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Se bastasse un "ph" per essere un fotografo: Riflessioni, idee, consigli e strategie per il fotografo di oggi
Se bastasse un "ph" per essere un fotografo: Riflessioni, idee, consigli e strategie per il fotografo di oggi
Se bastasse un "ph" per essere un fotografo: Riflessioni, idee, consigli e strategie per il fotografo di oggi
E-book171 pagine2 ore

Se bastasse un "ph" per essere un fotografo: Riflessioni, idee, consigli e strategie per il fotografo di oggi

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Info su questo ebook

Se mettessimo insieme 100 fotografi nella medesima stanza e chiedessimo loro semplicemente “Come va?” avremo 3 tipi di risposta: un 30% risponderebbe “ho visto tempi migliori”, il 60% risponderebbe “non va affatto bene” e solo un 10% si dimostrerebbe felice di come va la propria attività.
L’economia, la tecnologia, le nuove abitudini dei consumatori, i social media sono solo alcuni degli ostacoli, delle sfide che il fotografo, si trova ad affrontare oggi. Essere un fotografo oggi è un lavoro duro e per questa ragione ho deciso di scrivere questo libro per mettere a loro disposizione, le mie esperienze e conoscenze commerciali, di marketing e comunicazione che il oltre 20 anni nel mondo commerciale della fotografia ho acquisito. È un libro per i fotografi e va letto ed utilizzato come un manuale o cartina di confronto e conferma su come operare.
LinguaItaliano
Editorefedejk
Data di uscita28 gen 2019
ISBN9788832501599
Se bastasse un "ph" per essere un fotografo: Riflessioni, idee, consigli e strategie per il fotografo di oggi

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    Anteprima del libro

    Se bastasse un "ph" per essere un fotografo - Federico Casini

    Federico Casini

    Se bastasse un ph per essere un fotografo

    Riflessioni, idee, consigli e strategie per il fotografo di oggi

    UUID: 82460f3c-2009-11e9-a60b-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Esistono 3 tipi di persone:

    coloro che fanno accadere le cose;

    coloro che guardano accadere le cose

    e coloro che si meravigliano di ciò che accade

    (John M. Capozzi)

    Federico Casini

    Se bastasse un

    ph per essere

    un fotografo

    Riflessioni, idee,

    consigli e strategie

    per il fotografo di oggi

    Copyright © 2018 Federico Casini

    info@federicocasini.com

    www.federicocasini.com

    Questo libro è dedicato a mia madre Stefania

    Introduzione

    " La vita si restringe o si espande

    in proporzione al proprio coraggio"

    (Anais Nin)

    Certo, è una citazione di grande peso, ma per un attimo ti esorto a provare ad applicarla con coraggio, come fotografo nel mondo degli affari.

    L’Economia, la Tecnologia, le nuove abitudini dei consumatori, i social media e la concorrenza sono solo alcuni degli ostacoli, dei rebus che il fotografo, si trova a affrontare oggi.

    Ho deciso di scrivere questo libro con un semplice obiettivo: mettere a disposizione, nero su bianco, esperienze e conoscenze a una categoria di persone, innanzitutto e in secondo luogo di professionisti, che mi ha donato per oltre due decenni grosse emozioni e soddisfazioni sia personali che professionali.

    È un libro per i fotografi e parla sostanzialmente ai fotografi. Mi rivolgo quindi a te, fotografo e fotografa, che conosco molto bene sapendo che non sei per niente incline generalmente alla lettura, ma ti esorto ad usare questo libro alternativamente come la mappa del territorio dove ti stai muovendo o come la bussola che ti indica la direzione corretta

    Usalo, se vuoi, come confronto o come conferma di quello che stai facendo e nelle pagine che seguono troverai l’anima di quello che oggi è il metodo che utilizzo per le mie consulenze ai fotografi. Avere un metodo, un mezzo, è il primo passo per iniziare qualunque cammino.

    Se percorri l’autostrada ti necessita un’auto, se sei su una pista ciclabile ti serve una bicicletta, se vuoi arrivare più velocemente a destinazione prenderai un aereo. Per imparare a scrivere devi prima conoscere l’alfabeto e la grammatica, poi metti tutto insieme ed inizi a comporre parole e a costruire delle frasi e con queste frasi racconterai una storia o, magari, scriverai un libro...

    In ogni caso nasce tutto da un metodo e dalla necessità di applicarlo per far sì che operare diventi più semplice e meno faticoso.

    " L’operare senza metodo è il più faticoso e difficile mestiere di questo mondo" scriveva Alessandro Manzoni e il filosofo francese Michel de Montaigne affermava che è molto più facile seguire che guida re e forse aveva ragione.

    La tua decisione di diventare un Professionista ha richiesto una buona dose di CORAGGIO.

    Hai accettato un diverso e superiore livello responsibilità verso i clienti, la tua famiglia ed i tuoi amici ma soprattutto verso te stesso.

    Hai fatto quel giuramento segreto con te stesso e gli altri per offrire qualità, per superare le aspetta tive, per essere i loro occhi e raccontare le emozioni dei tuoi clienti mentre erano impegnati a guardare altrove.

    Il coraggio che hai dovuto avere per intraprendere la tua carriera si è trasformato in uno stile di vita, in un insieme di abilità uniche nel modo di vedere il mondo e di condividerlo. La tua vita si è ampliata, dunque.

    I luoghi e le persone che sono entrate nella tua vita continueranno a aiutarti a crescere fino a quando continuerai a avere il coraggio d’ imparare.

    Ma questo mondo è cambiato….

    Se il tuo obiettivo è guidare e quindi distinguerti, allora, innanzitutto, occorre seguire un percorso, un insegnamento di chi ha già verificato il sentiero prima di te, e può indicarti esattamente dove mettere i piedi sul

    sentiero accidentato di montagna.

    Non sono un fotografo, è vero, ma ho iniziato diversi anni fa un cammino personale e professionale, ho costruito, passo dopo passo, significative esperienze che ho sempre trasmesso a molti tuoi colleghi che volevano seguirle.

    Conoscenze e know-how extra fotografia, ma fondamentali nel mercato odierno.

    Nella mia carriera professionale ho guidato per sone, collaboratori e fotografi a raggiungere tra guardi e a superare ostacoli sul sentiero verso la crescita personale e professionale e nella genera zione di brand personali.

    Se mettessimo insieme 100 fotografi provenienti da 100 località diverse nella medesima stanza e chiedessimo loro semplicemente Come va? avremo 3 tipi di risposta: un 30% della stanza risponderebbe ho visto tempi migliori, il 60% risponderebbe non va affatto bene e solo un 10% si dimostrerebbe felice di comeva la propria attività mostrando il pollice verso l’alto.

    Non c’è da stupirsi, poiché qualsiasi imprenditore si comporta così. Essere un fotografo è un lavoro duro. Niente è facile e devi essere consapevole che la costruzione del tuo Brand è un processo senza fine.

    Ci sono troppi fotografi là fuori, che hanno iniziato la loro attività con grande entusiasmo e passione, facendo un percorso di approfondimento

    soprattutto tecnico e tecnologico per poi inserire una sorta di pilota automatico.

    Si sentono appagati dalla qualità dei loro scatti perché hanno ricevuto qualche like, qualche Award e si svegliano ogni mattina pensando che oggi gli farà visita la Fata del Successo o un corriere gli recapiterà una scatola piena di Successo!

    Beh, mi auguro che tu non sia in questa condizione e quindi ti invito a leggere questo libro per far uscire la tua attività dalle secche e cominciare a far muovere sul serio le cose nella giusta direzione.

    Il Successo è un concetto relativo mentre in assoluto la persona più importante nella tua attività di fotografo sei tu!

    Abbiamo alle spalle la terza Rivoluzione Industria le e siamo entrati nella quarta, il che rappresenta una buona notizia per certi versi, mentre per altri significa che un cambiamento ulteriore sarà necessario: per tutti coloro che avranno deciso di ESSERE fotografi anzichè FARE i fotografi.

    Che cosa desideri come fotografo, che cosa vuoi che la tua attività ti porti?

    Datti una risposta vera, sincera non mentirti …

    Per esperienza diretta, so che la stragrande maggioranza dei fotografi non è contento al 100% e per questo motivo per me è stato semplice decidere negli ultimi anni di fare una scelta lavorativa e professionale dedicandomi alla consulenza e forma zione dei fotografi professionisti.

    Mettere a tua disposizione oltre 20 anni di esperienza aziendale e sul campo in Italia e all’estero nel mondo della fotografia professionale.

    Con una missione chiara quella di contribuire alla creazione di una nuova generazione di fotografi che debbano necessariamente essere di TENDENZA, che siano considerati Unici ( COOL) e che come logica (...e sacrosanta!) conseguenza abbiano dei PROFITTI più alti.

    Affronta quindi le pagine che seguono come una lunga chiacchierata tra amici e troverai nel libro spunti di riflessione, idee, consigli ma anche strategie, un metodo e azioni da fare.

    Del resto, un altro grande filosofo, Hegel, diceva: L’uomo non è altro che la serie delle sue azioni

    Nel libro, ho cercato di essere semplice e concreto, tenendo conto che alcuni aspetti tecnici e tecnologic sono in continuo e veloce divenire.

    Buona lettura!!

    Capitolo 1 – La Rivoluzione 4.0 e il fotografo

    " L'innovazione distingue tra un leader e un seguace"

    (Steve Jobs)

    L’innovazione è un cambiamento. Ma che tipo di cambiamento rappresenta? È forse una scoperta?

    Il Cambiamento è anche il cambiamento di umore repentino o il cambio meteorologico di marzo, che passa dal sole alla pioggia in men che non si dica.

    L’innovazione non è una scoperta, intesa come qualcosa di nuovo che nasce, d’improvviso, senza nessun collegamento con il passato; qualcosa che per lo più scaturisce casualmente.

    Innovare non significa per forza rompere con il passato, al contrario, deve cercare di migliorarlo e di incrementarlo. Per questo motivo vengono

    chiamate rivoluzioni e segnano passaggi importanti per la storia dell’umanità.

    Con il vapore e l’automazione (Rivoluzione 1.0) abbiamo abbandonato i campi e popolato le città; con l’elettricità (Rivoluzione 2.0) abbiamo modifica to il rapporto tra giorno e notte e delegato alle macchine (elettrodomestici) molti compiti che prima gravavano sulle nostre spalle; con la prima digitalizzazione e l’informatica (Rivoluzione 3.0) abbiamo messo in discussione i concetti di informazione, editoria, leadership, geografia e molto altro ancora.

    Oggi siamo entrati nella Rivoluzione 4.0: cosa potrà cambiare profondamente con l’avvento di questa nuova rivoluzione industriale?

    Dalle ricerche statistiche e sociologiche non emergono solo nuove professioni, ma anche le nuove funzioni di quelle già esistenti e più richieste di ieri: tecnici di vendita e distribuzione, ingegneri meccanici ed elettronici, operatori di macchinari, programmatori e progettisti di software.

    La novità è che a queste figure adesso vengono chieste competenze in linea con le esigenze dell’industria 4.0.

    Chi si occupa di Marketing e Vendite, per esempio, deve avere anche competenze SEO, saper gestire un blog e conoscere i sistemi di Google Adwords e Google Analitycs .

    Con buona probabilità vi sarà un iniziale aumento della disoccupazione per alcune categorie di lavoratori, quelle più facilmente sostituibili, in combinazione con la mancanza di competenze in altre.

    Nulla di preoccupante: non è la prima volta che il genere umano si trova ad affrontare simili cambiamenti radicali e complessi: anche a seguito dell’invenzione del telaio e della catena di montaggio si fece strada la credenza che le macchine avrebbero presto sostituito l’uomo nel suo operato.

    Questa nuova sfida che il mondo si trova ad affrontare per alcuni studiosi non farà estinguere l’essere umano ma cambierà sicuramente il nostro modo di lavorare.

    Secondo Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, cambieranno le capacità ricercate nel mercato:

    Nel 2020 il problem solving rimarrà la soft skill più richiesta, ma diventeranno più importanti il pensiero critico e la creatività.

    Molti lavori rischieranno di scomparire nei prossi mi 20 anni a causa dei robot e del processo inarrestabile di computerizzazione.

    A lanciare l’allarme è stato uno studio condotto dall’Università di Oxford che ha analizzato 700 tra le professioni più comuni del Regno Unito, calcolando quelle a basso ed alto rischio di automazione.

    Tra i lavori considerati più a rischio ci sono gli operatori di telemarketing, gli addetti alla manutenzione della rete fognaria e i ricercatori e tecnici laureati in scienze matematiche.

    Tra le professioni, invece, meno a rischio di auto mazione troviamo i direttori artistici, i dentisti ed ortodontisti, gli arredatori d’interni, i registi e i produttori, i fotografi e gli stilisti di moda.

    Eccoci qua… i fotografi!!

    Che hanno quindi ottime prospettive professionali per il futuro a condizione che abbraccino il cambiamento.

    Come per ogni cosa nella vita, l’ unica costante è il cambiamento, che può influire sul tuo business in meglio o in peggio.

    Il cambiamento può essere piccolo come le nuove tendenze cromatiche nei matrimoni di alcuni anni fa o qualcosa di grande, come la rapida transizione dal rullino fotografico al digitale avvenuta nei primi anni 2000 per tutto il mercato della fotografia professionale.

    Il paradosso del cambiamento è che ne possono beneficiare alcuni ed è dannoso per altri. Parlando di business, ho imparato una cosa: non importa cosa, ma il cambiamento è inevitabile.

    Coloro che imparano

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