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Senso e Pratica della Ritualità: la Via Esoterica, della Meditazione e della Magia
Senso e Pratica della Ritualità: la Via Esoterica, della Meditazione e della Magia
Senso e Pratica della Ritualità: la Via Esoterica, della Meditazione e della Magia
E-book71 pagine1 ora

Senso e Pratica della Ritualità: la Via Esoterica, della Meditazione e della Magia

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Info su questo ebook

La Magia è la Scienza e l'Arte di
vivere la Vita
in conformità con
la propria Natura Reale.

(Carlo Dorofatti)
 

Trasmettere un insegnamento esoterico, ovvero un ordinamento spirituale, è come consegnare una corda: con essa ci si può calare fuori dalla torre, magari farla passare dalla famosa "cruna dell'ago", ma ci si può altresì legare ancora più stretti. 

La ritualità - soprattutto nelle sue forme collettive più note - è stata asservita a forze egoiche, emotive e deviate, legate alla ricerca dell'immagine e del potere, completamente fuori controllo. Per cui, essendo comunque una via di disciplina e scoperta di sé di grande valore, per essere recuperata nella sua forma autentica, deve essere profondamente riscoperta, esplorata e dal principio radicata nel Sé Superiore, nell'essenza. Soprattutto va svincolata dalle eggregore che vampirizzano la nostra mente, il nostro cuore e il mondo intero.

Io credo che la ritualità rimanga una via di grande significato formativo. Altresì, sono certo che per recuperarne il senso e il valore autentico debba essere, oggi ancora più di ieri, vissuta con grande profondità e raccoglimento; in privato, nel silenzio e nella propria intimità, protetta da influenze interiori o esteriori che altrimenti allontanano dalla consapevolezza vera di sé e dal senso della propria ricerca. 

Per questo motivo i rituali che propongo durante alcuni seminari specifici di approfondimento, così come quelli, più semplici, descritti nel mio Metamorfosi , vanno svolti individualmente, nel pieno e assoluto raccoglimento personale, senza interferenza alcuna. Per essere poi trascesi, ovvero riassorbiti nella pratica della vita consapevole e nel potere di ascesi che ne scaturirà.

L'accostarsi alla via rituale, prima di tutto come ricerca di una sintonia multidimensionale, è un moto individuale che solo successivamente, eventualmente e non necessariamente, potrà beneficiare della condivisione entro un contesto umano ristretto, un "gruppo", che pure va rinnovato rispetto ai paradigmi del passato. Parleremo ancora di questo, più avanti. 

La disciplina di vita di cui, in molte occasioni, fornisco i tratti essenziali (le discipline corporee e meditative, il respiro, l'alimentazione, la gestione delle energie vitali, il contatto con la natura e, con questo libro, l'approccio ad una ritualità più complessa), non fa che condurre per via naturale all'incontro con il proprio Sé Superiore e a quella progressiva re-identificazione con quell'essenza che ognuno è veramente prima di identificarsi ingannevolmente con le proprie maschere, il proprio ego, i suoi limiti e le sue paure.

LinguaItaliano
Data di uscita31 lug 2018
ISBN9781386998518
Senso e Pratica della Ritualità: la Via Esoterica, della Meditazione e della Magia
Autore

Carlo Dorofatti

Carlo Dorofatti (Milano, 1970), esprime fin da molto giovane una spiccata sensibilitá per la ricerca spirituale. Approfondisce le tematiche e le esperienze relative allo studio delle risorse sottili e spirituali dell’essere umano, delle tradizioni religiose ed esoteriche d’Oriente e Occidente e delle medicine naturali.   Entra in contatto con esperienze di tipo sciamanico durante un anno trascorso in Camerun, dopodichè si trasferisce in Medio Oriente. A Dubai, parallelamente alla sua professione di manager aziendale, prosegue le sue ricerche, coordina iniziative divulgative e si dedica ad ulteriori approfondimenti a contatto con una realtá cosmopolita e dinamica.In questi stessi anni crea ed alimenta relazioni con molti gruppi e Centri a livello mondiale. A seguito di particolari esperienze personali, decide di attivare un gruppo privato di ricerca: il Centro Studi Ascensione 93 – www.ascensione93.org   Mentre è ancora all’estero, pubblica, soprattutto in lingua inglese, e-books, articoli e saggi di metafisica, ricerca spirituale, sviluppo delle facoltà umane e ufologia, sempre promuovendo una  ricerca libera, autonoma e indipendente e conservando il focus sull’individuo nel rapporto con il suo Sé superiore.  Dal 2008 è membro dell’International Conference on Ancient Studies - insieme a Graham Hancock, Robert Bauval, Robert Schoch, Michael Cremo, John Major Jenkins, Andrew Collins e altri importanti esponenti internazionali della ricerca libera e indipendente.  Con la fondazione dell’Accademia A.Co.S. – www.accademiaacos.it – le attuali attivitá sono proiettate verso lo sviluppo di un network mondiale di ricercatori e di gruppi in grado di rappresentare l’avanguardia culturale e spirituale di questa Nuova Era. Carlo Dorofatti tiene conferenze e seminari in tutta Italia e all'estero. Attualmente vive e lavora a Terni.  Sito personale: www.carlodorofatti.com Informazioni sulle attività divulgative: www.accademiaacos.it  Contatti: Email: info@carlodorofatti.com  

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    Anteprima del libro

    Senso e Pratica della Ritualità - Carlo Dorofatti

    In copertina:

    Scena tratta dal film L’ultima tentazione di Cristo, 1988, regia di Martin Scorsese.

    PREMESSA

    ––––––––

    La conoscenza universale può essere rivelata solo ai nostri fratelli che hanno affrontato le nostre stesse prove. La verità va dosata a misura dell’intelletto, dissimulata ai deboli, che renderebbe pazzi, nascosta ai malvagi, che solo potrebbero afferrarne qualche frammento di cui farebbero arma letale. Racchiudila nel tuo cuore, e che essa parli attraverso le tue opere. La scienza sarà la tua forza; la fede la tua spada; e il silenzio la tua corazza impenetrabile.

    Ermete Trismegisto 

    ––––––––

    Trasmettere un insegnamento esoterico, ovvero un ordinamento spirituale, è come consegnare una corda: con essa ci si può calare fuori dalla torre, magari farla passare dalla famosa cruna dell'ago, ma ci si può altresì legare ancora più stretti.

    La ritualità - soprattutto nelle sue forme collettive più note - è stata asservita a forze egoiche, emotive e deviate, legate alla ricerca dell’immagine e del potere, completamente fuori controllo. Per cui, essendo comunque una via di disciplina e scoperta di sé di grande valore, per essere recuperata nella sua forma autentica, deve essere profondamente riscoperta, esplorata e dal principio radicata nel Sé Superiore, nell’essenza. Soprattutto va svincolata dalle eggregore che vampirizzano la nostra mente, il nostro cuore e il mondo intero.

    Io credo che la ritualità rimanga una via di grande significato formativo. Altresì, sono certo che per recuperarne il senso e il valore autentico debba essere, oggi ancora più di ieri, vissuta con grande profondità e raccoglimento; in privato, nel silenzio e nella propria intimità, protetta da influenze interiori o esteriori che altrimenti allontanano dalla consapevolezza vera di sé e dal senso della propria ricerca.

    Per questo motivo i rituali che propongo durante alcuni seminari specifici di approfondimento, così come quelli, più semplici, descritti nel mio Metamorfosi[1], vanno svolti individualmente, nel pieno e assoluto raccoglimento personale, senza interferenza alcuna. Per essere poi trascesi, ovvero riassorbiti nella pratica della vita consapevole e nel potere di ascesi che ne scaturirà.

    L’accostarsi alla via rituale, prima di tutto come ricerca di una sintonia multidimensionale, è un moto individuale che solo successivamente, eventualmente e non necessariamente, potrà beneficiare della condivisione entro un contesto umano ristretto, un gruppo, che pure va rinnovato rispetto ai paradigmi del passato. Parleremo ancora di questo, più avanti.

    La disciplina di vita di cui, in molte occasioni, fornisco i tratti essenziali (le discipline corporee e meditative, il respiro, l’alimentazione, la gestione delle energie vitali, il contatto con la natura e, con questo libro, l’approccio ad una ritualità più complessa), non fa che condurre per via naturale all’incontro con il proprio Sé Superiore e a quella progressiva re-identificazione con quell’essenza che ognuno è veramente prima di identificarsi ingannevolmente con le proprie maschere, il proprio ego, i suoi limiti e le sue paure.

    Le pratiche rituali sono da me proposte sempre come pretesti per coltivare un certo sentire interiore e ricondursi a Sé Stessi, alla propria Verità, alla propria Luce. Sono espedienti per ricordarsi di sé e dei propri superiori propositi. E delle proprie superiori potenzialità. Quello che ribadisco sempre nei miei seminari su questo argomento, che faccio piuttosto di rado, è di accostarvi alla ritualità liberi da ogni forma di attaccamento, di ricerca del potere, di commercio di gnosi e facoltà, di negoziazione e mercanteggiamento con Forze, Enti o Dèi, come troppo spesso la magia viene erroneamente rappresentata. Mi raccomando: conservate un animo leggero. Il rito è soprattutto vita, e rispetto per la vita: rispetto dei suoi cicli, delle creature. È la ricerca di un rapporto vero e profondo con la vita proprio attraverso quella solennità e quella consapevolezza che il rito è in grado di suscitare.

    Con il rito cerchiamo la sintonia con il cosmo e celebriamo il mistero dell’universo: entriamo nel suo ritmo per poi scoprire il nostro ritmo, che ci porta oltre. Con il rito rendiamo puri noi stessi: nel momento in cui al nostro risveglio siamo grati e salutiamo il Sole e durante la giornata benediciamo e consacriamo l’atto del cibarci e le nostre azioni. Erano consapevoli della vita i nostri antenati quando  benedicevano il raccolto, quando pulivano un bosco e quindi lo consacravano. Erano grati alla vita quando, prima di abbattere un albero, purificavano il gesto e lo strumento che avrebbero usato: non per consacrare in sé l’oggetto, ma proprio come atto di attenzione e di riconoscimento. Mi auguro che tutto questo possa essere recuperato!

    Quando, alla sera, scorriamo la nostra giornata, scriviamo il diario, ci prepariamo ai sogni: siamo grati perché la vita

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