La rotta verso te stesso. La saggezza del Cammino di Santiago

Di Valentina Garozzo

Il Cammino di Santiago de Compostela, da secoli calcato dai passi di migliaia di pellegrini, ancora oggi per molti rappresenta una potente chiamata interiore, a cui non sempre, o non immediatamente, si ha il coraggio di rispondere. Questo libro, frutto dell'esperienza dell'autrice come pellegrina sul percorso francese dell'autunno 2017, è un dialogo aperto e sincero sugli insegnamenti più profondi che è possibile apprendere lungo la strada per Santiago. È un colloquio sulla saggezza del Cammino con un futuro pellegrino: qualcuno che sta pensando di intraprendere la rotta iacobea, ma ancora non trova il coraggio o la motivazione per decidersi a partire. È un invito gentile ad uscire dalle proprie zone comfort, per liberarsi delle paure di "non farcela" e assumersi la responsabilità di realizzare i propri sogni; per riuscire così finalmente a mettersi in marcia sulla rotta che porta verso Santiago e verso se stessi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 27 ago 2018
• ISBN: 9788827844601

Anteprima del libro

Indice

INTRODUZIONE

LA CARA VECCHIA ZONA COMFORT

CORAGGIO E AZIONE

LO ZAINO

IL CAMMINO NON È FATTO DI SOLO CAMMINARE

LA PRESSIONE: ASCOLTATI!

IO E GLI ALTRI

LA PRESENZA E LA MAGIA

SONO NEL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

FIDUCIA: NEVER GIVE UP

SONO PARTE

ABBANDONA LE ASPETTATIVE: VIVI!

LA GRANDE METAFORA

GLI INSEGNAMENTI PRINCIPALI

RINGRAZIAMENTI

Note

LA ROTTA VERSO TE STESSO

LA SAGGEZZA DEL CAMMINO DI SANTIAGO

Valentina Garozzo

ISBN | 9788827844601

Prima edizione digitale: 2018

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A tutti i ricercatori interiori che hanno percorso

la Via per Santiago lungo i secoli

INTRODUZIONE

La prima volta che ho sentito parlare del Cammino di Santiago avevo quindici anni, me lo ricordo benissimo, in quel preciso istante una scimmia è venuta ad appollaiarsi sulle mie spalle e da lì non si è più mossa per ventidue anni. Il suo mantra preferito era:

Voglio fare anch’io il Cammino di Santiago, voglio fare anch’io il Cammino di Santiago, voglio fare anch’io il Cammino di Santiago, …

Dopo anni di rimuginamenti finalmente nel 2014 ho preso la decisione fatidica: Ora vado a fare il Cammino e ci vado da sola. In quel periodo, una notte, ho fatto un sogno, era una di quelle visioni che è difficile scordare al risveglio la mattina:

un libro si materializzava per mia volontà attraverso una cascata in mezzo a una foresta splendente; vedevo il tutto da una finestra di un appartamento bianco candido, ero in compagnia di una donna silenziosa, dai lunghi capelli e dalla pelle iridescente, era di una bellezza poco umana, sembrava un essere fatato. Quando mi sono destata ho pensato dentro di me:

Forse è un segno, forse dopo il pellegrinaggio devo scrivere un libro sul Cammino di Santiago…

Fatto il necessario per chiedere ferie straordinarie a lavoro, ho cominciato ad allenarmi abbastanza seriamente ma, poco dopo, una serie di eventi esterni alla mia volontà, è riuscita molto abilmente a deviarmi dal mio intento.

2014 niente da fare, per il Cammino è andata buca.

Probabilmente non era il momento giusto; mi sono data non so quante volte della stupida, per aver abbandonato il mio proposito e per non essermi ascoltata:

Mai più cambierò idea per seguire le idee di altre persone, invece di ascoltare ciò che sento nel profondo!

Da allora posso dire che la mia vita si è capovolta…

Nel 2016 ho fatto un viaggio di circa un mese in India che ha cambiato ulteriormente le mie prospettive.

Al mio rientro ho deciso di pubblicare i miei diari di viaggio e di dedicare parte della vendita a una raccolta fondi per Auroville: comunità internazionale in Tamil Nadu (India).

Pensai: Forse quel sogno famoso si riferiva a questo libro che ho pubblicato ora, e non ad un ipotetico libro su Santiago...

Le cose hanno continuato a svilupparsi, così ad aprile 2017 ho deciso di mollare tutto dopo l’estate e partire. Mi sono licenziata dal posto di lavoro che avevo da dieci anni, ho lasciato l’appartamento in cui ero in affitto e ho chiuso l’associazione yoga fondata assieme ad alcuni carissimi amici.

Tutto ciò per partire per Auroville e poter fare esperienza anche in altre realtà comunitarie nel mondo. Non desideravo più vivere alle condizioni impostemi dal senso comune.

A quel punto la porta per Santiago si è spalancata nuovamente:

Ho tre mesi di fronte a me prima di tornare in India, ho quindi il tempo e ho anche qualche soldino da parte, se non ne approfitto ora per fare il Cammino non ci vado più!

Cogli l’occasione e questa volta niente distrazioni.

Quel che mi incuriosiva di più nell’intraprendere questa esperienza era poter scoprire perché, perché tutta questa connessione con il Cammino di Santiago fin da ragazzina, perché tutti questi anni passati a pensarci…

sono quindi approdata sulla Via con l’intento molto forte di osservare e studiare.

Durante il Cammino ho scritto molto disciplinatamente un blog sulla mia esperienza di pellegrina: ogni santo giorno a fine tappa riportavo tutto sul mio telefonino, sprezzante delle dis-connessioni WI-FI e delle luci spente presto la sera nelle camerate. Durante il percorso mi è quindi tornata alla mente l’idea di scrivere un libro sul Cammino di Santiago. Lungo il pellegrinaggio ho avuto tutto il tempo di architettarlo, di pensare al taglio che gli avrei voluto dare e, agli argomenti che notavo sul campo e segnavo come interessanti da trattare. La cosa più chiara per me era:

Non voglio che sia solo un resoconto degli episodi vissuti, perché ci tengo ad approfondire ciò che vedo svilupparsi ad un livello più sottile lungo il Cammino.

Non volevo quindi pubblicare un altro diario, ma partire da zero con qualcosa di nuovo: un dialogo aperto e onesto sugli insegnamenti più profondi del Cammino con un futuro pellegrino, qualcuno che, come me in passato, oggi sta pensando di fare il Cammino di Santiago ma non trova il coraggio o la motivazione per decidersi