Le vostre vite infestate

Di G Michael Vasey

Una raccolta di strane e agghiaccianti storie vere

Dal sito “My Haunted life too”

• Lingua: Italiano
• Editore: Asteroth's Books
• Data di uscita: 3 gen 2017
• ISBN: 9781507168042

Anteprima del libro

A Paul, Liam, Jon e Denisa e a tutti i visitatori di My Haunted Life Too

Perchè ognuno ha una storia da raccontare.....

Contenuti

Contenuti

Prefazione di Darren Marlar

Introduzione

Altri fantasmi nella macchina

Segreteria Telefonica

Una voce dall’aldilà

Telefonata inquietante di Natale*

Strana telefonata

I morti chiamano

Paziente parla alla radio mentre sta subendo un’operazione chirurgica

Il Demone che interferisce

La voce nella natura selvaggia

Il mio angelo (alla) guida

Presenze Protettive

Il guardiano

Angelo Fantasma?

Il vecchio nel Cimitero

Esperienza ai confini della morte

La scrittrice fantasma

Una nonna protettiva

Il fantasma della nonna e la babysitter

L’ultima visita dello Zio

Immagini possedute

Un dipinto posseduto?

Problemi con la tavola Ouija

Il fantasma della tavola Ouija

Mai infastidire i morti

Case Infestate

Una casa Infestata

Il fantasma che mi chiuse fuori da casa mia

Il Vecchio

Signor Scheletro

La donna in Nero

Il ragazzino con la divisa da marinaio

Il fantasma con il sigaro

Un’osteria infestata

Spia dalla finestra

Il fantasma invisibile

Presenza invisibile in camera mia

Cosa vorresti fare? Sparare a un fantasma?

La donna piangente

Albert

La vecchia signora

Lo scantinato della casa Vittoriana

Un cane fantasma – una spaventosa storia di fantasmi

La casa infestata di Detroit

Casa occupata....

Luoghi infestati

C’è qualcosa di pericoloso nel bosco?

Il Cimitero

Una stazione di servizio spettrale

Zona militare infestata

Fantasmi sulla strada

Il fantasma senza volto

Il fantasma che rifiutò un passaggio

Mio padre mi raccontava sempre di un avvenimento che gli successe alla fine degli anni ’50, mentre era in viaggio per affari tra le colline della Pennsylvania rurale. Stava viaggiando su una strada sterrata, quando vide un uomo rozzo, che camminava in lontananza sul ciglio della strada. Mi diceva sempre che quei vestiti blu e sporchi sembravano strappati, e che l’uomo inciampava come se avesse bevuto troppo o fosse appena uscito da una rissa. Più si avvicinava e più ebbe pietà, quindi pensò che gli avrebbe almeno offerto un passaggio fino alla città più vicina.

Avvicinandosi ulteriormente, vide che aveva molte ferite e bruciature, e che indossava una divisa blu con un cappello dello stesso colore e con una striscia gialla. Si rese conto che era una divisa della Guerra Civile. Mio padre accostò dopo averlo superato, quindi aspettò che si avvicinasse all’auto. Guardò verso dietro e poteva ancora vederlo inciampare dietro l’auto, così aprì lo sportello per lui, e continuò ad aspettare, ma non arrivò. Guardò nuovamente dietro l’auto e l’uomo non c’era più.

L’auto spettrale a Detroit

Lo spettro del fantino

La mia esperienza originale della Guerra Civile

La figlia del contadino

Demoni e spiriti maligni

Greedo

Demone Verde?

Un diavolo di festa

Demone Rosso

Il demone nei miei sogni

Semplicemente bizzarro

Condividere il letto con un fantasma?

Il terrificante amico della mia ragazza

Il teschio maledetto

L’ospite dal Vietnam

Il Bambino nell’Armadio

La figlia della strega

Un salto attraverso lo spazio?

Il bambino mai nato

Strani avvenimenti nel New England

Il fantasma che mi amò

La ragazza nello specchio

Riguardo il sito My Haunted Life Too

Riguardo G. Michael Vasey

Altri libri

Altre raccolte poetiche

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Prefazione di Darren Marlar

Ricordo la prima volta che ho avuto paura. È stato per un libro.

Non sono mai stato un appassionato di horror – sullo schermo, intendo. Per qualche oscuro motivo, Dio mi ha creato in un modo in cui non mi spavento facilmente, quindi i film descritti come terrificanti e spaventosi generalmente mi annoiavano e basta. Quando ero un ragazzino i miei amici parlavano di  film come Halloween, Venerdì 13 o Il Presagio. Nessuno di questi mi faceva venire nemmeno un po’ di pelle d’oca.

La biblioteca della scuola elementare che frequentavo era piena di libri su fantasmi, mostri, e tutto ciò che spaventa di notte. Diversamente dai film, i libri mi entusiasmavano – nonostante non mi spaventassero. Ricordo di aver preso due o tre libri di storie brevi per volta dagli scaffali della biblioteca, e lo sguardo in qualche modo preoccupato della bibliotecaria della scuola, la Signora Sciatta. In realtà, non ricordo il suo vero nome, ma il nomignolo di Signora Sciatta secondo me la descrive perfettamente.  Sono convinto che, mentre piazzava il timbro imbevuto di inchiostro rosso sulla carta dietro ogni libro, mi immaginasse anni dopo in un vicolo buio mentre svisceravo un gatto randagio con un paio di pinze, o qualcosa del genere.

Per me, a dieci anni, i libri erano il passaggio per un’altra dimensione – ancora di più delle repliche di Ai confini della realtà che si proponevano di farlo in tv. I libri erano una collaborazione tra la mente dell’autore e la mia. Leggevo le parole e attorno a me si formava un mondo nuovo. E a quel punto mi spaventai per la prima volta.

Non saprei dire il nome del libro o dell’autore. Ricordo che era un’antologia di storie brevi su mostri, fantasmi e misteri irrisolti. Arrivai a un capitolo su un grosso mostro, che volava nell’oscurità cercando di raggiungere un’auto in corsa con dentro due adolescenti innamorati e completamente terrorizzati. Vedevano gli occhi rossi dietro l’auto avvicinarsi sempre di più, prima che gli artigli squarciassero il metallo. 

La mia giovane mente poteva percepire l’aria che colpiva il volto dei ragazzi mentre l’auto correva sulla strada con i finestrini abbassati. Potevo sentire gli artigli grattare sul tetto, il pianto della ragazza. Potevo vedere gli occhi rossi che brillavano contrastando con il buio della strada dietro il veicolo in corsa, la polvere sprigionata dagli pneumatici posteriori. Potevo vedere la strada curvare davanti ai fari, e il ragazzo dietro lo sterzo cercare disperatamente di mantenere il controllo dell’auto e contemporaneamente confortare la sua ragazza, mentre lui stesso era in stato di panico.

Mi era stato presentato su carta stampata, ma nella mia mente era estremamente reale...