Il mare è una sirena
Di Bruno Rombi
()
Info su questo ebook
Riemergono dall’ombra e ritornano a vivere su una pagina bianca, che acquista un senso, profili semplici e leggendari di personaggi noti alla cronaca, come Masino Manunza, o del tutto inediti, come il mitico simbolico Francesco: tutti personaggi che trasmettono qualche brivido di nostalgia e più di un rimpianto.
Correlato a Il mare è una sirena
Titoli di questa serie (9)
Controluce Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAdelasia del Sinis Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn raro esemplare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFarfalle Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’alba è già passata: La prima indagine del giudice Davide Leonardi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mare è una sirena Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ballata della regina senza testa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTrackman Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’isola delle lusinghe Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
Respirando l'oceano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAspro mare dolce terra: Pensieri in ordine sparso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa città del giardino dei cedri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDammi vento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBananas Republik Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFossa Clodia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Katisi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAppunti di Mare e di Cucina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Capitano Robin Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSui miti delle acque Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTra foglie sparse Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniC'era una volta all'Asinara Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRaccontando storie: Racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia SERENISSIMA via Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniJoves La Fuente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParole nel vento - La voce del Lario Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStrade di Sale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie di mare e orizzonti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCristincardo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOuitalos Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLatina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPalmarola: Guida alle grotte sommerse Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniÈ facile vivere bene a Palermo se sai cosa fare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il barbiere di Galati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVenere Lavinia - Il Mare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpigolature Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConchiglie nella rete: Sogni imbrigliati in viaggi di pensiero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnni difficili (1943 - 1945) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'isola delle correnti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn Opale chiamato Sole: Le avventure di Elynn Respiro di Onda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Il mare è una sirena
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Il mare è una sirena - Bruno Rombi
Bruno Rombi
Il mare è una sirena
Racconti
ISBN 978-88-7356-920-6
Condaghes
Indice
Preambolo
Nell'isola, un tempo...
Il mare è una sirena
Francesco
Ricchettu
Il colore dei pesci
A sciabega
A sabetta
Una corrida sul mare
Agostino, detto Balau
Da Calasetta ai mari tropicali
La coda del diavolo
Le gnacchere e il cannone
Da Calasetta, un inverno
Una sirena per Francesco
Immaginate un luogo mitico...
L'Autore
La collana Narrativa tascabile
Colophon
la pagina bianca...
Immaginate un luogo mitico dove tutto ha
una sola dimensione tutta bianca,
una dimensione di pagina intonsa
su cui si può scrivere una storia,
o tante storie.
la pagina, intensamente bianca...
Nell’isola, un tempo...
Tutte le storie hanno un senso, così come tutte le vite. Sia che si svolgano al ritmo di una musica lenta e sincopata, sia che procedano su un’andatura più vivace.
Ora che Maurizio è anziano e vive in una città che non vuole nominare, perché non perda mai quel sapore di continua meraviglia dell’esistenza, sulla quale aveva puntato allontanandosi dal suo paese, per seguire la sua vocazione a conoscere il mondo, rievoca con un po’ di nostalgia i giorni di un tempo lontano (una cinquantina d’anni fa): il tempo dei sogni di un’avventura.
Così su uno schermo gigante, dalle luci opalescenti, si stagliano personaggi diversi che richiamano, col paesaggio onirico in cui si muovono, il mondo delle idee che hanno avuto un loro corso, e di quelle che si sono arenate negli scogli di un mare esistenziale tempestoso.
Atti compiuti e dimenticati, ricordi che credeva finiti nelle nebbie del tempo che muore, ritornano in primo piano e, per una sorta di magia, rivivono.
A tratti sono schegge di paesaggio: uno scoglio nell’acqua, o un vaso di fiori a un davanzale: semplici cose che si legano, per uno strano gioco simbolico, a un volto o a una voce.
Si manifestano così i profili delle persone che credevamo dimenticate e che invece riemergono da un rigurgito d’onda. Schiere di bambini appartenenti all’infanzia perduta, giovani compagni insieme ai quali si è vissuto il tirocinio esistenziale, uomini visti un tempo al lavoro tra i filari di un vigneto, o sulle barche da pesca oggi non più esistenti. E allora terra e mare riacquistano la valenza perduta insieme a una patina di malinconia che li rianima.
In effetti è solo una schiera di fantasmi che resistono all’usura del tempo perché, ogni tanto, si riaccende una scintilla che li illumina momentaneamente. Poi sono riavvolti dalla nube del passato che tutto leviga e rende più opaco.
Ora sono terreni attraversati da filari di vigna, oppure barche dondolanti in quel lontano piccolo e vecchio porticciolo dalle sponde cariche d’alga, ammucchiata sulla riva da sbuffi di maestrale, o di tramontana.
Ed è così che il paesaggio, cancellato dalla realtà quotidiana di anni lunghissimi, si rianima nella memoria, e la carica di dolcezza, che si avverte per le cose che non hanno più cittadinanza, si riaccende con forza.
La nostalgia nasce da questi confronti: tra ciò che è ancora e ciò che si è perduto. Anche perché molto spesso crediamo che ciò che si è perduto fosse più bello di ciò che abbiamo salvato nella pratica, o nella memoria.
Se poi il paese ove siamo nati si estende su un’isola, la terra e il mare si contendono la nostra scelta interiore, e l’atto del ricordare comporta in qualche modo anche delle rinunce: volgere lo sguardo alla campagna, ai vigneti, ai campi seminati, agli alberi e ai fiori, oppure a ciò che viene dal mare, perché all’abisso azzurro appartiene?
Per Maurizio, nato su quell’isola non più oasi, il primo atto cosciente fu quello di scindere la metà d’anima contadina da quell’altra identica parte che sentiva tutta intrisa nel sale, e pertanto, anziché assumere, ogni volta, quell’atteggiamento strabico che consente di distinguere le due facce del tuo paese e guardarle, una per volta, senza sovrapporle, per evitare la peggiore forma di nostalgia, ha scelto di riportare alla memoria la vita marinara d’un tempo, trascurando ciò che appartiene all’ambiente campestre.
Per poter fare ciò si è proposto una rievocazione tutta attinente al volto fluido di quel mondo che gli ruotava intorno negli anni della sua infanzia e della sua giovinezza.
E il mare di Calasetta, così diverso e così vario, gli offre occasioni molteplici per rivivere un’epoca ormai finita sotto le macerie di un sempre più caotico mutamento della realtà in generale e, in particolare, di quella del paese natio.
Sicché Maurizio rievoca tempi lontani, o lontanissimi, con parsimonia, avendo posto una sorta di filtro sensoriale tra le diverse categorie della memoria, al fine di non affastellarle e confonderle.
Forse è proprio per quella sua scelta d’allora che oggi emergono in primo piano, squarciando una strana nuvola, le pagine della vita marinara di Calasetta e, con i volti dei molti personaggi che tale esistenza hanno vissuto, quel mondo si rianima, come in una favola.
Il MARE è una sirena
Francesco
In primo piano emerge il profilo di Francesco, attratto dal mare sin da bambino, già prima di diventare marinaio. Tutti ne parlano, ancora oggi, come di un personaggio che ha vissuto la sua esistenza per una unica passione: la distesa marina con la quale, sin dalla nascita, aveva avuto una strana confidenza. Di quella sua passione se ne fa anche oggi un bel dire, essendo stata, la sua, una figura alquanto leggendaria, non riuscendo gli altri a definire, con certezza, ciò che sia stato, del suo vivere, realtà, e ciò che poi è diventato mito.
Forse l’alone di mistero, che ancora oggi lo avvolge, nasce dalle oscure comuni origini liguri di tutti i membri della sua famiglia, o dalle antiche tradizioni paesane lentamente in estinzione? I suoi antenati venivano dalla Liguria o dai mari dell’Africa appartenuti un tempo alla nobile famiglia genovese dei Lomellini?
Ora il gioco della fantasia diventa frenetico e, sullo schermo della memoria, si proiettano le giornate di un’infanzia che aveva il sapore di una favola e il coraggioso senso dell’avventura esistenziale.
Ciò che risulta assodato per tutti è il fatto che Francesco è stato un uomo, o meglio un personaggio, nato per vivere come un essere marino.
La sua esistenza, infatti, è sempre stata un tuffo nell’inconscio, un cadere in una pozza chiusa dalla quale cercar di