Dieci storie per una storia

Di Gianloris Cresti

Storie per incuriosire, storie per vivere la storia, storie di uomini e donne di ieri per uomini e donne di oggi e di domani, pagine dove ho cercato di racchiudere i tesori di una valle millenaria, e ho cercato di mettere tutto l'amore che provo per una terra a prima vista arida e dura, ma capace di regalare sensazioni forti e grande serenità.

La Valmarecchia ripropone il suo passato attraverso la mia fantasia, attraverso emozioni che forse avrei voluto vivere, e che sicuramente faranno sognare tutti voi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gianloris Cresti
• Data di uscita: 9 feb 2017
• ISBN: 9788826019048

Anteprima del libro

SOMMARIO E-BOOK

01 - Introduzione progetto

02 - Anna

03 - Camilla

04 - Laura

05 - Lucia

06 - Lia

07 - I borghi della Valmarecchia (schede dei primi 5 borghi)

08 - Fotografie dei borghi e della valle

09 - I borghi della Valmarecchia (schede dei secondi 5 borghi)

10 - Ester

11 - Zita

12 - Matilde

13 - Giuditta

14 - Caterina

15 - Ringraziamenti

DIECI STORIE PER UNA STORIA

INTRODUZIONE:

Valle millenaria, la Valmarecchia, parte dal blocco del Monte Fumaiolo sul versante toscano dell'Appennino, ed arriva fino alle acque dell'Adriatico che bagnano Rimini e la sua riviera. Attraversata dall'omonimo fiume ( Fiume Marecchia ), da sempre è stata una via di collegamento fra la Toscana e la costa Tirrenica, e quella Adriatica. Numerosi, lungo tutta la valle, i luoghi ove trovare testimonianza del passaggio di civiltà e popoli del passato, dalla Civiltà Villanoviana, ai Romani, ai Celti , alle testimonianze, numerosissime e di grande rilievo, del periodo Medievale, periodo in cui la valle è stata teatro di mille battaglie e culla di Famiglie signorili, Dame e Condottieri, di prima grandezza (Casato dei Dalla Carpegna , Malatesta , i romantici e sfortunati Paolo e Francesca , Sigismondo Pandolfo Malatesta , Uguccione della Faggiola , per citare i più popolari). Nella più recente storia d'Italia, la Valmarecchia, territorio papale, è stata territorio in cui si sono insediate le più grandi famiglie del Rinascimento italico (Borgia, Medici, Estensi, Sforza, per citarne alcuni), con le loro corti, cortigiani e artisti al loro seguito, e che hanno lasciato segno del loro passaggio con numerosi palazzi, ville e monumenti. Da questa valle partì per Roma, anche Papa Clemente XIV , nativo di Santarcangelo di Romagna. Attualmente l'intera valle, esattamente dal 15 Agosto 2009, è passata amministrativamente, dalla Provincia di Pesaro-Urbino a quella di Rimini, pur sempre rimanendo il cuore della zona storico-culturale del Montefeltro (zona che include Marche-Toscana e Romagna).

COSA:

Come dice lo stesso titolo, questo progetto, prevede dieci storie, dieci brevi racconti, uno per ogni borgo della valle, storie fantastiche che prendono però lo spunto dalla storia reale, e come contorno i monumenti, i personaggi, di quel periodo di riferimento, un insieme di realtà e fantasia, per far conoscere meglio il passato di questa valle, affinchè da quel passato si possa attingere per nuovi progetti e dare nuova linfa ad una zona piena di tesori, ma ancora troppo ai margini della vita culturale e turistica generale del paese. Ogni racconto ha come protagonista una donna, una madre, una fanciulla, una moglie, perchè femmina è per me, la Valmarecchia, femminile nella sua fertilità, materna nella sua protezione, chiusa nell'abbraccio dei monti Fumaiolo, Carpegna e Pincio, e prodiga di carezze che arrivano dal Mare Adriatico. Il progetto, nasce come una semplice mostra fotografica, (" In Religioso Silenzio - Panorami e Monumenti Religiosi da ammirare ...silenziosamente" - presso la sede di Radio Talpa'Z di Cattolica- Rn) poi trasformatosi in brevi racconti, pubblicati su un mensile locale ( LaPiazza della Riviera ), si è pian piano trasformato e rafforzato, divenendo una trasmissione radiofonica di una Web Radio della riviera ( RadioTalpa'Z di Cattolica-Rn), ed ora, sua naturale conclusione, un volume che include storie fantastiche e fotografie reali, per dare al lettore dei riferimenti visivi, da cercare poi, durante le escursioni domenicali o estive, in Valmarecchia.

PERCHE':

Il perchè di una nuova pubblicazione sulla Valmarecchia ? Facile la domanda come facile è la risposta: perchè è una valle, la nostra, ancora troppo poco conosciuta, perchè i suoi tesori, solo in minima parte sono apprezzati in Italia e all'estero, e perchè oggi giorno c'è bisogno e richiesta di Bellezza, e in Valmarecchia ci sono tante forme di bellezza: naturalistica e paesaggistica (ancora il nostro territorio può vantare una natura intatta e genuina), storico-culturale (mille sono i borghi minori che sono pieni di Storia e storie), religiosa (antiche Pievi, Conventi, Chiese, straordinari e pieni di testimonianze di fede), eno-gastronomica (prodotti unici e prestigiosi, che da sempre sono alla base della nostra economia) e umana (molti studenti delle nostre scuole sono risultati vincitori di concorsi nazionali, in vari campi).

Questa non vuole essere un'opera accademica, ma solo il modo per suscitare la curiosità verso la valle, il modo per creare l'interesse attraverso brevi scritti di fantasia, attraverso personaggi limitrofi per il racconto in se, ma principali per la storia del luogo dove la storia si svolge.

PREFAZIONE:

Siamo a Poggio Calanco, piccolissimo borgo medievale sulle pendici del Monte Faggiola, a poche centinaia di metri dal Castello del condottiero Uguccione. Anno Domini 1315. Il territorio è quello dell'odierno Comune di Casteldelci, al confine fra Romagna e Toscana, nell'alta Valle del Fiume Marecchia, nella Provincia di Rimini.

Il Conte, come tutti lo chiamavano, era rientrato dopo la Battaglia di Montecatini, scontro dove aveva sconfitto i Guelfi e ridato la Città di Firenze ai Ghibellini, e su, al Castello, in quei giorni, c'era aria di festeggiamenti. Nel gruppo di case, piccole, ammucchiate, con poche finestre e con i tetti neri, vive Anna, una bambina di undici anni, che insieme alla mamma e al nonno, trascorre le sue giornate fra lavori domestici, pecore e tanti sogni, condivisi con bambole fatte di legno e stracci.

Il borgo è abitato soprattutto da donne e anziani, perchè gli uomini, quelli in salute, sono tutti fuori in battaglia al soldo del Conte, oppure deceduti nelle stesse, in terre lontane.

Il quotidiano è fatto di cose semplici, fra quelle case ai bordi del grande bosco di castagni, un piccolo gruppo di persone composto da boscaioli, fabbri, ma soprattutto contadini, gente umile che conosce solo il duro lavoro nei campi e con poche prospettive, mentre Anna, come tutti i bambini della sua età, è curiosa, piena di voglia di vivere, e di sogni.

ANNA, E I SOGNI DI PRIMAVERA

Uffa, anche oggi tira il vento, anche se mi piace correre e sentirlo fra i capelli.

Invece alle mie pecore il vento non piace e sono nervose.

Come tutti i giorni, anche oggi devo venire a controllare se qualche agnellino ha fatto il suo arrivo, e se le pecore del Nero, mio nonno, ci sono tutte. Le chiamo per nome, tutte, sono le mie amiche migliori, la Gegia, la Nerina, la Birba, la Bimba.... sono simpaticissime, sempre allegre, sono le mie compagne di gioco, con loro mi riposo dalle fatiche dei lavori che devo fare per la mia mamma,