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Camminando oltre le Orme
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E-book183 pagine2 ore

Camminando oltre le Orme

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Info su questo ebook

“Ho conosciuto Lucia quando si è avvicina al percorso sciamanico con il suo primo seminario intitolato: “Il Viaggio sciamanico”.
Da subito ha mostrato una grande passione per questo nuovo percorso e delle particolari doti riguardo alla visione di nuove realtà e all’ascolto di messaggi provenienti da maestri spirituali e animali guida”
S. Montagna
 
Attraverso questo libro, l’Autrice, descrive il suo incessante cammino di conoscenza che la porta ad apprendere numerosi metodi olistici per una costante crescita personale e una sempre maggiore capacità di saper aiutare altre persone.
 
LinguaItaliano
Data di uscita17 apr 2019
ISBN9788869374319
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    Anteprima del libro

    Camminando oltre le Orme - Lucia Caporin

    ​Ringraziamenti

    ​Prefazione

    Prefazione

    Ho conosciuto Maria Lucia quando si è avvicina al percorso sciamanico con il suo primo seminario intitolato: Il Viaggio sciamanico.

    Da subito Maria Lucia ha mostrato una grande passione per questo nuovo percorso e delle particolari doti riguardo alla visione di nuove realtà e all’ascolto di messaggi provenienti da maestri spirituali e animali guida.

    Maria Lucia si è sempre dimostrata portata anche nel lavoro sciamanico verso le altre presone con risultati spesso sorprendenti; ha conseguito quindi il percorso biennale professionale di sciamanesimo per potersi rendere utile agli altri nel migliore dei modi.

    Una qualità che ha fatto brillare Lucia in tutto il percorso è stata: il potere della sua meravigliosa voce.

    Attraverso questo libro, Maria Lucia, descrive il suo incessante cammino di conoscenza che la porta ad apprendere numerosi metodi olistici per una costante crescita personale e una sempre maggiore capacità di saper aiutare altre persone.

    ​Introduzione

    L'idea di scrivere questo libro nasce da una frase che la mia cara amica Rossella, il giorno in cui le avevo dato l’ultima iniziazione per divenire Master Reiki, mi disse che in vaporetto le era arrivato un pensiero, con una informazione, ed era destinata a me.

    Avrei dovuto scrivere un libro per aiutare le persone come avevo aiutato lei, a ritrovare dopo un lungo e interessante cammino, la propria salute.

    Prima di allora non avevo mai scritto nulla, neanche un diario come lo avevano tutte le mie amiche.

    Sapevo, che fino ad allora, non mi era mai stato concesso scrivere, a causa di memorie legate a una vita passata.

    Ma ora tutto cambiava, era come se fosse stato tolto il veto: ora potevo!

    E in quel momento la sua proposta mi parve perfetta e del tutto naturale. Iniziai a scriverlo il primo agosto 2012.

    In quei giorni si stava avviando verso la conclusione la Convergenza Armonica, iniziata nel 1987 e che terminava dopo venticinque anni, il 21 dicembre 2012.

    Si sarebbe conclusa un'epoca, ma si sarebbero aperte le porte verso un'altra Era.

    E così è stato.

    Ho iniziato a scrivere! Sorprendentemente è stato molto più facile di quanto pensassi: a volte avevo l'impressione che il libro si scrivesse da solo, nel senso che traducevo in parole le immagini che si creavano nella mia mente e queste fluivano senza fatica.

    Ho raccontato le esperienze e le scoperte e le intuizioni della mia esistenza.

    La molla, che mi ha sempre spinto in avanti nella vita sin da quando ero bambina, è la curiosità e la ricerca per la conoscenza.

    Ricerca che mi ha spinta a frequentare scuole, corsi, seminari, per più di venticinque anni, cercando risposte anche nelle Stelle e qui in Terra, per conoscere e scoprire chi fossi.

    Ho frequentato moltissimi corsi anche di Medicina Cinese sulla Filosofia del Tao, la Teoria dei Cinque Elementi, di Dinamica Mentale, di Psicomotricità, la Scuola di Sciamanesimo, l’Istituto di Psicosintesi Educativa, imparando e applicando ciò che sperimentavo.

    Comprendendo come ogni intenzione, pensiero, emozione, ogni evento della nostra vita, sia un insegnamento. Anche se a volte sembra difficile crederci il nostro comportamento, come reagiamo agli avvenimenti, mette in moto delle risposte nel corpo, la psicosomatica lo dimostra, perché nulla è disgiunto dai nostri pensieri.

    Noi siamo ciò che pensiamo.

    E tanto altro ancora.

    Tutta questa esperienza alla fine è divenuta il mio lavoro, collegando ciò che avevo imparato, scoprendo quanto fosse importante per me restare in ascolto, per captare e comprendere chi avevo di fronte per poter intervenire ogni volta al meglio.

    La vita per me è sempre stata un viaggio da scoprire e possiamo immaginarla come un caleidoscopio con infinite sfaccettature.

    Ogni sfaccettatura è una opportunità.

    ​Inizio

    Ultima notte di carnevale, Venezia un certo giorno di febbraio dell’anno 1996.

    Cammino per calli e campielli, sto rientrando verso casa, sono andata a occuparmi della gatta di una mia amica in sua assenza.

    Sono in Campo San Bartolomeo nei pressi del monumento di Carlo Goldoni, alcuni giovani vestiti da nativi americani suonano un tamburo, mi soffermo e ascolto, proseguo e sento nascere in me questi pensieri: non si suona così il tamburo, bisogna far sentire, la forza, il rombo del vento, il fruscio del vento, il sussurro del vento, l’odore del vento.

    Inaspettatamente accade qualcosa; sento che il mio corpo si sta trasformando e stranamente mi accorgo di non provare nessun timore, anzi, sono in uno stato di attesa e curiosità. La faccia sta cambiando forma, mi si sta allungando diventando un muso, le spalle piano piano si stringono le braccia e le gambe diventano delle zampe con i polpastrelli che toccano la terra, mi muovo sulle dita, in bocca ho delle zanne e occhi che vedono nella notte: Ecco mi riconosco Lupo.

    Come tutto cambia da questa prospettiva, muovo la testa, la giro, annuso l’aria, quanti odori, li percepisco come mai prima, sento quello degli esseri umani accanto a me, non sanno di buono. Poi l’olfatto si stende si espande, sento vicino l’odore dell’acqua salata mescolata ad altre sostanze, vado più distante verso il mare, profumo di sabbia, di terra, di libertà.

    Poi ancora quanti suoni, sento urla, canti, sono forti troppo rumorosi per le mie nuove orecchie. Alzo la testa vedo la Luna, sento nascere in me il bisogno di parlare-ululare in Suo onore, ricordi di cuccioli festosi che accanto a me si esibivano nei loro piccoli ululati, in boschi lontani, solitari antichi.

    Tutto ciò sta accadendo ora è di una tale intensità che mi pare troppo, ed ecco respiro: ritorno in me!

    Che meraviglia, mi pervade un senso di euforia e profondo rispetto. Comprendo che si è riaperta una Porta, la Porta Sciamanica di ciò che già mi apparteneva in vite passate. Con mia grande meraviglia sento che sto provando per questo splendido animale, il Lupo, un amore totale e una compassione infinita.

    Poi nella mente si affaccia un altro pensiero: e l’Orso com’è?

    Ecco accade ancora, ho la sensazione di allungarmi, allargarmi, sono alta circa due metri, poggio sulle zampe posteriori, le sento piantate a terra, provo un senso di Forza, Presenza, Consapevolezza. Il mio stupore cresce nel provare emozioni e sentimenti così importanti.

    Il plantigrado è l’animale più grande del nostro emisfero, guardando la sua mole quando si muove pigramente dondolando sembra goffo, al contrario è una massa di muscoli potenti, guizzanti e, quando rincorre una preda, con le sue lunghe unghie affilate che si piantano nel terreno, la terra trema.

    L’orso è onnivoro e ora percepisco in lui un sapore di miele dell’ultimo favo che ha gustato.

    Ritorno in me! Sto pensando al grande dono che ho ricevuto dalla vita e ancora un altro pensiero: se fossi un’Aquila?

    La parte razionale risponde: "Dove vuoi andare, piano, piano non così in fretta, tutto e subito non è la strada, arresta la curiosità per la conoscenza, il tempo verrà! Il tempo è ritornato!

    Tutto questo è accaduto in pochi attimi di Tempo Ordinario, per coloro che mi guardavano, vedevano una persona che camminava lentamente per la strada. Per me, al contrario, ero fuori dal tempo lineare, tutto si era molto dilatato e, gli indiani d’America lo definiscono Spazio - Tempo non Ordinario.

    Che Gioia la Vita, mi ha riportato tutto questo, nel qui e ora per farmi rivivere tali esperienze. So che sono parte di me ed erano sopite, ora sono riemerse in questo momento della mia vita per essere messe a disposizione, al Servizio, di coloro che ne hanno bisogno.

    Ho guardato l’ora, è l’una e trentacinque di notte, il carnevale è finito, siamo entrati in Quaresima, si è concluso un tempo di svago, gioco, sregolatezza.

    Ora inizia un tempo di purificazione.

    La fine di un ciclo, un nuovo inizio.

    Questa esperienza ha dato una svolta alla mia vita, ha aperto porte verso nuove dimensioni, dimensioni interiori da esplorare ed esteriori da conoscere.

    Ecco e ora si parte per il Viaggio.

    ​In cammino

    Il Viaggio con la V maiuscola è quello che ci accompagna per tutti i giorni, gli anni della nostra vita. Quando si è in cammino verso la conoscenza di se stessi, sembra alle volte di restare bloccati, ma è propriamente così, difficilmente ritorniamo indietro. Direi anzi che alle volte può accadere che abbiamo l’impressione di restare fermi per un certo tempo, ma ciò è utile per fare il punto della situazione, per sedimentare le lezioni, approfondire le comprensioni, vedere e vedersi nei comportamenti, nelle relazioni, per renderci conto del nostro cambiamento, della strada percorsa in attesa del prossimo treno.

    Per questo siamo nati, per conoscere chi siamo, per scoprire e comprendere il compito da svolgere in questa vita, capire perché ci siamo incarnati, cosa possiamo migliorare di noi stessi, e a sua volta imparare a lasciarci andare, seguire il flusso abbandonare sempre più le resistenze per andare dove ci porta il cuore.

    Ci siamo incarnati, parlando della Reincarnazione, forse non tutti possono essere d’accordo su questo argomento, per coloro che non hanno nessun credo, che sono atei, è addirittura impensabile, forse non è così facilmente comprensibile per tante persone, accettare questo modo di pensare così profondamente intessuto nella mia vita quotidiana, che mi aiuta a comprendere e a dare un senso a molti aspetti della mia esistenza.

    La reincarnazione dà delle spiegazioni a domande che resterebbero inesplicabili, come sarebbe possibile fare tutte le esperienze di infinite possibilità in una sola vita, sperimentare di essere mendicanti e Re, ricche Regine e povere donne con molti figli e bocche da sfamare, vite con infinite violenze subite e vite di coloro che gioiscono a violare e infliggere violenze, uccidere ed essere uccisi, essere un Generale e un Soldato di Ventura, così via di seguito all’infinito.

    Tutto questo è registrato nelle memorie del nostro DNA quello che gli scienziati chiamano spazzatura, come se Madre Natura, Dio, o comunque si voglia chiamare, potesse fare un simile errore, invece di ammettere, ripeto gli scienziati che la parte di Dna per loro incomprensibile forse una qualche funzione ce l’ha.

    Ora infatti alcuni azzardano delle ipotesi. Al tempo di Galileo Galilei gli scienziati sostenevano che non potevano esistere pietre nel cielo come poi è stato dimostrato l’esistenza dalla cintura di asteroidi nell’orbita del pianeta mancante esploso eoni ed eoni fa.

    Per arrivare a oggi con la conoscenza acquisita in tutte le migliaia di vita vissute precedentemente su questo pianeta Terra e forse non solo, e, continuare a cercare la nostra via per evolverci.

    Entrare in se stessi, conoscerci, non è facile, è un compito arduo, spesso cerchiamo di evitarlo ma così non si va lontano, non c'è cambiamento, evoluzione: entrare in noi ponendoci le varie domande, cercando le risposte non è così scontato. E' un cammino spesse volte solitario e impervio e, più lo percorri e vai avanti, più ti accorgi che hai lasciato per strada amici con i quali non si è più risonanza e con i quali non riesci più condividere il tuo pensiero e il tuo sentire, perché le strade si sono allontanate e viaggiano su binari diversi.

    La crescita personale non si condivide con molte persone perché ognuno ha i suoi tempi e le proprie modalità.

    Già da bambina mi sentivo estranea alla mia famiglia. Con i miei genitori la comunicazione era molto limitata, toccava solamente i fatti quotidiani le risposte erano sempre scarne, evasive, di chi non ti ascolta.

    Ma fortunatamente per me allora vivevamo ancora nella casa di nonna Lucia, dove ho vissuto fino ai miei dieci anni.

    Quando penso, ad allora, mi arriva l'immagine della nonna intenta a leggere un libro a letto di pomeriggio, questo era il suo modo di riposare.

    Su di lei potevo contare, non a livello affettivo, quello no non era nelle sue corde, ma sul piano intellettuale sì, Lei è stata la mia mentore, Lei rispondeva a tutti i miei perché, mi raccontava i libri di Victor Hugo, l’Uomo che ride I miserabili Mi declamava: Ei fu! Siccome immobile dato il mortal sospiro Manzoni con il suo Il Cinque Maggio dedicato a Napoleone, nella commemorazione della sua morte.

    La nonna era affascinata da quest’uomo straordinario, Napoleone, e mi trasmetteva così il suo entusiasmo per la storia, per la lettura, perché alimentava la mia curiosità per la conoscenza. Era una donna intelligente, colta e stare con lei era una grande gioia.

    Essendo stata per lunghi anni infermiera, alcune volte mi portava con sé quando andava a fare le iniezioni a domicilio, essere con lei era come entrare in una specie di magia. Mi ricordo un giorno avevo circa cinque anni, mi disse che saremmo andate dai "trasparent i" quando le chiesi cosa volesse dire essere trasparenti mi rispose:

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