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Trenofobia
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E-book96 pagine1 ora

Trenofobia

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Info su questo ebook

Ennio è un pendolare disilluso che, dopo l’ennesima ridicola violazione ai suoi diritti di passeggero, scopre di aver paura di viaggiare in treno. Tuttavia non può farne a meno. Essendo povero è costretto a sottostare alle leggi di una natura che non comprende. Decide pertanto di intraprendere il viaggio che lo porterà a sfidare gli abissi della sua personalissima paura, la Trenofobia, affidandosi all’orecchio amico del dottor Nessuno. Perché come è risaputo, nella vita Nessuno è sempre disposto ad aiutarti.
Inizierà quindi il cammino astratto in cui rivivrà l’assurdità degli episodi vissuti sulla propria pelle all’interno di quell’universo che lui definirà “perpendicolare” alla realtà. Si scontrerà dunque con i due titani dello sconforto ferroviario, celati sotto le spoglie non molto mentite di Frenitalia e Treest (non necessariamente in ordine di capacità distruttiva), rispondendo ogni volta con sarcasmo e ironia alle imperiture avversità propinate da ambo le aziende. All’interno di quel sistema scoprirà l’esistenza di un’entità malvagia, l’omino treesto, portatore non sano di sventura contagiosa. 
Progredendo nel suo sentiero accumulerà una serie di deduzioni paradossali che infine concorreranno a comporre la risposta alla temibile domanda: cos’è la Trenofobia?
LinguaItaliano
EditoreEnnio Casa
Data di uscita24 gen 2019
ISBN9788832501537
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    Anteprima del libro

    Trenofobia - Ennio Casa

    Ringraziamenti

    Incarrozzamento

    Riferimenti a fatti o persone nella vita reale sono da intendersi di natura prettamente casuale. Ogni contenuto è da considerarsi ispirato da eventi frutto di allucinazioni e non pretende di assurgere ai più alti onori della realtà. Ti esorto quindi a valutare gli argomenti trattati nelle pagine seguenti per la loro stessa assurda natura, incompatibili con lo svolgimento di una normale e dignitosa vita umana.

    Non può essere successo sul serio.

    Capito? Continua a ripetertelo...

    Ergo:

    Nessun insensibile pezzo di metallo o circuito elettronico è stato preso a calci e nessuna ingiuria è stata profferita verso di lui o la di lui scheda madre.

    Nessun mezzo di trasporto è stato vandalizzato e nessun sedile è stato deriso o additato per scarsa igiene o iscrizioni buffe lettevi sopra.

    Nessuna toeletta è mai stata usata né avvicinata a una distanza minore di quella obbligata dal contemporaneo passaggio di persone in direzioni opposte.

    Nessun orologio è stato maltrattato. Il tempo e lo spazio come li conosciamo, esistono ancora in egual peso e misura, per quanto a volte ci sembri impossibile.

    Nessuna legge fisica è stata violata. Il fatto che tempo e spazio non siano quasi mai in relazione fra loro, è attribuibile a fauna locale.

    Fauna locale non è da intendersi lesivo nei confronti di nessuna categoria salariata.

    Nessuna doppia negazione non è non voluta tranne nei casi in cui è non negata.

    I personaggi qui descritti non esistono nella realtà.

    Nessun personaggio è stato insultato o dileggiato per il fatto che non esiste nella realtà.

    Ogni anacronismo monetario insieme alla compresenza di sistemi finanziari inconciliabili fra loro è parte integrante della ricerca di quel paradosso che rappresenta il perpetuo antagonismo fra obsolescenza e modernità che tanto mi fa ridere.

    Quanto seguirà, è avvenuto in un altro universo. Un universo perpendicolare. Che mi ha colpito di spigolo e provocato una notevole quantità di dolore. Più precisamente in una sua zona remota, ai confini. Molto defilato, molto ai lati. Ed è così che si chiamerà: Ailati.

    È nata prima la legge o prima l’inganno?

    Trenofobia

    Un pomeriggio d’inverno scuro, di quelli dove il sole si corica presto e in cui la terra dà l’impressione di mostrargli la nuca più velocemente del solito, memoria di quando ancora si era abituati a beneficiare di calorosi raggi luminosi, compagni leali fin l’ora di cena. Scuro, grigio. Come grigio è l’interno di quella stanza, pantone di uno studio medico provvisorio dove non si curano ematomi e non si suturano lembi di pelle lacerata. Sono ferite della mente. Il giovane Ennio siede dalla parte sbagliata della scrivania transitoria occupata dall’altra persona, il dottor Nessuno, che ne condivide solo la tenera età. Ma non è una questione di anni. È strano… come per le date di nascita; più il numero cresce e più le persone diventano piccole.

    Ed è così quel giovane, il primo. Più cresce e più diventa piccolo, insignificante.

    Disilluso e paranoico. Privato della possibilità di godere della più semplice dignità. Ormai rassegnato, cerca soluzione nella scienza. E nella chimica.

    <> chiede il dottor Nessuno.

    <> risponde Ennio.

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    <<È il viaggio.>>

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    Dlin dlon : Si avvisano i signori passeggeri che il treno viaggia con quindici minuti di straordinari.

    SIDERODROMOFOBIA:

    Paura persistente, anormale e immotivata dei treni, delle vie ferrate o di viaggiare

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