto Setti) e quelle, veramente enciclopediche, che hanno toccato buona parte dei temi dello scibile umano, provenienti dal Maestro Andrea (Entità A), del Centro Italiano di Parapsicologia di Napoli ( medium Corrado Piancastelli). Ma analizzando bene queste ultime con spirito scevro da pregiudizi – e l’ho fatto per tutta la vita – si potrebbero definire, proprio per la loro novità, per i loro eccezionali contenuti, una dottrina per il futuro dell’umanità.

    La produzione di alto livello intellettivo di Letizia, una grande ed eccezionale medium che ho avuto la fortuna di incontrare e con la quale conduco esperimenti da oltre due anni, possiede una caratteristica tutta particolare delle sue facoltà paranormali, che appartengono a pochissimi medium . A quanto mi risulta, direi che è un caso più unico che raro. Dirò di più: le sue doti non sono certo inferiori a quelle possedute da grandi medium , come Roberto Setti e Corrado Piancastelli, che ho studiato a lungo nelle loro multiformi estrinsecazioni.

    La medium Letizia, oltre a ricevere messaggi di insegnamento spirituale di ottimo livello dal proprio Spirito-guida, e da un’altra Entità di alta evoluzione, - che nulla concedono ad un fideismo di tipo religioso – ha cominciato a produrre lettere d’amore a me indirizzate, provenienti da una personalità femminile, Stella, trapassata da non molto tempo e da me conosciuta e amata in vita.

    Con la medium Letizia, questi Maestri ci hanno parlato spiegandoci l’evoluzione infinita dello spirito, il processo reincarnativo, il programma dell’anima quando viene in Terra e assicurandoci sempre che il caso non esiste assolutamente, ma tutto è regolato da Principi e Leggi che sono applicabili anche a Spiriti e Universo.

    Inutile aggiungere che con Stella, eravamo e siamo tuttora uniti da un sentimento, quello che sulla Terra si chiama Amore, ma con l’A maiuscola, come due anime gemelle che da tempo, molto tempo fa, forse da secoli, sono unite nelle esperienze terrene e nell’infinito Universo, per un progetto, meglio sarebbe dire per progetti di natura spirituale aventi per scopo quello di non far dimenticare all’uomo la sua vera natura, che è eminentemente spirituale, e continueremo, proseguiremo insieme anche dopo la mia morte. Questo è ciò che mi è stato detto!

    Ma, soprattutto, è il contenuto di queste lettere che avallano e confermano la loro provenienza.

    Fin da bambino, come è noto, mi sono occupato di medianità, ho trascorso i miei 88 anni di vita a studiare e sperimentare con medium eccezionali e credo di aver raggiunto un’ottima conoscenza in questo campo. Quindi se ho considerato la medium Letizia eccezionale è perché ho avuto prove della realtà delle manifestazioni, delle premonizioni anche a lunga distanza, e la constatazione di tanti altri fenomeni medianici accaduti me lo hanno ampiamente confermato.

    Silvio Ravaldini

    La mia ricerca dello Spirito e dell’Amore …

    Non appena ho aperto gli occhi sul mondo, all’età di 14–15 anni, ho sentito profondamente dentro di me la mancanza di qualcosa che mi procurava sofferenza: la mancanza di un essere femminile col quale rapportarmi, dialogare e instaurare un rapporto di amore di totale fusione, soprattutto nell’anima. Potrei definire una parte della mia vita una ricerca dell’Amore perduto.

    Nel 1943 abitavo a Castelfiorentino, un piccolo paese della Valdelsa, in Toscana, e lavoravo in uno stabilimento metallurgico locale, ma senza una mansione e una qualifica ben precise. Nell’autunno di quell’anno rimasi senza lavoro, ma quasi subito trovai impiego in un ufficio comunale che era stato creato dal Ministero dell’Agri- coltura per il contingentamento di alcune derrate alimentari. Tale ufficio rimase aperto ancora per alcuni anni e venne chiuso nel 1951, essendo venute meno le ragioni per cui era rimasto attivo. Tutto il personale venne licenziato, con la promessa, però, che sarebbe stato riassunto entro breve tempo in particolari uffici del Ministero delle Finanze che avevano sede nei capoluoghi di provincia.

    Infatti così fu, ma quando giunse la mia lettera di assunzione vi fu una sorpresa che allarmò molto mia madre: mentre tutti gli altri miei colleghi erano stati destinati a Firenze, io fui inviato in una città capoluogo lontana da Castelfiorentino. Comunque questo disagio si appianò poiché sembrava che una mano invisibile mi seguisse e mi facilitasse la strada.

    Fu in quella città che incontrai per la prima volta Stella.

    Stella lavorava all’Ufficio al quale ero stato assegnato. Era una bella donna, alta, slanciata, con occhi profondi, penetranti. Era sposata. L’incontro mi turbò, sentii come un tuffo al cuore, ma ancora non sapevo che per una serie di movimenti interni del personale, mi sarei trovato, in seguito, a lavorare con lei alla stessa scrivania.

    Avevo già oltrepassato i 35 anni e un desiderio che quasi non potevo controllare e che non mi abbandonava mai, quello di incontrare una donna con la quale condividere il resto della mia vita.

    Non mi ricordo esattamente come cominciai a narrare a Stella episodi della mia vita abbastanza confidenziali e, particolarmente, una serie di fatti fuori dell’ordinario avvenuti in casa mia, grazie ad un amico di famiglia, Urbino Fontanelli, rivelatosi nel prosieguo del tempo un potente medium . Egli infatti produsse quasi tutti i fenomeni dell’alto medianismo, come le materializzazioni , le levitazioni, i fenomeni luminosi , gli apporti, ed altri ancora, ma soprattutto la voce diretta, uno dei fenomeni più misteriosi e straordinari della medianità che riproduce fedelmente e senza possibilità di dubbio, le voci di coloro che non sono più, anche quelle dei nostri familiari deceduti con i quali potemmo dialogare. La mia famiglia, allora, era completamente digiuna di fenomeni medianici, e furono le Entità-Guida manifestatesi che impartirono le istruzioni relative alla conduzione delle sedute: la disposizione del medium e dei partecipanti, la luce, bianca o rossa, o l’oscurità completa durante la trance, mentre i fenomeni si producevano, l’uso dell’incenso, che veniva bruciato prima della seduta. Mi ricordo di aver letto che durante le loro predizioni, le pizie e le sibille dell’antichità, adoperavano l’incenso perché favoriva il loro stato di trance, dato che pizie e sibille non erano altro che medium .

    Stella si mostrò subito interessata alla medianità

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