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Ostinata luce: Quindici anni dopo
Ostinata luce: Quindici anni dopo
Ostinata luce: Quindici anni dopo
E-book126 pagine29 minuti

Ostinata luce: Quindici anni dopo

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Info su questo ebook

Nell’anima prima che nel tempo si avverte la fine dell’estate. La più cara, la più effimera, la più giovane delle stagioni. Il riso di un gabbiano, una nuvoletta nel turchino, un soffio e l’attesa si muta in memoria, in malinconico autunno. Sentimento che non risparmia nessuna età. L’estate finisce quando, al crepuscolo, le voci cessano intorno e il mare ricorda, ricorda. Ricorda le vite di secoli e di una sola estate. E così, mentre si fa sera e le ombre si allungano come tante piccole notti, un uomo, in solitudine, cerca tra queste piagge, dolorosamente, di trovare un minimo scampo, un punto di salvezza tra le maglie di una realtà asfissiante, frenetica, ottusa.
(Dalla prefazione di Francesco Paolo Sicolo)
LinguaItaliano
Data di uscita9 mar 2018
ISBN9788827503379
Ostinata luce: Quindici anni dopo

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    Anteprima del libro

    Ostinata luce - Alessandro Robles

    Alessandro Robles

    Ostinata luce

    Ebook 2018

    L'edizione d'autore © 2018 - Tutti i diritti riservati

    Fotografia e progetto grafico di copertina: Alessandro Robles

    UUID: fec31c62-2460-11e8-a694-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    A Domenico Luiso, per tutti noi Mimì,

    Maestro di versi e guida sempre viva.

    Attesa di un prigione

    di Francesco Paolo Sicolo

    Nell’anima prima che nel tempo si avverte la fine dell’estate. La più cara, la più effimera, la più giovane delle stagioni. Il riso di un gabbiano, una nuvoletta nel turchino, un soffio e l’attesa si muta in memoria, in malinconico autunno. Sentimento che non risparmia nessuna età. L’estate finisce quando, al crepuscolo, le voci cessano intorno e il mare ricorda, ricorda. Ricorda le vite di secoli e di una sola estate.

    E così, mentre si fa sera e le ombre si allungano come tante piccole notti, un uomo, in solitudine, cerca tra queste piagge, dolorosamente, di trovare un minimo scampo, un punto di salvezza tra le maglie di una realtà asfissiante, frenetica, ottusa. Quest’uomo si chiama Alessandro Robles; Ostinata luce, il suo primo memoriale in versi. Le sue poesie sono disposte non secondo una selezione accurata, programmatica, premeditata, ma in ordine cronologico. Per una ragione precisa: l’autore non ha ancora considerata conclusa la sua esperienza, la sua ricerca, la sua conoscenza. È l’inizio di un viaggio. Un viaggio per le acque di un mare visto di lontano , appena sognato, un mare di ricordi. Un viaggio per sapere se è ancora possibile, oggi, fare poesia. Se è ancora possibile un varco di salvezza tra le più aberranti strategie di mercato, un riscatto per l’uomo-automa. Se è ancora possibile scampare al tempo che corrode tutto ciò che sia in suo dominio. Le azioni umane, infatti, sono macerie del tempo, e la storia, dissolta in granelli di sabbia, appare come un ammasso di carcasse nel deserto. L’età dell’oro non è che il preludio della fine (trama senza epilogo/di un racconto dall’inizio glorioso/narrante origino di una decadenza). La speranza in un riscatto dal pulviscolo avvelenato, dal vorticoso determinismo meccanicistico che ingloba ogni cosa (pure la luna dei poeti e degli amanti diviene spettatrice obbligata/ dell’eterno divenire), dal gelo umido/che attanaglia ossa e cemento, forse è negli occhi, minuscolo sacello dell’anima.

    Negli occhi di una donna, l’angelo della tradizione lirica, da Beatrice a Clizia, negli occhi

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