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La coscienza delocalizzata
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La coscienza delocalizzata
E-book45 pagine36 minuti

La coscienza delocalizzata

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Info su questo ebook

In un mondo dove l'imperativo sembra limitarsi al culto per il possesso e

all'interesse personale, la sua strada è inevitabilmente segnata verso

la deriva etica e ancor più spirituale. A contrastare quello che

costituisce un tracollo di valori, causato in prevalenza dalla sola

visione esteriore della vita e da una eccessiva considerazione per il

proprio ego, viene affidato alla efficacia di pochi aforismi convalidati

dalle moderne evidenze scientifiche, il compito di indicare l'unica

alternativa possibile per attuare una decisa inversione di tendenza in

una società frettolosa e distratta da mille questioni contingenti. Le

risultanti convergenti, tra pensiero speculativo e concretezza

scientifica, ci propongono le possibilità della via interiore, intesa

come valido strumento per la valutazione effettiva della libertà dei

nostri pensieri e delle nostre azioni. Quando raggiungeremo una visione

sufficientemente chiara del nostro essere profondo, potremo fare

affidamento su una maggiore consapevolezza che ci condurrà, in una

concomitanza di principi creativi, al cospetto di una nuova Realtà in

cui potremo infine riconoscerci, nel riflesso della nostra divina

emanazione.
LinguaItaliano
Data di uscita11 giu 2021
ISBN9791220334730
La coscienza delocalizzata

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    Anteprima del libro

    La coscienza delocalizzata - Felice La Porta

    info@youcanprint.it

    Questo studio è rivolto prevalentemente a quelle persone che avvertono in maniera chiara che c’è qualcosa di radicalmente sbagliato, di non in linea, con le nostre più intime esigenze nelle nostre vite. Ovviamente la sua lettura non è preclusa a nessuno e l’auspicio è quello che la si possa trovare stimolante e magari poterne trarre qualche beneficio. Le motivazioni che hanno portato alla stesura di queste pagine sono di ordine personale, non molte ma evidentemente determinanti. Vedrò in seguito di citarne qualcuna.

    Tutti noi vogliamo essere felici ed ottenere il massimo dalla vita, ma basta guardarsi intorno per vedere quanto sia disatteso questo obiettivo. Sono veramente pochi quelli che affrontano la questione in maniera diretta, senza lasciarsi distrarre da fronzoli o palliativi. Se poi riescono o meno nel loro intento è un dettaglio del tutto secondario, con questo vorrei evidenziare che va considerato solo l’elemento primario e cioè il sentore di questa discrepanza di fondo tra le nostre esigenze più profonde e l’esistenza che conduciamo nel nostro quotidiano. Ed è questo che di per sé, costituisce il vero risultato di rilievo, in prospettiva del raggiungimento di una condizione più soddisfacente.

    Di fatto noi non ci rendiamo conto, veramente, che fin quando ci attacchiamo morbosamente gli oggetti, alle persone, alle situazioni, vedendo il solo aspetto utilitaristico, finalizzato a dei vantaggi di vario genere, in definitiva è per un benessere transitorio, poiché comporta una avidità che è caratterizzata da una riproposizione ciclica e inoltre orientata al rilancio. Se siamo onesti con noi stessi, in base a questa affermazione, dopo averla constata e averne preso coscienza, saremo portati quasi automaticamente a riconsiderare le priorità per quello che rappresentano le nostre effettive e reali esigenze. Pertanto ne dovremmo concludere che: indipendentemente dal benessere materiale accumulato, dalle nostre personali proiezioni, dal prestigio del ruolo sociale, eccetera, abbiamo cercato il benessere della nostra persona in una direzione sbagliata. Ci siamo affidati cioè a delle soluzioni esterne a noi, con discutibili risultati almeno per la stragrande maggioranza delle persone.

    La questione quindi, richiede un’altra prospettiva. E se invertissimo invece, come suggerito da certe correnti di pensiero alternative, la direzione di questa ricerca di appagamento nella vita verso il nostro interno, per poter così indagare e analizzare il nostro essere più profondo della nostra interiorità? Subordinando al contempo e per quello che ci è consentito, tutti gli aspetti esteriori riguardanti la nostra persona, che sostanzialmente sono risultati inefficaci per far affidamento su un buon livello di serenità d’animo. Potremmo quanto meno verificare con dati alla mano, quanto asserito dai venerati ricercatori della beatitudine e dello spirito, che a quanto sembra, non hanno nessun dubbio in proposito. Un punto è certo, percorrendo questa strada non perderemmo niente e se la praticassimo con continuità e con una certa dedizione, raggiungeremo quantomeno una maggiore ed effettiva conoscenza del nostro personale e addirittura ci sarebbe la possibilità di riscoprire il nostro originariamente autentico in tutto il suo potenziale latente. E in effetti, seguendo questa strada, gradatamente ad un certo punto, è preventivata una spontanea inversione

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