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1967-2017. In morte del Che Guevara
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E-book97 pagine1 ora

1967-2017. In morte del Che Guevara

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Cinquant’anni fa, l’8 ottobre 1967, Ernesto Che Guevara fu catturato in Bolivia. Il giorno dopo, per disposto del presidente della Bolivia, fu passato per le armi a La Higuera, un villaggio di 20 case nel dipartimento di Santa Cruz. Ucciderlo sembrava il modo più semplice per liberarsi della sua presenza, e invece nacque il mito più potente del XX secolo.
Ferito, con i vestiti laceri, allo stremo delle forze, il Che era stato abbandonato da tutti, anche dalla cosa che non l’aveva mai lasciato, la speranza. “È finita!”, esclamò appena identificato da Gary Prado Salmón, l’ufficiale boliviano che lo aveva pre in custodia.
Ed è proprio Prado ad aprire questo libro, raccontando l’ultimo giorno di vita del comandante. A seguire, il discorso di commemorazione di Fidel Castro tenuto a L’Avana in Plaza de la Revolución il 18 ottobre 1967. Un discorso memorabile, ma Fidel e la sua Cuba avevano da tempo abbandonato il Che.
Il libro si chiude con gli scritti teorici più importanti del Guevara. Il primo riguarda la guerra di guerriglia; il secondo l’essenza, la strategia e la tattica della lotta guerrigliera.
Lo scrittore inglese John Berger ha scritto che l’immagine del Che morto rimanda in maniera inspiegabile al Cristo morto del Mantegna conservato Pinacoteca di Brera a Milano. È forse in questa “inspiegabile” somiglianza che risiede il segreto del mito del Che.
LinguaItaliano
EditoregoWare
Data di uscita17 ott 2017
ISBN9788826099347
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    1967-2017. In morte del Che Guevara - goWare

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    Copertina: team grafico di goWare

    Redazione: Michela Allia

    Sviluppo ePub: Michela Allia

    In copertina: un particolare dell’installazione realizzata dall’artista Enrique Ávila sulla facciata del ministero degli Interni di Cuba, in Plaza de la Revolución a L’Avana. Vi è stata collocata l’8 ottobre 1993. Alta 40 metri per 20, incorpora un sistema di luci a led che illumina la scritta Hasta la victoria siempre (con la calligrafia del Che) e il profilo della figura, così da ottenere un effetto ad aureola intorno alla sagoma.

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    Indice

    Copertina

    Frontespizio

    Colophon

    Presentazione

    È finita. Le ultime ore del Che di Gary Prado Salmón

    La cattura

    Trasferimento a Higuera

    Il Che abbandonato

    L’uccisione del Che

    Perché il Che fu ucciso e non processato

    In memoria del comandante Ernesto Che Guevara di Fidel Castro

    Un grande uomo

    Un grande soldato

    Un grande leader

    Un grande esempio

    La guerra di Guerriglia: un metodo di Ernesto Che Guevara

    Tre contributi fondamentali

    La necessaria direzione della classe operaia

    La rivoluzione in America è inevitabile

    La storia non ammette errori

    L’alleanza della borghesia e dei feudali

    Sul ruolo della violenza

    Cogliere le variazioni nei rapporti di forza

    Costringere la dittatura a togliersi la maschera

    Non dimenticare l’obiettivo iniziale

    Il ruolo delle zone rurali

    La lotta sarà una lotta fino alla morte

    Carattere continentale della lotta

    Gli inizi della guerriglia

    Estensione della guerriglia

    Edificare un esercito popolare

    La lotta sarà lunga e sanguinosa

    La certezza della vittoria

    Essenza, strategia e tattica della lotta guerrigliera di Ernesto Che Guevara

    1. Essenza della lotta guerrigliera

    2. Strategia della lotta guerrigliera

    3. Tattica guerrigliera

    Presentazione

    Cinquant’anni fa, l’8 ottobre 1967, Ernesto Che Guevara fu catturato in Bolivia. Il giorno dopo, per disposto del presidente della Bolivia, fu passato per le armi a La Higuera, un villaggio di 20 case nel dipartimento di Santa Cruz. Ucciderlo sembrava il modo più semplice per liberarsi della sua presenza, e invece nacque il mito più potente del XX secolo.

    Ferito, con i vestiti laceri, allo stremo delle forze, il Che era stato abbandonato da tutti, anche dalla cosa che non l’aveva mai lasciato, la speranza. È finita!, esclamò appena identificato da Gary Prado Salmón, l’ufficiale boliviano che lo aveva pre in custodia.

    Ed è proprio Prado ad aprire questo libro, raccontando l’ultimo giorno di vita del comandante. A seguire, il discorso di commemorazione di Fidel Castro tenuto a L’Avana in Plaza de la Revolución il 18 ottobre 1967. Un discorso memorabile, ma Fidel e la sua Cuba avevano da tempo abbandonato il Che.

    Il libro si chiude con gli scritti teorici più importanti del Guevara. Il primo riguarda la guerra di guerriglia; il secondo l’essenza, la strategia e la tattica della lotta guerrigliera.

    Lo scrittore inglese John Berger ha scritto che l’immagine del Che morto rimanda in maniera inspiegabile al Cristo morto del Mantegna conservato Pinacoteca di Brera a Milano. È forse in questa inspiegabile somiglianza che risiede il segreto del mito del Che.

    * * *

    Ernesto Che Guevara (1928-1967) nasce a Rosario, in Argentina, da una famiglia agiata. Fin da ragazzo legge moltissimo, senza impegnarsi molto nello studio scolastico. Nel 1951 attraversa in motocicletta la costa pacifica dell’America latina rimanendo colpito dalle condizioni di vita durissime delle popolazioni e dalla povertà di massa. Nel 1953 si laurea in medicina, senza mai però esercitare la professione. Ormai la sua missione è la rivoluzione.

    Nel 1955 a Città del Messico conosce Fidel Castro e inizia quel sodalizio che porterà alla rivoluzione cubana, nella quale il Che svolgerà un ruolo di primo piano. Da quell’esperienza trae le sue riflessioni teoriche sulla guerra di guerriglia. Si tratta di scritti che avranno un’enorme influenza sui movimenti di liberazione e terzomondisti.

    Insoddisfatto dell’esercizio del potere e desideroso di mettere al servizio di altri popoli l’esperienza rivoluzionaria, nel 1965 il Che abbandona Cuba per combattere prima in Africa e poi in Bolivia dove trova la morte il 9 ottobre 1967.

    È finita

    Le ultime ore del Che

    ...

    di Gary Prado Salmón

    L’8 ottobre 1967 Ernesto Che Guevara fu catturato in Bolivia. Il protagonista della rivoluzione cubana del 1959 si era recato in quel paese nella speranza di trasformarlo in uno dei molti Vietnams a cui aveva fatto riferimento nel suo messaggio alla Tricontinental del 1966. I resoconti degli eventi sulla morte di Guevara sono tutt’oggi controversi. Qui raccogliamo la testimonianza del capitano dell’esercito boliviano Gary Prado Salmón che catturò e prese in custodia il Che.

    * * *

    La cattura

    L’8 ottobre i miei soldati stavano controllando la strada fuori dalla gola di Yuro, un’area ricoperta da un fitto sottobosco, rocce e alberi. Verso l’una, mi informarono di avere due prigionieri. Raggiunsi i prigionieri e a uno dei due chiesi di identificarsi. Che Guevara, disse. L’altro era Willy, Simeón Cuba Sarabia, un altro guerrigliero.

    Circolavano delle voci che ci fossero, in quel momento, tre o quattro possibili Che Guevaras nella regione. Per questo era indispensabile verificare la

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