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Oltre quel muro...il Cielo
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E-book125 pagine1 ora

Oltre quel muro...il Cielo

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Info su questo ebook

Oltre quel muro…il Cielo è un romanzo di amori e di viaggi elaborato con una fertilità creativa incalzante, che non lascia al lettore respiro. Una caratteristica, infatti, che subito salta all'occhio, nella lettura di quest'opera, è la densa e intensa scansione degli eventi, segnati dalla morte, dove i protagonisti riescono ad attraversare tutto il romanzo, vedendo però cadere tutte le persone che si ponevano al loro fianco, in particolare, le splendide sirene che davano luce e speranza alle loro vite. Un'ecatombe della bellezza, a cui fanno da contraltare il viaggio e la letteratura, che finiscono per rappresentare una sorta di seconda vita possibile, rispetto a quella che viene ripetutamente negata da una violenza insistente e inaudita.
LinguaItaliano
Data di uscita25 dic 2017
ISBN9788827802328
Oltre quel muro...il Cielo

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    Anteprima del libro

    Oltre quel muro...il Cielo - Roberto Lasco

    spirito".

    PREFAZIONE

    Tra vita e morte

    Un romanzo di amori e di viaggi è quello che Roberto Lasco ha elaborato con una fertilità creativa incalzante, che non lascia al lettore respiro. Una caratteristica, infatti, che subito salta all’ occhio, nella lettura di quest’ opera, è la densa e intensa scansione degli eventi, segnati dalla morte, dove i protagonisti riescono ad attraversare tutto il romanzo, vedendo però cadere tutte le persone che si ponevano al loro fianco, in particolare, le splendide sirene che davano luce e speranza alle loro vite. Un’ ecatombe della bellezza, a cui fanno da contraltare il viaggio e la letteratura, che finiscono per rappresentare una sorta di seconda vita possibile, rispetto a quella che viene ripetutamente negata da una violenza insistente e inaudita. Sullo sfondo si individua lo spettro costante di un terrorismo che non lascia scampo a vittime innocenti e inconsapevoli, con conseguenze profonde nell’ animo dei protagonisti. Alla fine, sarà una religione, provvidenzialmente salvifica, a far loro scoprire una reale forma di vita, e non di sopravvivenza, annullando le tensioni che si avvertono in tutta l’ opera e unificando le ambiguità, il Senso e il Nonsenso, di una vita, verghianamente oppositiva, il cui copione sembra pirandellianamente già scritto. Non resta che continuare a credere e sognare in un mondo migliore e in questo la fede può svolgere un ruolo determinante. È questo il messaggio di fiducia e speranza che Roberto Lasco ha voluto lanciare con questo romanzo: una risposta alla disidentità, alla depressione fisica e morale, che travolge il mondo, essendo egli persuaso che la letteratura può ancora svolgere una decisiva funzione di salvezza. È per questo necessario che essa penetri sempre più nelle nostre vite, nelle nostre storie, per poter degnamente contrapporsi alle cronache, assurde e violente, di un tempo, che non risparmia nessuna persona o cosa. Un ammonimento, dunque, a perseguire un progetto di pace e di bene comune.

    Francesco D’ Episcopo

    CAPITOLO PRIMO

    Omar – Sesto Senso, uomo votato al successo

    Omar, uomo devoto al successo, che tutti a buon ragione chiamavano Sesto Senso, si incamminava con incedere elegante, in un’ ora imprecisata di un meriggio d’ estate, verso il Central Park di New York.

    Correva l’ anno 1988 e tutto appariva terso nell’ ombra calda e sensuale di un

    giorno di mezza estate, che sembrava limpido ed infinito.

    Ma ecco all’ improvviso alzarsi un vento forte ed impetuoso, mentre il coraggio di lui faceva scudo all’ impossibile richiamo di una donna, Eleonora, candida e felice, nella sera prossima a venire.

    Lontano si udivano dei passi felpati che si facevano strada attraverso l’ ombra del chiar di luna.

    Un silenzio irreale colpiva e faceva tremare chiunque avesse tentato di capire cosa accadesse davvero.

    Sogno, realtà, fantasia si avvicendavano e si arrovellavano in un algido coraggio che Omar, da subito, fece suo vinto com’ era da un impeto pauroso, che non lasciava presagire nulla di buono.

    Chi poteva capire, se non lui, cosa stesse veramente accadendo?

    Ormai stanco si addormentò e cadde in un sonno profondo nella diafana notte stellata.

    Sognò di essere cavaliere saraceno, templare, Don Giovanni, esploratore, Don Chisciotte, astronauta, attraversando i secoli come se fossero sentieri perduti, ma sempre più vivi nei suoi provvidenziali sensi.

    Si domandò: Ho perso veramente la ragione?

    La risposta fu semplice e scontata, poiché l’ indomani tutto fu chiaro davanti ai suoi occhi.

    Oh Dio! esclamò, mi sento come l’ Araba Fenice. Che sarà mai?

    Stava per sbocciare un amore senza fine che non sembrava dare tregua né a lui né al resto dei suoi giorni.

    Da quel momento in poi la sua vita fu un susseguirsi di incontri e di intense emozioni.

    Ormai la notte indietreggiava per far posto all’ aurora ed Omar, di primo mattino, fu subito desto e pronto a partire per un viaggio che l’ avrebbe condotto in una città piena di fascino.

    Era una giornata assolata e, fin dalle prime luci dell’ alba, l’ aria era fresca e leggera.

    In una piccola metropoli incantata conobbe Kristel, una donna dolce e suadente, che riempiva di stupore il suo animo ribelle.

    Tra immense colline ridenti, la gioia di conoscere quella bellissima fanciulla toglieva il fiato ad Omar che si sentiva trasecolato in un manto d’ inenarrabile speranza.

    Il suo irrefrenabile Sesto Senso aveva il sopravvento e tutto gli sembrava scorrere sereno in un giorno destinato a magici incontri.

    Ecco che apparve davanti ai suoi occhi Kristel, stanca, impaurita e piena di sonno.

    La prese in braccio e le diede un bacio rigenerante ed appassionato, a cui la dolce donna rispose con un sensuale abbraccio e profonda tenerezza.

    Entrambi furono presi da un vortice che attanagliava il loro amore e che attraversava anime e corpi sopraffatti dalla libidine.

    Ad un certo punto, quando i loro cuori sembravano avvolti da un tepore indescrivibile, si fece avanti Amir, un amico ormai dimenticato, che cercò di impedire ad ogni costo ad Omar di continuare con Kristel il viaggio ed il suo ritrovato amore.

    Tra inalienabili angosce si perdeva il giorno e giungeva minacciosa una notte tempestosa, fredda ed insonne, per i due amanti che cercavano invano la pace dei sensi.

    Nessuno avrebbe scommesso sulla loro sorte ora che tutto appariva impossibile, complesso e spaventoso.

    Il destino volle che il loro cammino da quel momento fosse senza ostacoli e tutto in salita.

    Presto arrivò l’ alba e si ritrovarono l’ uno accanto all’ altra in un abbraccio senza fine.

    Il pericolo intanto era sempre in agguato e non doveva abbandonarli per il resto dei loro giorni.

    Il viaggio di Omar proseguì per molto tempo e di Kristel non si ebbe più traccia.

    Sesto Senso sapeva che non poteva finire così.

    Attraversò deserti, praterie, fiumi, tempeste, cime innevate e non si arrese fino a quando, in uno splendido mattino di primavera, ritrovò la donna della sua vita che sembrava svanita nel nulla.

    Appena la rivide le saltò al collo, l’ abbracciò infinite volte e passarono la notte insieme.

    Il giorno seguente proseguirono il loro viaggio diretti in Australia desiderosi di fare il giro intorno al mondo e forse di vivere due vite, ma ormai certi di non separarsi mai più fino alla morte.

    Intanto, il tempo scorreva inesorabilmente senza posa, insidiando i ricordi e affaticando i loro passi, che non erano più quelli di un bambino.

    «Ahimè!» esclamò Omar, «quanti anni sono trascorsi senza poter rivedere il mio tenero amore Kristel!»

    Il peggio era ormai passato e gli amanti continuavano a far vibrare all’ unisono i loro cuori estasiati e, nel contempo ammirati, nel riveder brillare la luce dei propri occhi.

    Un eterno viaggio sentimentale era iniziato e avrebbe riempito di profondo amore la loro esistenza.

    Sesto Senso, al secolo Omar, da quel giorno non si fermò davanti a nulla, sicuro di sé, temerario e pronto a superare qualsiasi ostacolo.

    All’ improvviso la terra cominciò a tremare ed apparvero come d’ incanto due cavalli purosangue, che erano pronti per condurre i due amanti in un’ epoca passata.

    Chissà per quale ragione? Perché stava accadendo tutto questo?

    Non si riusciva a cogliere il senso e in un attimo si sentirono trascinati in un vortice, accolti come principi in una misteriosa ed affascinante macchina del tempo.

    Giunsero finalmente nella Parigi del Settecento e rividero gli stessi cavalli, ultimi protagonisti di un’ esistenza ormai remota.

    In carrozza attraversarono tutta la Francia senza requie, ammirando Regge, Castelli, Palazzi e Monumenti che li avevano inebriati durante

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