Gay: dentro e fuori

Di Kathleen Hope

Paulie si tirò su i pantaloni arrabbiato. “Mi hai mentito. Mi hai detto che lo sapevano e lo avevano accettato. Avevano accettato noi.”

 “Paulie, lo so che sei incavolato. Ma-”

“Ma niente! Mi hai mentito. Come puoi dirmi di amarmi quando mi hai mentito.”

“Per favore,” sussurrai. “Non andare. Non ancora. Parliamone.”

Si fermò sulla porta senza girarsi verso di me. “Vuoi parlare. Va bene. Ho mentito anch’io. Non sono vergine. L’ho detto solo per poterti entrare nei pantaloni. Non potrei mai stare con te. Non hai nemmeno le palle di dire ai tuoi genitori che al loro bambino piacciono i ragazzi.”

“Paulie, aspetta-” Ero terrorizzato dal fatto che se ne sarebbe andato e avrebbe rivelato tutto ai miei genitori. Presi il suo braccio. “Rimani. O possiamo andare da qualche parte.”

Ma non mi ascoltò. Si tirò via dalla mia presa. “Fottiti, Elliot. Non chiamarmi più.”

Sospirai rumorosamente. Ethan non aveva idea di cosa volesse dire una tragedia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Michael van der Voort
• Data di uscita: 10 mag 2017
• ISBN: 9781547500246

Anteprima del libro

Indice

Capitolo 1: Fresco d’uscita

Capitolo 2: L’anatomia di Stuart

Capitolo 3: Entrando in Elliot

Capitolo 4: The Back Door

Capitolo 1: Fresco d'uscita

Sono seria, Bob. Forse dovremmo far vedere Elliot da un terapista o consulente o qualcuno.

E far conoscere a qualche estraneo i fatti nostri? No, Kathy. Non posso. Non voglio. Questo è un nostro problema e nostro soltanto. Non abbiamo bisogno di qualcuno ben vestito e con un sacco di sigle prima del nome che ci dica cosa fare con nostro figlio.

Rimasero in silenzio per un po'. Poi sentì mia madre tirar su con il naso.

Dove abbiamo sbagliato, Bob? Non gli abbiamo dato abbastanza amore e supporto? O siamo stati troppo permissivi dandogli tutto oppure gli abbiamo chiesto troppo?

Smettila Kathy, disse mio padre nel tono deciso ma affezionato con cui era solito parlarle. Sebbene m’irritasse spesso, mi fece sentire sicuro e contento di sapere che, nonostante il suo aspetto burbero, amasse mia madre. Il suo essere – il fatto che a lui piacciano - Si fermò come se fosse troppo difficile per lui dirlo a voce alta. La sua condizione non è colpa nostra.

Allora perché è così? Mamma singhiozzò. M’immaginai Papà abbracciarla stretta e accarezzarla piano sulla schiena.

Non lo so, tesoro, mormorò. Non lo so proprio.

Abbiamo fallito nei suoi confronti, disse scossa. Lo so che non vuoi coinvolgere nessun altro, ma forse con l'aiuto di un consulente potrebbe tornare sulla retta via.

Ho detto niente aiuti, Kathy, rispose Papà con fermezza. Riuscì a sentire mia madre piangere piano. Mio padre sospirò stanco. E' solo una fase, mia cara. Si sta ribellando. Tutti i ragazzi della sua età lo fanno prima o poi. Tornerà tutto come prima e potremo dimenticarci di questa storia.

Spero che tu abbia ragione, Bob, sussurrò lei tra le lacrime. So cosa ho visto quando sono entrata nella sua stanza. Cominciò a piangere di nuovo. Quel ragazzo lo stava manovrando come se fosse una puttana.

Meglio che l'abbia visto tu che io, aggiunse Papà. Io li avrei uccisi entrambi.

Rabbrividì nella mia stanza. Lo avrebbe fatto.

Almeno domani andrà al college, continuò Papà. "Forse un assaggio del mondo reale