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Uno e Unico
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E-book174 pagine2 ore

Uno e Unico

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Info su questo ebook

Uno e Unico è un saggio filosofico, una ricerca intellettuale che tenta di dare una risposta alle eterne domande della vita. L’opera consta di circa trenta temi universali, atemporali e che incombono su tutti gli esseri umani, senza considerare età, razza, nazionalità o religione professata. In quest’opera il lettore non troverà grandi affermazioni, né risposte certe. Non troverà dogmi, né dottrine.

L’obiettivo di questo libro è far riflettere il lettore, generare in lui un pensiero critico, filosofico, mistico … In definitiva, offrirgli qualcosa che non solo sazi la sua conoscenza, ma che anche gli faccia intraprendere un viaggio interiore per conoscere sé stesso, affinchè trovi, lui stesso, le proprie conclusioni.

Quest’opera è il risultato di molti anni di ricerca e riflessione, è una sintesi della conoscenza occidentale(scienza, filosofia, tecnologia …) e della saggezza orientale (yoga, vedanta, meditazione, zen …).

"Vivere senza filosofare è, propriamente, avere gli occhi chiusi, senza tentare mai di aprirli". René Descartes.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita14 ago 2018
ISBN9781547540051
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    Anteprima del libro

    Uno e Unico - Aimar Rollan

    Dedicato a coloro che sono al servizio dell’umanità

    nell’anonimato,

    nella ignominia,

    nel silenzio.

    INDICE

    INTRODUZIONE

    INVOCAZIONE

    IL PROBLEMA RADICE

    LA SALUTE

    IL CORPO FISICO

    LA MENTE

    CONOSCERE O SAPERE

    GLI STATI DELLA COSCIENZA

    L’ILLUSIONE

    L’AMORE

    LA SOLITUDINE

    LA PAURA

    LA SOFFERENZA

    LA MORTE

    LA RESILIENZA

    LA PACE

    L’ATTRAZIONE E L’AVVERSIONE

    LA LEGGE DEL DESIDERIO

    IL PRESENTE

    LA FELICITÁ

    LA TERRA, IL GIOIELLO AZZURRO

    L’UNIONE FA LA FORZA

    LA MASSA CRITICA DELLA COSCIENZA

    LA NATURA E I SUOI INSEGNAMENTI

    IL CICLO DELL’ACQUA

    L’ATOMO DI IDROGENO

    IL SOLE

    GLI OCEANI

    LA MORALE NATURALE

    L’ESISTENZA

    UNO E UNICO

    EPILOGO

    APPENDICE

    LEZIONI DI VITA

    IL FIORE DI LOTO

    PREGHIERA ALL’ESSERE

    L’AUTORE

    INTRODUZIONE

    Lo yoga è molto di più che assumere posizioni fisiche, utilizzare tecniche di respirazione e di meditazione. Lo yoga è prima di tutto una ricerca della verità, un sistema di pensiero, una filosofia di vita. Affonda le radici nella tradizione vedica, nell’Induismo, come l’advaita vedanta, un’altra scuola filosofica, da cui deriva il titolo che ho scelto per quest’opera: Uno e Unico .

    Uno e Unico è una massima vedanta, una espressione importante che allude alla non dualità, all’Unità. É una espressione che attira l’attenzione, ma questo libro non ha nulla a che vedere con il vedanta, non ha nemmeno molto a che vedere con lo yoga, dato che parleremo a malapena di quest’ultimo e delle sue tecniche.

    Questo libro è prima di tutto una ricerca per tentare di dare una risposta alle eterne domande della vita. E dico tentare, perché non sono così saggio né pretenzioso da dare queste risposte con certezza. Questo saggio ha come obiettivo questioni essenziali, ha come obiettivo fare pensare e riflettere su ciò che leggerete.

    L’opera consta di circa trenta temi, e se hai letto l’indice, avrai potuto constatare che sono temi universali, atemporali e che incombono su tutti gli esseri umani, senza considerare l’età, la razza, la nazionalità o la religione professata. In definitiva, cercano di dare una risposta a tre degli interrogativi più importanti che possiamo porci: chi siamo? Da dove veniamo? E dove andiamo?

    Il mio pensiero è influenzato dallo yoga, dalla filosofia orientale, dalla filosofia occidentale e dalla scienza moderna; per questo, cerco di affrontare i temi con un punto di vista aperto. Eppure, è possibile che tutto ciò che dico non sia del tutto certo, o che molte persone non siano d’accordo con qualcuna delle mie conclusioni. Non importa, non è questo il mio obiettivo; il mio obiettivo, come ho detto prima, è far riflettere il lettore, indurlo al pensiero critico, filosofico, mistico ... In definitiva, qualcosa che non solo sazi la sua fame di conoscenza, ma anche che gli faccia intraprendere un viaggio interiore, e che trovi da sé le proprie conclusioni.

    Tolosa, 4 dicembre 2014

    ––––––––

    INVOCAZIONE

    ––––––––

    Discendi, oh musa!

    Dalla voce millenaria,

    E bagnami con la tua grazia divina,

    Oh tu, portatrice di grandi segreti,

    Protettrice della verità!

    Concedimi il privilegio di ascoltare la tua voce sottile,

    Carica di parole di saggezza.

    Ti imploro, mente superiore, che i tuoi raggi di luce

    Arrivino a me più delicatamente possibile,

    affinché la verità non si veda macchiata

    dalla mia mente ignorante, inferiore.

    Raccontaci, anche solo una parte di tali verità!

    IL PROBLEMA RADICE

    Il problema radice dell’essere umano sorge quando Dio crea l’uomo e lo abbandona alla sua sorte in un mondo ostile, senza un manuale di istruzioni su come sopravvivere, come agire, come sentire, come pensare, come tornare a casa.

    Così, l’uomo primigenio, apre gli occhi e si scopre nudo, solo, affamato, assetato, e al freddo, circondato da animali feroci e da pericoli occulti. Non sa nulla della vita e manca di riferimenti: non ha genitori da cui imparare con l’esempio. Allora, quel primo uomo si chiede: Chi sono? Da dove vengo? Dove sto andando? Qual è la finalità della mia vita? Cosa devo fare?

    Passano millenni, nascono l’agricoltura, l’allevamento del bestiame, la scienza, la tecnologia, la religione, la filosofia, la poesia, l’arte, la psicologia ... Ma continuano le eterne domande senza risposta per la maggior parte degli uomini: : Chi sono? Da dove vengo? Dove sto andando? Qual è la finalità della mia vita? Cosa devo fare?

    Oggigiorno ci sono maestri, libri (sacri e profani), università (accademiche e della vita), ci sono leggi, ordini, templi, credi, dogmi, vie, sentieri ... Sicurezze apparenti. Ma il manuale di istruzioni primigenio di Dio, che per negligenza o per saggezza non ci è stato lasciato, continua a non comparire.

    Davanti a questo panorama, molti esseri umani oggi si sentono abbandonati, confusi, soli e senza senso. Alcuni di loro si dimenticano di sé stessi mediante il lavoro, la routine, i piaceri, la famiglia, i progetti per il futuro o l’alcol e le droghe. Altri si deprimono e si rassegnano a vivere e morire, a trascinarsi per il mondo e poi sparire in silenzio. Altri si affidano a movimenti filosofici, religiosi o scientifici. Abbracciano credo senza porsi domande, per liberare un po’ l’assurdità dicono alcuni, per diminuire la paura sostengono altri, per seguire la voce del cuore, una minoranza.

    Esamineremo insieme questi temi, con la mente aperta, con la ragione affilata, con il buon senso in allerta, con l’intuizione pronta.

    LA SALUTE

    La vita dell’essere umano poggia su quattro pilastri fondamentali: il pilastro della salute fisica, quello delle relazioni interpersonali, quello della prosperità materiale, e quello della felicità. Ci sono alcuni fortunati con i quattro pilastri solidi ed interi, ma per la grande maggioranza delle persone, alcuni sono sgretolati o rotti.

    Molti pensano che la felicità dipenda dal fatto che i primi tre pilastri siano in buone condizioni, ma ci sono persone che godono di buona salute, relazioni soddisfacenti e molto denaro, eppure sono infelici, sfortunati, amareggiati, depressi ... Pertanto, questa tesi è annullata. La felicità è una questione di atteggiamento mentale, un apprezzamento e contentezza di ciò che uno è e possiede in ogni momento. Alla fine, la felicità è una questione di intelligenza, dato che la persona felice, denota sufficiente intelligenza per aver condotto la barca della propria vita verso un porto chiamato felicità.

    Di tutti questi pilastri, a mio parere, il più importante e il sine qua non è la salute. "La salute non è tutto, ma senza di essa, tutto il resto è niente", afferma un detto popolare. Se una persona gode di buona salute, può superare le perdite e la sofferenza prodotte dal crollo del pilastro delle relazioni, e può ricostruirlo, può svegliarsi ed organizzarsi la vita per mantenere saldo il pilastro della prosperità materiale, e può coltivare la propria mente ed il proprio atteggiamento per arrivare ad essere felice, indipendentemente dalle circostanze che la circondano. Ma se manca la salute, amico ..., tutto il resto passa in secondo piano. Per questo è di vitale importanza dedicare del tempo al mantenimento della salute.

    Oggi parleremo di questo: mantenersi in salute. Quando uno la perde dovrà andare dal medico, o da uno specialista, ma dopo averla recuperata, e prima di perderla, bisogna mantenerla. Questione difficile, dato che di solito non apprezziamo ciò che abbiamo finché non lo perdiamo, ed allora ci ricordiamo di Santa Barbara, quando tuona ... Poche persone si ricordano di lei prima.

    Un saggio yogi del XX secolo, Swami Vishnudevananda, ha proposto un sistema di cinque punti per mantenere e conservare la salute, basati in parte sulle ancestrali pratiche dello yoga. Non sono infallibili, anche se una persona si cura molto, non è libera dalle grinfie della malattia, ma possono aiutarci a ridurre l’incidenza di queste crudeli grinfie, ed a propiziare una migliore qualità di vita. Nonostante, questi cinque punti mi sembrano molto interessanti e degni di essere seguiti.

    I cinque principi per la salute sono i seguenti:

    1. Alimentazione adeguata: Le cellule del nostro corpo fisico si costruiscono con gli alimenti che ingeriamo. Ciò che in un primo momento ingeriamo per la bocca, attraverso il meraviglioso processo della digestione, si trasforma nella materia prima che dà forma al nostro corpo. Per questo è importante mangiare alimenti di qualità, e nelle proporzioni adeguate di carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali, secondo la costituzione di ciascun individuo. Ogni persona dovrebbe sapere che alimenti e in quali proporzioni vanno bene per lei, o se non lo sa, consultare un professionista.

    Breve decalogo basato sul buon senso:

    Non essere ossessionato dal cibo. Conosco persone che hanno mangiato malissimo per tutta la loro vita e hanno vissuto più di 90 anni.

    Non abusare del cibo. Quando il tuo stomaco è pieno te lo farà sapere, facci caso.

    Mangia in modo vario, dando priorità a ciò che ti piace. Il senso del gusto è utile, e se un alimento particolare ci piace è perché fa bene al corpo (a meno che tu non sia allergico a qualcosa); ma non esagerare e non essere monotono.

    Fai vari pasti al giorno e cerca di non mangiare fuori pasto. Una cosa è la fame, e un’altra è la voglia di mangiare. Mangiucchiare fuori pasto non permette mai al sistema digestivo di riposare.

    Mastica bene il cibo. La digestione inizia nella bocca. Masticando bene, oltre ad assaporare il cibo, lo rendiamo ricco di saliva affinché ci sia una digestione migliore nello stomaco.

    Cerca di cucinare tu stesso il tuo cibo, o altrimenti, che lo faccia qualcuno che ti vuole bene. Il cibo preparato con amore ha un sapore migliore.

    Ogni tanto mangia in qualche ristorante di dubbia qualità. In questo modo, manterremo in forma le difese del nostro corpo. Non è uno scherzo, un’alimentazione e una vita pura a lungo andare indeboliscono le nostre difese.

    Una preghiera prima di mangiare non fa male. Non deve avere necessariamente connotazioni religiose o essere bizzarra, una semplice preghiera discreta di gratitudine e di considerazione per gli animali e i vegetali che si sono sacrificati per alimentarci. Può durare pochi secondi senza che nessuno se ne accorga.

    Ogni tanto digiuna. Il digiuno è una delle tecniche più potenti che esistono per purificare il corpo e temprare la volontà.

    Goditi il pasto. Mangiare è uno dei maggiori piaceri esistenti, e se è in buona compagnia meglio. Goditelo!

    2. Respirazione adeguata: La respirazione apporta ossigeno alle cellule, ed espelle l’anidride carbonica in eccesso nell’organismo. La respirazione adeguata è vitale per il corretto anabolismo e catabolismo cellulare. Se l’ossigeno è insufficiente succede come quando il fuoco ha poca ventilazione: il combustibile non brucia bene ed emette fumo nero e gas nocivi. Nel corpo accade qualcosa di simile: si accumulano tossine che non vengono espulse completamente ed il corpo non rende così bene come potrebbe. Inoltre, la respirazione ha una certa influenza sul sistema nervoso autonomo del corpo, che in parte è responsabile dei nostri stati d’animo. Una respirazione superficiale e veloce propizia l’attivazione del sistema simpatico, con conseguenze di stress, dilatazione delle pupille, adrenalina e aumento della frequenza cardiaca, tra le altre cose. Invece, una respirazione profonda e lenta attiva il sistema parasimpatico, che propizia il riposo e la buona digestione, così come le endorfine, ormoni che favoriscono il benessere e la felicità.

    È molto importante, per questi motivi, imparare a respirare correttamente.

    3.

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