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Il Marketing Essenziale per le piccole e medie imprese
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Il Marketing Essenziale per le piccole e medie imprese
E-book131 pagine1 ora

Il Marketing Essenziale per le piccole e medie imprese

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Info su questo ebook

Sintesi delle nuove strategie di marketing per rafforzare la brand image

delle PMI.

L'obiettivo è coalizzarsi per contrastare il potere delle multinazionali.

Gli strumenti per sopravvivere alla crisi economica odierna sono offerti

dalla rivoluzione digitale, che può sviluppare o distruggere qualsiasi

azienda.

L'imperativo è diffondere tra i piccoli imprenditori la conoscenza dei new

media

e delle principali tecniche di comunicazione e relazione efficace con il

cliente.
LinguaItaliano
Data di uscita16 mar 2018
ISBN9788827820285
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    Anteprima del libro

    Il Marketing Essenziale per le piccole e medie imprese - Giuseppe Trapani

    imprese

    Introduzione

    "Io sono certamente il migliore, un leader nel mio settore. Come me in Italia ne esistono tanti, tuttavia nessuno riuscirà mai ad eguagliarmi."

    È stata questa la risposta alla mia domanda: quali sono i suoi obiettivi di crescita professionale per il nuovo anno?

    Era un giorno come un altro. Dopo una riunione di lavoro, stavo offrendo un passaggio ad un financial coach che per l'ennesima volta era rimasto a piedi, poiché aveva lasciato i fari dell'auto accesi. La presunzione di essere perfetti, talvolta fa perdere di vista le piccole cose, come ad esempio preoccuparsi di come fare a rientrare a casa dopo un briefing aziendale!

    Quando ritieni di essere indiscutibilmente migliore degli altri, sminuisci le capacità di chi ti sta di fronte, non prendi in considerazione le sue potenzialità, non dai valore al suo impegno nel lavoro. Credere di essere infallibile ti rende paradossalmente debole e limitato. Con il passare del tempo, inizi a commettere errori di valutazione, perché non presti attenzione a dettagli che ti sembrano poco rilevanti, tutto ciò, prima o poi, potrebbe portarti al fallimento personale e finanziario.

    … So che il manager a cui avevo dato passaggio si rapportava solo con grandi aziende, sicuramente avrei potuto imparare molto da lui, tuttavia ritengo che le competenze sue e di tutti i coach siano in qualche modo deficitarie. Un financial trainer, un business coach, o un marketing strategist, riescono a collaborare con realtà commerciali che hanno un certo volume di affari, difficilmente riescono a confrontarsi con piccoli e medi imprenditori. Spesso si servono di sofisticati strumenti per la gestione aziendale, nonché di strategie di marketing che comportano dei costi troppo onerosi per le piccole aziende. In definitiva, ho preso consapevolezza che anche un guru della finanza e della gestione d’impresa avrebbe qualcosa da apprendere, se solo analizzasse attentamente le esigenze e le difficoltà economiche dei piccoli imprenditori.

    I nuovi software e le strategie commerciali utilizzati per migliorare la gestione delle grandi aziende sono certamente utili a dare una spinta propulsiva alle attività commerciali, talvolta però sono un lusso a cui solo pochi imprenditori possono accedere. Viceversa, le piccole e medie imprese hanno bisogno di ottenere risultati più o meno immediati, sostenendo spese limitate. Devono ottimizzare i profitti con strategie di marketing low cost, devono essere messe nelle condizioni di aderire ad Associazioni di Categoria per rafforzare la loro influenza sul mercato. Soprattutto, per migliorare la loro brand image, devono poter frequentare corsi di marketing e comunicazione che da queste Associazioni potrebbero (o meglio dovrebbero) essere offerti ad un costo davvero basso, se non addirittura a costo zero.

    … In un istante ho realizzato che tutte le piccole imprese sono molto lontane dalla perfezione, anzi ritengo che sia una vera fortuna il fatto che rappresenti per loro una meta irraggiungibile. Infatti, ritengo che essere imperfetti sia una cosa meravigliosa, perché questa situazione di incertezza offre l’opportunità di migliorare giorno dopo giorno.

    Ritenersi imperfetti dovrebbe essere il segreto del successo degli imprenditori virtuosi, così come lo era negli anni 90', quando due aziende multinazionali, leader nel settore dell’autonoleggio, AVIS e HERTZ, si contendevano il secondo posto perché essere secondi non era una sconfitta, piuttosto significava fare il possibile per perfezionare qualcosa, impegnarsi per offrire un servizio migliore al cliente.

    Oggi, invece, l’economia si è evoluta attuando una sorta di selezione naturale, soprattutto perché il new mental coaching e la nuova PNL (Programmazione Neuro Linguistica) insegnano ad utilizzare tecniche che trasformano gli uomini in macchine di precisione. Chi non si aggiorna costantemente, chi non reinventa il proprio business, chi non automatizza i processi di produzione, chi non riesce ad offrire qualità a prezzi vantaggiosi, o prodotti di lusso affiancati ad una robusta brand identity, in linea di massima è un imprenditore destinato ad estinguersi.

    La missione proposta in questo libro è cercare un metodo efficace per salvare le piccole imprese, siano esse gestite da un vecchio artigiano oppure da un giovane impavido che ha deciso di lanciare una startup.

    Capitolo 1

    Punti di forza e limiti del coaching

    Il mondo economico sta attraversando un periodo difficilissimo, tuttavia la ciclicità della storia insegna che ogni crisi ha sempre aperto le porte a nuove opportunità!

    Oggi, le principali soluzioni per uscire da una situazione economica diventata frustrante vengono spesso offerte, spesso a caro prezzo, da coach più o meno autorevoli:

    I motivatori vi dicono che:

    si impara dagli errori,

    occorre dare il massimo senza arrendersi mai,

    la strada del trionfo passa per il fallimento,

    chi persiste vince sempre.

    Potrebbe anche essere vero, ma io aggiungo che, realisticamente, per quanto possiate impegnarvi nel lavoro e migliorare le vostre conoscenze, grazie a corsi di formazione di alto livello, esistono comunque dei fattori esterni che renderanno il vostro obiettivo non sempre raggiungibile. Dovete farvene una ragione e convivere con la consapevolezza che ogni essere umano è fallibile, che ogni azienda ha delle criticità (le quali oltre un certo limite non possono essere risolte) e che ogni business segue delle curve ascendenti e discendenti.

    Attenzione! Non intendo farvi deprimere oltremodo, piuttosto voglio solo farvi osservare le cose in modo obiettivo. Sia ben chiaro, non vi inviterei mai a mettere in atto meccanismi di auto-sabotaggio per farvi entrare in schemi mentali che vi rendono perdenti prima ancora di affrontare le sfide che la vita vi pone davanti. Piuttosto, l’obiettivo che vorrei vi prefiggeste è quello di concentrarvi sempre sulle azioni che svolgete, sulle strategie che mettete in atto per risolvere un problema, senza lasciarvi mai prendere dall’ansia di raggiungere il risultato sperato. Vincere o perdere non è la cosa importante, piuttosto, saper affrontare una sconfitta e rialzarvi, avendo piena consapevolezza dell’impegno profuso, può fare la differenza. Non siate frenetici e non abbiate mai il timore di restare statici per un periodo di tempo definito, perché in ambito finanziario analizzare le vostre mosse prima di metterle in atto, come in una partita a scacchi ben giocata, è fondamentale.

    Non abbiate mai fretta di arricchirvi, anzi guardate sempre il denaro come ciò che è: uno strumento e non un fine ultimo su cui costruire la vostra autostima. Il successo della vostra azienda non deve dipendere esclusivamente dal fatturato e dagli utili, ma preferibilmente dall’immagine che sarete riusciti a trasmettere al vostro pubblico.

    Nonostante gli sforzi e la massima dedizione al lavoro, può accadere che un imprenditore si trovi ad affrontare la crisi strutturale della sua azienda. Prima di cadere al tappeto, può scegliere due strade alternative: reinventare un business adattandosi al cambiamento dei trend socioeconomici, talvolta ripartendo da zero, oppure modificare le strategie di marketing per mantenere in vita un’attività commerciale che negli ultimi anni si è rivelata fallimentare, senza gettare mai la spugna. Scegliere di imboccare questa strada, talvolta, può diventare molto rischioso! Quando l’immagine aziendale è irrimediabilmente compromessa, modificarne la percezione agli occhi del pubblico è una missione piuttosto difficile (ma non impossibile).

    Contrariamente a molti coach marketing, che vogliono dirvi COSA FARE, in questo libro io vorrei invitarvi a sviluppare le vostre idee, la vostra creatività, le vostre competenze (e più in generale la vostra conoscenza), per capire COME FARE a gestire al meglio un’azienda, a partire dallo sviluppo del progetto di imitazione o differenziazione dai competitors, fino alla creazione del brand, al posizionamento dell’azienda in base al target di riferimento, e infine alle corrette strategie di comunicazione da adottare all’interno e all’esterno dell’azienda. Sono convinto che ogni libero professionista possa essere messo nelle condizioni di imparare dalla propria esperienza e dal confronto con gli altri, dalla formazione e dal supporto che potrebbe ricevere dalle Associazioni di Categoria. Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato potrebbero prendere in considerazione l’idea di offrire un servizio di consulenza marketing strutturato ad un prezzo vantaggioso per i loro associati. Sarebbe un valore aggiunto sia per le Confederazioni di Categoria che per le attività commerciali. Questo servizio di supporto potrebbe essere messo a disposizione di tutte le piccole aziende che non raggiungono un livello di utile necessario alla loro sussistenza, anche a livello gratuito. Certamente, la politica nazionale ed internazionale dovrebbe prendere atto che non è possibile

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